Immortal. Ultimo episodio.

Dipinto di Andrew Atroshenko, “Midnight Beauty”

Con questo episodio si conclude il romanzo d’amore dai risvolti poetici e psicologici, tra Immortal e Francesco. Storia ideata e scritta da Valentino Di Persio, coadiovato attivamente, da Marica Caramia. La vicenda ebbe inizio in seguito ai commenti criptati di una sedicente Immortalady, alla poesia “Il Buio d’autunno” dello stesso ideatore del romanzo, fatta pubblicare nell’ottobre 2012 su “Il Cofanetto Magico” dalla Direttrice Maria Cristina Giongo.
Grazie per averci seguito assiduamente e con affetto. Un grazie incommensurabile a Maria Cristina Giongo che ci ha spronato a dare seguito e forma a questa storia.
Buona lettura!

Il sapore agrodolce del sangue

…e la stanza s’impregnò della sua presenza. Immortal era lì, evanescente ed emozionata come e forse più di me. Nella penombra m’assalì prepotente una fragranza dai tratti ben definiti di essenze di limoni, cannella, miele, vaniglia, lavanda. Mi sentivo frastornato come isolato in un limbo, turbato, confuso, in debito di raziocinio. Stavo percependo quella situazione in modo alterato, come fossi in preda ai fumi etilici d’una distilleria di alcool. Sentivo lei volteggiarmi attorno ansimante, come a volermi disorientare ulteriormente. Lo spostamento d’aria mi lambiva il viso, un fremito sottile mi percorreva la schiena. Sentii le sue dita sfiorarmi le labbra solo per il tempo d’un sospiro, ritraendosi e lasciando che il niente sfuggisse dalla mia mano partita immediatamente alla ricerca della sua.

Rimasi immobile. Cercai di somatizzare l’emozione, le forti sensazioni che stavo vivendo. M’imposi di restare calmo, come mi accadeva sempre in circostanze critiche. Tirai dei lunghi respiri per dare più ossigeno al cervello. Dovevo fissare le coordinate, i punti di riferimento della stanza. Gradualmente, grazie all’adattamento della vista all’oscurità, focalizzai alcuni dettagli, come l’entrata della grotta e i contorni del drappeggio attorno al quale filtrava un flebile alone rossastro con sfumature azzurrognole. Non riuscivo, però, a ben definire la sagoma di Immortal. Di lei solo l’ombra e le vibrazioni della sua esistenza. Percepivo il suo respiro, la sua eccitazione. Era forte la voglia di parlarle ma esitai. Volevo che fosse lei a farlo per prima. Stavo riacquistando il controllo della situazione. –Immortale Signora…– dissi a me stesso –Eccoci alla resa dei conti. Ora tocca a te rimuovere le ubbie che da troppo tempo ti tormentano l’anima e a dare sfogo alle tue voglie represse.

Le nostre mani si cercarono nell’ombra, le sue dita calde, tremanti, s’intrecciarono con le mie incastonandosi in una morsa indissolubile. Attraverso quel contatto si fondevano insieme emozioni, sensazioni, passione. La tensione era palpabile nell’aria. Strinsi la presa con vigore. La sentii gemere dal dolore o dal piacere, forse una commistione di entrambi. Considerai quei gemiti come un segnale di resa, una supplica a non farle più male. Ero ineluttabilmente attratto da quell’essere misterioso, palpitante che ora mi si stagliava di fronte. Una figura giunonica, un fisico prorompente dalle curve evidenti e ben tornite, di poco più bassa di me.

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Dipinto di Dina Pala, “Amanti”

Le dita della mia mano destra andarono ad impigliarsi nei suoi capelli morbidi, una montagna di riccioli fluttuanti. Sentii le sue labbra calde e morbide incollarsi sul mio polso e la sua lingua sfiorarne leggermente la pelle. Il turbamento erotico era giunto al culmine per entrambi, i freni inibitori alla deriva, il limite del dominio dei sensi ormai largamente superato. Mi sentivo folgorato, suo schiavo. Non mi rendevo nemmeno conto di essere ormai un giocattolo nelle sue mani, pronto per essere usato, pronto a soccomberle.

Percepivo il calore del suo corpo avvicinarsi al mio. –Ora sono tuo!– le sussurrai con voce tremante. Mi posò l’indice sulle labbra, accompagnando il gesto con un sibilo di invito a tacere. Sentii il suo respiro accelerare, ansimare, come colpita mortalmente dalle mie parole inaspettate. Un silenzio assoluto si impadronì della grotta. Nessuna percezione della sua presenza.
E’ fuggita, scappata via– pensai. Non è riuscita a reggere l’impatto, vincere le emozioni. Avrà avuto paura. –Immortal, dove sei?– sussurrai brancolando con la mano nell’ombra.

Me la ritrovai nuovamente davanti. L’impatto improvviso del suo corpo sul mio mi fece indietreggiare bruscamente con le spalle contro la parete rugosa, avvinghiati. La sua bocca incollata sulla mia, il suo seno invadente strofinarsi contro il mio petto. Le mani libere, percorrevano insaziabili i nostri corpi in fermento. Le lingue, avide, impazzite, ricercavano sulle nostre labbra dilaniate dai morsi il sapore agrodolce di sangue e saliva.
Immortal gemeva al contatto delle mie dita intrepide che facevano incetta dei suoi capezzoli turgidi. La sua coscia destra s’insinuava tra le mie alla ricerca di vibrazioni mentre le mani iniziarono a percorrermi i fianchi, giù, sempre più giù, verso quella protuberanza ormai incontrollabile.
Sentii il suo corpo scivolare sul mio e il contatto delle sue ginocchia sul pavimento. La chiusura lampo iniziò ad aprirsi pian piano lungo il palpitante percorso, fino a liberarlo. Con un gemito, forse un singhiozzo, accolse tra le sue mani frementi l’oscuro oggetto dei suoi desideri. Lo sentii sprofondare prepotentemente nella sua bocca attraverso le sue labbra di fuoco.
Un piacere intenso, incontrollabile stava preludendo allo svenimento quando lei lasciò la presa. Si rialzò allontanandosi frettolosamente verso l’uscita. Spostando la tenda, il chiarore esterno le illuminò il viso giusto il tempo di uno sguardo verso di me.

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Dipinto di Hamish Blakely, “The Gypsy In Me”

Stordito, dolorante, mi ricomposi in fretta. Partii alla sua ricerca. Fuori dalla grotta non c’era anima viva. Dalla piazza proveniva il brusio della folla, ignara della mia sventura. Stupito, deluso, ormai estraniato dalla magica atmosfera natalizia, mi avviai verso l’uscita. Mi sentivo osservato, senza poter osservare. Mentre scendevo per Corso Vittorio Emanuele, verso il parcheggio, un’aria pungente mi affettava il viso come lama di rasoio. Affondai la mia testa nel bavero del cappotto. In lontananza, verso il mare, le lampare dei pescatori luccicavano tremolanti. Durante il viaggio di ritorno verso Roma, ascoltavo musica a tutto volume per scacciare via i miei cupi pensieri. Quando rientrai a casa, esausto, era quasi mezzanotte.

Alle cinque del mattino un bip prolungato del telefonino infranse il mio sonno agitato. L’SMS segnalava l’arrivo d’una e-mail. Certo della provenienza del messaggio, mi alzai, risciacquai gli occhi con acqua fredda per svegliarmi del tutto. Mi soffermai per qualche istante davanti allo specchio osservando il mio volto riflesso, stanco, con i segni del tempo marcati dalle recenti vicissitudini. Accesi il PC.

“Francesco,
porto con me il sapore della tua bocca, della tua pelle sudata. Porto con me il calore dei tuoi abbracci, l’intrepida invadenza delle tue mani sul mio seno, sul mio ventre irrequieto, lungo la mia schiena, il vibrare del mio corpo come un giunco alla deriva d’un torrente estivo. Porto con me l’impazienza del tuo sesso irrequieto. Addio Francesco, non ti cercherò mai più! La mia mente ora è serena. Il tarlo trasversale ha arrestato la sua corsa, ha placato la sua fame, ha soddisfatto la sua voglia di scavare nel tempo, nelle speranze deluse, nel tenue chiarore dei ricordi, nei lampi improvvisi che sentivo ferirmi l’anima e l’orgoglio. E tu, io lo so, verrai a cercarmi. Ma questa volta nessuno ti condurrà a me. Affinerai il tuo olfatto con lo sguardo verso il cielo in cerca d’una traccia da seguire. Mi troverai? Forse! Ma solo se io lo vorrò ancora.”

Decisi di cancellare il messaggio senza esitazioni, come per liberarmi d’un incubo, d’una cruda realtà. Ora che questa storia era finita mi sentivo a disagio con me stesso, provavo un malessere diffuso, un senso di impotenza nella consapevolezza di essere stato usato, consenzientemente violentato, con fredda e calcolata determinazione. Provavo un senso di rabbia nel pensare che Immortal aveva badato solo a rimarginare le sue ferite, ben consapevole delle voragini che mi apriva dentro. No, tu mi hai attirato in una grotta ma non per legarmi a te come aveva fatto Didone, mitologica eroina fenicia fondatrice di Cartagine, con Enea per difendere il suo amore fino all’estremo sacrificio.

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Dipinto di Francesco Paolo Argentieri, “Enea e Didone”

No, tu m’hai usato e poi lasciato solo, nudo, indifeso, decaduto dal tuo cuore. Egoista! Ti odio adesso! Chiesi a me stesso se l’avessi cercata ancora l’Immortale Signora ma non riuscii a darmi una risposta. Benché mi sentissi ancora alterato, pensai che in definitiva, i paradigmi e le situazioni mutano nel tempo, ma che le passioni no! Quelle si assopiscono e possono riaccendersi pian piano o riesplodere all’improvviso.
Un timido raggio di sole invase la mia stanza. Era il mattino dell’ultimo giorno dell’anno, forse il più intenso che avessi mai vissuto. Un anno che avrebbe accompagnato i miei ricordi indelebilmente per avermi fatto provare emozioni inattese alla mia età. Cercai nel cestino il messaggio eliminato di Immortal per ripristinarlo. Mai dire mai! Ciò che finisce può rinascere come questo nuovo anno che prelude ad altri finchè Crono lo vorrà.

Fine

Valentino Di Persio e Marica Caramia

Proibita la riproduzione del testo.

Valentino Di Persio, un abruzzese di Brittoli (PE), trapiantato a Roma, ha conseguito una formazione linguistico-sociologica. Ha pubblicato due raccolte di poesie presso la Casa Editrice “Pagine”, nella collana “Poeti Contemporanei” n.63 e nella collana “I poeti contemporanei – 7 autori” n.35. Collabora con il giornale online Bari Sud Ovest come autore di poesie, racconti e come giornalista free-lance. E’ suo il reportage sulla “Reunion” artistica tra AlBano Carrisi e Romina Power, nell’ottobre 2013, presso il Crocus di Mosca. Per Valentino, stilnovista convinto, la donna assume nelle sue creazioni un ruolo preminente, celestiale, capace di ispirare alti sentimenti e provocare forti emozioni.

Marica (Maria Domenica) Caramia, é una giovane donna, dono prezioso della terra di Puglia, che incarna, a pieno titolo, la voglia di riscatto della nuova generazione da un torpore latente, dall’insicurezza dei tempi, dalle incertezze del presente. Marica ha scelto l’arte, la pittura, la poesia, come forma espressiva per l’approccio alla vita. Nelle sue opere l’amore assume sempre un ruolo intenso, vibrante, predominante. Ha collaborato alla stesura del testo e della sceneggiatura della Commedia Musicale “Gelbe Lügen”.

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30 Responses to “Immortal. Ultimo episodio.”

  1. Valentino scrive:

    Cari lettori, sono certo che vi attendevate un epilogo diverso. Eravate in molti a bramare per conoscere, finalmente, chi fosse la misteriosa Immortal ma , ahimè, per pudore e rispetto della sua privacy, mi sono astenuto dal farlo anche se lei, l’enigmatica, sconvolgente, eterna Signora, aveva lasciato a me la facoltà se rivelarla o meno. Tra le sue parole, però, avevo percepito una sorta di messa in prova, un sondaggio sul grado di affidabilità, sul grado di riservatezza. Per questi ed altri motivi, ho deciso di non palesarla. Mi ha allettato l’idea di lasciare un seme da far germogliare affinché questa storia possa rinnovarsi e continuare a vivere. Non dimenticate che le anime sofferenti nel racconto sono tre : Immortal/Eva, Immortal/Lilith e Francesco. Lilith è nell’ombra e potrebbe rivendicare la sua parte di soddisfazione nella storia per riaffermare l’atavica pretesa di parità col maschio, in contrasto con Eva. Nell’augurarvi buona lettura, io e Marica , restiamo in attesa dei vostri graditi commenti cui non mancheremo di rispondere. Grazie. Cordialità. Valentino

  2. Sna scrive:

    Che dire,un finale fantastico e molto sensuale,il sapore agrodolce del sangue,
    del amore e alla fine dei ricordi indelebili che restano anche se la signora Immortal alla fine scrive a Francesco che non lo cerchera piu e lo lascia senza risposte,lui intanto vuole salvare questi ricordi,e forse il messaggio finale “cio che finisce puo rinascere” vuol dire che il vero amore non finisce
    mai,mai dire mai.Complimenti Valentino e Marica,siete bravissimi,e spero che nel futuro ci saranno ancora romanzi cosi fantastici come questo che ormai e diventato la mia lettura preferita.Cordiali saluti.Sna

    • Marica C. scrive:

      Sna, grazie per averci sempre seguiti e soprattutto grazie alla tua sensibilità che ti permette di esternare una riflessione profonda come questa…

      Francesco ben dice: “I paradigmi e le situazioni mutano nel tempo, ma le passioni no! Quelle si assopiscono e possono riaccendersi pian piano o riesplodere all’improvviso.”

      Come in qualsiasi rapporto, bello o brutto che sia stato, che ha condiviso forti momenti emozionali si cela all’interno quel desiderio di non volersi più far del male… così il cuore, nonostante cerchi di tutelarsi, rimane in sospeso su quell’unico spiraglio di speranza diretto verso quell’essere ignoto che tanto lo attrae. Con la testa si può imparare a dimenticare, ci si può imporre di non pensare… ma il cuore no… l’amore è così imprevedibile nella sua prevedibilità.

      Un abbraccio
      Marica

      • Sna scrive:

        Grazie anche a te Marica,sei sempre molto gentile.Condivido in pieno il tuo pensiero,solo chi ha vissuto un grande amore sa conservare nel suo
        cuore tutti questi bei ricordi che rimangono indelebili.Certo con la testa
        si puo imparare e dimenticare ma il cuore no.L’amore e la cosa piu bella che esiste,imprevedibile,sempre,anche questa frase di Francesco conferma.Un abbraccio anche a te.
        Sna

  3. RIO TOCCO scrive:

    Molto interessante lo sviluppo della storia d’amore a senso unico,chiaro che Francesco alla fine si sente utilizzato e strumentalizzato,anche umiliato,e si avverte nelle sue ultime considerazioni l’inappagato desiderio di godere di quel corpo offertosi e poi negatosi con crudele cinismo,non si spiega altrimenti
    la cattiveria di lasciare un uomo in quelle condizioni,ansimante e gocciolante, roba da cercarla per mare e per terra,e poi lasciarla nelle stesse condizioni. Bravo Valentino,continua a deleitarci con i prodotti della tua scintillante fantasia.RU

    • Valentino scrive:

      Rio, la tua reazione orgogliosa di maschio mi inorgoglisce a mia volta. Non posso, però, non nutrire una punta d’ invidia nei confronti di Francesco che ha potuto gioire d’ una forte emozione, sebbene interrotta, al culmine del trionfo dei sensi. Questa è la vita, a volte si vince molte volte si perde e della sconfitta di Francesco vorrei subirne a iosa. Cercarla? Si, anch’io lo farei e non è escluso che Francesco lo faccia presto, in ossequio al detto: “Il ferro va’ battuto quand’è caldo”. Grazie per il tuo spontaneo commento.
      Cordialità
      Valentino

  4. ChryBiancoscudato scrive:

    Sono senza parole…! Un vortice di passione…la rapida,repentina e ininterotta sequenza di emozioni…mi ha sconvolto…rapito i sensi ! L’audace ma “sapientemente perfida” Immortal…..Dea affascinante che colorerà ogni mio sogno….che tingerà di grigioperla i miei incubi piu’ neri…! Siete stati magnifici…..superbo Valentino…Magica Marica ! Un abbraccio…e un bacio…..Chry.

    • Marica C. scrive:

      C’è una cosa che mi affascina del colore “grigio perla”, la facilità con cui la luce, diretta, soffusa o radente che sia, provochi sfumature così delicate ma così dannatamente nette allo stesso tempo che le permettono di passare dal bianco al nero con molta facilità, dalla chiarezza al mistero, come la “sapientemente perfida” Immortal che continua a crea emozioni contrastanti, persino tu Chry hai parlato di sogno e incubo… hai notato? eheheh

      Grazie per averci sempre seguiti!
      Un abbraccio.
      Marica

      • ChryBiancoscudato scrive:

        Come sempre ci capiamo subito al volo..io e te…Marica 😉 Hai colto subito il mio voluto contrasto tra luce o ombra….tra mistero e magia….tra Sogno e incubo…tra travolgente passione….e crudele e sadico allontanamento…! …..Sensazionale…..<3

  5. MariaCristina scrive:

    Caro Vale, ti rispondo al commento che hai postato su facebook. Così rispondo anche a chi l’ ha trovato troppo ” spinto”, anticipando, guarda caso, il tuo pensiero e dubbio sulle reazioni dei lettori.
    Allora….sì, Vale, l’ultimo episodio è MOLTO, molto erotico, forse un po’…come dici tu, “SPINTO”. Ma chi sono io per giudicare? E’ comunque bello. Sono arrossita….forse perchè per me il sesso resta una forma magica di amore che tocca varie ” passioni”. La tenerezza, il rispetto, la fantasia; l’altruismo che ti fa concentrare sull’ altro, su ciò che può fargli piacere, la dolcezza. Tutto questo lo raggiungi solo in un contesto, appunto, d’amore e di conoscenza, o, almeno, di ” intuizione” dell’ altro. Non in un incontro al buio, per quanto eccitante possa essere. Ma poi finisce tutto lì, come accade con quegli uomini che si girano dall’ altra parte dopo aver fatto l’ amore; invece di abbracciare la loro donna. Per prolungare il momento magico, splendido, appena vissuto.

  6. Valentino scrive:

    Cara Direttrice, le tue parole mi gratificano e alleviano il timore di essere stato frainteso. D’altra parte chi ha seguito tutta la storia sin dal principio, non avrà nulla da ridire sull’epilogo perché questo era insito nella logica dei fatti. Una giovane donna porta con se le ubbie della sua adolescenza che, in un certo senso, le hanno condizionato la vita. Infatti, i suoi frequenti rapporti con gli uomini sono stati sempre imperniati sulla ricerca di lui, Francesco. Non ha mai perso l’occasione di rinfacciare ai suoi partners occasionali di non essere lui, abbandonandoli a loro stessi, cinica incurante dei loro sentimenti.

    Ci sarà sicuramente chi obietterà che “Il Cofanetto Magico” viene letto anche dai molto giovani. E’ vero ma, secondo il mio parere, l’esposizione dell’atto amoroso tra IMMORTAL e FRANCESCO è ben poca cosa rispetto a quello che gli adolescenti hanno la possibilità di leggere e vedere in rete. Non mi sembra di aver esposto l’ atto carnale in modo volgare o offensivo al comune senso del pudore.

    Colgo l’occasione di ringraziarti pubblicamente per avermi dato visibilità sul tuo giornale. Non posso che manifestare profonda riconoscenza a Marica Caramia per avermi coadiuvato, supportato e sopportato nei miei momenti di isterismo creativo.

    Un grazie incommensurabile a tutti gli amici lettori che hanno seguito la storia a prescindere dal grado di apprezzamento da parte d’ognuno.
    Cordialità Valentino

  7. Elisa scrive:

    Se io avevo trovato la fine di racconto un po spinta, penso che era piu un complimento che na cosa negativa. Bilanciare su quell’ orlo dell’ erotismo sennza cadere nella volgarita e’ una rarissima capacita, che non a tutti riesce. Putroppo la maggioranza pecca o di un estremo o di un altro. Nel senso che a volte pur arrivando all’ erotismi stellae, alcuni racconti risultanto puntati solo a queso e non hann niente dentro. Qui invece la stroria finisce nel modo sorprendente e fino all ‘ultimo ti tiene con il fiato sospeso. Quindi oltre la lettura erotica e’ anche una VERA stioria, un lavoro da un autore con A maiuscola. Complimeti Vale, non vedo l’ora di vederla su uno schermo, piccolo o grande, che sia…

  8. Valentino scrive:

    большое спасибо , Elisa. E’ vero, quando si trattano argomenti che vertono sul sesso carnale non è difficile scadere nel volgare. Ti assicuro che nella “grotta” non è stato facile restare entro i limiti del comune senso della decenza in considerazione di quella atmosfera incandescente e per certi versi scabrosa. Siccome i due amanti non si conoscevano le loro reazioni avrebbero potuto evolversi in modo scomposto persino violento. E’ stato, infatti, un estremo atto di coraggio da parte di entrambi. Solo la cecità dell’ amore, l’ urlo silenzioso della carne e il disperato desiderio hanno potuto spingere Immortal e Francesco a osare così tanto. Spero che il tuo auspicio di poter vedere un giorno questa storia sullo schermo si realizzi. Con affetto.
    Valentino

  9. Nenè scrive:

    A dire la verità mi sarei aspettata un finale più definito e risolutivo, però nuovamente Valentino e Marica mi hanno piacevolmente sorpreso con la loro bravura…Bellissima storia, ottima caratterizzazione dei personaggi, linguaggio scorrevole e avvincente, poi i risvolti piccanti dell’ultimo episodio hanno dato quel pizzico di pepe che non guasta mai 😉
    Spero di poter leggere in futuro altri racconti/storie degli stessi autori.

    • Valentino scrive:

      Ciao Nenè. E si, lo so! Mi sarebbe piaciuto anche a me rivelare il nome dell’Immortale Signora ma ad un certo punto mi è sorto un dubbio. Forse Francesco si trovava tra due fuochi incrociati. Immortal, molto probabilmente ha il dono dell’ubiquità. Time will tell us ! Grazie

  10. Silvia scrive:

    E’ il primo romanzo sex che ho letto, raccontato egregiamente nei minimi particolari, ma mai volgare sei bravissimo ..complimenti a te e Marica

    • Valentino scrive:

      Silvia, rimembri ancora quel tempo etc, etc…..
      Sono felice di essere stato l’ involontario artefice dell tua iniziazione al culto della letteratura rivelatrice delle sensazioni latenti nel nostro intimo.
      Grazie
      Valentino

  11. Adele scrive:

    A me è piaciuto questo episodio finale, anche se c’è una separazione, chissà se si rincontreranno… forse è meglio così, rimane il desiderio di rivedersi e chissà! Devo dire anche che è stato un tantino osè, non volgare, per niente, ma comunque un po’ spinto.. comunque bello, complimenti!

    • Valentino scrive:

      Osé mi dici ? Forse si ! Le mie mani hanno fatto incetta della nera tastiera per dar sfogo al fiume d ‘indicibili parole, censurabili sensazioni e forti emozioni . Mi è costata fatica non scadere nel grossolano, almeno spero.
      Grazie Adele per il tuo commento sincero.
      Valentino

  12. Dolores scrive:

    Caro, non son brava con le parole pero e’ stato triste e coinvolgente. Bellissimo!

    • Valentino scrive:

      Dolce , cara Dolores, averti come amica è una fortuna infinita. Il tuo è si un breve commento ma hai saputo rinchiudere nelle poche parole la sintesi astrema d’ un travagliato amore. Non farci caso, sto bene e non ho nemmeno bevuto. TVB
      Valentino

  13. Tommaso Cavallo scrive:

    Coinvolgente… passionale… caldo come l’amore e il desiderio!
    L’ho letto, “divorandolo”, con gli occhi! Bravi!

    • Marica C. scrive:

      “Divorandolo”? Qualcosa mi fa capire che ti è piaciuto!
      Amore e desiderio sono alla base di questo romanzo e i risvolti psicologici danno sapore alla vicenda… e, mentre cercavo di esprimere il mio pensiero, mi è venuto in mente un libro letto un po’ di tempo fa “Il diavolo in corpo” di Raymond Radiguet… “A forza di vivere con l’idea fissa su un’unica cosa, bramandola ardentemente, non noti più il crimine dei tuoi desideri…” questa frase sembra quasi scritta da Immortal! ehehe
      Grazie ancora Tommaso! :)

  14. Romina scrive:

    Finale adatto alla storia erotico al punto giusto che lascia un margine di spazio alla continuità al lettore. Bravo Valentino, belle immagini Marica e un augurio che Immortal diventi presto un film, la storia si presta per avere anche dei protagonisti reali. Romina

    • Valentino scrive:

      MAGARI ! Direbbe Renato Zero ! Cara Romina , speriamo che il tuo augurio che Immortal diventi un film si avveri. Grazie. Valentino

  15. Maria Cristina Giongo scrive:

    Quanti complimenti!!!! Valentino e cara Marica, sarete contenti! Bello anche quello di Tommaso Cavallo, che ha “divorato” il racconto con gli occhi….che cosa puoi desiderare di più, Valentino????? Una bella soddisfazione!

  16. Valentino scrive:

    Eh si, cara Direttrice, è tutto bello e gratificante. Senza di te tutte queste emozioni non le avrei, direi avremmo, volendo interpretare anche il pensiero di Marica, mai vissute. Grazie di esistere, quindi. Valentino

  17. Maria Cristina Giongo scrive:

    Mi sto commovendo, ragazzi! Il merito è tuo, Vale; poi hai trovato quell’ angelo di Marica che ha creduto al tuo sogno ed è salita con te sul tappeto volante…

    Ma lo hai raccontato al nostro Albano? Ne sarà felice anche lui, come lo è per ogni successo dei suoi amici!

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