Un racconto di Pietro Pancamo: “Il regista dimenticato”

maggio 27th, 2015

 

Esitò, quando il meteo tacque. L’occasione era propizia –si rese conto, spegnendo la radio–, ma la forza per attuare il “piano” (peraltro già studiato e preparato da tempo) tardò a presentarsi, lì per lì. L’anima non s’atteggiava all’ardimento, per dirla col poeta. Oh nessun problema, ad ogni modo, perché eccolo il rimedio: scherzare fra di sé. «Lo schiocco secco del cuore che si spezza è proprio come quello di un ciac in campo», pensò, allora. E all’improvviso trovò il coraggio: un coraggio amaro, che l’accompagnò per mano alla rada solitaria.

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Il Parco Namaqua in fiore e il selvaggio Cederberg, Sud Africa

maggio 23rd, 2015

Parco Nazionale Namaqua

Namaqua National Park www.sanparks.co.za/parks/namaqua/
Il Parco Nazionale Namaqua, nella costa Nord-Ovest della Repubblica del Sud Africa, è uno dei più famosi per varietà di flora.
Nei mesi di Agosto e Settembre, dopo le piogge di primavera, il territorio, che in genere è semiarido e deserto, diviene un caleidoscopio di colori.
Il parco alberga, tra l’altro, quella che è ritenuta la più alta concentrazione di piante grasse al mondo (più di 3500 di cui 1000 crescono solo qui).
Il paesaggio, che è montagnoso fino a pochi chilometri dalla costa atlantica, è comunque affascinante anche durante il resto dell’anno.

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Olanda costretta ad ” invitare” altri profughi nel suo Paese?

maggio 18th, 2015

Rotterdam (Olanda), 2 maggio 2015.

Gli ultimi mesi ho pubblicato vari articoli sui rifugiati politici in alcuni quotidiani nazionali italiani, fra cui Avvenire e Libero, dove ho esposto la difficile situazione che si è creata nei Paesi Bassi sul tema della loro accoglienza.
Ora l’EU ha preparato un piano che dal 1 giugno potrebbe obbligare altre nazioni dell’Unione Europea ad accogliere più rifugiati politici. Fra questi anche i Paesi Bassi.

2 maggio 2015. Rotterdam (Olanda), la PaulusKerk, una chiesa protestante dove hanno creato una piccola struttura d’accoglienza per i rifugiati politici. Foto di Maria Cristina Giongo

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Avviso

maggio 14th, 2015

Cari amici e redattori, collaboratori del Cofanetto Magico, cari lettori online,

Come vi avevo anticipato sono state apportate delle modifiche al Cofanetto Magico, per motivi di manutenzione ed aggiornamento.

Una di queste riguarda proprio i commenti: prima di spedirli da adesso in avanti troverete delle addizioni o sottrazioni oppure tabelline. Come avviene per altri siti (in cui invece ci sono delle lettere da riprodurre) sono necessari per permettere (una volta compilato il campo vuoto), di far partire il commento; tutelandone la sicurezza a livello informatico.

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I disturbi gastrointestinali dei cani. La storia di Dafne ed il suo casatiello

maggio 12th, 2015

Ad oggi sono più di 29 anni che studio, leggo e vivo di animali.
Non ricordo un momento della mia vita senza un piccolo amico a quattro zampe al mio fianco.

Dafne 1

Dafne

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Romantica riflessione. Voglia d’altri tempi

maggio 8th, 2015

Dipinto di Gianni Strino, particolare

In questa riflessione, Marica Caramia, fa emergere la voglia del ritorno ad un passato dove le parole ed i gesti assumevano un significato vero, lasciando poco spazio al virtuale. Un passato dove la penna stilografica la faceva da padrone nell’interscambio epistolare di tipo affettivo tra due persone e le “sbavature” d’inchiostro sui fogli diventavano preziose testimonianze fisiche del livello emozionale. C’è molto di personale in questo articolo nel quale l’autrice fa velatamente trasparire il chiaro desiderio di riappropriarsi d’una visione romantica e tangibile nei rapporti umani.

Valentino di Persio

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Fra il sacro e il profano. Natalia Tsarkova, pittrice ufficiale del Vaticano, ha fatto un ritratto al cantante Pupo.

maggio 3rd, 2015

Che cosa potrebbero avere in comune la musica popolare italiana ed il Vaticano? E difficile persino immaginare cosa potrebbe unire, anche se per una serata sola, due poli apparentemente cosi differenti. Eppure lo si capisce subito quando vediamo il soggetto della nuova opera della pittrice ufficiale del Vaticano Natalia Tsarkova, russa, intitolata con il nome enigmatico l’Equilibrista. Una parola che subito richiama alla mente l’immagine di un’artista in bilico su un filo, sotto la cupola circense.

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La pittrice russa Natalia Tsarkova con il cantante Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, che l’artista ha dipinto in un quadro. Foto di Italia Unica.

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Editoriale di maggio 2015. Cronaca nera. I mostri umani. In Olanda una mamma uccide la figlia avvelenandola.

maggio 1st, 2015

I mostri esistono. E purtroppo non solo nei film. Sono persone cattive, crudeli, portate al male perchè il male è dentro di loro. Vi racconto questa ennesima storia di orrore soltanto per informarvi che certi delitti non avvengono soltanto in Italia. Ma in tutto il mondo. Non è un pensiero consolatorio, certo, ma di recente ho parlato con una persona che si chiedeva se certi crimini tanto efferati vengono commessi solo nel nostro Paese.

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Poesia di aprile: “L’ironia”

aprile 27th, 2015

Platone e Aristotele

 

Già dal titolo, L’ironia ci dà la cifra di un tipo di poesia che io chiamo metalinguistica. La metafora autobiografica della magrezza allude alla propria poetica: magrezza equivale a asciuttezza, essenzialità, mancanza di orpelli, leggerezza. Traspare un rapporto di stretta familiarità con la figura retorica dell’ironia, a cui si attribuisce valore sia sul piano filosofico, sia sul piano della poetica. Leggi il resto »

Due uomini nel deserto (per non parlare del cane)

aprile 21st, 2015

Territorio aspro, selvaggio ma affascinante

La citazione adattata del titolo del romanzo di Jerome K. Jerome «Due uomini in barca (per non parlare del cane)» mi sembra adatta per introdurre il racconto della fuga di due amici e del loro cane in una zona desertica della Namibia per evitare la prigione.
Non un romanzo d’avventure ma una storia vera narrata in un libro da uno dei protagonisti.
Henno Martin e Hermann Korn erano due geologi tedeschi impiegati nell’ex Africa occidentale tedesca (odierna Namibia) amministrata, dopo la prima guerra mondiale, dal Sud Africa.

Nel 1940, dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, il governo sudafricano, iniziò ad internare i cittadini di origine tedesca nei campi di concentramento.
Martin e Korn, contrari alla guerra, non avevano intenzione di farsi internare né di aver parte in quello che essi definivano un suicidio di massa di popolazioni civilizzate.
Erano quindi, come Martin scrive, «determinati a mantenere la nostra neutralità e a difendere la nostra indipendenza per quanto in nostro potere».
Una notte, seduti sui gradini di casa, ricordarono le parole che, per gioco, si dissero tempo prima: «se la guerra verrà, la passeremo nel deserto!».

Affascinati dall’idea iniziarono immediatamente i preparativi per e vivere nel deserto fino alla fine degli eventi bellici.
Non potendolo abbandonare, decisero di portare con loro il cane Otto.
La loro meta era una zona arida priva di strade e disabitata lungo il canyon del fiume Kuiseb, a circa 150 km in linea d’aria a Sud-Ovest dalla capitale Windhoek.
Caricarono il furgone di servizio con i loro averi e notificarono alla polizia che sarebbero andati, per lavoro, a Karibib città a Nord-Ovest della capitale. Vi giunsero, si fecero vedere ma poi, di notte, partirono per l’avventura.

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