
Den Haag (Aja), 24 giugno 2025. La foto di gruppo dei rappresentanti degli Stati membri che hanno partecipato al Vertice Nato. Nel mezzo re Willem Alexander e la regina Maxima. Nella seconda fila si vedono il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, vicino a Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. In terza fila il Segreterio generale Mark Rutte con la premier italiana Giorgia Meloni. Foto di Reformatorisch Dagblad.
Nei Paesi Bassi, si sta tenendo il Vertice Nato, iniziato ieri all’Aja (Den Haag), città quasi bloccata per permettere alle delegazioni dei Paesi Membri (in totale 32) e ai vari invitati di rilievo di arrivare (e rimanere!) indisturbati. Problemi anche all’aereoporto di Amsterdam, e treni bloccati per un incendio di dubbia provenienza su cui si sta indagando. Cellulari e computer in certe ore fuori uso.
Il presidente Zelensky è stato accolto calorosamente, sia dal dimissionario premier Dick Schoof, negli uffici della Catshuis, con tanto di giro per ammirare il bel giardino, che nell’aula della Tweede Kamer, la Camera Bassa del Parlamento olandese. Dopo il suo discorso di ringraziamento per il sostegno al suo Paese, concluso con “gloria all’Ucraina”, ha ricevuta una lunga ovazione da parte dei presenti.

Polemiche a non finire per il messaggio privato mandato via sms dal Segretario generale della Nato l’olandese Mark Rutte al presidente americano Donald Trump. Adulatorio in modo esagerato. Subito dopo pubblicato dallo stesso Trump sulla sua piattaforma “Truth social”.
Ieri si è parlato molto, a mezza e ad alta voce del messaggio che il segretario della Nato, Mark Rutte, ha inviato la sera precedente a Trump, da lui subito reso pubblico postandolo sulla sua piattaforma Truth Social. Ricordo che Rutte, Ministro presidente dei Paesi Bassi dal 14 ottobre al 2 luglio 2024, dopo aver fatto cadere il governo per una questione sui migranti (per il cui ingresso e permanenza in Olanda chiedeva regole molto severe), non ha perso tempo! Infatti dal 1 ottobre 2024 ricopre la carica di Segretario generale della Nato.
Ma che cosa conteneva il suo sms a Trump? Una serie di adulazioni che gli olandesi definiscono nella loro lingua “slijmen”; un verbo che, per usare un gergo pulito, potrei tradurre con “sviolinare, arruffianare, incensare, lusingare, lisciare”. Insomma, si è profuso in ringraziamenti esagerati per il suo intervento militare nei confronti dell’Iran e per il suo sostegno ad un sostanzioso riarmo della Nato. Per cui Trump, tronfio, che cosa ha fatto? L’ha diffuso, appunto, sui suoi social! Tanto per fare la ruota del pavone, che gli riesce così bene! Ma nel contempo facendo fare una figuraccia al Segretario Nato!
Ad un giornalista che lo ha intervistato Rutte ha detto: “forse sono stato un poco eccessivo, ma non mi pare sia un messaggio particolare! Grazie a cui, comunque, ho ottenuto dei risultati.” Difficile che Rutte ammetta i suoi errori, è un uomo di ferro che però, se notate, in qualsiasi occasione RIDE. Anche quando sono tutti seri.
Insomma, a suo dire… certi “risultati” si ottengono inondando un uomo potente e di potere di complimenti! “Un messaggio amoroso”, l’hanno definito alcuni media: sarà forse che Rutte è nato il giorno di San Valentino (il 14 febbraio 1967)?

Traendo le conclusioni quale sarebbe il sostegno di Trump dato alla Nato? Quello della firma dell’accordo sul 5% di Pil da destinare alla difesa, scorporato in due parti: il 3, 5% per la difesa stessa, e l’ 1,5% per la sicurezza. Per rimanere nei Paesi Bassi un economista olandese ha fatto due conti e ha detto che ai cittadini costerebbe circa 3600 euro all’anno.
Il PIL è il prodotto interno lordo; si dice interno in quanto si riferisce a quello che viene prodotto nel territorio del Paese, sia da imprese nazionali che estere. In conclusione è la somma dei beni e dei servizi finali prodotti da un Paese in un dato periodo di tempo.

Dulcis in fundo Mark Rutte ha terminato il discorso di ieri così: “munizioni, munizioni, munizioni”. Sì, proprio ripetuto tre volte, a significare che dobbiamo armarci sino ai denti. In primis contro Putin ma possiamo anche supporre…in generale. Tali parole hanno suscitato, giustamente, reazioni di dissenso.
Ieri sera si è tenuta inoltre una cena con tre portate nella residenza dei reali d’Olanda, a Paleis Huis ten Bosch. Al tavolo centrale sedevano il re, la regina, Trump, Rutte, la premier Meloni ed il presidente turco Erdogan. Molto elegante, oltre alla regina Maxima, Ursula von der Leyen.
Al loro arrivo a riceverli c’erano i reali con la figlia Amalia, erede al trono, visibilmente dimagrita. Maxima indossava un bel vestito color limoncello: ha ricevuto il presidente Trump insieme al re con molta cordialità ed ampi sorrisi; lui le ha preso la mano goffamente, mi pareva senza saper bene che cosa fare, se stringerla o baciargliela.

Den Haag, 24 giugno 2025 Il presidente Emmanuel Macron bacia la mano alla bella principessa Amalia, erede al trono d’Olanda, visibilmente dimagrita e senza il gesso che sino a pochi giorni fa le copriva il braccio fratturato a causa di una caduta da cavallo. Foto AP.
Alcuni cittadini olandesi, ancora adirati per la nuova e recente caduta di governo (su cui potrete leggere il mio articolo pubblicato dal quotidiano nazionale Avvenire cliccando su questo link: https://www.avvenire.it/mondo/pagine/olanda-guarda-a-elezioni-autunno ) intervistati dall’emittente Nos e Npo a riguardo si sono mostrati piuttosto seccati per gli elevati costi di questo Summit della Navo (sino ad ora circa 183,4 milioni di euro) e per i disagi a livello di servizi pubblici. Un giornalista televisivo lo ha definito “il circo Trump.”
Trump ha pernottato a Palazzo Huis ten Bosch; abbastanza inusuale in quanto non succede spesso. Stamattina ha consumato la prima colazione con Willem Alexander e Maxima. Nel 2022 vi alloggiarono il re danese Frederik con la regina Mary, in quanto Frederik (allora non ancora re) era un caro amico di Willem Alexander. Generalmente gli ospiti di riguardo passano la notte a Paleis op Dam. Questo dimostra che Trump viene considerato il più importante partner Navo.
Come ultima notizia di oggi confermo che l’accordo sul 5% per le spese della difesa è stato siglato; solo la Spagna si è defilata, con sommo sdegno di Trump che ha tuonato dovrà pentirsi (a livello finanziario) per tale decisione “scellerata.” Inaccettabile la battuta di Rutte quando Trump si è lamentato per i bombardamenti fra Israele e l’Iran, a cui ha tentato di porre fine bombardando le riserve nucleari dell’Iran, il quale gli ha detto testualmente (ridendo con complicità) queste parole: ” è giusto che un paparino intervenga con durezza, quando è necessario!” Purtroppo la parole usata è stata proprio PAPARINO! Così Rutte vede Trump! Un padre affettuoso che cerca severamente di separare due fratelli che litigano. Tutto questo mi ha gettata nello sconforto ed ha aumentato la mia preoccupazione.
Termino con una nota di colore: sui social sono diventate virali alcune divertenti vignette e fotomontaggi di Trump e Willem Alexander entrambi in pigiama, o in atteggiamenti affettuosi. Oppure che dormono come bambini in un letto, abbracciati, nella posizione del “cucchiaio”; mentre Maxima li guarda a distanza allibita e un po’ inorridita!
Tornando seri: il resto è storia. Il resto deve ancora venire. Sperando che il divenire non sia fonte di ulteriori guerre, distruzione e ancora perdite di esseri umani innocenti. Ma soltanto e finalmente, dell’arrivo di un lungo, eterno periodo di pace.
Maria Cristina Giongo
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