Posts Tagged ‘polipo’

Buon Natale con un bellissimo libro, da regalare, da regalarsi: Lungo le vie del corallo. Una storia affascinante su questa straordinaria gemma, il suo percorso di “vita” e i suoi poteri benefici.

mercoledì, dicembre 14th, 2022

Io amo il corallo, da sempre. Perchè da sempre amo il mare, le sue profondità colme di misteri, di bellezza, vita, colore. E dopo aver letto il libro Lungo le vie del corallo, con le meravigliose immagini della collezione Antonino De Simone e la sua storia, lo amo ancora di più.

Ogni anno vi segnalo dei libri da regalare a Natale oppure per il nuovo anno; come fu per il saggio di Francesco Giorgino, giornalista e per anni conduttore del TG1, intervistato per Il Cofanetto magico e per il mensile Ok la salute, quando era ancora di proprietà della Rizzoli. Oltre a dei CD, come quello di Roberto Vecchioni, con una bella intervista a lui.

Questa mirabile parure, tratta dal libro “Lungo le vie del corallo”, fa parte della collezione del museo privato Antonino De Simone. E’composta da collana, orecchini, spilla e ornamento da acconciatura. Manifattura Wilhelm Kleiberg, San Pietroburgo, Russia 1840. Copyright Luciano e Marco Pedicini.

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Risotto alla pescatora.

lunedì, luglio 18th, 2022

Quando mangi certi piatti è impossibile che non ti tornino in mente alcuni periodi felici della tua vita, soprattutto quando a prepararli era una persona veramente speciale. Il risotto alla pescatora che si faceva e si fa ancora oggi a casa nostra era il fiore all’occhiello della cucina di mio padre Francesco. Un primo piatto abbastanza estivo, anche se noi lo facciamo tutto l’anno e spesso in occasioni particolari.

Ingredienti per 2 persone:

riso Carnaroli: 160 gr
1 polpo medio
1 calamaro grande
vongole 250 gr
cozze 250 gr
gamberi 300 gr
scampi 4
pomodorini ciliegini q.b.
acqua 2 litri
burro una noce
mezza cipolla
1 spicchio d’aglio
vino bianco ½ bicchiere
sale e pepe q.b.

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Editoriale di luglio e agosto. La creatività è il Creatore. Si chiama Dio.

lunedì, luglio 1st, 2019

Sudafrica 2018. Foto di Maria Cristina Giongo. La natura, la flora, la fauna, sono un tripudio di colori inimitabili, fantastici!

Ogni tanto rivolgo una preghiera di ringraziamento a Dio, la mente geniale che ha ideato la meravigliosa natura in cui viviamo. Dove ogni cosa è stata “pensata“ in ogni minimo particolare. Dalle piante agli animali, all’emisfero celeste, dove ognuno ha un suo motivo di esistere, di svilupparsi; una sua funzione vitale, riproduttiva, incantevole. Miracolosa.

Sudafrica 2018. Le caratteristiche strisce bianche e nere del manto della zebra sono diverse in ogni individuo, proprio come l’impronta digitale dell’uomo; questa incredibile particolarità ha permesso agli studiosi di distinguere ogni singolo soggetto da centinaia di altri individui del tutto simili ma non perfettamente uguali. I ricercatori che monitorizzano le specie in via di estinzione utilizzano la diversità delle strisce di ogni soggetto proprio come un codice a barre. Foto di Maria Cristina Giongo

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Editoriale. Il dolore negli animali e l’elaborazione del lutto.

lunedì, ottobre 1st, 2018

Commovente: un’orca ha continuato a nuotare per due giorni tenendo fuori dall’acqua il suo baby morto poco dopo la nascita, non riuscendo a staccarsi definitivamente da esso, lasciandolo andare a fondo…

L’orca della specie J35 di cui parlo in questo articolo, mentre cerca di tenere in superficie il corpo del suo baby appena morto. Andrà avanti per ben due giorni a nuotare provando a mantenerlo a galla, una specie di tentativo di rianimazione e di elaborazione del lutto, non riuscendo a separarsi definitivamente da esso. FOTO: DAVE ELLIFRIT & KEN BALCOMB, CENTER FOR WHALE RESEARCH

Più volte nel mio editoriale ho parlato dell’amore materno negli animali, a cominciare da quello di mamma polipo che si sfinisce di fatica sino a morire pur di mantenere in vita i suoi piccoli appena nati. Oggi vi parlo di un episodio altrettanto commovente ed eccezionale, avvenuto lo scorso 24 luglio: si tratta di un’orca marina che è stata seguita lungo la costa canadese Victoria, nell’Oceano Pacifico, dall’organizzazione americana per la difesa delle balene Center for Whale Research.

Dopo il parto purtroppo il suo cucciolo è vissuto soltanto 45 minuti. Ma mamma orca non è riuscita a separarsene subito; anzi, ha cercato in tutti i modi di rianimarlo spingendolo con il muso in modo da mantenerlo sulla superficie dell’acqua, così da non farlo cadere dentro e affondare. Tutto questo per due giorni interi. Instancabilmente, senza avere la forza di lasciarlo andare.

Un bellissimo esemplare di orca. I figli delle orche sono noti per rimanere insieme alle madri anche dopo aver raggiunto l’età adulta. Esse li aiutano nella ricerca del partner, per assicurarsi di avere una discendenza. Vivono dai 30 ai 50 anni. Emettono vari tipi di suoni per comunicare tra loro: si tratta di fischi e grida usati a seconda delle diverse circostanze. Ogni pod ha un suo suono distintivo che viene tramandato di generazione in generazione, per un massimo 6 generazioni.

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Editoriale di luglio

lunedì, luglio 1st, 2013

Il polipo rosso gigante

L’atto d’amore più “estremo” che una madre può compiere, è quello di dare la vita per la sopravvivenza delle sue creature. In natura avviene in una specie di polipo gigante, in cui la mamma fa tutto per i propri piccoli… sino alla morte.

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