Editoriale di settembre. La vita è una cosa seria ma non prendiamola troppo sul serio.

Veluwezoom (Olanda), Hans Linsen (Foto: Maria Cristina Giongo)

D’accordo: la vita è una cosa seria. Si nasce, si muore, e nel mezzo si prendono pure un sacco di fregature. Ci sono momenti belli, momenti brutti; nel mezzo… momenti discreti. Ci si ama, ci si lascia, si riflette; ci si sposa, si mettono al mondo figli. Si battezzano i figli. I figli prima o poi se ne vanno. Dopo un po’ tornano. E a loro volta procreano. Oppure fanno yoga, diventano buddisti, vanno a meditare nel deserto. Si fanno le valige, si disfano le valige. Si divorzia. Ci si innamora di un uomo o di una donna; oppure di tutti e due. Si studia, si lavora, si pecca, ci si pente. Ci si affeziona ad un cane, ad un gatto, ad un criceto, ad un asino.

Paesi Bassi. Veluwezoom. Pausa di riflessione. (Foto di Maria Cristina Giongo)

Potrei andare avanti in eterno a descrivere questo circolo che gira attorno a se stesso, a cui abbiamo dato il nome di vita. Invece mi fermo qui. Perchè tutti voi sapete di che cosa parlo.
A volte tentiamo di romperlo, di entrarci dentro, magari di non uscirne più, di capirci qualcosa. Pur sapendo che non ci capiremo mai nulla. Eppure siamo già andati a dare un’occhiata alla Luna, un giorno esploreremo Marte, oppure ci affacceremo sul famoso “Buco nero”, cosa che, tra l’altro, gli scienziati olandesi stanno seriamente progettando di fare.

Il problema è che siamo nati nel mistero; da quell’arcano miracolo per cui un minuscolo spermatozoo si è incontrato e fuso nell’amore con un microscopico ovulo, da qui è scaturito un processo di crescita meraviglioso.

Ci siamo affacciati in un mondo perfetto nella sua imperfezione, scandito da passaggi ed eventi naturali in continua evoluzione. Forse proprio in questa perenne trasformazione, mutazione, sta il segreto per cui non si può raggiungere la perfezione. Perchè la perfezione è Dio: Colui che non si evolve, non cambia. Crea e basta. Alla fine del nostro viaggio lo incontreremo: o no. Non sappiamo neppure questo.

Di sicuro questo grande, affascinante Universo ci fa pensare ad una Mente creatrice Suprema, alla Sua stabilità; e alla nostra instabilità. Lui rimane “là” ad aspettarci. Nel frattempo noi continueremo a vivere, a soffrire, ad amare. A… battezzare figli, seppellire i nostri cari anziani, litigare, ridere, piangere, odiare i cattivi, essere buoni. In attesa di raggiungerLo perchè alla fine “ci spieghi tutto”. Allora non vale neppure la pena di affannarsi troppo adesso, di prendersela troppo per chi o che cosa non comprendiamo. Oramai ci siamo; siamo saliti su questa giostra. Cerchiamo almeno di divertirci il più possibile. Di non fare del male e di godere del bene.

In conclusione, la vita è una cosa seria, ma dovremmo imparare a non prenderla troppo sul serio.

Buon mese di settembre! Un abbraccio dalla vostra, come sempre vostra affezionata,

Maria Cristina Giongo
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Hanno collaborato a questo numero:

Imma Paone
Pietro Pancamo
Mauro Almaviva
Cristina Giongo
Marco Capriotti
Hans Linsen (foto)

Direzione:
Cristina Giongo

Assistenza tecnica:
Marica Caramia
Hans Linsen

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4 Responses to “Editoriale di settembre. La vita è una cosa seria ma non prendiamola troppo sul serio.”

  1. Claudia Tagliabue scrive:

    Cristina, hai scritto un articolo MERAVIGLIOSO !!! Rispecchia l’esistenza di tutti noi, nessuno escluso…
    Lo dico sempre, viviamo onestamente, svolgiamo al meglio il nostro lavoro, ma non dimentichiamo, che il sorriso, una bella risata, una felice domenica con i nostri cari, una serata in allegria con gli amici, notti di gioia e d’amore, non devono mai mancare. Tutto ciò è il sale della vita (come dice il Poeta Tonino Guerra… ). Ci sarà sempre un inizio e una fine, ma noi cerchiamo di vivere nel mezzo, al meglio delle individuali possibilità…

  2. Claudia Tagliabue scrive:

    Ho dimenticato: bellissimo Hans !!!

  3. Maria Cristina Giongo scrive:

    Grazie, cara Claudia! Leggere i tuoi commenti è sempre un piacere per me. Sono sempre intelligenti e belli.

    Stasera porgerò i tuoi complimenti ad Hans!

  4. Aldo scrive:

    Bell’articolo! e’ scritto molto calorosamente e motiva in modo efficacissimo quanto riportato nel titolo, cioè il perché non bisogna prendere la vita troppo sul serio, oltre a rappresentare la maturità e la saggezza di chi l’ha scritto. Complimenti!

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