Un fiore per te, Francesco Giorgino! E un bel libro come regalo di Natale.

Rami di castagno in fiore di Vincent van Gogh (1890).
Fondazione E.G. Bührle Collection (Zurigo).
Questo quadro porta fortuna. Infatti fu rubato alla fondazione nel 2008 ma poi ritrovato 9 giorni dopo, ” fortunatamente”, in un’auto parcheggiata proprio a Zurigo. E’stato realizzato nell’ultimo periodo della vita del grande pittore olandese, quando usava spesso colori forti e insieme a tenui (indaco, verde, rosa pastello, bianco). Indica la natura che si risveglia e prende vita attraverso i rami e le foglie di castagno.

Seconda puntata di “Un fiore per…” in cui segnalo persone che si sono meritate un fiore (virtuale) da parte di tutti noi per tanti e tanti motivi. Il mese scorso lo abbiamo donato ad Asmae Dachan, una donna musulmana, giornalista, che combatte contro coloro che con i loro crimini devastano la sua e loro religione; vincitrice del premio della giuria dei Giornalisti del Mediterraneo 2016, molto attiva negli aiuti alle popolazioni della Siria martoriate dalla guerra, soprattutto ai bimbi negli ospedali ed orfanotrofi.

Anche Francesco Giorgino ha vinto (nel 2013) il prestigioso Premio Caravella giornalisti del Mediterraneo, ad Otranto, in Puglia.

Questa volta lo offro a Francesco Giorgino, nato ad Andria, in Puglia, l’8 agosto 1967. Giornalista, professore universitario alla Sapienza e alla Luiss, saggista, studioso di tematiche sociali. Conduttore televisivo e volto noto del Tg1 dal 2000 ( di cui è anche caporedattore centrale della redazione interni). Grande sportivo, soprattutto nella disciplina del tennis.

Merita un fiore… perchè una volta disse che lui non è per il giornalismo finto. Quello costruito a tavolino per aumentare gli indici d’ascolto, tanto per intenderci…Quindi merita un fiore per la sua onestà professionale.

Merita un fiore… perchè conduce il tg1 delle ore 20.00 in modo impeccabile, elegante e professionale. Inoltre esprimere empatia, vera e sentita, quando legge notizie drammatiche, senza scadere nel pietismo,

Merita un fiore …perchè, su consiglio di alcune sue affezionate telespettatrici ha imparato a chiudere il TG1, dopo il saluto finale, con un bel sorriso. Mentre sino ad ora si erano sempre visti volti atipici, persino “musoni”, troppo distaccati. Il suo bel sorriso ha aumentato il numero delle sue fans su facebook, le quali ora seguono il Tg1 assiduamente soprattuto quando c’è lui! Subito dopo… corrono a commentare sul social! Meritatissimo è il fiore anche per la gentilezza con cui risponde sempre, con pazienza, a tutti! Segno di quella buona educazione che manca a tanti personaggi famosi come lui.

Una bella immagine del giornalista Francesco Giorgino,
lontano dalle telecamere; e del suo oramai famoso sorriso….

Merita un fiore perchè il 12 giugno 2010 durante una conferenza sui bambini scomparsi e sfruttati sessualmente, ha sottolineato l’importanza dei mezzi di stampa per combattere questa tragedia, aggiungendo però che nessuno può operare singolarmente ma “ serve una nuova logica di rete, di sistema che avvolga tutti insieme, istituzioni e associazioni di cittadini, nell’azione di contrasto di questo fenomeno”. Ora siamo alla fine del 2016 e queste parole sono ancora attualissime, importantissime.

Infine, Francesco Giorgino merita un fiore perchè… Per concludere a chi potremmo chiederlo se non direttamente a lui?

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Francesco, vogliamo donarti un fiore virtuale…secondo te, per quale motivo? Meriti sportivi, professionali, umani?

Intanto grazie per questo fiore virtuale. Spero davvero di meritarlo come persona prima ancora che come professionista, anche se i due profili non sono mai stati disgiunti nella mia vita. Mi impegno in ogni ambito e prendo tutto molto sul serio, sport compreso.

Nella vita sei più ottimista o pessimista?

Diciamo che convivono in me, talvolta in posizione antitetica, ottimismo della volontà e pessimismo della ragione. Purtroppo viviamo in un mondo troppo complesso per poter lasciar prevalere il solo ottimismo della volontà.

Come meglio definiresti il termine “onestà professionale”?

Nei miei lavori universitari affronto il tema degli esiti della triangolazione fra oggettività, obiettività e soggettività. Nel giornalismo l’oggettività, come conformità assoluta della rappresentazione all’oggetto da rappresentare, non esiste. Ma può esistere invece l’obiettività orientata alla scopo: separazione dei fatti dalle opinioni, indicazione delle prove a sostegno delle proprie tesi, libertà dall’ossessione del proprio punto di vista specie quando esso non superi la prova dei fatti. Un modo, in fondo, per contrastare il perenne assedio della soggettività.

Nel corso della tua vita l’hai sempre conservata?

Mi sono sforzato di conservarla, tutti i giorni. Lascio ai telespettatori però il giudizio finale.

Una domanda da parte dei miei lettori: sei sposato? Hai figli?

Sono sposato, ma non ho figli.

Tua moglie non è gelosa delle tue tante fans donne?

Bisognerebbe chiederlo a lei.

Qual’ è il tuo difetto peggiore?

Sono molto meticoloso e a volte dimentico che il meglio è nemico del bene.

Quali le tue debolezze?

La gastronomia pugliese, mia terra d’origine. Ma cerco di tenermi sempre in forma.

E il tuo pregio migliore?

Spero di avere dei pregi, oltre che dei difetti. Se proprio devo indicare un elemento caratteriale di segno positivo che mi rispecchia, allora scelgo la “generosità”, in una declinazione, però, non solo materiale.

Se litighi con qualcuno poi lo cancelli dalla tua vita o fai la pace presto e dimentichi il motivo del contenzioso?

Sono un cristiano e quindi anche per me vale il principio evangelico “porgi l’altra guancia”. Ma solo una volta, però….

“Giornalismi e Società. Informazione, politica, economia, cultura” è il titolo del tuo nuovo libro in uscita nei prossimi giorni per Mondadori. “Dietro le notizie. Il mondo raccontato in sessanta righe e novanta secondi” era invece il titolo di un tuo libro, uscito nel 2004, edito da Mursia. Ha ancora senso il giornalismo? Si riesce veramente a raccontare il mondo in 60 righe e 90 secondi?

Viviamo un’era di profonde trasformazioni in atto: nella politica, nell’economia, nella cultura e naturalmente nell’informazione. Nel mio ultimo libro che, come hai ricordato, uscirà per Mondadori fra qualche mese, affronto questa fase di transizione, sottolineando i problemi legati al passaggio dall’utopia di un’informazione per tutti all’utopia di un’informazione da parte di tutti, come avviene per esempio con il fenomeno del “citizen journalism” e con tutte le forme di democrazia partecipativa che sembrano essere diventate il paradigma dominante della postmodernità. Il giornalismo, pur nella sua capacità di sintesi, serve più del passato. A fronte dell’aumento delle informazioni disponibili, si rende indispensabile un’istituzione sociale che aiuti nella ricerca di un orientamento di senso il pubblico, che non è più passivo, ma nemmeno più solamente attivo, essendo diventato anche interattivo.

L’amore, secondo te è passione, compartecipazione, intimità? Oppure che cosa d’altro?

L’amore, secondo me, è soprattutto condivisione e disponibilità preventiva alla rinuncia di quello che definirei soggettività del proprio desiderio: soggettività che è poi uno dei pilastri della società individualizzata e causa degli effetti negativi che quest’ultima ha causato.

Infine, se a tua volta dovessi dare un fiore a qualcuno pensando che magari lo merita più di te, a chi l’offriresti? Hai solo dieci secondi per pensarci….

A quei giovani che, pur avendo studiato tanto, pur avendo tanta voglia di fare, non hanno ancora avuto modo di dimostrare al mondo quanto valgono davvero. E’ un fiore di incoraggiamento il mio, una sorta di investimento fiduciario sul loro futuro. Un invito a non mollare.

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Un grazie di cuore a Francesco Giorgino per le sue interessanti risposte e tanti, tanti cari auguri di un sereno Natale insieme alla sua bella famiglia e ai cari genitori.

A voi, fedeli lettori, non mi resta quindi che consigliare di leggere e donare ai vostri amici per Natale oppure Capodanno l’ultimo suo libro. Vi ricordo che il titolo è: “Giornalismi e Società. Informazione, politica, economia, cultura”, edito da Mondadori. Potete già prenotarlo nelle librerie.
Spero che in seguito ci facciate sapere come l’avete trovato per iniziare insieme una discussione, commentandolo.

Brugge (Belgio) 2016. A Natale…regalate un libro!
Foto di Maria Cristina Giongo

Felice Natale a tutti dalla vostra, come sempre vostra affezionata,

Maria Cristina Giongo
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5 Responses to “Un fiore per te, Francesco Giorgino! E un bel libro come regalo di Natale.”

  1. Alessandra scrive:

    bellissima intervista complimenti a Francesco Giorgino per conduzione del TG1.tanti auguri per un sereno Natale a lei e famiglia. grazie

    • admin scrive:

      Cara Alessandra, grazie mille! Sono sicura che Francesco Giorgino avrà letto il tuo messaggio con il piacere con cui legge sempre quelli dei suoi tanti fans. Rispondere personalmente, per queste persone tanto impegnate, è spesso impossibile, visto che ricevono tante email e messaggi. Francesco svolge molteplici attività, sia per il telegiornale di RAI UNO, che per la sua attività di professore, scrittore (come vedi è in uscita un suo libro), giornalista, sportivo, ecc. ecc. Ma sono sicura che apprezza molto i complimenti di chi lo segue da anni, con la stima che si merita. Lo stesso vale per Emma D’Aquino, altra punta di diamante del TG 1, molto attiva anche sul piano della solidarietà umana. Oramai trovare giornalisti veramente seri e ricchi di esperienza e cultura è difficile. Allora buona lettura del libro di cui abbiamo parlato e buon Natale! Maria Cristina Giongo

  2. Claudia Tagliabue scrive:

    Caro Francesco, non metto in dubbio la bravura di Maria Cristina Giongo, per la sua bravura e professionalità, ma questa intervista è speciale: accomuna la serietà del tuo lavoro, in ogni campo e l’ilarità verso le tue ammiratrici, sempre più numerose. Vero è che “grazie a noi” (non me ne volere), hai migliorato il tuo modo di porgerti davanti alle telecamere. Un bel sorriso, un abbigliamento sobrio ma attuale, un saluto particolare e i tuoi bellissimi occhi che “parlano” da soli, sia nelle gioie che nei dolori che sei costretto a leggere, per comunicare al mondo le notizie giornaliere. Sei un uomo dalle mille capacità e quello che stupisce è che riesci a fare tutto, nel migliore dei modi, proprio perché la modestia, la profonda dedizione, il piacere con cui affronti ogni tua attività, ti rende un uomo migliore e una bellissima persona, con una profonda interiorità. Grazie Francesco, per il tuo esempio. Grazie per l’attenzione che poni nei confronti dei giovani. Grazie per la tua amicizia sincera. Un fiore virtuale te lo mando anch’io, è più che meritato.

    Cristina, sei stata bravissima, come sempre ! Complimenti, dolce Amica!

  3. Maristella Grillo scrive:

    Come si può non offrire un fiore ”virtuale” al Prof.Francesco Giorgino…..,fiore più che meritato per Professionalità,Serietà, Empatia,Stile,Eleganza,si insomma tantissimi aggettivi che contraddistinguono quest’uomo da tanti altri giornalisti.

    Certo Maria Cristina,per non parlare di Te…..
    sei proprio una Gran Giornalista con la ”G” MAIUSCOLA

    Un Abbraccio

    Maristella

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