Intervista ad Ermanno Capelli. Il mio ultimo libro non è scioccante ma provocante. Contro il bullismo e il femminicidio. Gli omosessuali e le lesbiche sono anime pure.

Ermanno Capelli, scrittore e paroliere.

Ermanno Capelli è nato a Torino, 70 anni fa. Scrivere è sempre stata la sua passione, forse la sua ragione di vita, di comunicazione con il mondo esterno ed interiore. Ha cominciato scrivendo testi per molti cantanti importanti; Mina, Camaleonti, Mino Reitano, Dik Dik, Matia Bazar. Poi è passato ai libri. Libri forti, non di facile lettura, spesso a sfondo erotico, con un suo stile particolare che piace o non piace. Le “ sfumature” non esistono; probabilmente perchè lui stesso non ama le vie di mezzo.
Se deve usare la parola “cazzo”, usa la parola cazzo. Senza eufemismi. Mi scuso per l’esempio ma rende l’idea.

Ho voluto intervistarlo in quanto interessata all’ultimo suo libro, “Il gay e la lesbica”, reperibile in versione cartacea e in versione ebook da Cavinato editore international. Infatti tocca i temi di due battaglie molto importanti che sto portando avanti da anni: quella contro il bullismo, soprattutto nei confronti degli omosessuali e delle lesbiche; e quella contro la violenza sulle donne, con particolare riferimento al femminicidio.

Ermanno, nel tuo ultimo libro, “Il gay e la lesbica”, ti definisci fisicamente etero ma spiritualmente gay. Spiegaci meglio…

Nel corso della mia lunga vita ho incrociato e conosciuto delle persone omosessuali che avevano tutte in comune una sensibilità al di sopra della media. Delle belle persone; eppure spesso erano e sono oggetto di bullismo. A questo punto mi sono messo dalla loro parte, come faccio sempre quando vengono presi di mira i più indifesi. Dal lato spirituale mi sento quindi molto più vicino a loro.

Anche questo tuo libro è stato definito erotico.

Non sono d’accordo con questa etichettatura. L’erotismo è sicuramente un elemento legato all’amore e al sesso. Nella mia opera c’è sesso, è vero, ma anche amore. Di sicuro non è un libro che ha come soggetto solo il sesso.

Ma a pag. 24 c’è un passaggio a sfondo…altamente erotico, molto forte. Soprattutto di violenza contro una donna, la cui fine cruenta preferisco non anticipare; e a cui preferisco anche…non pensare! Entrambe le cose vengono descritte con dovizia di particolari che sono un pugno allo stomaco. Perchè?

Perchè volevo provocare: è un modo come un altro per non essere d’accordo con questo mondo. La persona che nel mio libro uccide la fidanzata scoperta a letto con un’altro uomo è un maschilista, un violento. Non solo; ha un fratello gay contro la cui “anomalia” lotta da sempre. Eppure, dopo il delitto, chiede aiuto proprio a lui. Gli domanda: “che cosa posso fare ora?” E lui gli risponde: “adesso è troppo tardi. Se tu fossi stato gay non l’avresti mai fatto!”. Lo scopo di questa scena è proprio quello di focalizzarci sul terribile dramma del femminicidio.

Ermanno Capelli.
“Nei miei libri voglio provocare, più che scioccare”.

Restando in tema, ripeto che…trovo certo tuoi libri scioccanti. Spesso ti lasci andare a “violenze verbali-scritte”, che mi fanno sentire a disagio, persino male. Usi delle parolacce. Eppure sei un uomo gentile, hai scritto melodie romantiche.

Credimi, non voglio ferire il lettore, come forse pensi tu ma, ripeto anch’io…, voglio provocare! Nel mio libro il feroce assassino è un eterosessuale. I gay vengono discriminati, perseguitati, ma io trovo, e lo ribadisco, che invece sono delle anime belle. A chi li disprezza dico, come ho scritto nel libro: non facciamo come quelli che, pur non avendo le ali, pretendono di insegnare agli altri a volare.

Il bullismo al femminile. Gli psicologi dicono che quello maschile è più diretto; quello femminile più subdolo, nascosto, fatto di pettegolezzi. A volte anch’esso può scoppiare nella violenza diretta, come è accaduto in recenti casi di cronaca.

Secondo te da che cosa deriva questo disprezzo?

Deriva dalla paura delle differenze, delle diversità. Oltre che dall’ignoranza e dall’insensibilità.
L’amore è un sentimento universale, indipendentemente dal colore della pelle, dalle scelte sessuali. E’una frase molto usata, un vecchio concetto che però non siamo ancora riusciti a mettere in pratica. Il mio messaggio ai lettori e al mondo intero è quello di implementare la sensibilità delle persone. Il pericolo è che, nonostante ora si comincino a concedere diritti ai gay e alle lesbiche, non sempre questa lotta va a pari passo con il comportamento delle persone nei loro confronti, ancora definiti degli “ anormali”.

C’è persino chi identifica l’omosessualità con la pedofilia.

Terribile! Questa è pura cattiveria e, appunto, ignoranza e stupidità.

Il bullismo colpisce tutte le età; ne sono oggetto i bambini ma anche gli adulti. “E’ una forma di malvagità diretta a quelli che vengono considerati più fragili ed indifesi”, ha detto Ermanno Capelli durante l’intervista.

Ad un certo punto descrivi un “ometto di mezza età, un fantasma dall’aspetto fragile, gentile, elegante, composto, riservato, la sua voce è fiera ma anche triste…” Sei tu?

No. Mi riferisco ad Umberto Bindi, che era omosessuale. Quando si è saputo, l’hanno distrutto! Tutti: giornalisti poco corretti, discografici di poco scrupolo. Da quel momento lui si è chiuso in casa, non usciva più. Quelli che lo hanno frequentato dicono che l’ha ucciso la diffamazione. Lo scrivo anche nel mio libro e lo ripeto: non dovrebbe andare così nella vita! Non è umano sconvolgere in questo modo la vita di un uomo!

Oggi, 9 novembre 2016, è un giorno storico: in quanto abbiamo appena appreso la notizia che il repubblicano Donald Trump è stato eletto Presidente degli Stati Uniti d’America. Pubblicherò la nostra intervista il 3 gennaio, ma ovviamente, ti domando subito un commento a caldo; soprattutto considerato il fatto che Trump durante la sua campagna elettorale si è rivelato piuttosto maschilista, contro i gay, l’immigrazione…

Vedremo quale sarà il vero Trump. Infatti una cosa è porsi, un’altra è rivelarsi. Spero quindi in futuro di scoprire una versione migliore di Trump!

A proposito di futuro:Ermanno, che cosa c’è nel tuo prossimo futuro?

Sto lavorando come paroliere al nuovo CD di Franco Tozzi, il fratello del cantante Umberto Tozzi, che spero esca quest’anno. Poi sto lavorando con il mio partner musicale Riccardo Lavero ad un progetto che vedrà protagonista la cantante Alessia Piras. Ma il mio desiderio rimane sempre quello di scrivere e pubblicare libri.

Allora, per terminare, torniamo al tuo libro “Il gay e la lesbica”. L’hai dedicato al tuo amico d’infanzia Dante, purtroppo morto in giovane età proprio a causa del bullismo; in quanto Dante era omosessuale. Quando parli di lui l’Ermanno provocatore, l’Ermanno che scrive usando parole violente e a volte descrive scene erotiche senza nulla lasciare all’immaginazione, di colpo si trasforma in un uomo pieno di tenerezza e pudore. Parlami di lui.

Avevo solo otto anni. Dante ne aveva 16. Era veramente il mio più grande amico, era tutto per me. Ma lui, appunto, era omosessuale e continuo oggetto di derisione. Per questo mi domandò di allontanarmi da lui. Perchè anch’io e la mia famiglia non venissimo coinvolti nelle cattiverie già attuate nei suoi confronti. Non mi toccò mai con un dito, voleva preservare la mia innocenza. Io dico che morì di crepacuore! Secondo me si lasciò veramente morire (era diventato anoressico) per il dolore, per le continue umiliazioni che subiva da parte dei coetanei per la sua “diversità”. Possiamo definirlo il primo episodio di bullismo della storia, che ha stroncato una giovane creatura. Oltre tutto all’epoca non si conosceva neppure questo termine. La perfidia dei compagni lo portò ad “ auto-annullarsi”. Quando appresi della sua scomparsa diventai depresso e anoressico pure io; non studiavo più, non volevo più andare a scuola. Questa amicizia ha segnato la mia vita. Per anni ed anni andai a piangere sulla sua tomba.

*******************************************

Grazie, Ermanno, concludo con una frase letta nella prefazione del libro, in omaggio a Dante, per ricordarlo ancora una volta anche noi, con te. Insieme alle tante vittime, come lui, della crudeltà e insensibilità umana.

“Di una cosa ero assolutamente certo. Dopo appena qualche giorno Dante era la persona che amavo di più al mondo, forse anche di più di quanto amassi mia madre e mio padre. Dante mi rispettò sempre in modo esemplare”.

In questo pensiero secondo me c’è tutta la bellezza, la purezza delle famose “ amicizie del cuore” che tutti noi abbiamo avuto a quella età. Quasi sempre dello stesso sesso: l’amico o l’amica esclusiva con cui si vorrebbe passare tutto il tempo per entrare insieme, mano nella mano, nel difficile mondo degli adulti.

Ciao, Ermanno. Buon anno 2017! Buona fortuna! Ciao Dante, ovunque tu sia, adesso sarai finalmente e sicuramente felice!

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Chi desidera contattare Ermanno Capelli può scrivergli a questo indirizzo email:
ermannoinmusica@hotmail.it
Oppure visitare la sua pagina facebook (link).

Proibita la riproduzione senza citare il nome delll’autore e la fonte di provenienza.
No part of this publication may be reproduced or transmitted, in any form or any means, without prior permission of the publisher and without indicating the source.
Alcune foto sono state scaricate dal web tramite un programma di download automatico e non si è a conoscenza se siano coperte da copyright o meno; se così fosse i legittimi proprietari dei diritti di copyright possono richiederne la cancellazione che verrà immediatamente effettuata.
These pictures were downloaded automatically from web and there is not cognition of the copyrights. If there is any copyrights holders please let us know and we shall provide for immediate cancellation.

Tags: , , , , , , , , , , , , ,

Lascia un commento