Posts Tagged ‘pietro pancamo’

La poesia di agosto: “L’erba estiva” (di Matsuo Bashō)

domenica, agosto 27th, 2023

434px-Basho_by_Buson02

Matsuo Bashō

 

Iniziò come samurai, poi diventò un indiscutibile innovatore della letteratura giapponese, tanto che i suoi diari di viaggio –per l’impareggiabile equilibrio che, in essi, poesia e prosa riuscirono a raggiungere– assursero a fama più che meritata. Mi sto riferendo a Matsuo Bashō, autore di cui oggi vi propongo uno dei tantissimi haiku.

(altro…)

La poesia di luglio: “Estate” (di Salvatore Quasimodo)

giovedì, luglio 27th, 2023

pexels-engin-akyurt-7085605

 

Dopo i famigerati rigori dell’inverno, l’incanto fatato e gentile della bella stagione, annullando “sortilegi” davvero antipatici, scorbutici e “stregoneschi” come ad esempio la pioggia torrenziale o il vento gelido, ci permette finalmente di riconciliarci con la natura e di sentircene fraternamente parte; allora proviamo subito un senso di serenità gioconda. Ma nel caso della serenità, “gioconda” è da sempre sinonimo di “profonda”. Sì, da sempre! E a ricordarcelo, ecco una poesia di Salvatore Quasimodo (autore che, con una certa dose di preveggenza –come mi ha fatto notare la cara Cristina Giongo–, avevo prescelto per questa pubblicazione sul «Cofanetto», prima ancora che in Italia si decidesse di dedicargli una delle tracce per i temi in classe della maturità).

Pietro Pancamo
CHI SONO

(altro…)

La poesia di giugno: “Prendi un sorriso” (di Mohandas Karamchand Gandhi)

mercoledì, giugno 28th, 2023

pexels-sachin-c-nair-954929

“Prendi un raggio di sole/ […] Scopri una sorgente”

 

Dicembre è il mese fatidico, e d’elezione, in cui inizio a buttar giù la lista dei propositi per l’anno nuovo e, raddolcito dal Natale che s’avvicina rendendomi meno insensibile, in genere non dimentico di tenere nel giusto conto persino il mio prossimo (“Proverò” –non manco infatti di ripromettermi, fra le tante cose– “a zittire l’egoismo e ad aiutare gli altri, ogni tanto”). Ahimè, il problema è che, trascorso il periodo delle Feste, il mio cuore torna come sempre ad impigrirsi.

(altro…)

Le poesie di aprile: “La teiera che fischia” e “Vita” (di Samuel Taylor Coleridge e James Clarence Mangan)

giovedì, aprile 27th, 2023

Poeti romantici inglesi

Franco Buffoni (a cura di), Poeti romantici inglesi,
Mondadori, Milano, 2022

 

Cari amici de «Il Cofanetto Magico»,
in calce a queste righe troverete due delle tante liriche che arricchiscono Poeti romantici inglesi, vale a dire un’antologia che il noto scrittore Franco Buffoni ha curato nel 2022 per Mondadori; si tratta di un volume quasi enciclopedico che –introdotto da un ampio saggio critico, davvero illuminante ed esaustivo– offre ai lettori una fitta serie d’accuratissime traduzioni, appositamente concepite e realizzate per consentire al pubblico italiano di riprendere confidenza, da una parte, con i versi di grandi personaggi come Wordsworth, Coleridge, Byron, Shelley e Keats e d’accostarsi, dall’altra, ad autori oggi dimenticati, ma capaci anch’essi, a suo tempo, di produrre piccoli capolavori e segnare dunque un’epoca.

Pietro Pancamo
CHI SONO

(altro…)

Le poesie di marzo: “Trattiene il cielo” e “Non più di così, vi prego” (di Tommaso Meldolesi e Fabio Sebastiani)

lunedì, marzo 27th, 2023

20230106_191142

“[…] nella notte ossidiana/ […] spaziano i ricordi”

 

Per fortuna la mia antologia di autori vari Senza tema! di cui ho già parlato a febbraio e che, come dimostrano i versi in calce a questo paragrafo, cerca sempre di proporre liriche caratterizzate da un profondo e intenso afflato umano, si discosta radicalmente dalle tendenze più recenti della poesia italiana: una poesia ahimè presuntuosa, attualmente in preda a imbarazzanti derive intellettualoidi, che la rendono troppo fredda e cerebrotica, togliendole qualunque capacità effettiva di coinvolgere il lettore e arricchirlo almeno un po’.

Pietro Pancamo
CHI SONO

(altro…)

Le poesie di febbraio: “Ristoro” e “Il cielo” (di Angela Lombardozzi e Kikai)

lunedì, febbraio 27th, 2023

Resizer_16730087816191

Aa. Vv., Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche,
Edizioni Simple, Macerata, 2022

 

Consapevole che infrangere le consuetudini, specie se consolidate, è sempre un atto di coraggio, mi sono ribellato alla moda delle antologie a tema (che finiscono sempre col condizionare eccessivamente sia l’ispirazione che la fantasia dei propri autori) e, a luglio del 2022, ho deciso di curare, per le Edizioni Simple di Macerata, un piccolo volume collettaneo di versi –Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche–, nel quale a ciascun autore è stata lasciata completa libertà di scegliere autonomamente la materia da trattare; ne è nata un’opera corale in cui tutti, svincolati com’erano da forzature di sorta, hanno avuto una preziosa opportunità d’esprimersi al meglio. E ciò è ampiamente dimostrato non solo dai componimenti, ma anche dagli autori (Kikai, Angela Lombardozzi, Tommaso Meldolesi e Fabio Sebastiani) che il libro raccoglie.
Ecco, in calce a queste righe, due delle quaranta liriche complessive contenute nell’antologia. Buona lettura.

Pietro Pancamo
CHI SONO

(altro…)

Le poesie di gennaio: “Anni luce” e “Bocca del nulla” (di Antonio Dentice)

venerdì, gennaio 27th, 2023

smoke-gd64c0fddc_640

“L’arabesco arcobaleno è sciolto”

 

Nati all’improvviso, e incontenibili, da una tempesta interiore e per così dire “sottocutanea”: ecco che cosa il giornalista Antonio Dentice (esperto di filosofia economica palombiana, cronista di varie tradizioni mistiche e ideatore della piattaforma culturale «Rubrics», consigliata nonché promossa anche dal «Corriere della Sera») mi racconta in pratica dei suoi componimenti nei quali, come testimoniano i due in calce a queste righe, la visionarietà di Edgar Allan Poe si mescola al tono “sapienziale” di Kahlil Gibran, per dare origine a versi che sembrano quasi il reportage di una breve ma intensa peregrinazione spirituale, deputata a descriverci, da un lato, i tratti più distintivi della poesia e, dall’altro, il metodo migliore per avvicinarla e praticarla, dal momento che essa soltanto è in grado di renderci consapevoli di noi stessi e del nostro essere al mondo.

Pietro Pancamo
CHI SONO

(altro…)

Il racconto poetico di dicembre: “La mosca” (di Tommaso Meldolesi)

martedì, dicembre 27th, 2022

christmas-gb191eaf7a_640

 

“La poesia della vita, ma anche del fallimento, è pur sempre la speranza (che forse è il nome, più edulcorato e meno prosaico, che gli scrittori han voluto dare all’istinto di sopravvivenza)”. Non ricordo chi l’abbia detto, né riesco a capire bene che cosa intendesse. Io so soltanto che nei racconti di Tommaso Meldolesi, il discorso indiretto libero, talvolta denunciando apertamente l’indifferenza e l’incoscienza della società, si libra attraverso i punti di vista e le emozioni dei numerosi personaggi, per esplorare il mistero della speranza: ovvero quell’energia inesplicabile,

(altro…)

Le poesie di novembre: “Stelle vespertine” e “Lo spauracchio” (di Leonardo Sinisgalli)

domenica, novembre 27th, 2022

moon-g5a4ed12db_640

 

Dal momento che la rassegnazione tranquillizza, a volte, più della serenità, per la mia vecchiaia in procinto d’iniziare, mi son posto un buon obiettivo: ovvero quello di accettare il mio destino gramo; ed emulo in ciò, cari amici de «Il Cofanetto Magico», quanto si prefiggeva forse di fare, nelle due brevissime liriche che pubblico quest’oggi, il poeta lucano Leonardo Sinisgalli, il quale –laureatosi in ingegneria a Roma nel 1932– dedicò la propria esistenza ad esplorare i rapporti fra cultura umanistica e pensiero scientifico, entrando in contatto con gli intellettuali più noti della sua epoca e arrivando a produrre versi che, inizialmente ermetici, si distinsero poi –come nei testi che trovate qui sotto– per una sorta di elegiaco disincanto (paradossale, magari, ma sicuramente in grado di cogliere in toto le contraddizioni e i limiti della nostra vita, della nostra condizione).

Pietro Pancamo
CHI SONO

(altro…)

“Non sono poeta” (un altro mese con Cheikh Tidiane Gaye)

giovedì, ottobre 27th, 2022

carving-g2ad88aab7_640

 

Ecco una poesia in cui lo scrittore senegalese Cheikh Tidiane Gaye, servendosi di una snella fluidità espositiva ed esibendosi in un prolifico susseguirsi d’immagini paciose, riassume tutta una serie di semplici abitudini quotidiane (o meglio quoTidiane), per proporle come modello spirituale da seguire: esse infatti, tali e quali ad un ricordo onnipresente, tratteggiano uno stile di vita innocente e perfetto, capace d’ispirarsi –in ogni istante– ad una meravigliosa comunione d’intenti con la natura e, in particolare, col sorriso benevolo di una madre protettiva (se non provvidenziale, addirittura) il cui nome è… Africa.

Pietro Pancamo
CHI SONO

(altro…)