Abbiamo trovato questa ragazzina disabile in condizioni disperate, distesa per terra fra le sue feci, con piaghe da decubito infette e le dita dei piedi rosicchiate dai topi. Un fiore per te, Marion Voetman!

Marion Voetman, con la piccola Yaay, di cui ci ha raccontato la terribile storia, per fortuna a buon fine, come potete vedere nella foto!

Cari amici lettori,

come sapete abbiamo una rubrica che si chiama “raccontami una storia” e una dove ogni tanto consegniamo un fiore virtuale ad una personaggio della cultura o dello spettacolo ma anche e soprattutto a chi si distingue per opere di bontà e solidarietà umana. L’abbiamo offerto ad Asmae Dachan, una giornalista siriana che sta aiutando il suo popolo distrutto, al giornalista Francesco Giorgino, professore universitario e stimato conduttore RAI del TG1, a Papa Francesco (a nome della ProPetriSede, di cui faccio parte) a Toos Linsen che porta soccorsi in Transnistrie (in Moldavia), a Fra Fiorenzo Priuli, una persona meravigliosa che opera all’ospedale Saint Jean de Dieu a Tanguieta, alla frontiera del Togo, nel nord della Repubblica del Benin, in Africa; e speriamo di consegnarne ancora tanti altri. Cliccando i loro nomi nel motore di ricerca del Cofanetto magico troverete tutti gli articoli e le mie interviste che li riguardano.

Oggi lo doniamo virtualmente ad una donna speciale, Marion Voetman, olandese, che da alcuni anni abita in Italia ed è appena tornata dalla Repubblica del Gambia, uno stato dell’Africa occidentale. Il motivo lo leggerete qui sotto. Una storia e una donna splendida, da cui non possiamo che imparare, al di là della forte commozione che susciterà in tutte le anime altrettanto buone e sensibili. Preciso che qualsiasi offerta vorrete fare mi prendo la responsabilità di affermare che è in buone, ottime mani e arriverà sicuramente e direttamente sul posto alle persone a cui vorrete destinarla. Conosco Marion da parecchi anni (ho anche visitato il suo B&B a Corinaldo, nelle Marche) e sono pure stata…sua insegnante d’italiano. Potete fidarvi al 100%. Leggete la sua storia e vi assicuro che non la dimenticherete mai!

Maria Cristina Giongo

Giornalista
CHI SONO

Repubblica del Gambia ( uno Stato dell’Africa occidentale); un’altra bellissima immagine di Marion Voetman con i “suoi bambini”.

Gli ultimi 3 anni, d’inverno, sono stata qualche settimana Gambia, ‘the smiling coast of Africa’! Avevo il desiderio fare qualcosa da sola, senza l’aiuto degli altri. Dal 2010 mio marito ed io gestiamo B&B ‘Il settimo borgo’ nelle Marche, una bellissima zona ancora un po’ sconosciuta. Ci piace tantissimo rendere il soggiorno dei nostri ospiti indimenticabile, farli sentire come a casa propria. Un giorno mi è venuta in mente l’idea di fare, nei mesi in cui il nostro B&B è chiuso, del volontariato in un Paese dove la gente vive in povertà, dove la gente lotta per sopravvivere tutti i giorni. Nel 2016 ci sono andata la prima volta, lavorando come volontaria in una scuola materna, e una mattina alla settimana aiutavo in una scuola per i disabili, seguendoli ancha a casa loro, con visite frequenti.

Così ho conosciuto Yaay, una ragazza di 14 anni, nata con un idrocefalia e le gambe paralizzate. Abbandonata dai genitori, abitava con i nonni e un’altra famiglia in una capanna: distesa per terra, nella sabbia, quasi nuda nelle proprie feci. Ogni tanto qualcuno gettava un pezzo di pane o di pesce da qualche metro, però: perché puzzava! Per fortuna un giorno due olandesi che avevano sentito parlare di Yaay, sono andati a trovarla. Era in condizioni disperate; l’hanno portata in ospedale. Aveva una grande piaga piena di vermi sul sedere e i ratti avevano rosicchiato le sue dita.

Ancora una foto di Marion con Yaay, nel 2016, sempre sorridente nonostante la sua vita iniziata nel dolore e ora in buone condizioni di salute.

Dopo un trattamento lungo e tante meravigliose cure, posso dire che Yaay sta abbastanza bene adesso. Durante la settimana sta in un istituto per i disabili e frequenta la scuola; è (quasi) continente e negli ultimi anni è diventata una ragazza allegra, forte e molto grata. La storia di Yaay è solo delle tantissime storie che ho conosciuto e vissuto: una di quelle che mi più mi ha impressionata e commossa! Mi sono reso conto che noi Europei siamo stati fortunati …a nascere in Europa!

Durante questa prima esperienza di 6 settimane nel Gambia sono stata colpita da tante emozioni, ho incontrato parecchia gente, ho visto tanta povertà ma ho imparato molto dalla semplicità in cui questa gente vive: loro accettano la vita così com’è, con tanta forza di volontà per sopravvivere!

Di ritorno in Italia ho iniziato vendere il nostro proprio olio d’oliva, limoncello & bananino fatto in casa e grandi damigiane. Con i soldi ricavati e con quelli che ricevo dalle donazioni degli amici, degli ospiti del nostro B&B e dalla mia famiglia nel 2017 sono tornata in Gambia. Questa volta avevo due scopi. Il primo scopo era quello di aprire un negozio alimentare per Jatto e la sua famiglia. Ci siamo conosciuti nel 2016. Jatto è un uomo sposato, con 4 figli, che lavorava tantissimo per sostenere la sua famiglia. Un giorno, nel 2015, ebbe un incidente e con la frattura dell’anca. Lo portarono in un ospedale nell’entroterra ma lì non avevano nè i mezzi, nè la conoscenza per operarlo. Per un intervento chirurgico che avrebbe potuto rimetterlo in sesto doveva andare a Dakar, in Senegal.

Gambia: Jatto nel suo negozio, “Jatto’ shop”, costruito ed avviato grazie agli aiuti di persone meravigliose come Marion e altri che la seguono nel percorso di CONCRETA solidarietà umana.

Considerato che non aveva il denaro sufficiente per poterselo permettere, lo hanno accompagnarono a Tanji dove abitava suo nipote e dove aveva qualche probabilità di essere aiutato. Proprio lì ci siamo conosciuti; subito decisi di fare il tutto per aiutarlo. Il 6 febbraio 2017, il giorno in cui sono arrivata in Gambia, la moglie di Jatto aveva appena partorito due bimbi, gemelli: Hawa e Adama, una femmina e un maschio di un chilo e di un chilo e mezzo. Erano molto felici ma dopo una settimana Hawa è morta. Che tristezza! Purtroppo anche lì, nell’entroterra, non ci sono i farmaci, e cure per i neonati. Dopo qualche giorno Jatto ed io abbiamo iniziato a ristrutturare il locale che avevamo affittato per farne un negozio alimentare! Dal momento in cui siamo arrivati con i prodotti sono entrati i primi clienti e ha cominciato a vendere! Adesso è di nuovo indipendente, sostiene la sua famiglia grazie ai proventi del suo negozio e ha aperto un conto bancario con i soldi guadagnati!

Gambia. La famiglia di cui Marion Voetman parla qui sotto. Poverissima, dignitosa.

Il mio secondo scopo era una famiglia che attirava la mia attenzione tutti i giorni mentre camminavo verso la scuola. Una famiglia povera: non avevano niente, ma proprio niente! Né una sedia, né un tavolo, né una pentola, né i vestiti tranne quelli che portavano, tutti rotti. Dentro la baracca ( se così si poteva definire) solo 2 pezzi di gomma-schiuma su cui dormivano in 7. Il tetto era fatto con le lamiere ondulate, aveva tanti buchi e non c’era un pavimento: ma solo la sabbia. Come lavoro il padre saliva sulle palme per raccogliere frutta, un lavoro molto pericoloso; la madre andava la mattina verso le 5 al mare per comprare e vendere il pesce. Solo una figlia frequentava la scuola, per gli altri non avevano i soldi.

Una famiglia molto dignitosa, come tante persone del luogo, riconoscenti anche se doni loro soltanto un sorriso. Infatti non mi chiedevano mai niente mentre passavo. Sono tornata per aiutarli. Per prima cosa abbiamo pagato le tasse scolastiche per gli altri figli. Come erano felici e orgogliosi il primo giorno che sono andati a scuola con i vestiti nuovi, le scarpe nuove, lo zaino con un quaderno e le matite! Secondo me c’è la cosa più importante che ti dà una prospettiva migliore per il futuro, è la possibilità di andare a scuola! In più abbiamo comprato alcune cose di prima necessità fra cui 2 materassi, dei vestiti e poi un sacco di riso e altri alimenti necessari. infine abbiamo lasciato del denaro per ristrutturare la ‘casetta’.

Il primo giorno di scuola dei due fratellini a cui sono state pagate le tasse scolastiche.

Come dicevo prima come queste storie ci sono tante storie, e non è facile scegliere chi vuoi aiutare, chi ha più bisogno di più. Io mi affido alle mie sensazioni, seguo il mio cuore e chi attira la mia attenzione: ma prima di agire parlo sempre con Alhagie, un gambiano e uno dei fondatori della fondazione Future For Young People, per sapere se i soldi che vogliamo donare vengono spesi bene.

Oltre a questi progetti paghiamo le tasse scolastiche per 11 ragazzi. Sarebbe fantastico se questi ragazzi potessero finire almeno i primi 6 anni della scuola elementare. Per € 45,– all’anno ogni bambino può frequentare la scuola, una cosa che cambierà il loro futuro!!

Il conto bancario, in Olanda (Rabobank) è: NL41 RABO 0159 7915 88 intestato a H.H. Voetman e J.M.A. Voetman – Brekelmans

Il conto bancario in Italia (BCC di Corinaldo) è: IT 98 Z 0873137330000110105972 sul nome Brekelmans – Voetman – Il settimo borgo

Se vorrete fare un’offerta vi chiediamo, per cortesia, di scrivere il vostro nome e citare che sono per il Gambia.
Grazie per quanto potrete fare, anche a nome delle persone che renderete felici con le vostre offerte. Grazie di cuore!

Marion Voetman

Maria Cristina Giongo mi ha chiesto di tracciare il mio profilo: eccolo!

Mi chiamo Marion Voetman, sono nata nei Paesi Bassi e sposata con Herman da 31 anni, abbiamo 3 figli, una femmina e 2 maschi. Nel 2009 abbiamo cambiato la nostra vita. Abbiamo venduto la nostra casa in Olanda e ci siamo trasferiti in Italia. Dopo alcuni viaggi ci siamo innamorati delle Marche, dove abbiamo trovato la casa dei nostri sogni! Una casa a Corinaldo, un bellissimo borgo medievale a 18 km da Senigallia sul mare Adriatico dove, dal 2010 gestiamo con tanto piacere un Bed & Breakfast ‘Il settimo borgo’, da aprile fino a novembre. Ma sempre con il cuore rivolto verso chi non è stato fortunato come noi, nella vita, ovunque si trovi e qualsiasi sia il colore della sua pelle.Termino con una foto di tutta la mia famiglia!

La famiglia di Marion Voetman- Brekelmans al completo!

Le fotografie ci sono state date per gentile concessione dell’autrice dell’articolo, Marion Voetman

Proibita la riproduzione del testo e delle fotografie senza citare l’autore e la fonte di provenienza.
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2 Responses to “Abbiamo trovato questa ragazzina disabile in condizioni disperate, distesa per terra fra le sue feci, con piaghe da decubito infette e le dita dei piedi rosicchiate dai topi. Un fiore per te, Marion Voetman!”

  1. Elisa scrive:

    Ho avuto la fortuna di andare in Siria quando ci si poteva andare; forse per questo motivo sono particolarmente sensibile alle vicende che da tempo straziano questa povera gente.
    Grazie Cris, certamente cercherò il contatto con Marion.

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