In anteprima il nuovo volume dell’Ambasciatore Gaetano Cortese sulla residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi. Di rilevanza storica, artistica, culturale. Luogo di “reliquie domestiche”, dell’accoglienza, dei ricordi, del sentimento.

Rammento una frase di Le Corbusier, il quale, riferendosi alla sua professione, scriveva così: “l’architettura è un fatto d’arte, un fenomeno che suscita emozioni, al di fuori dei problemi di costruzione, al di là di essi.” Mi è tornata in mente leggendo in anteprima l’ennesimo, straordinario volume, in fase di pubblicazione, dell’Ambasciatore Gaetano Cortese, intitolato “La residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi.” In occasione del centosessantesimo anniversario dell’Unità d’Italia e delle relazioni fra Italia ed Olanda. Esso fa parte della preziosa collana dell’Editore Carlo Colombo di Roma, da lui stesso fondata e curata, dedicata all’ingente patrimonio architettonico ed artistico delle sedi diplomatiche all’estero.

L’Ambasciatore Gaetano Cortese, con la moglie Sidsel Cortese Hover, alla biblioteca Vallicelliana di Roma.

Sulla prestigiosa carriera diplomatica dell’Ambasciatore Cortese ho già scritto molto; anche in un mio articolo pubblicato dal quotidiano nazionale Avvenire, (il link lo trovate alla fine del testo), in cui sottolineavo l’importanza di questi suoi libri, essi stessi opere d’arte, di cultura, letteratura.

Sono rimasta particolarmente colpita dall’ultima edizione, non solo per la ricchezza delle informazioni storiche contenute, per le splendide immagini riportate, di quadri ed arredamenti, ma soprattutto perché è scritta con passione, come si evince dalla sua introduzione. Da cui traspare il suo massimo coinvolgimento, con il supporto di collaborazioni d’eccellenza per la raccolta del materiale informativo ed illustrativo.

Già in precedenza, nel 2007, era stato dedicato un libro all’Ambasciata in Olanda, seguito nel 2009 da un’ulteriore iniziativa editoriale intitolata “Il palazzo di Sophialaan”, in occasione del centocinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra l’Italia ed i Paesi Bassi; sempre curata dall’Ambasciatore Cortese per la collana di Carlo Colombo, durante la sua missione diplomatica all’Aja.

Una delle sale nella sede residenziale dell’Ambasciata in Sophialaan 1, all’Aja. Questa fotografia è stata scattata in una calda, luminosa giornata estiva in cui il sole, filtrando attraverso i vetri a piombo delle finestre, aveva creato riflessi arancioni. Alla parete l’incantevole quadro “Apollo e Dafne” di Francesco Gessi (1588-1649) del XVII secolo, pertinenza della Galleria Sabauda di Torino. Ponendosi di fronte e poi sul lato destro si rimane immediatamente colpiti dallo sguardo spaventato, angosciato della ninfa Dafne, che si sta trasformando in albero, mentre il dio Apollo, che si era invaghito di lei, la cinge amorevolmente con il braccio, nel tentativo di trattenerla. In questa sala si trova anche un camino decorato con le famose, pregiate piastrelle azzurre in maiolica di Delft. Foto di Maria Cristina Giongo.

Leggendo questo libro sembra quasi di “risentire” i tipici odori delle vetuste dimore dei tempi passati: di libri antichi, di mobili lucidati a cera, di tappeti, di un camino acceso. Di quelle che Honoré de Balzac chiamava “reliquie domestiche.

Le residenze diplomatiche sono un punto di ritrovo, di accoglienza; talvolta della nascita di vere amicizie che rimangono e si solidificano nel corso degli anni. Sono luoghi “da guardare, da ammirare”; non solo per viverci.

Io stessa sono legata a quella olandese in Sophialaan, che ha preso il nome dalla Gran Duchessa Sophia van Saksen-Weimar-Eisenach, sita all’interno di uno dei quartieri più belli dell’ area denominata Willemspark. Imponente, maestosa, eppur dotata di grazia ed eleganza, racchiude un pregiato patrimonio costituito da innumerevoli mobili, quadri, alcuni appartenenti a musei italiani, (custoditi in prestito temporaneo) soprammobili, oggetti di arredamento, preziosi servizi da tavola con brocche, posate d’argento per cene con ospiti di riguardo.

In 40 anni che abito in questo Paese ho avuto più volte l’occasione di entrarci, invitata da vari Ambasciatori. Fra cui proprio Gaetano Cortese, durante il suo incarico istituzionale, portato avanti con molta competenza ed impegno dal 2006 al 2009. Sono sempre rimasta colpita dalla sua “dedizione” a quel palazzo, per cui richiese indispensabili restauri.

Un bellissimo dipinto ad olio su tela, che si trova nella sede dell’Ambasciata italiana a Den Haag, intitolato “Venezia che riceve l’isola di Cipro”, di Carlo Caliari, conosciuto come Carletto (1570-1596), il più giovane figlio del Veronese, al secolo Paolo Caliari. Da notare la figura di Cipro, pallida, fragile, con gli occhi abbassati ed il volto appoggiato nell’incavo del braccio della grande, prospera Venezia

Un altro particolare distintivo è la nota di attualità inserita nel libro, che unisce sapientemente il passato con il presente: si tratta della visita di Stato del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che si è svolta dal 9 all’11 novembre scorso, su invito dei reali d’Olanda. In gergo giornalistico viene definito “essere sul pezzo”, sta a dire: far uscire un articolo, un libro, proprio in tempi… “reali”, se mi è concesso il gioco di parole!

Il tutto corredato da recenti fotografie inerenti questo viaggio del nostro Presidente, accompagnato dalla dolce figlia Laura Mattarella, e da una delegazione di cui faceva parte il Ministro degli esteri Antonio Tajani.

Amsterdam, 10 novembre 2022. Il nostro amato Presidente Sergio Mattarella, con la figlia Laura ed i reali d’Olanda, re Willem Alexander e la regina Máxima, all’ingresso del Concertgebouw dove si è svolto un concerto in loro onore: offerto da lui e dall’Ambasciata italiana nei Paesi Bassi. Fotografia tratta dall’archivio del Quirinale.

Nel testo è riportato il caloroso discorso di benvenuto al nostro Presidente da parte di re Willem-Alexander e quello del ministro presidente Mark Rutte. Oltre ai bellissimi interventi del Presidente Mattarella sui rapporti bilaterali fra i due Paesi, impostati sulla “proficua collaborazione a tutti i livelli, da quello politico a quello economico.” Con la necessità di concentrarsi “sul futuro dell’Europa, devastata dalla guerra in Ucraina, per cui si auspica la pace basata sul rispetto del diritto internazionale, perché non dobbiamo e non possiamo abituarci alla guerra.”

Il Presidente Mattarella ha menzionato più volte, anche parlando agli studenti dell’Università di Maastricht, che questa sua visita cade in occasione dei 30 anni dal trattato di Maastricht, fortemente voluto da Italia e Paesi Bassi, che ne sono stati i primi firmatari. Esso definisce i cosiddetti tre pilastri dell’Unione Europea, chiamati parametri di convergenza di Maastricht, che comprendevano, fra l’altro, la lotta al terrorismo e alla criminalità, con la creazione dell’Europol, l’Ufficio Europeo di polizia.

A questo proposito un altro interessante capitolo, ad opera dell’Ambasciatore Rocco Cangelosi, si chiama proprio “La lezione di Maastricht trent’anni dopo. Il ruolo di Italia e Olanda nel processo di integrazione europea.”

Naturalmente non poteva mancare l’apporto dell’Ambasciatore del Regno dei Paesi Bassi in Italia, Willem Alexander van Ee, il quale evidenzia, fra l’altro, non solo “la profondità dei legami fra questi due Paesi, ma pure la forte sintonia in materia di economia circolare, agricoltura sostenibile, città vivibili, tecnologia ed innovazione. “Ricordando inoltre “quanto i Paesi Bassi hanno da offrire all’Italia, se si considera, per esempio, che l’Italia è una delle più importanti nazioni di provenienza degli studenti stranieri nei Paesi Bassi, seconda solo alla Germania.”

Per tornare a questo saggio, di cui stiamo festeggiando l’imminente pubblicazione, esso ha risolto un mio dubbio; infatti mi sono sempre chiesta come ci si può affezionare ad una residenza, sia pur meravigliosa, sapendo che solo dopo 4 anni la si deve abbandonare per trasferirsi altrove.

La risposta mi è arrivata leggendo la testimonianza dell’Ambasciatore attualmente in carica nel Regno dei Paesi Bassi, S.E. Giorgio Novello, un uomo dotto, grande intellettuale il quale per di più possiede notevoli doti di scrittore. Tutto questo è evidente nel suo contributo a questo volume, intessuto di sapienza e di sentimento.

A cominciare dalla visita di Stato del Presidente Sergio Mattarella, che ha seguito sin dall’inizio: “con emozione”, come lui stesso gli ha detto quando gli ha presentato una delegazione di italiani delle vecchie e nuove generazioni che hanno portato e continuano a portare forza lavoro e creatività nei Paesi Bassi. In tutti i campi.

2 ottobre 2022. L’Ambasciatore italiano nei Paesi Bassi, S.E. Giorgio Novello. Foto di Maria Cristina Giongo

Il suo modo di porsi nei confronti e vicinanza alla comunità di italiani in Olanda da cui è molto stimato, si nota anche nel volume dell’Ambasciatore Cortese quando si sofferma su “piccoli episodi, piccoli ricordi che hanno formato una specie di percorso; per me, ma, me ne rendo conto sempre di più, per tanti e tanti altri miei connazionali,” scrive S.E. Giorgio Novello. Profondamente umana la descrizione del suo insediamento, iniziato “in un’Europa flagellata dalla pandemia virale, dove il Palazzo di Sophialaan diventa uno strumento fondamentale di lavoro.”

Accenna anche alla dolorosa malattia da cui è stato colpito, che lo porta a svolgere la sua professione con maggior impegno, ad apprezzare il dono della vita.

Tornando ai dipinti della residenza dell’Ambasciata, nomina in particolare le numerose tele provenienti dalle Gallerie Sabaude, “quelle che rappresentano gli edifici dell’epoca classica romana, dall’Arco di Costantino al Colosseo.”
“Quei quadri”, sottolinea,“sono diventati organismi viventi.” Come lo sono le belle città che ha visitato, fra cui, naturalmente, l’Aja.

Aja. Un particolare della famosa tela “Panorama di Mesdag”, nel museo che si trova a quattro passi dalla residenza dell’Ambasciatore italiano nei Paesi Bassi. Foto di Maria Cristina Giongo.

Nella sua conclusione, il lettore si trova immerso nella più pura forma di lirismo, inteso come essenzialità espressiva, dove sentimento e realtà, retaggi del passato e icone del presente si fondono compiutamente, creando un nuovo quadro nel…quadro. “Dalle mie finestre sento il rumore di zoccoli di un gruppo di cavalli: sono i destrieri delle stalle reali, non lontani da qui, che incontro spesso a trainare la carrozza che conduce i nuovi Ambasciatori a presentare le credenziali al Sovrano. Da un’altra finestra vedo le cupola del Museo Panorama Mesdag, dal nome del pittore che negli anni trenta del secolo scorso realizzò un incredibile paesaggio a 360° della spiaggia di Scheveningen, il quartiere marittimo della città. Proprio per raggiungere agevolmente Scheveningen, Guglielmo Secondo fece costruire Zeestraat, la strada del mare nella quale sbocca la mia Sophialaan.”

In questo aggettivo possessivo, la “mia” Sophialaan, c’è tutto il senso, lo scopo del libro pensato e realizzato dall’Ambasciatore Gaetano Cortese, da lui appoggiato con entusiasmo in fase progettuale. Un messaggio significativo per tutti i diplomatici che si trasferiscono all’estero temporaneamente, i quali possono comunque sentirsi a “casa”: laddove si trova bellezza. E si porta amore. Amore non solo per il bello, ma per tutto ciò che rimane per sempre come segno del nostro passaggio su questa terra.

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Proibita la riproduzione del testo e delle fotografie, alcune gentilmente concesse dall’Ambasciatore Gaetano Cortese, senza citare l’autore e la fonte di provenienza.
No part of this publication may be reproduced or transmitted, in any form or any means, without prior permission of the publisher and without indicating the source.

• Un mio articolo uscito sul quotidiano AVVENIRE, intitolato: “Quegli scrigni d’arte chiamati ambasciate.”

• In questo secondo mio articolo troverete tutte le informazioni sulla vita, sulla prestigiosa carriera diplomatica dell’Ambasciatore Gaetano Cortese e sugli altri volumi usciti nella Collana dell’Editore Carlo Colombo di Roma, da lui curati, in cui si parla di altre sedi di Ambasciate in Europa e nel mondo.

• Articolo di approfondimento sulla visita di Stato del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella nei Paesi Bassi, dal 9 all ’11 novembre 2022.

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2 Responses to “In anteprima il nuovo volume dell’Ambasciatore Gaetano Cortese sulla residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi. Di rilevanza storica, artistica, culturale. Luogo di “reliquie domestiche”, dell’accoglienza, dei ricordi, del sentimento.”

  1. Pasquale scrive:

    Un bellissimo articolo Cristina . Molte grazie per le precise descrizioni e testimonianze. Quando gli occupanti in Ucraina andranno via l’ Europa farà una grande festa della liberazione . Un abbraccio.

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