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Si chiamava Gloria… Una tristissima storia su cui riflettere.

mercoledì, marzo 1st, 2023

Gloria. Foto M.C.G.

Si chiamava Gloria. Era una bella donna. La ricordo da ragazza quando andavo al mare a Pesaro, con i miei genitori. In spiaggia la vedevo camminare lungo il mare con il portamento di una principessa; alta, bella, con lunghi capelli biondi, spesso indossava un bikini dorato. L’ammiravo molto. Era sempre con sua madre, a cui dedicò la vita.

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We vonden dit gehandicapte meisje in wanhopige toestand, uitgestrekt op de grond, met geïnfecteerde doorligwonden, de tenen aangevreten door muizen.

lunedì, marzo 5th, 2018

Marion Voetman, met de kleine Yaay, van wie ze het verschrikkelijke verhaal vertelt, gelukkig met een goed einde, zoals jullie kunnen zien!

De afgelopen drie jaar ben ik in de winter enkele weken naar Gambia gegaan. Het was mijn wens om een keer iets alleen te doen, iets alleen te ondernemen, zonder hulp van anderen. Mijn man en ik runnen sinds 2010 een B&B in Le Marche, een prachtig, nog vrij onbekend gebied in Italië. We genieten er van om het onze gasten zo goed mogelijk naar de zin te maken, ervoor te zorgen dat zich thuis voelen. Tijdens zo’n zomer ontstond bij mij het idee om in de wintermaanden, de maanden dat onze B&B gesloten is, vrijwilligerswerk te gaan doen in een land waar de mensen in armoede leven, waar ze iedere dag moeten knokken om te overleven.

In 2016 ging ik er voor het eerst als vrijwilligster werken op een kleuterschool en een ochtend in de week hielp ik mee in een klas met gehandicapten en bracht ik regelmatig bezoeken bij de gehandicapten thuis.

Gambia; nog een mooi beeld van Marion Voetman met “haar kinderen”.

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Abbiamo trovato questa ragazzina disabile in condizioni disperate, distesa per terra fra le sue feci, con piaghe da decubito infette e le dita dei piedi rosicchiate dai topi. Un fiore per te, Marion Voetman!

sabato, marzo 3rd, 2018

Marion Voetman, con la piccola Yaay, di cui ci ha raccontato la terribile storia, per fortuna a buon fine, come potete vedere nella foto!

Cari amici lettori,

come sapete abbiamo una rubrica che si chiama “raccontami una storia” e una dove ogni tanto consegniamo un fiore virtuale ad una personaggio della cultura o dello spettacolo ma anche e soprattutto a chi si distingue per opere di bontà e solidarietà umana. L’abbiamo offerto ad Asmae Dachan, una giornalista siriana che sta aiutando il suo popolo distrutto, al giornalista Francesco Giorgino, professore universitario e stimato conduttore RAI del TG1, a Papa Francesco (a nome della ProPetriSede, di cui faccio parte) a Toos Linsen che porta soccorsi in Transnistrie (in Moldavia), a Fra Fiorenzo Priuli, una persona meravigliosa che opera all’ospedale Saint Jean de Dieu a Tanguieta, alla frontiera del Togo, nel nord della Repubblica del Benin, in Africa; e speriamo di consegnarne ancora tanti altri. Cliccando i loro nomi nel motore di ricerca del Cofanetto magico troverete tutti gli articoli e le mie interviste che li riguardano.

Oggi lo doniamo virtualmente ad una donna speciale, Marion Voetman, olandese, che da alcuni anni abita in Italia ed è appena tornata dalla Repubblica del Gambia, uno stato dell’Africa occidentale. Il motivo lo leggerete qui sotto. Una storia e una donna splendida, da cui non possiamo che imparare, al di là della forte commozione che susciterà in tutte le anime altrettanto buone e sensibili. Preciso che qualsiasi offerta vorrete fare mi prendo la responsabilità di affermare che è in buone, ottime mani e arriverà sicuramente e direttamente sul posto alle persone a cui vorrete destinarla. Conosco Marion da parecchi anni (ho anche visitato il suo B&B a Corinaldo, nelle Marche) e sono pure stata…sua insegnante d’italiano. Potete fidarvi al 100%. Leggete la sua storia e vi assicuro che non la dimenticherete mai!

Maria Cristina Giongo

Giornalista
CHI SONO

Repubblica del Gambia ( uno Stato dell’Africa occidentale); un’altra bellissima immagine di Marion Voetman con i “suoi bambini”.

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Oltre il velo

giovedì, settembre 10th, 2015

Cari lettori,

voglio presentarvi un bel racconto scritto da un ragazzo di soli 24 anni, che secondo me è già un talento. Ho “scoperto” Marco Capriotti per caso. O, meglio, è lui che ha scoperto me. Infatti aveva scritto un commento sotto un mio articolo. Un commento che mi aveva colpita. Come si dice in Olanda, “geen toeval”; “niente avviene per caso”. Ci si può certamente incontrare per caso, ma secondo me c’è un motivo; qualcosa che ha guidato il nostro pensiero ed il nostro volere perchè ciò accadesse. Ho proposto a Marco di scrivere una storia, soprattutto per verificare se la mia “intuizione” nei suoi confronti fosse giusta. Ha accettato con piacere e ne è nato il racconto che vi propongo. Avevo ragione! Marco sa scrivere; Marco non dovrebbe mai smettere di scrivere! Alla fine della sua storia mi sono quasi commossa. La soluzionea era lì, davanti a me, in un’intreccio ingegnoso, in uno scambio inatteso di ruoli, che mi ha veramente fatto riflettere su come a volte ci siano al mondo persone giovanissime dotate di preziosi talenti che magari neanche si accorgono di avere. Auguro a Marco una carriera di scrittore e poeta ricca di soddisfazioni, che gli illumini e riscaldi il cuore e l’anima. Ovviamente sperando che scriva ancora per noi!

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

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Disoccupazione; grazie ai miei genitori almeno io ho un lavoro. Intervista a Roberto Gasparini dell’ Hotel Clipper di Pesaro.

lunedì, marzo 3rd, 2014

La spiaggia di Pesaro, nelle Marche (foto M.C. Giongo)

In passato vi abbiamo già parlato della bellezza della regione Marche. Le Marche sono una delle tante perle del nostro Paese, che brillano di ricchezze ambientali e culturali di gran valore: mare, colline, monti, borghi medioevali e città d’arte. Fra cui Pesaro, patria del famoso componista Gioacchino Rossini (29 februari 1792 – 13 november 1868).
A Pesaro Luciano Pavarotti aveva una grande dinmora affacciata sul mare.
In questa città, a pochi passi dal mare, si trova un Hotel a conduzione familiare, il Clipper, dove uno dei vantaggi più piacevoli è quello di sentirsi, in vacanza…. come a casa propria.

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Intervista a Paolo Pagnini sul suo libro La stringente logica del sogno, nuovo bestseller di Amazon.

sabato, febbraio 22nd, 2014

Paolo Pagnini a Madonna di Campiglio (Italia: agosto 2013) Foto di Sabrina Sanchini

Paolo Pagnini è un uomo che mi pare di conoscere da sempre. Da una vita. La mia vita. La sua vita. Alcuni bei ricordi della mia vita sono legati agli spettacoli che faceva per la sua iniziativa Pesaro Village. Si tenevano nei mesi estivi in una piccola piazza della bella città marchigiana Pesaro (di cui parlo spesso nel Cofanetto magico), vicino al mare. Io ci andavo con i miei figli, all’epoca piccoli. E ridevamo. Ridevamo di cuore. Come poter scordare quindi una persona che, con i suoi collaboratori, tutti giovani, entusiasti e bravissimi, ci ha donato momenti di allegria?
Possiamo definirli artisti di piazza? Forse nel senso che i loro “spettacolini” erano organizzati con pochissimi soldi, ma erano comunque l’essenza dell’arte più pura. Quella gratuita, quella fine a se stessa.

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