Posts Tagged ‘Sudafrica’

Quando si parte?

giovedì, aprile 18th, 2024

Quando si parte? Una semplice domanda che è anche il titolo di un libro che vi consiglio di leggere, scritto da Mauro Almaviva, editore Scatole Parlanti. Mauro Almaviva lo conoscete già, in quanto ha collaborato a lungo con Il cofanetto magico, scrivendo appassionanti storie sulla sua vita professionale e di avventure in Paesi africani. Medico specializzato in malattie infettive, dopo aver lavorato all’ospedale “Luigi Sacco” di Milano, ha deciso di rispondere al richiamo di recarsi in Africa, dove per vent’anni ha lavorato in programmi sanitari del governo italiano. Eccoci allora tornare al titolo: Quando si parte?

Foto di Mauro Almaviva

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Olanda. Le Veluwe, un monumento naturale di straordinaria bellezza. Distese di erica, una pianta magica che tiene lontana la negatività. Nel mezzo il famoso museo Kröller-Müller, con i più bei quadri di Van Gogh. Picasso, Monet.

sabato, maggio 1st, 2021

Paesi Bassi, una vacanza alle Veluwe, una zona incantevole in ogni stagione.

La natura è un dono prezioso da preservare, curare, nutrire. E’la nostra salvezza, fisica e psichica. In mezzo ai boschi, campi, fiori, alberi, mari, montagne, colline, possiamo respirare aria sana che ossigena il cervello, profumi inebrianti, spesso dimenticati. E poi gioire di colori meravigliosi, godere di silenzi interrotti solo dal canto degli uccellini, di amici animali che ci osservano a distanza in tutta la loro sovrana bellezza. Appena sarà possibile viaggiare vi suggerisco di visitare una zona dei Paesi Bassi che si chiama Veluwe.

Olanda. Veluwe (Garderen). Passeggiare in mezzo a distese di erica… Foto M.C. Giongo

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Editoriale di luglio e agosto. La creatività è il Creatore. Si chiama Dio.

lunedì, luglio 1st, 2019

Sudafrica 2018. Foto di Maria Cristina Giongo. La natura, la flora, la fauna, sono un tripudio di colori inimitabili, fantastici!

Ogni tanto rivolgo una preghiera di ringraziamento a Dio, la mente geniale che ha ideato la meravigliosa natura in cui viviamo. Dove ogni cosa è stata “pensata“ in ogni minimo particolare. Dalle piante agli animali, all’emisfero celeste, dove ognuno ha un suo motivo di esistere, di svilupparsi; una sua funzione vitale, riproduttiva, incantevole. Miracolosa.

Sudafrica 2018. Le caratteristiche strisce bianche e nere del manto della zebra sono diverse in ogni individuo, proprio come l’impronta digitale dell’uomo; questa incredibile particolarità ha permesso agli studiosi di distinguere ogni singolo soggetto da centinaia di altri individui del tutto simili ma non perfettamente uguali. I ricercatori che monitorizzano le specie in via di estinzione utilizzano la diversità delle strisce di ogni soggetto proprio come un codice a barre. Foto di Maria Cristina Giongo

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Editoriale di maggio. Gli animali pensano, amano, ci capiscono. E ci osservano!

martedì, maggio 1st, 2018

Sudafrica, gennaio 2018. Foto Hans Linsen

Nella presunzione tipica di noi umani, crediamo di essere gli unici in grado di osservare la natura e gli animali che ne sono parte integrante. Ma il fatto di non poter leggere nelle loro menti non vuol dire che siano incapaci di pensare. Non vuol dire che non siano intelligenti, non provino emozioni, persino empatia.

Sudafrica, gennaio 2018. Sembrano umani i bellissimi occhi di questo bufalo.

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Editoriale di aprile. Lo struzzo, l’uccello più stupido del mondo, che fa le uova più grandi. La sua unghia è un’arma letale; ti uccide.

domenica, aprile 1st, 2018

Oudtshoorn, Sudafrica, gennaio 2018. Foto Hans Linsen

Cari amici, vicini e lontani,

oggi inizia un altro bel mese che porta al risveglio totale della natura, alle gemme sugli alberi, i primi timidi fiori già sbocciati in primavera, la Pasqua con il suo significato ricco di speranza, in quanto è il simbolo della Resurrezione. E Resurrezione significa proprio rinascere. Niente muore e niente si distrugge per sempre. A proposito di Pasqua e quindi …. di uova, dedico il mio editoriale di aprile allo struzzo.

Oudtshoorn (Sudafrica) Gennaio 2018. Delizioso questo struzzo appena nato. Dei pulcini si occupa tutta la comunità, per difenderli dai pericoli e dai predatori, sino al momento in cui sono in grado di cavarsela da soli. Foto Hans Linsen.

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I Monti del Drago (Drakensberg) in Sudafrica: uno spettacolo da non perdere

venerdì, dicembre 22nd, 2017

Lo spettacolo che si presentò agli occhi dei primi coloni Boeri quando, durante la “Grande Marcia” raggiunsero un’alta e vasta catena montuosa (se ne andarono dalla Colonia del Capo attorno alla metà dell’800 per vari motivi, ma soprattutto per fuggire la progressiva inglesizzazione del territorio), fu impressionante: picchi aguzzi che si stagliavano contro il cielo azzurro, profondi burroni, cascate.
Da dove origini il nome Drakensberg (Monti del Drago) è incerto.
Una leggenda narra che una coppia di Boeri raccontò, trafelata, di aver visto un dragone con ali e coda, che volava sopra le nuvole o, in alternativa, che il dragone soffiava fiamme e fumo.
Meno fantasioso il nome dato dagli Zulu: uKhahlamba (barriera di lance) ad indicare le aguzze punte dei picchi.
Ma cosa sono i Drakensberg e dove sono esattamente?

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