Isis. Tragedia a Parigi. E’ più di una guerra. “La terapia” della violenza. L’olandese Pim Fortuyn provocò le ire di un imam dichiarandosi omosessuale. Anche Oriana Fallaci avevano previsto tutto questo orrore.

Parigi. 13 novembre 2015. Evacuazione dei feriti sopravvissuti al massacro nella dalla sala per concerti Bataclan, rivendicato dall’Isis. Foto AP.

Sale il numero dei morti della carneficina di ieri sera, rivendicata dall’Isis, per colpire Parigi: un nuovo avvertimento a tutto il mondo che niente più li può fermare. Sono 129 quelli registrati sino ad ora; oltre a 355 feriti fra cui più di 90 gravi. Innocenti esseri umani che avevano deciso di trascorrere una serata, spesso con la famiglia, in un ristorante, ad un concerto, allo stadio. Ma per l’Isis l’essere umano non esiste. Esistono solo “gli infedeli” da punire. E nel peggior modo possibile. Come ha fatto uno degli attentatori guardando negli occhi una madre seduta al tavolo di un caffè con i suoi figli: prima ha sparato ai ragazzini, poi a lei.

Pim Fortuyn, politico e sociologo olandese cattolico ( 1948-2002), del partito “Leefbaar Nederland” (Per un…”Olanda vivibile”). Durante un dibattito televisivo provocò un imam dichiarando la sua omosessualità.

Questa è la crudeltà del malvagio: prima di ucciderti ti faccio soffrire, costringendoti ad assistere alla morte di chi ami di più. Non possiamo neppure definirla guerra.
I nostri soldati partivano per il fronte con nel cuore la speranza di non dover mai sparare a nessuno per difendere la loro patria. Gli “addetti della setta Isis” vengono addestrati all’aggressione. Si tratta di una vera e propria “terapia della violenza”.

Giovedi sera è stato ucciso Mohammed Emwazi (28 anni), meglio conosciuto come Jihadi John, nato in Kuwait ma di cittadinanza britannica: tristemente noto per essere il tagliatore di teste più volte ripreso nei video di propaganda dell’Isis, intento al suo atroce “lavoro” di macellaio umano. Pare che una volta…questo giovane fosse di carattere mite, un ragazzino come tanti. Poi è passato all’Isis, ha cominciato a fumare hasj, a bere alcool, a “credere” ad un certo Allah da “onorare” con atti di furia distruttiva verso l’infedele.

Il politico olandese Geert Wilders anni fa si è scagliato contro lo stato islamico e i migranti che entravano nei Paesi Bassi senza che venisse controllata la loro provenienza. La sua protesta, troppo estrema, non venne ascoltata; al contrario, fu processato per “aver seminato odio razzista”.

A proposito vi invito a leggere questo mio articolo che vi farà sicuramente riflettere. Da notare che è stato pubblicato dal quotidiano Il giornale il 30 agosto….2007. Cliccate qui.

Un altro politico e sociologo olandese, più pacato nell’espressione delle sue convinzioni anti islam, Pim Fortuyn, ammazzato il 6 maggio 2002, aveva predetto ciò che è accaduto ora (come leggerete nel link all’articolo citato qui sopra)

Pim Fortuyn temeva l’intolleranza della comunità musulmana. Nel 2002, poco prima di morire, in un dibattito televisivo, Fortuyn provocò un religioso musulmano dichiarando la sua omosessualità. Alla fine l’imam esplose apostrofando Fortuyn con termini fortemente anti-omosessuali. Fortuyn con calma si girò verso la telecamera e, rivolgendosi direttamente ai telespettatori, disse loro che questo è il genere di cavallo di Troia dell’intolleranza che gli olandesi stanno accogliendo nella loro società nel nome del multiculturalismo”.

Infine, ma non ultima, c’è stata (e purtroppo non c’è più ) la nostra Oriana Fallaci, che ha trascorso tutta la sua vita di donna e giornalista a combattere i soprusi di quella che lei definiva ”la cultura della non cultura”. Anche lei aveva predetto tutto, persino che ci sarebbe stato un grave attentato a Parigi, perchè l’islam odia la Francia. Ricordate il suo libro, che vi invito a leggere e rileggere, ”La rabbia e l’orgoglio”?

Sono anni che assistiamo all’orrore di uomini ma anche donne e “bambini bomba”, costretti a farsi saltare in aria provocando la morte di altri innocenti. Per amore di un’ “entità” che neanche capiscono e per la cattiveria degli adulti. Soltanto pochi giorni fa si è consumata la tragedia dell’ attentato all’aereo russo che sorvolava il Sinai, in Egitto; sulla terra sono rimasti i resti di quelle povere creature che desideravano solo godersi una sicuramente meritata vacanza.

Ora la nuova, puntuale “vendetta” attuata proprio e ancora a Parigi, rivendicata dall’Isis, che si definisce stato islamico e che come tale vuole impossessarsi del mondo intero. Abbiamo visto altri cadaveri per terra, davanti allo stadio dove si teneva la partita di calcio Francia-Germania, nel Caffè Le Carillon, al ristorante Le petit Cambodge, all’interno della sala per concerti Bataclan.
I malvagi sono entrati armati di kalasjnikovs nella sala dove si teneva un concerto del gruppo rock Eagles of Death Metal e hanno sparato a raffica contro i giovani presenti, caricando le loro armi per ben tre volte.

E’ ora che si fermi questa guerra che non ha nulla a che vedere con la religione, con i “veri” musulmani che al contrario credono nella pace; ma soltanto con gruppi di criminali, pazzi assassini, che vogliono colonizzare il mondo seminando morte e distruzione. Non dimentichiamo che adesso stanno marciando su Roma. E questa volta, scusate la parola, “sareste dei coglioni” griderebbero (forse) Pim Fortuyn e di sicuro Oriana Fallaci, continuando a sottovalutare le loro minacce. A chi sostiene che la colpa sia di chi bombarda i Paesi islamici, a chi vende loro le armi rispondo che pure questo è orrendo, considerato che serve solo a provocare altri morti spesso innocenti. Tuttavia anche rimanere inerti in attesa di altre stragi è un errore mortale.

Maria Cristina Giongo
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6 Responses to “Isis. Tragedia a Parigi. E’ più di una guerra. “La terapia” della violenza. L’olandese Pim Fortuyn provocò le ire di un imam dichiarandosi omosessuale. Anche Oriana Fallaci avevano previsto tutto questo orrore.”

  1. Claudia Tagliabue scrive:

    Ottimo articolo Cristina. Condivido in toto e nulla c’è da aggiungere e nemmeno da commentare. Lo hai fatto tu in maniera più che esaustiva. Solo una cosa: credi che qualcosa/qualcuno si muoverà dal proprio “trono” per difendere il nostro Paese? A parole, sicuramente. Siamo in mano ad una massa di disgraziati burattinai e noi i poveri burattini…

    • admin scrive:

      Grazie, Claudia e mi auguro che si muovano adesso…..non si può più stare fermi e zitti davanti a tante povere vite umane annientate, davanti alla minaccia di nuovi attacchi e stragi. Fra cui la distruzione della nostra bella Roma, della nostra storia, cultura, religione. Pensiamo anche alla salvezza di quei ragazzini innocenti che riempono di bombe e poi li portano in una mercato, dopo averli convinti a farsi saltare in aria sul posto, distruggendo altre vite umane.

      • Claudia Tagliabue scrive:

        Me lo auguro anch’io, naturalmente. Per quanto riguarda la seconda parte della tua risposta, Cristina, non c’è soluzione, anzi non vogliono essere salvati, sono stra convinti di ciò che fanno. Indottrinati dalla nascita….

        • admin scrive:

          Hai ragione in parte, Claudia, in quanto noto, anche nelle loro donne, una gran voglia di uscire da un certo clima ” di schiavitù”. Inoltre ci sono anche tanti musulmani che si dissociano da tutto questo orrore….e vogliono solo la pace. Ovviamente chiedono anche il rispetto delle loro tradizioni, ma non hanno nulla a che vedere con i tagliatori di teste….

  2. Elisa scrive:

    Sarà, ma io di condanne palesi dell’Is da parte loro non ne vedo e non ne sento. Che poi le loro donne abbiano voglia di liberarsi dalla schiavitu’ non stento a crederlo: ho fatto vent’anni fa un viaggio in Siria ed ho visto come donne e bambini vengono trattati. Ed ho ancora negli occhi gli sguardi di quelle donne verso di noi donne occidentali, come se fossimo una specie irraggiungibile. E quei piccoli che trascinavano pesi sulle spalle…
    Mah, mi sa che Oriana aveva capito tutto.

    • admin scrive:

      Cara Elisa,
      qui in Olanda anche i musulmani si stanno ribellando contro l’Is. In quanto alle donne, per loro è ancora più difficile. Leggi l’interessante recensione di un film che uscirà fra due giorni sul Cofanetto, scritta da Marco Capriotti. Ti interesserà sicuramente. Marco è giovane ed il suo parere è importante. Con lui il Cofanetto ha acquistato anche una voce giovanile….di cui avevamo bisogno, visto che… “la vostra direttrice” è oramai di un’altra generazione ( tanto per non buttarmi giù di morale definendomi ” vecchia” )

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