La festa di tutti i Santi e del 2 novembre, giorno dei morti. Noi andremo tutti in Paradiso; ma i cattivi, i malvagi dove andranno? Eindhoven, un concerto e tante candele nella chiesa olandese Sint Catharina. Viva la pace, sempre!

Eindhoven (Paesi Bassi), nella Chiesa cattolica Sint Catharina, in attesa che inizi lo speciale concerto delle candele, “Candlelight concert”, ispirato alle musiche dei Queen e degli Abba, del quartetto Agathe Ensemble. Foto di Maria Cristina Giongo

Cari Cofanetti magici, affezionati lettori,

è bello che nel giro di due giorni si festeggino, il 1 novembre tutti i Santi in Paradiso ed il 2 novembre tutti coloro che abbiamo amato e che sono morti; di sicuro volati pure loro in Paradiso. All’inferno non credo, in quanto abbiamo già patito abbastanza su questa terra e quindi ci meritiamo, una volta esalato l’ultimo respiro, tanta pace, tranquillità, felicità, luce perenne. Nell’amore universale. Pertanto non so, ovviamente, dove andranno i cattivi, quelli veri; gli assassini, i malvagi. Ma penso che forse loro periranno per sempre!

Eindhoven (Olanda. L’interno della Chiesa Catherina. Foto di Maria Cristina Giongo

Con questa mia teoria che porta verso la luce per noi che ce la siamo meritata, voglio festeggiare con voi queste due ricorrenze. Su cui ho già scritto in tanti editoriali di inizio novembre, anche raccontandovi tradizioni speciali nei Paesi Bassi: dove sulle tombe dei cari scomparsi ci si reca non solo per una visita e per pregare, ma anche per banchettare, portare oggetti in dono con cui abbellire le tombe, persino servizi di tazzine da the. Cliccate su questo link. Ma potete cercare e trovare nel tag “ giorno dei morti” sul motore di ricerca del Cofanetto, altre storie particolari, commoventi.

Oggi vi racconto di un bel concerto a cui ho assistito con uno dei miei figli e mio marito Hans nella Chiesa cattolica olandese Sint Catharina, nella città di Eindhoven, che prende il nome proprio dalle tantissime candele che quella sera la illuminavano; il “Candlelight concert”, illustrandovelo con alcune foto che abbiamo scattato noi. A chi si trovasse in questa nota città, chiamata proprio “La città della luce,” che ha dato i natali alla Philips, o vi si recherà nei prossimi mesi, consiglio di vivere pure loro questa speciale esperienza.

Sono state suonate musiche dei Queen e degli Abba, proposte dal bravissimo quartetto Agathe Ensemble, che annovera violiniste molto seguite, come Aleksandra Kwiatkowska, polacca ed Ella van der Mespel, nata in Nieuw-Zeeland, il violinista Leonid Nikishin, nato a Mosca; oltre al violoncellista Ivan Nogueira, spagnolo, che quella sera ha presentato in lingua olandese le loro esibizioni, con molto garbo ed allegria. Ecco il motivo per cui l’ho definito un concerto speciale, che ha entuasiasmato il pubblicato presente, il quale alla fine ha cominciato a cantare e a seguire le note delle canzoni più famose di questi grandi artisti del passato; battendo mani e piedi ritmicamente.

Il tutto in questa maestosa, imponente cattedrale, illuminata, appunto, solo da candele; immersi in un’atmosfera suggestiva, in cui la musica, come sempre, è stata il punto di unione fra i presenti ed i musicisti. La Chiesa cattolica Santa Caterina risale al 1240 (ricordo che la città di Eindhoven “nacque” nel 1232); da allora subì bombardamenti, incendi, sino a che venne definitivamente ricostruita, nel 1867, in stile neogotico, per opera dell’architetto Pierre Cuypers, che si avvalse di tanti simboli biblici, religiosi. Egli trasse la sua ispirazione dalla Cattedrale di Chartres. È dotata di 23 campane di bronzo che suonano regolarmente. Le sue torri sono alte 73 metri.

La facciata esterna della Chiesa Sint Catharina, ad Eindhoven, nei Paesi Bassi. Foto di Maria Cristina Giongo.

Sotto di essa sono stati scoperti importanti scavi risalenti alle sue origini, fra cui parecchi teschi, ossa, scheletri dei residenti, che chiunque può vedere, sia fuori dalla chiesa che dentro. È posta nel centro della città, circondata quindi da negozi e gallerie, e alla sera da tanti caffè, ristoranti, pub, bar, che soprattutto il fine settimana si riempono di avventori di tutte le età, di musica, di vita più o meno notturna.

Eindhoven, alcuni dei caffè e bar che si trovano davanti alla Chiesa. Foto di Maria Cristina Giongo

Unico punto negativo, per quanto mi riguarda, è che passeggiando per le stradine costellate di locali pubblici ogni tanto si viene investiti da un forte odore di hashish, canapa, dovuto principalmente ai terpeni, composti organici presenti nelle piante che compongono queste sostanze. Alcuni lo definiscono “profumo dolce, speziato, fruttato-agrumato”, qualcuno rileva un vago sentore di…gasolio o biscotti dolci.

Eindhoven, uno dei tanti caffè centrali. Ottobre 2025. Foto di Maria Cristina Giongo

Foto di M.Cristina Giongo

Non sono un’esperta in materia, in quanto non ho mai fumato neanche uno spinello, ma come mi succede spesso pure ad Amsterdam, se l’odore è troppo… non lo sopporto proprio! Quando preparai con una troupe della Rai un documentario per un programma sulla droga nei Paesi Bassi, andato in onda su Rai Tre, rammento che, appena entrata in una “piantagione legale” di canapa chiamata wiet (droga leggera che viene ricavata dai fiori della parte femminile della pianta), per intervistarne il proprietario stetti subito male… dopo essere stata investita da quell’odore dolciastro. Il signore in questione mi diede subito delle zollette di zucchero da succhiare e mi sentii meglio; almeno abbastanza per riuscire a concludere il servizio, mentre il cameraman girava il materiale necessario per la messa in onda.

Per concludere, a tutti voi i migliori auguri per la festa di Ognissanti e per il giorno dei morti, ricordando tutte le persone scomparse in modo naturale, i nostri cari defunti; insieme a coloro che sono morti per malattie, calamità, guerre, carestie.

Eindhoven (Paesi Bassi), con mio marito Hans Linsen, dopo il concerto nella Chiesa Sint Catharina, il “Candlelight concert.”

Buon mese di novembre, con la foto in alto che esprime luce, serenità, preghiera e soprattutto amore; il motore che da sempre muove il mondo e che forse potrà salvarlo se continueremo ad amarci fra di noi. Oltre alla parola PACE che il mese scorso ha cominciato a scorrere fra Israele ed Hamas, con la firma, il 13 ottobre, proprio del piano di pace proposto dagli Stati Uniti; avvenuta a Sharm el- Sheikh, in Egitto; alla presenza di 22 Paesi del mondo. Purtroppo ad oggi si spara ancora e si teme che basti poco per far riscoppiare il conflitto. L’accordo raggiunto era fragile ma era pur un inizio con il primo fuoco cessato. Ora non ci resta che sperare in bene. Che sperare NEL BENE!

Maria Cristina Giongo
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