E’ proprio vero che il tuo amico a quattro zampe è come un figlio per te?La storia che questa volta voglio raccontare serve per presentare una scomoda realtà che riguarda noi veterinari.

E’ proprio vero che il tuo amico a quattro zampe è come un figlio per te?La storia che questa volta voglio raccontare serve per presentare una scomoda realtà che riguarda noi veterinari.


E’un incontro, il mio, con il fotografo Fabrizio Gaeta, fotografo professionista e poeta, che “vede” il mondo deformato attraverso l’obiettivo ma anche attraverso le suggestioni del cuore. Si può definire poesia la sua professione, obbligando chi guarda una sua foto ad un viaggio dentro di sé, dentro alla sua umanità, anche se inconsapevole.
I suoi sono sguardi posati su macchie di pioggia, passi cancellati dal vento, attimi di vita sospesa, occhi che ti guardano lasciando indovinare il silenzio, volti sorpresi, statici ma vivi. E poi nuvole che si soffermano al ritorno dai loro misteriosi viaggi e la spudorata curiosità delle sue foto che entrano nei pensieri più intimi, nelle pieghe del viso, in fondo agli occhi, in fondo all’anima.

Eindhoven (Olanda) 9 luglio 2014. Foto (e ricetta) di Maria Cristina Giongo
Cari Cofanetti magici,
due righe per parlare di calcio. Qualcuno di voi penserà: “e chissenefrega”!
Alcuni potrebbero commentare:“con tutti i problemi che ci sono al mondo stiamo a perdere tempo a parlare di calcio”?

Foto inviata da Angela Ceci. Forzaaaaaa Olanda

Transnistrie (Moldavia). Olimpia al capezzale di un anziano del suo paese. Gli porta un sacchetto con alcuni viveri di prima necessità, acquistati con i soldi delle donazioni del gruppo olandese Stichting Hulp Moldavie-Transnistrie. Meravigliose persone!
Chi parla è una signora olandese, Toos Linsen-Rijk, che ad una certo punto della sua vita ha deciso, dopo essersi occupata della propria famiglia e dei figli oramai adulti, di donare il proprio tempo ed affetto alle persone sole, povere, abbandonate da tutti. Ce ne sono molte, in tutto il mondo! E’ difficile scegliere quali opere e popolazioni sostenere in mezzo a tante miserie, fame, guerre. Il nostro aiuto sarà sempre una piccola goccia nell’ Oceano…ma l’importante è farlo. In quanto la capacità e potenza d’espansione di chi sa veramente amare è immensa: e in grado di compiere miracoli!

Fotografia (modificata) di Thehero
Non è difficile accostare ogni poesia che sappia guardare al dolore al grande modello leopardiano. Pietro Pancamo stesso dichiara il riferimento a Leopardi nel titolo di Vecchiaia: canto di un barbone errante della discarica. Canto di marginalità metropolitana, tra rifiuti, fetori e speranza di riciclaggio, per l’immissione in un nuovo ciclo di vita. Nella discarica l’accumulo di rifiuti rimanda metonimicamente alle società opulente: qui tutto è scompagnato, e l’usura produce smog sinestetico: lo senti sulla pelle oltre che con l’olfatto, quando in estate genera nel degrado e nel fetore storie di ordinaria follia. Ma forse proprio nel riciclaggio questa umanità emarginata vede una speranza.
Marisa Napoli
CHI SONO
Il corpo estraneo non è un alieno che si infila nel corpo dei nostri animali e non è nemmeno un benefico spirito guida come magari chi volesse cercare una spiegazione nell’esoterismo potrebbe pensare, ma purtroppo è un qualcosa che distrattamente o meno i nostri cari animali ingoiano e non riescono ad eliminare.

Camilla cucciola

Foto M. Almaviva. Inospitale paesaggio
Durante i nostri viaggi nell’Africa del sud, mia moglie ed io abbiamo spesso visitato luoghi dai nomi misteriosi e intriganti. Molti di questi sono conosciute mete turistiche (ad esempio la Skeleton Coast e la Valley of Desolation), altri poco noti o non facilmente raggiungibili (la città fantasma di Pomona, per citarne uno).
The Hell (L’Inferno) è uno di questi ultimi.
Stavamo percorrendo la R328 del passo Swartberg (Sud Africa), una delle più suggestive strade nel paese (e pare anche nel mondo) costruita, a fine ‘800, da Thomas Bain e ancor oggi quasi tutta sul tracciato originale.
Circa 3 km dopo il passo, in direzione nord, abbiamo notato un cartello: Gamkaskloof –The Hell; 50km=due ore
La località non era sulla nostra guida (in realtà era un piccolo paragrafo sotto altra voce), ma uno scambio di occhiate è stato sufficiente per farci deviare verso quella destinazione: che sarà mai “L’Inferno”?

Cellino San Marco. Il grande Albano Carrisi con il maestro Alterisio Paoletti, suo compagno musicale… da una vita:una persona veramente speciale. Foto di Nicola Allegri.
Cari lettori,
sono felice di pubblicare questa intervista ad Al Bano del “nostro” Roberto Allegri, insigne scrittore e giornalista che ci ha già donato in passato altri servizi di grande interesse e spessore. Cliccando su CHI SONO (sotto alla sua firma), potrete, come la solito, leggere il suo profilo.
Vorrei ringraziarlo particolarmente per questa esclusiva, ricca di valori umani e di serenità. Un articolo molto bello, in cui vibrano non solo le note umane che aleggiano intorno alla personalità del grande artista, ma anche le somiglianze e affinità elettive che li legano da una vita. Prima fra tutte quella di riferimento alla famiglia, all’amore per i genitori e poi per i propri figli; infine la passione per madre natura, la terra, gli animali. Ecco allora che, immersi nel silenzio della natura, Al Bano e Roberto si purificano e traggono spunti per creare; i fiori sbocciano, la terra profuma di raccolto, nuove note “si svegliano”, come dice lo stesso Al Bano nell’intervista a Roberto. E si spandono in un tripudio di essenze e suoni che diventano musica. Buona lettura!
Maria Cristina Giongo
CHI SONO

La cantante Diana Ronca mentre sta incidendo l’album “Napoli era, ora”
Claudio De Bartolomeis e Diana Ronca sono due musicisti di Salerno che amano le melodie partenopee. Quelle genuine, originali, rappresentative del nostro bel Paese, dove ogni emozione ha un senso, un risvolto culturale, il profumo della terra. Quando li senti cantare si risvegliano in te ricordi atavici, uniti al desiderio di lasciarsi cullare e trasportare sull’onda delle loro note.