Posts Tagged ‘vita’

Le poesie di novembre: “Stelle vespertine” e “Lo spauracchio” (di Leonardo Sinisgalli)

domenica, novembre 27th, 2022

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Dal momento che la rassegnazione tranquillizza, a volte, più della serenità, per la mia vecchiaia in procinto d’iniziare, mi son posto un buon obiettivo: ovvero quello di accettare il mio destino gramo; ed emulo in ciò, cari amici de «Il Cofanetto Magico», quanto si prefiggeva forse di fare, nelle due brevissime liriche che pubblico quest’oggi, il poeta lucano Leonardo Sinisgalli, il quale –laureatosi in ingegneria a Roma nel 1932– dedicò la propria esistenza ad esplorare i rapporti fra cultura umanistica e pensiero scientifico, entrando in contatto con gli intellettuali più noti della sua epoca e arrivando a produrre versi che, inizialmente ermetici, si distinsero poi –come nei testi che trovate qui sotto– per una sorta di elegiaco disincanto (paradossale, magari, ma sicuramente in grado di cogliere in toto le contraddizioni e i limiti della nostra vita, della nostra condizione).

Pietro Pancamo
CHI SONO

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Come se il tempo veramente si fermasse (un altro mese col poeta Luigi Cannillo)

lunedì, giugno 27th, 2022

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I meccanismi del tempo

 

Sull’onda di una tenera eleganza, anche stilistica, Luigi Cannillo, ben lungi dal ricordare in tondo (e cioè dall’arrovellarsi sterilmente su se stesso), riconosce nella vita quella tortura che, infliggendoci ricordi e perdite (gli uni e le altre coincidono, forse? Son la medesima cosa?), ci mette ininterrottamente alla prova, per imprimersi, infine, sulla pelle dei nostri polsi e diventare, dunque, come i numeri di matricola, chiamiamoli così, che contraddistinguevano i detenuti di Auschwitz. E in tutto questo la poesia è un tentativo, probabilmente destinato al fallimento, di rieditare il tempo, per renderlo amico (o, almeno, utile a qualcosa).

Pietro Pancamo
CHI SONO

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Poesia di gennaio: “Ti auguro tempo” (di Elli Michler)

mercoledì, gennaio 27th, 2021

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Tempo per guardare le stelle

 

Cari amici de «Il Cofanetto Magico»,
per iniziare come si deve il nuovo anno, e trascorrerlo il più serenamente possibile, bisogna assolutamente leggere Elli Michler, una poetessa tedesca di cui vi propongo quest’oggi alcuni versi; così simili come sono ad una serie di utili e affettuose istruzioni, essi sanno spiegare alla perfezione come utilizzare al meglio il dono della vita, in maniera tale che il tempo smetta di essere, per noi uomini, nient’altro che una cless… idra di Lerna.

Pietro Pancamo
CHI SONO

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Poesia di luglio: “Contadino-soldato” (di Celeste Chiappani Loda)

lunedì, luglio 27th, 2020

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Grant Wood, American Gothic, dipinto ad olio del 1930 (dettaglio)

 

Nella silloge M’abbevero a nord, la poetessa Celeste Chiappani Loda –la cui produzione è stata raccolta dall’Istituto per la storia dell’arte lombarda in un archivio aperto al pubblico– si prodiga in versi cupi che, resi scarni dall’estrema precisione del dettato, descrivono la morte e la vita come (f)orma l’una dell’altra, culminando talora in testi lirici ma anche beffardi, la cui struggente ironia è accentuata da un evidente tratto narrativo. Quest’ultimo spicca soprattutto in Contadino-soldato, un componimento dove la feconda vita dei campi diventa parodia, cioè morale tagliente e caustica, del funebre potere militare.

Pietro Pancamo
CHI SONO

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Ma Dio esiste?

martedì, ottobre 8th, 2019

Con tutto il rispetto per chi ci crede, ma io nutro un forte scetticismo sulla possibilità che ci possa essere un’altra vita dopo questa e, a maggior ragione, che quella che verrà, possa essere eterna. Reincarnazione, Resurrezione, Paradiso, Inferno, Purgatorio, etc… secondo il mio raziocinio sono tutte elucubrazioni mentali dell’essere umano. In verità l’uomo nella sua immensa arroganza crede di essere, in esclusiva, nelle grazie di qualcuno, Dio (ma esiste?). Egli, l’uomo, in forza dell’autoproclamazione a “favorito” del Creatore, si pone al centro dell’universo come padrone di tutti i privilegi sia terreni che presunti post vitae, reincarnazione, resurrezione, vita eterna e quant’altro.

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Poesia di febbraio: “Nella vita”

mercoledì, febbraio 27th, 2019

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Ho una doppia vita, lo confesso.
Come, cari fans del «Cofanetto»?
Dite spia internazionale? Traditore coniugale?
No, son solo schizofrenico.
Ecco dunque la ragione
per cui spesso mi trasformo
in un turco addolorato
che d’umore assai cattivo,
e la mezzaluna sempre storta,
si lamenta con veemenza
ed in prosa un po’ piagnona:

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Poesia di novembre: “Dialogo”

martedì, novembre 27th, 2018

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Il Natale si avvicina schiettamente, perciò è il momento d’iniziare a riflettere con pazienza sul dolore: infatti, come tutti ben sappiamo, Gesù è venuto sulla Terra appositamente per la croce. In altre parole, cari amici de 《Il Cofanetto Magico》, non attendetevi auguri o lazzi d’allegria, da questa rubrica, ed anzi lasciate ogne regalo, o facile panettone, voi ch’intrate… nella poesiola che segue.

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Poesia di ottobre: “L’artista”

venerdì, ottobre 27th, 2017

Esiodo e la Musa, olio su tavola di Gustave Moreau

 

L’artista è un guardiano che vigila, per conto delle Muse, sul corretto andamento della vita. Ecco il messaggio, nemmeno tanto recondito, del componimento in versi che vi propongo quest’oggi; un componimento che, a dire il vero, ho già declamato in pubblico un paio di settimane fa, durante un reading letterario che si è tenuto a Como, praticamente sulle rive del lago, alla presenza del noto poeta Guido Oldani.

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Poesia di ottobre: “Spiegazione di un giorno”

lunedì, ottobre 27th, 2014

La vecchiaia

 

Spiegazione di un giorno introduce il volumetto Manto di vita di Pietro Pancamo, quasi a sottolinearne il tema: il dispiegamento di un giorno frantumato contro cui, con scherno, si scagliano i lazzi di sdegno della Notte, vera regista della vita. Il riferimento al dato autobiografico o l’attenzione al particolare non sono una trappola per Pancamo. Il compiacimento autoreferenziale non lo riguarda. (altro…)

Vivere la vita…

giovedì, maggio 8th, 2014

Ma esistiamo veramente oppure siamo mera illusione pensante?” Questo è il quesito a cui Valentino Di Persio cerca di dare una risposta nel suo ultimo racconto “Vivere la vita… fino all’ultimo sospiro”. In altri tempi, ad una ridente tavolata tra amici, qualcuno come Shakespeare avrebbe asserito “Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”. Subito Cartesio avrebbe inaspettatamente gridato, preso da un lampo di genio improvviso, “Cogito ergo sum!” e Pascal ispirato, avrebbe precisato melancolicamente “Helas, l’uomo non è che una canna pensante!”. Schopenhauer, pensoso, dall’alto del suo pessimismo avrebbe sentenziato che “La vita è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci e per di più illusori, di piacere e gioia”. Nietzsche, da parte sua, avrebbe rintuzzato “Gli uomini sono intervalli e pause nella sinfonia della vita reale”. Il tutto si sarebbe svolto sotto gli occhi intrigati di Pirandello che avrebbe smorzato le riflessioni dei commensali con pacata semplicità “Signori miei, la vita non si spiega, si vive.” Al che, il saggio Snoopy, trasognato, avrebbe suggerito “La vita è come un cono gelato: bisogna imparare a leccarla!” …E Valentino, con un boccale di birra in mano con su scritto “Carpe Diem”, avrebbe declamato “Nella vita ogni attimo va afferrato, colto, preso imprigionato, e le occasioni trascurate tu per sempre le hai perdute.
Ed io aggiungo… Prosit!

Marica Caramia

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