Tifosi olandesi del PSV umiliano dei mendicanti in Spagna, supporters del Sparta Praga ci urinano sopra a Roma. L’allenatore del PSV, Phillips Cocu, minimizza.

Spagna. Una scena che non avremmo mai voluto vedere, “noi del PSV”.

Stranamente i giornali ne parlano poco. Anche in Olanda, dove si minimizza.
Alla domanda: “che cosa pensate di quello che è successo a Madrid, dove alcuni tifosi del PSV hanno lanciato monetine contro dei mendicanti, prendendoli in giro ed umilandoli”, i più hanno risposto: “sono ragazzi…non facciamo tante storie! va bene, è ovvio che non ci si comporta così, ma avevano bevuto un po’“.

Phillip Cocu, l’allenatore della squadra olandese di Eindhoven, il PSV, minimizza l’accaduto.

Allora io mi arrabbio! E, scusate la parola, dico: “col cavolo…che sono solo dei ragazzi che hanno bevuto un po’! Punto primo in questo caso non si tratta di una birretta e basta. Ma di essersi scolati una cassa intera di birre! Con l’aggiunta per alcuni di qualche intruglio a base di droga, tanta maleducazione, mancanza di valori, aggressività, tracotanza e potrei andare avanti in eterno con questo elenco. Di sicuro sono degli imbecilli. Io abito proprio ad Eindhoven, la città natale della squadra di calcio PSV, che seguo con piacere; ma questa volta non posso giustificarli. Come non giustificai tempo fa i vandali del Feyenoord che hanno messo a soqquadro Roma e rovinato la famosa fontana del Bernini. Smettiamola di sottovalutare il problema!

Preciso che non mi piacciono gli zingari, spesso rubano e costringono i loro bimbi a fare lo stesso; inoltre credo che la polizia dovrebbe frenare il crescente fenomeno degli accattoni, veri e falsi, che oramai si trovano ad ogni angolo di strada, soprattutto nelle grandi città. Spesso infastidiscono i passanti. Ma trattarli male no!
Fare la pipì addosso, come è successo giovedi scorso, dopo la partita Lazio – Sparta Praga, quando un fanatico di quest’ ultima squadra ha urinato sopra ad un poveraccio che chiedeva l’elemosina, è terribile, mostruoso.
Mi sono venute le lacrime agli occhi nel vedere una persona umiliata così.

Come mi sono venute le lacrime agli occhi quando i giornali hanno pubblicato delle donne che si prostravano ai piedi dei tifosi del PSV pur di ricevere e raccattare qualche moneta che veniva buttata loro come se fossero cani randagi a cui si gettano gli avanzi per terra. Ho pensato ai campi nazisti, alla folla di poveretti che si accalcava per un pezzo di pane. Ai Paesi in guerra dove donne, uomini e bimbi si ammassano, spesso schiacciandosi l’uno contro l’altro e picchiandosi, per ricevere una bottiglia di acqua, un pacco di riso dai volontari della Croce Rossa.

Ma a Madrid e a Roma non siamo in guerra; e chi gettava monete erano ragazzotti ben pasciuti, ben vestiti, maleducati e inumani. Uno di loro ha persino bruciato un biglietto da 5 euro in segno di disprezzo e scherno; una zingara si è buttata contro di lui per cercare di prenderlo, rischiando di bruciarsi. Un suo degno compagno ha commentato, dalla terrazza dove era seduto a mangiare e a bere; “ ha fatto bene! Puzzano e non se ne può più di vederseli attorno”.

Il Philips Stadio di Eindhoven, nei Paesi Bassi.

Mancanza di empatia? Di umanità? Di valori? Pura idiozia? Il direttore del PSV, Toon Gerbrands, ha detto che solo una piccola parte dei 3800 fans del PSV si sono comportati male e che ora per colpa loro la squadra dovrà riconquistarsi la fiducia in futuro, anche per tornare a vincere. Anche l’allenatore Phillip Cocu ha confermato “che si è trattato solo di una minoranza , mentre tutti gli altri tifosi hanno festeggiato la vittoria con allegria e senza provocare incidenti”. Più dure sono state le reazioni da parte del governo, sia da parte del premier Mark Rutte che del vice premier Lodewijk Asscher che del ministro per lo sport e tempo libero, Edith Schippers, che si sono resi disponibili a collaborare con la giustizia spagnola per trovare i responsabili “ di questo scandaloso comportamento”.

Spero quindi che vengano puniti severamente; senza giustificazioni. Qualcuno forse commenterà che ci sono cose ben più importanti a cui pensare, per esempio il terrorismo, la fame nel mondo, le catastrofi naturali. E’ vero.

Anche oggi ad Istanbul, in Turchia, un kamikaze si è fatto saltare in aria in una via di grande passaggio, provocando morti e feriti. Ma questo è il punto: se continuiamo a far crescere “ in seno” la serpe del fanatismo, dell’indifferenza, dell’odio verso altri esseri umani, tali sono le conseguenze. Molti giovani che vengono reclutati dall’Isis sono proprio ragazzi cresciuti senza amore e rispetto verso gli altri, verso chi non la pensa come loro, indifferenti alla propria e altrui vita, senza veri ideali e supporto familiare, omofobi e razzisti.

Sono degli invasati che si esaltano per un “idolo” religioso o per una squadra di calcio, un partito politico. Alcuni si fermano ad azioni scellerate, come è accaduto ora e in passato nell’ambiente sportivo; altri purtroppo vanno avanti e si perdono nei meandri della pazzia.

Maria Cristina Giongo
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2 Responses to “Tifosi olandesi del PSV umiliano dei mendicanti in Spagna, supporters del Sparta Praga ci urinano sopra a Roma. L’allenatore del PSV, Phillips Cocu, minimizza.”

  1. Elisa scrive:

    Cose orribili e del tutto ingiustificabili. La civiltà di un popolo si misura da come educa i propri giovani al rispetto degli uomini, delle istituzioni. degli animali. Non è un caso che la Costituzione e l'”alta educazione civica” (non la famosa ora di pacchia che gli studenti meno giovani ricordano bene) non vengano più studiate.
    E il buonismo di genitori et similia finisce per allevare giovani
    che hanno perso il senso della vita, come quei figli della buona borghesia romana che hanno ucciso per gioco.
    Inoltre:lo sport dovrebbe allenare ai valori ed alla sana competizione, come può essere diventato un simbolo di violenza?

    • admin scrive:

      Hai RAGIONE! OLTRE TUTTO POCHI IDIOTI ROVINANO UN AVVENIMENTO GIOIOSO COME IL CALCIO A TUTTI GLI ALTRI VERI SPORTIVI. E A COLORO CHE VOGLIONO SOLO TRASCORRERE UNA PIACEVOLE DOMENICA ALLO STADIO. Purtroppo questi fanatici esistono ovunque e anche i giovani maleducati. Mi spiace che l’Olanda, di solito così tranquilla e pacifista, abbia mostrato questa parte di sè che non conoscevo. Ciao, Elisa!

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