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Editoriale di febbraio. Libri. “Lo sbarco che mai avvenne” ci fa entrare nel vivo di una storia unica, attirando l’attenzione, l’interesse. Da non perdere.

lunedì, febbraio 1st, 2021

I due autori del libro “Lo sbarco che mai avvenne”, Rolando Galligani (a sinistra) e Mauro Almaviva. Bertoni editore.

Cari, affezionati lettori,
Inizia il mese di febbraio, con tanta speranza che i vaccini contro il Covid-19 ci aiutino a combatterlo definitivamente. Tuttavia, in questo editoriale non voglio dare nuovamente spazio a questo virus, alle disgrazie che ha provocato, al dolore, alle statistiche… Desidero parlare solo di libri. In quanto i libri hanno salvato tante persone dalla noia e dallo sconforto dei vari lockdown.
“Salvato” forse è una parola corposa, esagerata, ma, per quanto mi riguarda, adatta alla situazione di ore ed ore chiusa in casa a domandarmi come impiegarle, quelle ore, senza poter trovarmi con gli amici, passeggiare nel centro della città, cenare con tutta la famiglia e tanto di più. Per questo ho letto molto, uscendo dalle mura domestiche con la fantasia.
Durante i lockdown ho quindi letto tanto e di tutto:saggi, romanzi psicologici, romanzi gialli, romanzi intrisi di affascinanti storie romantiche, di vite vissute, di vite sognate. L’ultimo della serie si chiama “Lo sbarco che mai avvenne”, di Rolando Galligani e Mauro Almaviva, edito da Bertoni editore.

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Dall’Olanda, che ancora non ha iniziato le vaccinazioni, comunque…. buon anno 2021!

venerdì, gennaio 1st, 2021

Cari Cofanetti magici, nostri fedeli lettori, collaboratori,

Buon anno! Quello passato è stato un disastro, in lotta con una pandemia che non ha risparmiato alcun Paese al mondo. Ci sono state più lacrime che sorrisi. Ma ora basta! Il 2021 sarà l’anno della rinascita, di un vaccino che indebolirà il maledetto Covid-19. Ricordandovi che lo sconfiggeremo definitivamente solo stando uniti, pensando non solo a noi stessi, ma anche agli altri, ai più deboli, i quali hanno ancora tanto bisogno di protezione. Purtroppo nei Paesi Bassi la campagna di vaccinazione non è ancora iniziata come in TUTTI gli altri Paesi della comunità europea. I motivi sarebbero da attribuirsi alla mancanza di organizzazione della tanto decantata… organizzatissima Olanda!

Non ci sono ancora strutture, infrastrutture pronte per poterla attuare su larga scala, persino nell’elaborazione dei dati. Come probabile data di inizio si parla dell’8 gennaio ma ancora si sta discutendo se cominciare dal personale medico e paramedico o dagli anziani ricoverati nelle case di cura.
Il Ministro della salute Hugo De Jonge, sottopressione per questo pericoloso ritardo, ha dichiarato che non vede la necessità “di una corsa al vaccino”, asserendo che negli altri Paesi d’Europa per ora ci sono state solo “vaccinazioni simboliche!!!!” Forse andrebbe informato che la vicina Germania ha già vaccinato 60.000 persone! Tra l’altro l’Olanda ha ordinato, tempo fa, anche il vaccino AstraZeneca, in quanto più economico; ma per ora sicuro, sembra, solo al 60%. Nel frattempo i reparti di terapia intensiva sono al collasso, i decessi raddoppiati, rimandate operazioni urgenti di malati che soffrono di cancro. Ci si chiede dove sia finita la sicurezza ostentata dal premier Mark Rutte all’inizio di questa pandemia, nel suo Paese troppo sottovalutata.

Amsterdam (Paesi Bassi)

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Un libro double-face che si può leggere sia dall’inizio che dalla fine. Una finestra aperta su un interno di famiglia e sul cortile di un omicidio.

mercoledì, luglio 1st, 2020

La foto sulla destra è di Carla Aguzzi

Sono un’autrice della Bertoni Editore per caso ma il caso mi ha portato a conoscere il meraviglioso mondo della casa editrice perugina. Quindi potrei definirmi immeritatamente una “collega” di Maria Cristina Giongo, autrice di MAMMA VOGLIO MORIRE, pubblicato alle porte della quarantena, che ci avrebbe fatto incontrare nel gruppo facebook Il Club dei lettori “Bertoni”. Mi sono ritrovata a finire di leggere il libro proprio in concomitanza di una rubrica video settimanale, a cura degli autori della Bertoni Junior, dedicata ai bambini e ai ragazzi ma pensata anche per genitori e nonni.

Foto collage di Katia Merli, collaboratrice del gruppo Il club dei lettori Bertoni.

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Segreti di bellezza, tendenze moda, di portamento. Consigli di benessere anche in tempi di coronavirus.

mercoledì, giugno 3rd, 2020

Maristella con il nuovo libro di Maria Cristina Giongo

Cara Maristella,
cosa possiamo fare per la nostra bellezza?
Questa è la tipica domanda che mi viene sempre posta. Con semplicità rispondo: AMIAMOCI! E concediamoci del tempo tutto per noi. Che sia guardare un bel film, un programma leggero, praticare piccoli esercizi di sport, leggere un bel libro. Sono una “cofanetta”, quindi quale miglior libro suggerire se non quello della nostra amata direttrice:“MAMMA VOGLIO MORIRE”, ed. BERTONI, un libro che sto leggendo in questo periodo di isolamento forzato, ma talmente coinvolgente perché il racconto si discosta dalla narrazione a sfondo psicologico, proseguendo su un binario parallelo che assume i connotati di un giallo. Ve lo consiglio… leggetelo, perché la bellezza sta anche nel leggere un bel libro, soprattutto se alla fine lancia un messaggio positivo di speranza, come questo.

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Olanda e coronavirus. La vita acquista il suo vero valore dimenticato. Sospesi eutanasia e suicidio assistito

mercoledì, maggio 13th, 2020

E nel silenzio più totale una voce disse; forza, vai avanti. Devi vivere. Apri gli occhi e guardati attorno, ascolta il tuo cuore e guarda la bellezza della natura che si sta risvegliando. Era la voce di Dio?

Il covid-19 è esploso come una bomba, lasciando dietro di sè morti e feriti. In tutto il mondo. Di questo terribile virus, terribile come ogni virus che colpisce a tradimento, di colpo, mutante nella sua rapida, aggressiva trasmissione dall’animale all’uomo, ho già scritto il mese scorso nel quotidiano Avvenire. Ne ho parlato anche in un’intervista a Telepace; oltre che nel Cofanetto magico (con statistiche su dati inerenti i Paesi Bassi, che aggiorno frequentemente).

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Attraversare il dolore. Prepararsi alla rinascita. Mamma voglio morire, nonostante il titolo triste, alla fine diventa un inno di speranza, anche in questi drammatici momenti di grande, devastante sofferenza a causa del coronavirus.

giovedì, aprile 2nd, 2020

Scrivere un libro non è facile. Costa tanta fatica: sia fisica che psichica. A volte comporta anni di lavoro. Una volta uscito, è quasi come se si fosse dato alla luce un figlio, una propria creatura. Questa è stata la mia esperienza anche quando è stato pubblicato il mio nuovo romanzo,
“Mamma voglio morire”, Bertoni editore. Vi chiederete perchè in questi mesi di dolore, di emergenza a causa della pandemia dovuta al diffondersi del coronavirus in tutto il mondo, io vi parli di un libro dal titolo tanto triste. Prima di tutto l’ho scritto anni fa ed è uscito pochi giorni prima dell’arrivo del virus killer covid-19. In secondo luogo per chi deve stare a casa, leggere è una delle “azioni” più salutari per la propria mente; e per passare il tempo! Inoltre comprare libri adesso aiuterebbe a salvare le librerie che purtroppo stanno chiudendo ed i giovani editori come il mio, Bertoni editore, che ha creduto subito nella mia opera, ci ha investito (e solo lui) denaro. Meriterebbe di essere sostenuto in questo pesante periodo, a rischio di fallimento anche per le case editrici. Oltre tutto pubblica sempre bei libri, anche nel settore per i bambini, della narrativa, cultura, libri gialli.

Febbraio 2020. Il settimanale OGGI (Rizzoli Rcs) è stato il primo a dare la notizia dell’uscita del mio romanzo,inserendolo in un’interessante articolo sul suicidio della giornalista Fiamma Tinelli.

Mariagiovanna Elmi è stata la prima a pubblicare una fotografia (anzi, più fotografie) mentre lo stava leggendo, con commenti bellissimi! Tarvisio, febbraio 2020

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Jean Luc, l’Editore!

venerdì, gennaio 18th, 2019

Ho conosciuto Jean Luc Bertoni per uno di quegli sviluppi fortuiti e fortunati, che prendono avvio da un passato remoto che torna, improvviso, esattamente in quello che poi non si può non definire il momento giusto.

Un paio d’anni fa attraverso facebook, che possiamo criticare quanto vogliamo, ma per riannodare antichi rapporti altrimenti perduti è strumento assolutamente unico, sono tornato in contatto con un amico dei tempi delle prime radio private. Da decenni trasferito in Umbria, Bruno Mohorovich mi ha aggiornato sulla sua vita, e soprattutto sulle sue attività letterarie: poeta, scrittore, critico letterario e collaboratore di una intraprendente casa editrice. Niente male, eh?

Anzi, mi aveva subito svelato Bruno, stava proprio in quel momento lavorando ad una antologia di racconti scritti da autori pesaresi, e ricordandosi bene di Babbo Carlo e della sua “buona penna”, mi chiese di intercedere e a quel punto io, un po’ sfacciato, mi ero fatto avanti e gli avevo mandato anche qualcosa di mio.

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Ho scritto un libro!

giovedì, gennaio 18th, 2018

Il magico momento dell’autografo

Ho scritto un libro. A dire il vero è da un po’ che l’ho scritto. Ma la novità è che da poche settimane l’ho pubblicato. Anzi me l’hanno pubblicato. Anzi un editore intraprendente (e io dico anche lungimirante) l’ha letto e l’ha trovato adatto ad essere pubblicato.
E adesso il libro, che prima esisteva solo in forma di autopubblicazione e girava in modalità simil-clandestina, tra parenti ed amici strettissimi, adesso è proprio un libro vero, pubblicato da un vero editore.
Cosa cambia? Beh, apparentemente nulla. Ma in effetti, in realtà cambia tutto!

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