Posts Tagged ‘tempo’

Auguri a tutti con “La crononave”, una favoletta di Pietro Pancamo

mercoledì, dicembre 27th, 2023

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Cari amici, la visita guidata alle epoche che furono e saranno, inizia esattamente qui, dinanzi alla crononave capace di spostarsi nei millenni. L’avevamo escogitata e costruita con tutta la pazienza possibile, ma dopo i primi esperimenti –quelli che ci avevano condotti su e giù per la storia, a studiare le vicende della Terra, del sistema solare, della Via Lattea e di svariate galassie– noi scienziati c’eravamo resi conto che ad alimentare davvero i circuiti del nostro vascello, più che il motore tachionico di bordo, era il tempo universale.

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La poesia di settembre: “Foglie gialle” (di Trilussa)

mercoledì, settembre 27th, 2023

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Grandi poeti come Trilussa, nelle foglie ingiallite che si lasciano trasportare liete e ignare dal vento d’autunno, non esitano a riconoscere noi uomini e l’inconsapevolezza assai frivola (o meglio irresponsabile) con cui ci abbandoniamo alle leggi del tempo ed al suo fluire inarrestabile; allora, nella speranza d’aprirci gli occhi e spingerci a riflettere, ci rivelano che in realtà è proprio la vita ad allontanarci dalla vita, per avvicinarci sempre di più alla fine dei nostri giorni.

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Come se il tempo veramente si fermasse (un altro mese col poeta Luigi Cannillo)

lunedì, giugno 27th, 2022

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I meccanismi del tempo

 

Sull’onda di una tenera eleganza, anche stilistica, Luigi Cannillo, ben lungi dal ricordare in tondo (e cioè dall’arrovellarsi sterilmente su se stesso), riconosce nella vita quella tortura che, infliggendoci ricordi e perdite (gli uni e le altre coincidono, forse? Son la medesima cosa?), ci mette ininterrottamente alla prova, per imprimersi, infine, sulla pelle dei nostri polsi e diventare, dunque, come i numeri di matricola, chiamiamoli così, che contraddistinguevano i detenuti di Auschwitz. E in tutto questo la poesia è un tentativo, probabilmente destinato al fallimento, di rieditare il tempo, per renderlo amico (o, almeno, utile a qualcosa).

Pietro Pancamo
CHI SONO

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Le poesie di maggio: due componimenti di Luigi Cannillo

venerdì, maggio 27th, 2022

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Luigi Cannillo, Between Windows and Skies. Selected Poems 1985-2020,
Gradiva Publications, New York, 2022

 

Cari amici de «Il Cofanetto Magico»,
dalla raccolta Between Windows and Skies, vi propongo i versi dello scrittore Luigi Cannillo e, naturalmente, procedo subito a spiegarveli, delucidandone il contenuto; eccolo: mentre le incombenze giornaliere smobilitano e tutti, nell’intimità del riposo, già progettano di dedicarsi all’estate e ai viaggi, il poeta –mosso da una serena desolazione, che forse si chiama pazienza– preferisce non partire e anzi (rivelandosi, in tal modo, allievo del tempo nonché maestro dell’uomo) rimane indietro a presidiare la vita: solo così coloro che invece hanno pensato di concedersi una tregua e risparmiarsi per un po’ le fatiche (aspre ma indispensabili, e dunque preziose) dell’esistenza quotidiana, potranno ritrovare quest’ultima intatta, al ritorno, e pronta ad accoglierli nuovamente.

Pietro Pancamo
CHI SONO

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Poesia di gennaio: “Ti auguro tempo” (di Elli Michler)

mercoledì, gennaio 27th, 2021

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Tempo per guardare le stelle

 

Cari amici de «Il Cofanetto Magico»,
per iniziare come si deve il nuovo anno, e trascorrerlo il più serenamente possibile, bisogna assolutamente leggere Elli Michler, una poetessa tedesca di cui vi propongo quest’oggi alcuni versi; così simili come sono ad una serie di utili e affettuose istruzioni, essi sanno spiegare alla perfezione come utilizzare al meglio il dono della vita, in maniera tale che il tempo smetta di essere, per noi uomini, nient’altro che una cless… idra di Lerna.

Pietro Pancamo
CHI SONO

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La prosa poetica di aprile: “Mont Saint Michel”

lunedì, aprile 27th, 2020

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L’abbazia di Mont Saint Michel in Normandia

 

Tengo a precisare una cosa: la prosa poetica, che state per leggere, l’ho scritta ben prima che scoppiasse l’emergenza Coronavirus.

 

MONT SAINT MICHEL

I

Nel mio delirio che è tic della mente e stagione di veglia; nella mia insonnia; nel mio corpo borderline, che è confine fra me e tutta la morte; nel pulviscolo acqueo dei tanti minuti («Inutili!», credevo; «Minutili!», scherzavo), ch’evapòra dal tempo con le sue cateratte, so che anch’io fra non molto seguirò il cammino delle stelle, schegge di fuoco che l’Arcangelo staccò dalla spada fiammeggiante, per spargerle di cuore, e come briciole di sole, lungo il cielo intero, per mostrare agli spiriti dei morti la via che conduce in Paradiso.

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