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Voglio correre un rischio, ha dichiarato il premier olandese Rutte. La situazione in Olanda: lockdown infinito, coprifuoco, le elezioni politiche in arrivo.

lunedì, marzo 1st, 2021

Mark Rutte, premier dimissionario del Regno Unito dei Paesi Bassi ( foto ANP)

“Voglio correre un rischio, anche se so che potrebbe costarci; se andrà male torneremo come prima.” Con queste parole il premier olandese Mark Rutte ha iniziato la sua conferenza stampa per annunciare, a partire dal 3 marzo, la revisione di alcune restrizioni del rigido lockdown in cui si trova il Paese dal 14 dicembre scorso. Supportato dal ministro della salute Hugo De Jonge, il quale ha precisato che la situazione sanitaria non è migliorata come avevano sperato. Grazie a questo lungo, completo lockdown i contagi sono scesi di molto: da quasi 11 mila a 4460, fattore R intono all’ 1, percentuale di contagi fra l’11, 8% e il 9,8%. In un Paese di 17 milioni di abitanti.

Paesi Bassi. Il ministro della salute Hugo De Jonge, del Partito Cristiano Democratico ( CDA) che fa parte della dimissionaria coalizione di governo.

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Olanda disperata. In attesa delle elezioni politiche di marzo. In febbraio tamponi e vaccinazioni sospesi a causa della neve. Un modico allentamento del totale lockdown, rimane il coprifuoco.

giovedì, febbraio 25th, 2021

Il dimissionario premier Mark Rutte (foto ANP uit Trouw)

In attesa delle elezioni politiche del 17 marzo, i Paesi Bassi sono piegati sotto il peso di un lockdown totale, durato mesi, che solo due giorni fa è stato ammorbidito con la riapertura, dal 3 marzo, di parrucchieri, centri estetici e di tatuaggi, sport all’aperto per i giovani sino ai 27 anni, scuole guida. Rimangono chiusi i ristoratori (tranne che per l’asporto), i negozi (però con la possibilità di ordinare su appuntamento). Riapriranno i battenti anche le scuole medie e professionali per piccoli gruppi di allievi e un solo giorno alla settimana. Rimarrà invece il coprifuoco, dalle ore 21.00, iniziato il 23 gennaio scorso, forse sino al 15 marzo. Su questo punto il premier Rutte non transige, tanto da aver presentato un ricorso contro la Corte dell’Aia che aveva deciso e chiesto di abolirlo immediatamente ritenendolo incostituzionale. Per ora ha vinto lui ed il coprifuoco deve essere rispettato, in quanto, ha dichiarato Mark Rutte, “necessario in una situazione di grave emergenza per la salute pubblica, come quella attuale.”

Ricordiamo che all’inizio della pandemia in Olanda virologi e politici dicevano che non si doveva esagerare, “si trattava solo di una forma più pesante influenza!” “Le mascherine? Inutili, sconsigliate.” Si passò poi a: “lavatevi bene le mani, mantenete un metro e mezzo di distanza l’uno dall’altro”.

In seguito, mese dopo mese, i contagi sono cominciati a salire, le terapie intensive sull’orlo del collasso, i medici di famiglia pure. Il resto potete leggerlo in tutti gli articoli che troverete nel mio sito ufficiale, pubblicati dal quotidiano Avvenire, e alcune interviste interviste che mi sono state fatte. www.mariacristinagiongo.nl

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Coronavirus in Olanda. 8 volte più contagi che in Italia! Si torna ad un mezzo Lockdown, con buoni risultati. Aggiornamenti di mese in mese.

giovedì, ottobre 1st, 2020

Il premier olandese Mark Rutte (nella foto) comincia a preoccuparsi e a rendersi conto che la situazione nel suo Paese, a causa del Covid-19, è molto seria. Magari anche a riflettere sull’errore commesso, per la seconda volta, nel sottovalutarne la portata; non preparandosi adeguatamente ad affrontare una seconda ondata di ripresa del terribile virus.

Il governo poteva farlo durante le vacanze estive, per non essere colto, appunto, impreparato…. Lo dicono tutti, adesso: ma durante le vacanze estive…. il parlamento stesso se ne è andato in vacanza!

Sull’andamento dell’epidemia da Covid-19 nei Paesi Bassi o escono poche notizie, oppure sono inesatte. Forse perchè l’Olanda è un Paese piccolo, nonostante una “grande”economia e multinazionali di rilievo. Eppure ieri, 30 settembre, in questa nazione (dove vivo da più di 38 anni e svolgo la mia professione come giornalista corrispondente), i contagi sono stati 3302: in un giorno. 701 ricoverati in ospedale, 150 nel reparto di terapia intensiva. Le città con maggior numero di contagi sono Amsterdam, Den Haag (l’Aia), Rotterdam;. Al sud Eindhoven. Ma oramai il virus ha ripreso la sua attività in tutte le regioni, espandendosi a macchia d’olio dal nord al sud. Oggi, 4 ottobre siamo arrivati a quasi 4000 in un giorno. I morti sono passati dai 9 del giorno precedente a 21. Oltre tutto queste cifre non sono ancora definitive, come scrive lo stesso Ministero della salute. Nel frattempo ha promesso che dalla metà ottobre finalmente il Paese potrà disporre di più test, che ora scarseggiano; pare che arriveranno da un laboratorio in Germania, con cui hanno firmato un contratto il mese scorso quando iniziavano a non essere più sufficienti.

Tilburg (Olanda) Un assembramento di centinaia di tifosi che la settimana scorsa seguivano una partita di calcio su uno schermo posto nella piazza Willem II. Niente mascherine, nessun distanziamento sociale! La stessa cosa era successa poco tempo fa ad Amsterdam nella piazza Dam per una manifestazione contro il razzismo. Da lunedi è stato proibito il pubblico presente negli stadi.

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