Al Festival di Sanremo 2011 ha vinto l’amore.

Gianni Morandi, presentatore del Festival di Sanremo 2011

Roberto Vecchioni, i Modà ed Al Bano hanno trionfato presentando belle ed intense canzoni, interpretate con passione ed emozione. Tutto il resto è noia…come cantava Califano ai tempi in cui era ancora lucido. Poca professionalità e vestiti da incubo.

Roberto Vecchioni vincitore del festival di Sanremo 2011

Secondo me quest’anno a Sanremo non c’è stato un primo, secondo e terzo vincitore; i primi tre che sono arrivati in testa alle classifiche sono a pari merito.
Splendida la canzone di Roberto Vecchioni, che ha emozionato sino dal primo momento in cui è salito sul podio, la prima sera.
Meravigliosa anche l’interpretazione di Emma ed i Modà; coinvolgente, ricca di passionalità e professionalità, soprattutto per come è stata portata in scena. Emma Marrone ed il suo partner hanno cantato non solo bene ma anche con il cuore, l’anima ed il corpo.

Emma durante la sua appassionante esibizione con i Modà

Anche Al Bano si è presentato con grinta, desideroso di far conoscere il suo messaggio, in cui credeva e crede fermamente: come in ogni cosa che fa. Infatti non si è scomposto più di tanto quando all’inizio è stato eliminato per l’incompetenza di quelli che non sanno apprezzare la sua intelligenza e la sua voce (giudicata quasi “fuori moda”).
Senza capire che il bel canto è comunque bel canto; in qualsiasi epoca si viva. Ne sono testimoni i suoi fans, giovani e meno giovani, che lo hanno sostenuto con gioia, entusiasmo ed affetto, tanto da cominciare su facebook una battaglia a favore del suo “ripescaggio”, capitanata dalla loro presidentessa Elena Spiga!
Allora….viva le Albanizzate e gli Albanizzati!

La copertina del disco che Al Bano ha presentato al festival con la speciale canzone Amanda è libera.

Patty Pravo, che piace tanto al mio amico Matteo Zanni, campione di pattinaggio artistico, è sempre un mito ma dovrebbe “rinfrescare la voce” per adattarla al suo look sempre di classe nonostante l’originalità.
Inoltre la sua agente è stata scortese con chi voleva avvicinarla; e questo l’ha penalizzata nel momento in cui il suo pubblico voleva dimostrarle il suo affetto.

Di Gianni Morandi vorrei dire solo… che mi faceva molta tenerezza perchè sembrava un pesciolino fuor d’acqua. Un ottimo cantante ma di sicuro non un presentatore eccellente. D’altra parte ognuno ha i suoi ruoli e non può eccedere in tutto. Infatti a me è piaciuto molto proprio quando ha cantato una canzone del suo amico Gianni Bella, “Rinascimento”. Sicuramente si è impegnato molto per offrirci un buono spettacolo. Tuttavia non doveva dire, quando veniva intervistato, che la canzone più bella era quella di Vecchioni. Perchè è stata una vera ingiustizia nei confronti degli altri cantanti. Poteva aspettare la fine del festival per esprimere il suo parere personale. Senza contare che continuava a chiamare Al Bano “vecchio leone”. Sino a che quel simpaticone di Al Bano ha reagito dicendogli che gli andava bene che lo chiamasse leone ; ma vecchio NO! Della serie…vecchio sarai tu!

Gianni Morandi pensieroso

Per il resto…abbiamo assistito a brutte interviste come quella a Monica Bellucci, allibita di fronte all’incontenibile Morandi che a momenti le saltava addosso continuando a ripetere che non “resisteva davanti a tanta bellezza”…mentre io mi aspettavo che sua moglie salisse sul palco e gli mollasse un bello schiaffone per fargli capire che stava esagerando…O come l’intervista a Robert De Niro, che comunque “se la tira troppo”; per tutti i soldi che si è portato a casa…poteva anche rispondere qualcosa di più intelligente invece delle solite banalità legate alla pizza, gli spaghetti ed il sole italiano. Alla fine ha pure contato sino a cinque, nella nostra lingua…provocando l’entusiasmo della Canalis che ha urlato “parla anche italiano”!

Gianni Morandi con le sue belle assistenti, Belen ed Elisabetta Canalis

Stendiamo un pietoso velo di silenzio su di lei, Elisabetta Canalis, che si è esibita in un balletto amatoriale che magari andava provato un po’prima….e su Belen Rodriguez, che la bacchettava ogni volta che faceva un errore, con la faccia del tipo: “santo cielo quanto è cretina questa!”

In realtà di errori ne hanno fatti tanti; come se non avessero mai provato prima. Per esempio, è così difficile ricordarsi in un solo colpo il nome del cantante, della canzone e del direttore d’orchestra? Voglio dire: è così difficile ricordarselo, oppure leggerlo sul gobbo, che serve proprio a far in modo che non avvengano vuoti di memoria?

Benigni ha raccontato in modo molto avvincente la storia d’Italia e la sua “versione” dell’Inno di Mameli. Bravissimo, ma per 250.000 euro potevo raccontarla pure io, preparandomi bene con anni di anticipo. Spero che il direttore artistico del festival, Gianmarco Mazzi, e quello di Rai Uno, Mauro Mazza, d’accordo con il bravissimo comico, decidano di devolverne la metà alle famiglie italiane dei tanti operai ed impiegati in cassa integrazione. Riprendendosi quelli di De Niro. Sarebbe un bel gesto!

I due comici che hanno risollevato le sorti di Sanremo: Luca e Paolo

A proposito di comici, se la sono cavata benissimo quelli del programma Le Iene, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, gentilmente imprestati da Mediaset alla Rai per sostenere Gianni Morandi nella conduzione. E in effetti l’hanno “sorretto” nei momenti difficili, con grande bravura e professionalità, risolvendo parecchi problemi di organizzazione-disorganizzazione. Recuperavano le buste perse, i direttori d’orchestra mancanti e punzecchiavano le due “assistenti” (Belen e la Canalis) quando entravano in coma profondo, non sapevano più che cosa dire; rigide come statue.

La cosa più brutta del festival? I vestiti dei cantanti! A cominciare da quello indossato la serata della finale dalla moglie del campione di Formula 1 Fernando Alonso; che non sapevo prima chi fosse e non mi ricordo nemmeno adesso come si chiama. Una cosa è certa: che gridava vendetta. Vendetta contro lo stilista che l’ha “creato”, se così si può dire. Starebbe male alla ragazza più bella del mondo!

Altro stilista da punire subito sarebbe quello della Tatangelo, in grado di imbruttirla, aiutato dal suo truccatore, con un tale sadismo che veramente si meriterebbe come minimo gli arresti domiciliari. Quando è stata eliminata, poverina, l’avevano pettinata come un carciofo. Eppure non canta male: anzi!

Anche Nathalie non scherzava con quegli abitini corti portati sempre con gli stivaletti da muratore. Per non parlare di Anna Oxa con quegli incredibili pantycollant da cui uscivano lunghi pelucchi pelosi. Come zampette di ragno: decisamente da incubo! Come la pettinatura e le movenze. Io me la sono veramente sognata di notte. Il resto dell’abbigliamento sembrava comprato in un mercatino di abiti di seconda, anzi, di terza mano.

Anna Oxa in versione ragnatela

Una parola la vorrei spendere a sfavore di Giusy Ferreri, che ha cantato “ Il cielo in una stanza” come una paperetta impazzita. Chi le ha insegnato a cantare in quel modo? Con quei vocalizzi nasali estremi-orrendi-inamissibili per una canzone dolce e romantica come Il cielo in una stanza? E’ mai possibile che nessuno l’avesse ascoltata prima? Prima che la cantasse? Meno male che è arrivato Toto Cutugno a risollevare le sorti della serata dedicata ai150 anni dell’unione d’ Italia; semplice, misurato ma fiero e sicuro della sua bravura. Vicino ad uno spaurito Tricarico, decisamente impacciato di fronte ad un simile artista.

Ecco, quello che mancava in questo festival era una professionalità maggiore; non tecnica, non da parte della regia e della scenografia, a cui va tutto il mio plauso. Ma proprio da parte della maggior parte degli altri protagonisti, tra l’altro profumatamente retribuiti.

Se poi si pensa che il Festival è stato aperto da Antonella Clerici vestita come il Mago Telma, che si è seduta sulle scale con la sua bimbetta di soli pochi anni di vita…non mi resta che dare ragione al critico televisivo del Corriere della sera, Aldo Grasso, che ha definito la cosa…” da telefono azzurro!” Lanciamo un appello affinchè finalmente si tutelino questi poveri esserini indifesi che ad una certa ora dovrebbero starsene al calduccio a sognare nel loro lettino di casa.
Meno male che la chiusura è stata di livello, premiando, come ho detto all’inizio, tre bellissime melodie.

D’altra parte la forza attrattiva di questa manifestazione, che regge da ben 61 anni, sta proprio nel premiare le canzoni italiane che ancora sanno parlarci di amore ed emozioni. Per farci sognare: fra un gossip e l’altro.

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

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17 Responses to “Al Festival di Sanremo 2011 ha vinto l’amore.”

  1. Emanuela scrive:

    Non ho seguito molto il festival di Sanremo a parte qualche sbirciatina e sentito qualche canzone…
    però ogni anno c’è una polemica nuova.
    mi piacerebbe tanto che si tornasse ai vecchi tempi, quando non c’era il televoto e i cantanti venivano premiati per il loro vero talento….
    ve lo ricordate il palco pieno di fiori quando qualche artista cantava in maniera divina? ed i vestiti delle donne?
    il festival una volta era un sogno per tutti, tutti appiccicati alla televisione a sognare…ora invece è noia pura noia… sempre la solita kermesse.
    quest’anno a dire il vero mi sono piaciuti Luca e Paolo delle Iene, una ventata di aria fresca.
    sarà solo una mia idea, ma io farei il festival ogni 3/5 anni. ci sarebbe molta più curiosità e ci si dimenticherebbe un po’ di quello precedente

  2. maria cristina giongo scrive:

    Forse hai ragione, Emanuela; ogni 3 anni!

    Però noi italiani alla fin fine amiamo questo festival! Proprio perchè è di NOI ITALIANI!

    Infatti gli ospiti stranieri andrebbero eliminati; vengono da noi con l’aria supponente, prendono un sacco di soldi per dire 4 cretinate su “O’sole mio”, si negano al pubblico e ai giornalisti. E se ne vanno senza aver lasciato il segno.
    Robert de Niro non ha fatto nulla; solo la promozione del suo film. E quando finalmente ha detto SI’ in italiano …Morandi si è prodigato in complimenti perchè aveva detto DUE SILLABE nella nostra lingua!

    Quando poi si è messo a contare in italiano la Canalis lo stava per abbracciare. Pare che per queste cavolate abbia preso 150.000 euro!
    Spero che non sia vero. E’ il prezzo di un appartamento che farebbe tanto comodo a parecchia gente a rischio di sfratto.

    E non aggiungo altro se non che….il prossimo anno i primi eliminati dovrebbero essere le star straniere!!!!!

  3. emanuela scrive:

    GIUSTISSIMO CRIS QUELLO CHE DICI.
    ANZI CREDO CHE PER UN ITALIANO RESIDENTE ALL’ESTERO, IL FESTIVAL SIA COME UNA “RIUNIONE DI FAMIGLIA” PERTANTO GLI OSPITI STRANIERI SONO SGRADITI…
    PERò SAI CHE NOI TUTTI QUEI GIORNI?
    PERCHè NON FARE VENERDì,SABATO? LA DURATA è ILLOGICA, PROTRARRE AVANTI FINO ALL’UNA DI NOTTE UN PROGRAMMA è RIDICOLO… CHI LO GUARDA DALL’INIZIO ALLA FINE? CREDO NESSUNO, NEANCHE IL PIù NOSTALGICO DEGLI ITALIANI CHE VIVONO A NEW YORK O IN CANADA!!! (per fare un esempio…)
    E POI CHE GUSTO C’è SAPERE GIà CHI VINCERà ANCORA PRIMA DI SENTIRE LA CANZONE?
    CHE MECCANISMO C’è DIETRO A TUTTO?
    SOLO SOLDI??????? E POI LI VANNO A BUTTARE PER DE NIRO…..

  4. ERSILIA scrive:

    Molto bello il tuo articolo….Grazie per i complimenti fatti a Toto Cutugno, molto belli, sinceri e profondi……Mancava davvero solo Toto a questo Festival per renderlo ancora di più pieno di amore…..ci siamo dovuti accontentare solo di lui per una sera che ha salvato la situazione.Spero che questo tuo articolo lo leggono i tuoi colleghi soprattutto quelli che continuano a disprezzare Toto, sputando solo cattiverie su di lui, uno a caso Dario Salvatori oppure Fegiz che nel 2008 ha dato il meglio di se contro Toto.Grazie per apprezzare la profondità e sensibilità di Toto!
    Ersilia futura presidente del Fan Club (official) di Toto Cutugno

  5. cristina scrive:

    Cara Ersilia,

    grazie per il tuo commento. Purtroppo c’è gente che disprezza …tanto per disprezzare! Senza alcuna competenza ma solo per cattiveria ed invidia.

    Criticare è un’altra cosa; si può anche fare senza malvagità e senza stroncare le persone.

    Ho saputo che Rai Uno ha letto un mio articolo del Cofanetto Magico perchè venerdi scorso mi ha telefonato un loro regista. Per cui spero che leggano pure questo.

    Allora…benvenuta fra noi…futura presidentessa del fans club di TOTO Cutugno!

    Un abbraccio!

    Cristina

  6. Roberto Allegri scrive:

    Cara Cristina, mi hai fatto morire col tuo articolo!!! Che humor! Fantastico. Concordo su tutta quanta la tua analisi. Aggiungo solo una cosa. Che i giornali e la tv hanno parlato POCHISSIMO di Albano, te ne sarai accorta. Come sempre, il suo successo dà un fastidio tremendo a certe cricche di intellettuali che lo considerano vecchio e sorpassato……ma sappiamo che se c’è un artista che si è sempre rinnovato al passo coi tempi è proprio Albano. E spendo due parole anche per Davide van De Sfroos……lo so che non è olandese. In dialetto “Van de Sfroos” significa quelli che vanno di frodo, cioè i contrabbandieri. Era ora che il dialetto lombardo avesse la sua giusta considerazione anche al Festival dopo tanti anni di Nino D’Angelo e altri cantanti napoletani. Perchè non esiste alcuna differenza tra canzoni in lombardo e in napoletano, la differenza sta solo nelle belle canzoni o in quelle brutte!

    • cristina scrive:

      Hai ragione, caro Roberto…

      mi ero scordata di Davide van de Sfroos! A mio marito Hans la sua canzone è piaciuta molto e ora sarà felice di sapere che cosa significa ” Van de Sfroos”!

      Però io ho visto molti articoli su Al Bano ( OGGI, CHI, Novella, Tv sorrisi e canzoni, Libero…); d’altra parte lui se ne frega delle critiche. C’è una tale serenità nel suo cuore, che a volte lo invidio! Però deve stare attento alle risposte che ingenuamente dà a certi giornalisti, perchè spesso le cambiano e girano a loro uso e consumo….

      Un abbraccio,

      Cristina

  7. Flower Power scrive:

    Cara Cristina
    Prima di tutto complimenti per questo ottimo articolo,bravissima come sempre,mi hai fatto anche ridere un po.Che dire il festival purtroppo non e piu come una volta,negli ultimi anno lo seguo solo quando c’e Al Bano,Toto
    Cutugno,Fausto Leali etc… Con il festival di questo anno sono contenta piu o meno,secondo me scusa la parola hanno “rotto” con quelli di X Factor e Amici,
    proprio ogni anno,la canzone di Emma e di Moda non mi piace molto,poi mi soprende grande Anna Oxa aveva sempre buone canzoni,Giusy Ferreri e la Tatangelo niente speciale,le unice canzoni che mi sono piacciute sono quelle di Al Bano e di Roberto Vecchioni,condivido in pieno quello che ha detto per lui,anche se se arrivato terzo per noi fans che lo vogliamo bene e sempre il numero uno,e condivido anche quello che dici per grande Toto.
    Un saluto grande

  8. antonella scrive:

    grazie cristina per i complimenti fatti al nostro toto cutugno senza di lui san remo non sarebbe stato lo stesso. toto ha salvato la situazione giovedi facendo la sua sua bellissima magia io vorrei dire ad alcuni giornalisti tipo fegiz e salvatori che lo lasciassero stare perche e solo l’invidia che li fa parlare forse vorrebbero essere al posto di toto? toto e una persona leale sincera e grazie a dio c’è gente che lo stima e lo ama con tutto il cuore.grazie ancora con tutto il cuore per aver apprezzato la sensibilita e la dolcezza ciao da antonella fan di toto cutugno e fierissima di esserlo

  9. cristina scrive:

    Grazie a tutti per i vostri commenti e complimenti! Un abbraccio,

    Cristina

  10. Matteo Zanni scrive:

    Cara Cristina,
    non sono molto presente perchè stiamo lavorando come pazzi per gli show a venire e la sera quando arrivo a casa sono stravolto.
    Non ho seguito molto questo Festival però non mi sembra sia stato questa perla che tutti si aspettavano con il Morandi “che è uno dei noi(cantanti)”.
    Sono contento che abbia vinto Vecchioni come sarei stato felice se avesse vinto Albano perché,al di là della canzone che può rimanere più o meno impressa nella mente,hanno portato un testo degno del loro nome.Un testo che non tutti possono scrivere,un testo ricco di emozioni ma anche di scuola.E loro hanno fatto e fanno scuola perché sono pezzi di storia e purtroppo in Italia si ha il brutto vizio di ridicolizzare o gettare infamia sui nomi che ci fanno orgogliosi in campo internazionale.Nulla da togliere ai Modà,che credo siano un gran gruppo ma son all’adolescenza della loro carriera e non sono marcatamente distanziati dai quei prodotti della televisione moderna quali sono i cosiddetti talent di turno che escono da Amici o Xfactor.Il culto della personalità viene meno oggi.
    Kalispera secondo me è l’emblema di tutto questo mondo costruito così,con un manuale fai da te comperato in edicola,tendente ad annullare la differenza tra il professionista ,che ha vissuto un processo o una formazione della mente,dell’anima e della persona,e il talentino che ha partecipato ad un talentshow e in un paio di mesi è star.I talent show sono una grande cosa,soprattutto in un’Italia dove un ragazzo per dare spazio alle sue fantasie in sala prove si deve svenare e i ragazzi di soldi non ne hanno.Ma vanno usati nel modo corretto.La formazione dell’artista si salta a piè pari,vieni lanciato come una star e poi se resisti va bene e alla gente sembra piacere.Ma purtroppo senza una scuola alle spalle queste nuove giovani e meravigliose voci saranno destinate a cantare sempre le solite quattro canzonette per poi sparire.La personalità si forgia anche sul pentagramma e sulle ragioni che permettono alla letteratura musicale di essere quel che è oggi,dunque sulla memoria storica.Quanti oggi credi possano apprezzare un musicista come George Gershwin?Quanti sanno che Gershwin è colui che ha cambiato per sempre la musica facendo della classica la musica del passato e del jazz\musica leggera\pop\rivista la musica del futuro?.
    Oggi una Tatangelo che canta Bastardo o qualcun’altro che canta di sesso e di droga facendo rock pesante vorrebbe passare per trasgressivo(in Inghilterra mi sembra diversa la situazione,parlo dell’Italia che non è lontana dal modello americano)ma non si rendono conto che ci vuole anche una struttura solida per cantare di sesso e di droga.Ecco perchè sesso e droga cantati dai Rolling Stones sono storia,cantati da qualcun’altro sono noia.
    E non ultimo l’abbigliamento.Ho visto qualcuno arrivare sul palco con scarpe da tennis e jeans per intonare testi non proprio leggeri o di denuncia(sono onesto non ricordo chi,ma ho visto qualcosa di simile).
    Sanremo era tutto.Era una vetrina anche per la moda,la raffinatezza(Il duetto “Ti sputtanerò”?).
    Nicoletta,Vecchioni,Battiato,Albano saranno i soliti vecchi nomi ma dipingono un’Italia che fa sognare.Tra questi metterei Nathalie.Mi piace tantissimo,nonostante il contesto talentshow.Sembra così gelosa della sua personalità,non se la farebbe rubare da nessuna ragione commerciale e questo fa di lei un’artista stilosa a modo suo che parrebbe non scendere a compromessi,tanto che ad Xfactor ha scritto lei stessa il suo brano inedito.
    Patty Pravo è un personaggio fuori dal comune.La voce è vero non è più fresca come un tempo ma va di pari passo con la sua maturità che fa di lei un angelo sul palco,sfuggente elitaria ma con un animo da bambino.Lei è il prodotto di chi non si è fatto rubare la mente e l’anima dal mercato,dopo aver deciso all’età di 15 anni di firmare il suo primo contratto libera da ogni vincolo artistico mettendo sempre l’ultima parole sulle scelte.L’artista,formato a dovere,deve avere l’ultima parola sulle scelte artistiche appunto.Questo perché si possa avere un’immagine coerente,dal testo al vestito alla melodia.
    Nicoletta in prima serata,in abito nero e capelli raccolti,portava con sè 40 anni di storia della musica italiana e non solo.Portava con sè un testo meraviglioso,scritto da un giovane autore,che le si cuciva addosso perfettamente.Come un abito creato per lei,come già fece Vasco Rossi per lei nel’97 con “E dimmi che non vuoi morire”.
    Lei stessa dice:”Non fatevi rubare la mente,le idee e non fate influenzare la vostra personalità da quello che succede in giro o dal mercato.Abbiate un animo bambino”.Credo che in questa frase ci siano tutte le ragioni che possano “giustificare” un declino della produzione nel nostro paese,fatta di momenti di gloria che durano un mese e silenzi di anni e anni.L’Italia che all’estero si ricordano è un’altra.E’ un’Italia di un fascino incredibile,è l’Italia dell’industrietta del Boccaccio,è l’Italia dei veri sarti come Valentino e non dei prodotti Made in China venduti sotto grandi marche,è l’Italia laboriosa che si prende cura del suo territorio unico al mondo fatto di sapori e profumo che tutti ci invidiano.Non è l’Italia che vanta di un numero incredibile di trasmissioni di calcio,di talkshow tristissimi.

  11. Ana Betty del Rio scrive:

    Cara Cristina, Complimenti per questo tuo articolo, veramente, sei geniale… mi hai fatto anche un pò ridere sui commenti dei vestiti… Hai ragione, la penso come te… che poca eleganza!!! La Oxa, La Tatangelo (che sono belle donne) e vestite e pettinate così senza gusto!
    La moglie di Fernando Alonso si chiama: Rachel del Rosario. Carina pure lei, ma purtroppo non hanno saputo vestirla ne pettinarla.
    Il nostro Al Bano invece che dire: The Best. Splendido!!!
    Un caro saluto Cristina. A presto,
    Betty.

  12. Gemma Santinelli scrive:

    Cara Maria Cristina è veramente bello l’articolo! Per quanto riguarda Albano credo che doveva essere premiato per la grandezza dell’artista, ma soprattutto ddella persona: avrete sicuramente notato che durante tutto il periodo sanremese è stato simpaticissimo,disponibilissimo nonostante lo stress che possiamo solo immaginare! Penso purtroppo però che ci sia una sorta di pregiudizio nei suoi confronti. Proprio per questo suo grande successo viene disprezzato e considerato “popolare” nel senso negativo del termine, è come se per principio,perchè ha passato gli “anta” o non so per quale altro motivo non lo facciano vincere! secondo me ha ricevuto molti più voti di Vecchioni ( premetto che la canzone di Vecchioni era bellissima, ma i voti sono un’altra cosa) solo che per il meccanismo televisicìvo era necessario che vincesse il ” professore”. A parte queste piccole polemiche Albano è il numero uno nella vita e non ha bisogno di vincere un sanremo! Ha tutto l’affetto dai suoi fans! Inoltre il giorno successivo all’eliminazione è stato fantastico: tutti uniti e in contatto per il suo “ripescaggio” !!
    Io lo amo,non c’è che dire! 😀 mi da una carica pazzesca ! FORZA ALBANO!

  13. maria cristina giongo scrive:

    Grazie, Gemma per il tuo bel commento, che sono sicura farà piacere ad Al Bano!!!

    Cari saluti,

    Cristina

  14. Wilmette scrive:

    Wilmette…

    Al Festival di Sanremo 2011 ha vinto l’amore. | Il Cofanetto Magico…

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