Intervista a Claudia Endrigo, figlia del famoso cantautore Sergio, il giorno del suo compleanno. Papà ed io, uniti da un grande amore. Vorrei un fidanzato a vita, ognuno a casa propria.

Sergio Endrigo con la bella figlia Claudia. Foto di Claudio Scarpa.

Chi non conosce il grande cantautore Sergio Endrigo? Sergio Endrigo nacque a Pola, nel 1933 e morì a Roma, nel 2005. Nel corso della sua carriera collaborò con poeti come Giuseppe Ungaretti, Pier Paolo Pasolini, Vinicius de Moraes e con musicisti come Toquinho e Luis Bacalov. Un uomo discreto, dedito solo alla musica, alla sua famiglia; dove non c’era posto per il gossip. Ci ha lasciato in dono tante canzoni: ed ognuna di esse è una poesia. Spesso intrisa da quel tipico senso di malinconia che vela il cuore degli innamorati all’inizio del loro amore, per il timore (o la consapevolezza) che un giorno potrebbe finire. Ma la cosa importante, dice Endrigo, è che comunque questo amore c’è stato. Che si è potuto viverlo e in seguito ricordarlo con nostalgia.
La festa è appena cominciata e già finita” canta nella celebre “Canzone per te”, con cui vinse il Festival di Sanremo nel 1968. Eppure, nonostante sia già finita…. il canto continua; per onorare quell’amore vissuto che rimarrà per sempre nel cuore dell’innamorato: “per questo canto e canto te”. La vita deve continuare, piena di nuove speranze, e, chissà… forse anche di nuovi amori. Chi ai tempi giudicò i suoi testi tristi non comprese che, al contrario, erano ricchi di fiducia nel futuro. Fiducia in questa vita di dolori che sa darci anche tante gioie.

Claudia Endrigo, figlia del noto cantautore Sergio. Foto di Mauro Taddei.

Sergio Endrigo aveva una figlia adorata, che lo adorava, Claudia. L’ho intervistata per voi, non solo per conoscere meglio suo padre, di cui oramai sappiamo quasi tutto, ma soprattutto per conoscere lei: Claudia Endrigo. Intelligente, simpatica, decisa; un sorriso radioso, spesso “birichino”, divertente. Due grandi, incredibili, bellissimi occhi dal colore cangiante, che rivelano un mondo interiore ricco di passione e passionalità. Spesso di una profonda ed inesauribile curiosità per la vita e per tutto ciò che ne fa parte.

Foto di Mauro Taddei

Claudia Endrigo. Un cognome impegnativo da portare. Molti figli di “famosi” che intraprendono la carriera dei genitori sostengono che a volte essere figli di …. è più uno svantaggio che un vantaggio. E per te?
Non è mai stato un problema per me: più passa il tempo e più ne vado orgogliosa! Inoltre non ho mai voluto percorrere la strada di mio padre. In secondo luogo se la gente vuole criticare lo fa comunque; perchè l’invidia è uno dei mali dell’umanità, una vera e propria patologia.

Eppure…ti ho sentita cantare e canti bene.
Mi piace cantare, questo è vero. Ma canto per diletto. Diciamo che canto molto… marginalmente; non ci ho mai pensato seriamente. D’altra parte mio padre non mi ha mai incoraggiata in questo senso, per preservarmi da grosse delusioni, visto che conosceva bene l’ambiente dello spettacolo.

Tuo padre fu costretto, nel febbraio del 1947 (1947 è anche il titolo di una sua bella canzone), ad abbandonare Pola, la sua città natale, insieme alla madre, alla fine della seconda guerra mondiale. Suo padre era già morto.
Ti parlò mai della sua vita da profugo, di quei momenti difficili?

No, perchè non li ha mai vissuti come difficili. Lui non si era reso conto di che cosa fosse l’esodo, la consapevolezza della tragedia dell’Istria l’ha conosciuta più tardi. Quella canzone l’ha scritta pensando a sua mamma. Anche lei ne parlava poco. Il senso del pudore è tipico di quella gente meravigliosa. Bisogna anche tener conto che loro l’hanno vissuta quasi come una vergogna, perchè sono state considerate persone che abbandonavano il loro Paese, la loro terra. Per gli italiani, usciti dalla guerra e in grave difficoltà economica, gli esuli scappavano dal paradiso del comunismo di Tito.

Sergio Endrigo era un uomo coraggioso e generoso. Un bravo figlio. E’ vero che lasciò il ginnasio per aiutare economicamente la madre?
Sì era un uomo coraggioso e generoso e …no, la storia che lasciò gli studi per aiutare sua madre non è vera. In realtà fu cacciato dal ginnasio. Si era rifiutato di fare un tema che giudicava stupido e senza senso e fu punito per quell’atto di ribellione. Il titolo del tema era: “La critica agisce sull’animo come l’aratro lo strazia e lo feconda”. Mi rendo conto di quanto ci assomigliamo! Io non sono una ribelle ma non mi faccio mettere i piedi in testa. Ho sempre detto e dirò sempre quello che penso. Viviamo in un mondo di superficialotti e un po’ vigliacchi. Non sopporto la rassegnazione e per giunta tutto questo lamentarsi. Io mi arrabbio e mi muovo. Tutti si indignano quando accadono episodi come quello di un povero cavallo stramazzato al suolo, a Roma, per la fatica di trainare una carrozza. Ma nessuno fa nulla. Io agisco, protesto attivamente. E chiariamolo una volta per tutte: mi arrabbio sia se viene fatto del male ad un animale che ad un bambino. Lo dico in quanto a volte vengo criticata perchè mi occupo troppo, (secondo alcuni), degli animali. Per me animali ed esseri umani sono la stessa cosa, hanno lo stesso valore, fanno parte della natura e del creato. Tornando alla generosità di mio padre, di sicuro aiutò molto sua mamma. Quando viveva a Pola faceva la donna delle pulizie; per lei fu un periodo pesantissimo. Lui le ha fatto trascorrere una vecchiaia felice e senza pensieri.

E come padre, che padre è stato?
Un padre che viveva per me. Ho avuto dei genitori meravigliosi. Se sono la donna… che sono ora, lo devo a loro.
Ovviamente abbiamo avuto anche qualche periodo di scontri ma con l’amore si supera ogni problema. Mi ha insegnato il rispetto per tutti, per gli altri popoli, mi ha trasmesso il senso dell’altruismo. Così pure mia madre, purtroppo scomparsa a soli 52 anni. La mia infanzia è stata bellissima, di quelle infanzie che ti fanno crescere bene. Vivevamo in campagna. Ho frequentato la Montessori, le scuole sperimentali. Un periodo importante della mia vita, con genitori felici e vicini a me.

Da lui quali pregi e difetti hai ereditato?
Ho imparato ad essere più comprensiva, ma… meno tollerante. No, non è un controsenso. Intendo dire che sono più paziente, cerco di capire che cosa c’è dietro certi comportamenti per me incomprensibili. Sono molto disponibile verso gli altri. Ma se poi tradiscono la mia fiducia mi arrabbio come una iena e la tolleranza finisce. Sì…mi adiro proprio! Ma tanto! Forse da mio padre ho ereditato la testardaggine, ma è anche un fattore positivo, o no?

Insomma, hai elencato solo i pregi ereditati da tuo padre. Allora dimmi i TUOI difetti.
Sono pigra. Sono impulsiva. Sono coerente ma non costante. Diplomazia….zero! Ne ho troppi, in fondo chi non ce l’ha?

Il tuo uomo ideale è….
L’uomo ideale per me sarebbe un uomo che non mi soffochi, per esempio inviandomi mille messaggini al giorno…Come tipo diciamo Robert Redford; hai in mente il film La mia Africa? L’ho visto un sacco di volte.

Ma l’hai trovato? Oppure ti consideri un po’ uno spirito libero?
Esatto: sono uno spirito libero che non ha bisogno di una presenza affettiva costante. Non sono sposata. Non sono fatta per la convivenza. E non mi sento sola. Ho mille interessi e amici. Sono appassionata di cucina. Vorrei un fidanzato a vita: ognuno a casa propria. Ho amato tanto ma ora sono dell’idea che la forma più bella dell’amore è la libertà. L’amore non deve essere bisogno, dipendenza. Quando mia mamma si ammalò avevo una storia importante. Ma lui, visto che lo trascuravo per dedicarmi a lei…si trovò un’altra donna! A questo punto lo lasciai subito.

Di sicuro ami gli animali! Quanti ne hai?
Ho 4 cani e 4 gatti. Io sono nata in mezzo agli animali. Quando si sono sposati, mio padre ha regalato a mia madre un cocker. Tutti gli animali mi piacciono e tutti gli animali vanno rispettati. La mia preferenza va comunque ai cani. A proposito di rispetto. Sono contraria a quei sistemi di obbedienza forzata, tanto in auge in alcuni Paesi.

Infatti dall’America vengono i collarini che danno la scarica elettrica al cane disobbediente. Una vera crudeltà! Anche in Olanda ci sono allenatori che insegnano ai padroni ad essere dominanti in assoluto, costi quel che costi…Ho visto cani diventare delle pecore…camminare con le orecchie basse, poveretti!
Terribile! Il rapporto fra cane e padrone si deve basare sulla fiducia, non sull’imposizione, come ho accennato prima. E ti assicuro che lo dico a livello di un percorso di conoscenza che mi ha portato ad ottimi livelli e alla consapevolezza che gli animali sono molto più saggi di noi. Bisogna lasciarli fare. Anche fra di loro si rispettano. Ti segnalo una persona esperta nel campo: Francesco De Giorgio.

E la storia del “capo branco”?
Continuiamo a parlare di vecchia cinofilia! Chiariamo una volta per tutte che la relazione del capo branco è fra i lupi: tuttavia i componenti del branco non temono il loro capo, perchè per essi non è un padrone, bensì un leader. Che diritto ho io di comandare? Non esistono razze pericolose ma padroni incapaci di capire il loro cane. Infatti siamo noi che dobbiamo capire loro. Non loro che devono capire noi.

Hai perfettamente ragione! Un’altra domanda: sei abbastanza attiva su facebook. Che cosa ti piace di questo mezzo di comunicazione virtuale e che cosa non ti piace?
Mi sono iscritta tempo fa perchè una mia amica mi disse che un ragazzo tunisino aveva aperto una pagina di fans di mio padre. Da allora sono presente senza aver quasi mai avuto esperienze negative. Ho incontrato persone molto care con cui mi trovo bene. Se qualcuno mi infastidisce posso sempre cancellarlo dalle mie amicizie. Per esempio una volta un’ “amica” mi criticò sostenendo che era facile fare la bella vita con il ricavato dei diritti d’autore di mio padre. E allora? Che cosa gliene fregava? Che male c’è, sono sua figlia!

In effetti si torna al discorso di prima sull’invidia, un male insidioso…Adesso dimmi tre cose che ti rendono felice.
Il sole. Gli amici. La vita.

Qual è stata la cosa più stravagante e pazza che hai fatto?
Mi ricordo che quando avevo 22 anni mi presentai all’ospedale militare Celio per andare a trovare il mio ragazzo, di cui ero innamoratissima, con un vestito attillato, molto sexy, i tacchi alti. Puoi immaginarti come mi guardavano tutti…

Quale è il talento che vorresti avere e che credi di non possedere?
Saper cantare. Non credo proprio di avere questo talento. Ma….mai dire mai! Sono talmente entusiasta della vita che magari potrei provarci veramente, come una sfida.

Che cosa rende una donna sensuale, attrattiva? E tu, di sensualità, ne hai da vendere! Hai degli splendidi occhi magnetici capaci di attirare l’attenzione in profondità. Immagino quanti uomini avrai conquistato soltanto con la forza del tuo sguardo!
La sensualità è una dote con cui si nasce. Non si può imparare. Se non lo sei di natura non devi provare a fare la sexy a tutti i costi. Si vede subito che ti sforzi per riuscirci! Io mi amo molto. Non ho mai avuto complessi fisici. Mi accorgo di piacere. Sto bene con me stessa. E ho sempre avuto uomini belli. Anch’io lo ero…in passato. Ma la mia bellezza era naturale, non costruita.

Temi la vecchiaia?
Non amo invecchiare: ma solo perchè significa che mi resta poco da vivere.

Quando consideri un uomo è sexy?
Di un uomo mi piace l’odore. Sono come un cane da tartufo! Poi di un uomo mi colpisce il viso, il sorriso.
Il fisico in generale meno; i palestrati assolutamente no.

Viktor Emil Frankl, uno psichiatra ebreo incarcerato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale disse: “L’uomo è pronto a caricarsi di qualsiasi sofferenza perchè e finchè veda in essa un significato”. Sei d’accordo? Come affronti ed hai affrontato le sofferenze e i problemi nel corso della tua vita?
Apppunto: affrontandoli! Di sicuro non facendo tragedie per ogni problema o per delle cretinate. Devi farti attraversare dal dolore. Se non lo vivi, se lo eviti, poi torna fuori. Devi viverlo sino in fondo, devi lasciarlo fluire, devi piangere. Nella mia vita ho avuto momenti difficili, sono stata male anch’io. Ma non ho fatto le cose alla buona, sono andata da una psichiatra che mi ha aiutata moltissimo. Ha capito che non avevo la depressione ma solo attacchi d’ansia dovuti ad un periodo estremamente stressante. Proprio perchè stavo male mi sono curata: prima ho fatto gli esami clinici e poi sono andata da lei. Io non amo chi non combatte; ma questo fa parte del carattere di ognuno di noi. Comunque ci sono troppe persone che si lasciano vivere, io no. Io ho sempre continuato ad amare l’esistenza, l’esistere.

Per terminare questa lunga intervista, dimmi che sogno ti piacerebbe far diventare progetto per festeggiare i tuoi prossimi 50 anni di vita!
Sto scrivendo un libro. La prima biografia di mio padre. Un grande capitolo che riguarda la nostra vita. Sono sicura che diventerà un libro bellissimo. Un racconto sulla sua vera storia. Vorrei tanto che una volta terminato di leggerlo si esclamasse: ma come? E’ già finito? Peccato!

Non poteva esserci un programma più bello di questo, per festeggiare i primi 50 anni della propria vita, in vista dei prossimi 50!
Allora, tanti cari auguri a nome di tutta la redazione del Cofanetto magico. Auguri di cuore a Claudia per una vita sempre più ricca di…fidanzati, affetti, avventure, salute, progetti, animali….e tante dolci magie!

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

E ora una sorpresa per chi si fosse perso questa meraviglia su rai.tv.

Link ad una bella intervista a Claudia Endrigo su Rai 1.

Un video con due canzoni di gran successo di Sergio Endrigo, su Youtube.

Infine un’altra bellissima canzone scritta da lui interpretata da vari cantanti, su Youtube.
Il mese scorso è uscito un nuovo CD di Gianna Nannini e…c’è una sorpresa! Ha scelto di cantare anche una canzone di Sergio Endrigo. Scoprite quale! Questo per ricordarvi come le sue melodie siano immortali; non soggette al trascorrere del tempo.
AUGURI,CLAUDIA!

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16 Responses to “Intervista a Claudia Endrigo, figlia del famoso cantautore Sergio, il giorno del suo compleanno. Papà ed io, uniti da un grande amore. Vorrei un fidanzato a vita, ognuno a casa propria.”

  1. Claudia Tagliabue scrive:

    Claudia Endrigo, donna formidabile ! Piena di vita, entusiasmo, amore, bellissima dentro e fuori !!! Non conoscevo a fondo Sergio Endrigo, ma vedendolo in TV, dava l’impressione d’essere una persona tranquilla, serena, timida; mai una parola di troppo, magari una di meno….. Claudia mi sembra l’opposto: vivace, attiva, combattiva (nn che lui nn lo fosse, ho letto i sacrifici fatti), per essere donna, sa perfettamente ciò che vuole, soprattutto SI VUOLE BENE E STA BENE CON SE STESSA, splendido connubio. BUON COMPLEANNO CLAUDIA ENDRIGO!!! Complimenti a te Cristina, bellissima ed interessante intervista.

  2. Maria Cristina Giongo scrive:

    Che bel commento, Claudia…Tagliabue! Non posso che condividerne ogni parola. Grazie!

  3. emilio morabito scrive:

    Un’empatia incredibile , questo e’ il mio rapporto con Claudia poche parole ma determinanti quasi sempre con un’affetto esplicito o percepibile , donna davvero importante

    • Maria Cristina Giongo scrive:

      Una donna IMPORTANTE. Questo termine, insieme alla parola EMPATIA, è molto bello e significativo, Emilio!!!

  4. Elisabetta luise scrive:

    He da poco che “conosco “Claudia mi è arrivata come un dono da parte di Sergio che si chiamava come il mio papà ma già le voglio bene …per essere la figlia di tale padre avrà indubbiamente ereditato tante affinità, che spero di conoscere nel tempo . Le canzoni di Sergio ci hanno dato tanto e noi continueremo a seguirlo con Claudia.

    • Maria Cristina Giongo scrive:

      Sì, Elisabetta, anch’io ho colto durante l’intervista questa affinità, oltre al suo grande amore per il padre e per la madre e ad un carattere forte e speciale.

  5. Licio Felici scrive:

    Dalla intervista emerge una impressionante somiglianza caratteriale tra Claudia ed il suo grande papa’. Io sono stato amico di Sergio da ragazzi e vi assicuro che leggendo le risposte di Claudia alla’intervistatrice ho avuto per un momento la sensazione di sentire la voce di Sergio .

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  7. paola scrive:

    Sergio Endrigo era e restera’ per sempre il mio cantante del cuore. Avevo tutti i suoi dischi, ora ho tutti i suoi Cd. Stamane in treno ho riascoltato IL GIARDINO DI GIOVANNI. Ogni canzone una poesia . amo Endrigo come amo Montale. Grande Claudia!

  8. Mario scrive:

    Gradirei sapere quando la signora pubblicherà il libro su suo padre – Grazie e cordiali saluti

    • admin scrive:

      Gentile Mario, credo che le convenga porre questa domanda a Claudia Endrigo sulla pagina di facebook. Sono sicura che le risponderà.

  9. DARIO PETROLATI scrive:

    mi r4icordo immensamente di te…
    PAPA’
    la Mamma
    il cagnolino sempre in mano a Sergio..

    Ciao Claudia…. :)
    dario.

  10. DARIO PETROLATI scrive:

    eravate a SENIGALLIA..:)
    dario

  11. Camillo scrive:

    Dice Claudia Endrigo del libro che pensava di scrivere: “Vorrei tanto che una volta terminato di leggerlo si esclamasse: ma come? E’ già finito? Peccato!”
    Beh, ho appena finito di leggerlo, e per me è stato proprio così. Complimenti

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