Editoriale febbraio

febbraio 1st, 2010

Maria Cristina Giongo

Solidarietà, amore, sessualità, moda, lato B, animali, paura.
Mani che graffiano, chiedono, stringono, accarezzano, si tendono…

Cari lettori online,

Questa volta ho scelto una serie di parole per comporre il mio editoriale.

Cominciamo con solidarietà. In questo momento il nostro pensiero si rivolge al dramma che sta vivendo la popolazione di Haiti: facciamo il possibile per aiutarli! In tutti i modi che la stampa e le varie associazioni umanitarie ci stanno consigliando e chiedendo. Sono i nostri fratelli ed hanno disperatamente bisogno di noi.

Amore. Questo mese Marni analizzerà i sogni d’amore, nella sua seguitissima rubrica che vi consiglio di leggere sempre molto attentamente. Amore significa anche colore, festa, regali, seduzione. Come regalo di San Valentino vi condurremo quindi molto lontano, in un altro continente, per raccontarvi di una festa specialissima dalle origini antiche: la festa di Holi. A tutti gli innamorati… auguri di cuore per un San Valentino appassionato come questa ricorrenza indiana.

Moda: questa volta Elena ha puntato sulla moda uomo, che sta diventando sempre più importante e seguita quasi quanto quella per la donna. Giustamente, in quanto un uomo trasandato è sgradevole… tanto quanto una donna sciatta.

A proposito, sapete che cosa è il “lato B”? Avete in mente la soubrette Valeria Marini? Se l’avete in mente, capirete subito di che cosa parlo….e a chi mi rivolgerò nella mia Lettera ai famosi.

Animali: questo mese il protagonista sarà un cane di nome Edgardo. Il suo padrone, Roberto, ci ha chiesto di pubblicare la sua testimonianza di affetto verso questo caro amico che si sta spegnendo perchè oramai vecchio. Lo abbiamo accontentato con molto piacere pur sapendo che soltanto chi ha un animale domestico può capire come si possa soffrire quando se ne va. In quanto la sofferenza è sempre sofferenza e la morte rimane comunque un mistero che non riusciamo ad accettare. A volte un cane sa dare più amicizia di un essere umano… come dice Roberto quando si riferisce al suo Edgardo

Rimanendo nel campo animale, vi proporremo anche un esilarante video (da non perdere!) su un baby panda che… riuscirà a far spaventare la sua pacatissima mamma. In che modo… lo scoprirete vedendo il video.

Nel Cofanetto Magico si ride e si piange; perchè la vita è riso e pianto. Le lacrime arriveranno con l’ultima puntata del mio dossier pedofilia. Preparatevi, perchè sarà un altro pugno nello stomaco. Dovevo mantenere una promessa: quella di parlare a nome di tanti bambini che ora non ci sono più. L’ho mantenuta. Ora tocca a voi di aiutarci a lottare contro questi criminali che provocano sofferenze inimmaginabili ai bambini, sino a provocarne la morte. Morte per paura.

Infine Vilma vi donerà un’esclusiva intervista ad un pittore fantastico, che ha lasciato il segno nella storia dell’arte contemporanea: Aldo Sterchele. Magistrale nel raffigurare il corpo umano con le sue passioni, i suoi pentimenti e soprattutto le sue contraddizioni. Ai suoi allievi ripete spesso: “quando il maestro vi indica la luna non guardate il dito del maestro, ma la luna”. In questa meravigliosa intervista troverete importanti spunti di riflessione.

Per esempio, alla domanda se crede in Dio, Aldo Sterchele ha risposto: “che Dio ci sia o no, non importa. Credo che sia inutile persino porsi il problema. Saperlo a che giova? Alla fine saremo gratificati ugualmente dal nostro comportamento corretto ed inserito armonicamente nel contesto della natura: perchè, come diceva Ungaretti, che io conobbi, la morte si sconta vivendo”.

Siamo arrivati all’ultima parola della lunga lista di argomenti trattati in questo numero di febbraio: mani. Sono proprio le mani su cui Aldo Sterchele si concentra nella sua pittura, spesso grandi, avvolgenti, “che tradiscono il moto dell’animo più nascosto. Mani che graffiano, chiedono, stringono, accarezzano, si tendono….”

Proprio come le mani dei nostri poveri fratelli Haitiani in questo momento.

Maria Cristina Giongo,
dall’Olanda, con amore

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

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Andrea Padovani, intervista

gennaio 29th, 2010

Andrea Padovani

“Quando lavoro, dipingo. Quando dipingo, sogno”.

E’ così che Andrea Padovani descrive la sua vita, una sintesi tra materia e idea, tra osservazione e creazione, tra realtà e metafora. Un mondo fragile, quello dell’arte e quello del sogno, in cui entrare in punta di piedi, in silenzio, senza chiedere troppo: con la possibilità di uscirne portandosi via molto. Certo la vita, ed in special modo l’arte, non dà niente per niente; ci vuole tenacia, fatica, dedizione, “Lavoro molto – dice Andrea – Molte volte mi chiedo perché. Perché? Perché  sto costruendo una scala. Una scala verso il cielo, una scala per i miei sogni”. 
E per quelli di tutti noi.

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Olanda: un nuovo hobby

gennaio 27th, 2010

Riek van Eijk

Olanda: un nuovo hobby molto trendy.

Tempo fa vi abbiamo parlato di una signora olandese che colleziona manichini.

Oggi dal nostro Cofanetto Magico abbiamo tirato fuori un’altra storia su come stimolare la propria creatività e passare il tempo libero.

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Sognare madre e sorella morte

gennaio 26th, 2010

marniCara Marni, l’ambiente in cui si svolge il mio sogno è quello familiare. A casa di una delle mie sorelle (siamo 4) c’è tutta la famiglia, incluso mio padre deceduto ormai da molti anni. Ad un certo punto una sorella ci chiama e ci conduce nel salone dove sul pavimento giacciono morte mia madre ed un’altra sorella. Mia madre è supina e vestita vagamente di scuro. Mia sorella a sinistra di mia madre, è rannicchiata su un lato come se stesse dormendo, ha indosso un maglione azzurro. Siamo tutti allibiti intorno a loro a guardarle senza una parola. Una mia sorella piange e ci spiega che sono state aggredite per strada e lei le ha raccolte e portate su. Mi sono svegliata in preda alla disperazione. ( Maria Grazia-Pordenone) Leggi il resto »

Briciole di saggezza : comunicare

gennaio 25th, 2010

Edward Hopper

Edward Hopper (1882-1967)

Room in New York (1932)


L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE.

Questo mese la briciola di saggezza viene da Donatella Lai, psichiatra, collaboratrice del Cofanetto e fine conoscitrice dell’animo umano, attraverso la malattia che colpisce fisico e mente, strettamente collegati fra di loro.

“Non c’è nulla di cui non si possa parlare”.

Come al solito vi invitiamo a commentare questi pensieri su cui dovremmo fermarci a riflettere
soprattutto quando ci accadono avvenimenti che non capiamo; che non meritiamo, che ci feriscono, che non sappiamo come risolvere. Le nostre briciole di saggezza hanno proprio questo scopo; di accendere una fiammella nella nostra anima perchè venga illuminata da una luce benefica.

Ci sono persone che troncano rapporti per la paura di spiegare il vero motivo della frattura. Che cosa si nasconde nel loro inconscio che li porta ad agire in un certo modo. Eppure basterebbe parlarsi, comunicare, per essere già a metà strada verso il riavvicinamento con l’altro.

Perchè, ricordatevi,


“Non c’è nulla di cui non si possa parlare”

( Donatella Lai)

Scriveteci per raccontarci ………

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Il bon ton dell’abbigliamento

gennaio 23rd, 2010

Sarah Jessica Parker

Nella foto, il look preferito da Sarah Jessica Parker, con i calzettoni lunghi sino al ginocchio.

Il bon ton dell’abbigliamento e del trucco.
Che cosa fare per non trasformarsi in pagliacci scappati dal circo.

Girando per bar, locali e punti d’incontro, mi sono resa conto di quanto le buone maniere e il ben vestire stiano diventando sempre più un optional per le persone.

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Alzheimer. Quando nel cielo si spengono le stelle

gennaio 21st, 2010

Alzheimer

Una malattia terribile e devastante che la psichiatra Donatella Lai ci descrive non solo con professionalità ma anche con la profonda umanità ed empatia di chi ha saputo fare del suo lavoro una vera missione. Un testo commovente in cui traspare tanto amore nei confronti del malato e dei suoi cari, accomunati dalla stessa sofferenza.

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I grandi sogni

gennaio 19th, 2010

Con i grandi sogni il fantastico, l’immaginifico, il numinoso, entrano con prepotenza nella nostra vita. Sono simboli di grande potenza che ci affascinano, ci spaventano ci coinvolgono.

Redon- Grandi sogni

C’è una tipologia di sogni straordinaria ed unica a cui ho fatto cenno nel mio precedente articolo sull’incubazione dei sogni, che è chiamata Grandi Sogni.

I Grandi sogni sono ricchi di immagini fantastiche ed archetipiche che lasciano una traccia indelebile nella memoria del sognatore e che si esprimono con “grandiosità” nel risvegliare emozioni che vengono percepite all’ennesima potenza: gioia, sorpresa ed esaltazione, ma anche inquietudine ed angoscia riguardo al loro significato.
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Attualità: Geert Wilders

gennaio 18th, 2010

IL PROCESSO DEL SECOLO: ORIANA FALLACI SI RIVOLTEREBBE NELLA TOMBA…
Appello al governo olandese per il politico Geert Wilders.

Geert Wilders

Geert Wilders (foto Maria Cristina Giongo)

L’associazione “Una via per Oriana Fallaci”, nata poco dopo la morte della grande scrittrice con lo scopo di dedicarle una via e soprattutto di portare avanti le battaglie da lei sostenute, ha indetto una manifestazione per martedi prossimo, 19 gennaio, a Roma, davanti all’Ambasciata dei Paesi Bassi, per protestare contro il processo all’onorevole Geert Wilders, del Partito della Libertà (PVV), che inizierà il giorno seguente (il 20 gennaio). Wilders era stato assolto dal Pubblico Ministero (lo scorso giugno) da tutti i capi d’imputazione, in quanto non giudicato punibile per i fatti imputati. Ma i suoi accusatori hanno inoltrato un ricorso; quindi dovrà nuovamente presentarsi in tribunale.

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Carlo Ravaioli e i percorsi della memoria

gennaio 11th, 2010

Intervista all’artista romagnolo Carlo Ravaioli che ci parla di bellezza e di amore, dei ricordi della terra di Romagna e di un sogno ricorrente che ancora influenza il suo lavoro.

Carlo Ravaioli nel suo atelier

Carlo Ravaioli nel suo atelier di Forlì

Carlo Ravaioli è un  artista che vive e lavora a Forlì e la cui intensa produzione figurativa che spazia dalla pittura, alla fotografia, alla grafica, è percorsa da un filo conduttore fatto di nostalgia, memorie, inquietudini e sospensioni di giudizio. Pervasa da un senso delle cose che suggerisce, trasfigura, trasforma la realtà. Con le sue immagini intime, riservate Carlo attrae lo sguardo, pare indicare una via da percorrere in solitudine con l’unica compagnia dei propri dubbi ed incertezze che abbracciano il vuoto, che guardano l’ignoto.

C’è poesia in questo percorso, ci sono ricordi che affiorano; a volte un colore più vivo si erge come una sentinella, un limite improvviso, che contiene e riporta all’origine, che non permette nessuno scarto. Ci sono emozioni nascoste che vibrano nelle superfici sensibili dei suoi quadri, nei bagliori dei colori più accesi, negli sguardi delle donne, negli “strabismi” del vivere moderno, nelle circonvoluzioni dei “labirinti”, negli sconvolgimenti che le sue ” arche” sottendono. C’è attesa… Le opere di Carlo Ravaioli viste nei luoghi pubblici della mia città o nelle esposizioni a lui riservate mi hanno sempre emozionato ed incuriosita. Decido di conoscerlo meglio e lo contatto per conto del Cofanetto magico proponendogli una intervista.

L’atelier di Carlo Ravaioli è nella parte vecchia di Forlì ed ha una vetrina che dà sulla strada, è un luogo luminoso ed originale, una vera “bottega d’artista” d’altri tempi. Lo vado a trovare in una giornata buia e piovosa, ma i colori esposti, i pennelli ed il disordine bohémienne del suo spazio mi danno subito una bella sensazione di calore. Sul cavalletto un grande paesaggio nel quale stelle cadenti solo abbozzate attendono i suoi colori per accendersi. Un caffè ordinato dal bar poco distante ed inizia il nostro colloquio.
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