Dossier pedofilia, 1a parte

Bollino Rosso

Marc Dutroux

Mentre stiamo per pubblicare abbiamo saputo che in Germania un’altra bambina di 9 anni è stata trovata violentata ed uccisa. Ogni giorno nel mondo spariscono o vengono violentati bambini.

di Maria Cristina Giongo

Processo Dutroux: una storia di orrori senza fine. Arrestato e condannato Victor Hissel, avvocato difensore della famiglia delle vittime del mostro belga Marc Dutroux (vedi foto sopra), trovato lui stesso in possesso di materiale pedopornografico. Scoperto grazie all’Operazione Koala nella cui rete sono caduti anche degli italiani.

Incredibile: Dutroux su Facebook!

Victor Hissel

Interpol, Europol, Eurojust e il nostro Ministro Franco Frattini, tutti coalizzati nella lotta contro la pedofilia. I contatti fra i pedofili di siti australiani, belgi, ucraini e italiani.
Consigli per le vacanze: mamme, attenzione che fotografono i vostri bimbi in spiaggia!

I giornali italiani, troppo concentrati sui gossip, hanno ignorato una notizia che invece avrebbe dovuto finire sulle prime pagine: quella del fermo, avvenuto circa un anno fa, di Victor Hissel (vedi foto qui sopra), di Liegi, avvocato difensore delle famiglie di Julie e Melissa, le due ragazzine violentate e torturate dal mostro belga Marc Dutroux, poi seppellite vive nel giardino di casa sua. E sapete il motivo del suo fermo? Possesso di materiale pedopornografico! Proprio lui, il cui compito era quello di aiutare i genitori delle due povere vittime innocenti a chiedere giustizia, nel ricordo delle loro figlie. La legge olandese prevede sino a 16 anni di prigione per chi detiene (anche soltanto per uso privato) materiale di pornografia infantile (secondo l’articolo 383 bis e 384 del codice penale). La prima reazione dei genitori di Julie e Melissa, è stata: “sono state ammazzate due volte! ” Chi ha pensato a farsi giustizia da sè è stato il figlio dell’avvocato Hissel, Romano Hissel, 20 anni, che lo scorso aprile, durante un trasferimento del padre da un carcere all’altro, gli si è scagliato addosso accoltellandolo più volte.

L’ha ferito gravemente ma non mortalmente. “Peccato! “, ha dichiarato appena ha saputo che era ancora vivo! “ Avrei voluto che morisse! Avevo solo sei anni e già vedevo sulla sua scrivania immagini porno di altri bambini come me. Ne aveva una vera collezione!” Ora anche lui è sotto processo con l’accusa di tentato omicidio.
Il coltello con cui ha colpito il padre si è spezzato a metà, tanta è stata la furia con cui ha infierito su di lui. Romano viene descritto come un ragazzo solitario, spesso aggressivo, che fuma spinelli, chiuso. Ma che cosa ci si può aspettare da un figlio con un simile padre, che pur di godere di morbosi particolari piccanti sui bambini ha assunto la difesa delle famiglie delle vittime di Dutroux? E non solo di Julie e Melissa ma anche, l’anno prima, di An Marchal, lasciata morire di fame con l’altra sua compagna rapita, Eefje Lambrecks. Vi raccontiamo come è avvenuta la scoperta delle tendenze pedofile dell’avvocato Hissel. Grazie all’Operazione Koala, avviata nel 2006 con la collaborazione dell’Europol, l’agenzia anticrimine dell’Unione Europea ( operativa dal 1 luglio 1999), attiva nel campo della lotta alla pedopornografia, insieme ad Eurojust. A lui sono arrivati dopo l’arresto di un uomo di Brugge che produceva video in cui filmava scene di sesso con le sue figlie di 6, 8 e 10 anni. Nella lista degli suoi acquirenti hanno trovato il nome di Victor Hissel.

Victor Hissel

Il nome Koala viene dall’Australia, da dove è partita l’iniziativa mondiale antipedofilia. In Australia c’è una rete di pedofili molto attiva, come in Belgio. In 4 anni il dossier Koala ha raccolto più di 2 milioni di prove di crimini sui minori. Con l’aiuto dell’Interpol nel 2007 sono state arrestate 92 persone in Italia, fra cui S. M., fotografo, che faceva parte di un elenco di 2500 persone sospette di produzione e diffusione di materiale pedopornografico. S. M., insieme al suo complice Pascal T.( 39 anni), offriva foto e video di quest’ultimo ripreso a violentare le sue figlie: oltre alla possibilità per il cliente di chiedere lui stesso che tipo di vestiti dovevano indossare le bimbe, che pose dovevano assumere, ecc. In seguito veniva venduta persino la biancheria intima indossata dalle vittime: come optional! Al momento del suo arresto, a Ferrara, sono stati trovati 150 video e 70.000 euro cash. Europol e Eurojust hanno il loro quartiere generale all’Aia ( European Police Office). Gli arresti proseguono a ritmo serrato, come ha dichiarato il presidente di Eurojust ( che coordina a livello europeo i contatti fra i vari ministeri ), Michael Kennedy, aggiungendo che stanno lottando per lo smantellamento della rete internazionale pedopornografica, con ottimi risultati.
E’ stato anche scoperto un traffico che avveniva fra Belgio, Italia ed Ucraina con annunci sui giornali. I piccoli che venivano usati per il materiale da diffondere venivano pagati 30 euro a prestazione: una cifra enorme per Paesi come l’Ucraina, con lo scopo di allettare genitori poveri, disperati, disgraziati. Le prove trovate contro il fotografo italiano, condannato a 10 anni di prigione, si riferiscono anche ai pagamenti per le prestazioni. Le tariffe erano di 250 euro per poter fotografare le figlie del suo “amico” in biancheria intima, 750 nude, e di più nell’atto della violenza sessuale.

Ricordiamo che anche il nostro Ministro degli affari esteri, Franco Frattini, commissario europeo alla giustizia ha preso a cuore la battaglia contro la pedofilia, auspicando maggior collaborazione con l’Europol e Eurojust.
Non so quanti leggeranno questo articolo: è agosto, siamo in vacanza, non si ha voglia di pensare a queste cose. Quando ho proposto ad alcuni settimanali italiani di pubblicare la sconvolgente notizia dell’arresto dell’avvocato Hissel ( riviste per cui io stessa ho scritto articoli su quello che la stampa ha definito “il processo del secolo”, riferendosi a Dutroux) mi sono sentita rispondere che “non è stagione”; in quanto la gente non ha voglia di pensare a questi orrori…. d’estate, in vacanza. Invece io sono del parere contrario, in quanto chi ha bambini piccoli deve stare particolarmente attento proprio durante i periodi estivi.
Ricordate la scomparsa di Madeleine McCann,la piccola bimba inglese sparita durante le vacanze a Praia de Luz, in Portogallo? Consultanto alcune documentazioni che si trovano anche negli archivi dell’Europol perchè siano a disposizione di tutti, ho notato che molti bambini spariscono proprio nei mesi estivi. Inoltre ho scoperto un sito olandese per pedofili… tenuto da Marthijn Uittenbogaard, 34 anni, che, nonostante sia stato denunciato più volte, non è stato oscurato.
Marthijn Uittenbogaard ha un’acerrima nemica, la fantastica signora Yvonne van Hertum, che lo ha più volte segnalato alla polizia facendogli prendere una multa di 50.000 euro per aver pubblicato nel suo sito la fotografia della principessina Amalia, la figlia del principe erede al trono d’Olanda Willem Alexander e di sua moglie Maxima Zorreguieta. Yvonne ha pure diffuso su internet una lista di pedofili olandesi, segnalando il quartiere dove vivono. E lui l’ha denunciata a sua volta, per questo atto che pare violi la privacy del cittadino. Ebbene: nel suo website per pedofili ho rinvenuto una pubblicazione settimanale sulla cui copertina appaiono foto di bambini e bambine in costume da bagno. A prima vista paiono ritratti “innocenti”; eppure c’è qualcosa che disturba, per la “sottile” maniera in cui viene posta l’immagine e il modo in cui sono state scattate le fotografie.
Credo che siano state fatte di nascosto, all’insaputa dei genitori, quasi sempre in luoghi di villeggiatura marittimi. In una lettera scritta da un pedofilo si legge, tra l’altro, questa frase: “io mi eccito molto a sfogliare certe riviste italiane sui bambini, soprattutto di moda…a vedere determinati programmi televisivi..” Tempo fa la Rai- Radiotelevisione Italiana ha mandato in onda una trasmissione televisiva condotta da Raffaella Carrà (che mi pare fosse imperniata sulle adozioni a distanza): nella sigla si vedevano dei bambini di pochi mesi completamente nudi. Mi è subito venuto in mente il commento di questo pedofilo! Ho pensato che i bimbi vanno rispettati anche nella diffusione della loro immagine. Loro sono degli angeli, è vero: ma gli adulti no. Apprezzo molto i giornali che pubblicano le foto di minorenni con il volto coperto. Pensate che Marc Dutroux ha addirittura un sito di fans su Facebook, una cosa raccapricciante! Mi chiedo come Facebook possa permetterlo, sapendo tra l’altro che potrebbe costituire un modo per attirare ragazzini e arrivare ai loro indirizzi privati. Il cervellino immaturo dei bambini viene stimolato da tutto ciò che è proibito, soprattutto se posto come una specie di gioco. Ancor più terribile è il fatto che al mondo esistono persone che possono dichiararsi fans di una bestia feroce come Dutroux.

Ma come si riconosce un pedofilo e come difendersi dai pedofili? Ecco alcuni consigli per i genitori, che si assommano alle solite regole del buonsenso, come quelle di non lasciare soli i bambini in casa, ai giardinetti e davanti al computer: di accompagnarli a scuola, di non affidarli a baby sitter sconosciuti.
Se siete al mare: attenzione se vedete qualcuno che fotografa i vostri figli, facendo “finta” di riprendere la spiaggia, un moscone, i loro castelli di sabbia. I pedofili si servono di questo trucco per raccogliere materiale per i loro siti, che ripeto, pullulano di ragazzini in costume da bagno.

Non lasciateli mai soli; anche se vi trovate in località montane o in paesi dove “tutti si conoscono”. I pedofili sono molto pazienti e osservano le abitudini dei genitori. Se si accorgono che lasciano spesso i figli da soli, anche per poco tempo, mettono in atto il loro piano di avvicinamento e addirittura di rapimento. Pensate alla piccola Madeleine, che i genitori hanno lasciato da sola in casa ( una grave incoscienza da parte loro) per andare a cenare in un ristorante. Mi domando inoltre se la polizia portoghese abbia indagato a fondo sugli avventori e il personale di servizio di quel locale.
Qualcuno poteva essere a conoscenza di questa loro “abitudine” o averli sentiti parlare il giorno stesso, in piscina, mentre si accordavano per quella sera, lasciandosi sfuggire il fatto che la piccola Maddie sarebbe rimasta a casa con i fratellini minori. Le vacanze dovrebbero essere un riposo anche per i genitori affaticati da un anno di lavoro: ma non a scapito dei figli. Piuttosto è meglio affidarli a qualcuno che possa accudirli in loro assenza, come nonni o campeggi con operatori specializzati.
Attenzione alle nuove conoscenze fatte in vacanza: non fidatevi se sono troppo gentili con i vostri figli. In generale diffidate sempre da chi si mostra eccessivamente affettuoso con i bambini altrui. Che si tratti del vicino di casa o del padre del loro compagno di giochi. Levatevi dalla testa che siano i vostri figli a segnalarvi le eccessive attenzioni nei loro confronti da parte di sconosciuti. “Il segreto fra di loro” è una delle prime cose che i pedofili, furbissimi, riescono ad ottenere dalle loro vittime. Io dico sempre: “giù le mani dai bambini”. Secondo me solo i genitori dovrebbero accarezzare i propri figli; gli zii, per esempio, giochino pure con i nipotini, ma non vedo il motivo per cui dovrebbero prenderli sulle ginocchia, sbaciucchiarli continuamente, fare da baby sitter se sono single.
Al giorno d’oggi bisogna essere ancor più vigili, perchè i pedofili escono sempre più allo scoperto. Non dimenticatevi che loro non si considerano colpevoli, tutt’altro: sono fieri del loro “amore” per i bambini. E non è vero che sono “buoni”; leggete il prossimo numero del Cofanetto e capirete chi veramente sono da una testimonianza diretta sconvolgente.

Maria Cristina Giongo

Link:

Europol
Interpol
Eurojust

Nei prossimi numeri del dossier pedofilia: Intervista esclusiva con una delle vittime di Marc Dutroux, la famosa “Testimone X”. Una storia tremenda che forse vi farà piangere, come ho pianto io nell’ascoltarla: ma che deve essere raccontata perchè è bene conoscere la realtà (anche quando fa male), per sapersi difendere dai pericoli.

Michel Nihoul, il famoso compagno di Marc Dutroux, uscito di prigione, intervistato nel suo rifugio segreto in Belgio, fa delle rivelazioni e mi dice: “è coinvolto anche un ministro”.

Dutroux 2. Le misteriose morti di alcuni testimoni sentiti al processo, fra cui proprio il fratello di Marc Dutroux.

Il terribile compito di un nucleo della polizia federale belga che deve esaminare i siti e i video pedopornografici; hanno bisogno di costante sostegno psicologico. “Ho visto violentare un baby di dieci mesi”, è l’agghiacciante testimonianza di uno di loro: “e sono crollato”. “Io ho visto una sequenza di soli 5 secondi”, ha aggiunto il suo capo, “che mi ha sconvolto la psiche per il resto della mia vita.Un dolore inimmaginabile”.

Copyright@ Maria Cristina Giongo 2009 – Vietata la riproduzione totale o parziale del testo senza l’approvazione ( e citazione) dell’autore.

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23 Responses to “Dossier pedofilia, 1a parte”

  1. Gloria Tomassini scrive:

    Sono senzaltro daccordo con te Cris.
    Soprattutto in estate andrebbero divulgate certe notizie come la tua.
    Del resto mi sembra fosse proprio la scorsa stagione che, proprio io e te, notavamo qualcosa di STRANO anche sulla spiaggia di Pesaro.

    Certo, i direttori dei settimanali che “tirano” preferiscono convergere la loro attenzione su un genere di notizia che non faccia preoccupare, ma solo esclamare o sorridere…i problemi, tutti a settembre;
    come se un pedofilo andasse in vacanza anche dal suo vizio.

    Ammiro il gesto di ribellione ed il tuo agire nei confronti di Fb.
    Sono daccordo sul fatto che dietro nomi inventati e foto false, ci possano essere personaggi pericolosi che possono con un clic rovinare una famiglia.

    Io, per la mia sicurezza, ho per amica una persona che controlla i movimenti della mia bacheca e la veridicità di quello che raccontano i “presunti” amici (nel giro di 15 giorni dall’inizio dell’amicizia ho informazioni certe) …ma non tutti adottano, purtroppo, questo tipo di cautela.
    Per concludere l’argomento, vorrei aggiungere che NON C’E’ pena adatta per un pedofilo se non che la BOBBITZAZIONE…io la penso così.

    Se posso aiutarti a diffondere sono pronta, dimmi solo come.

  2. cristina scrive:

    Basta che molte mamme leggano il mio dossier; segnala il Cofanetto e che riflettano.

    I prossimi due numeri saranno molto importanti. In quello di ottobre parlerò dell’intervista ad una delle vittime di Dutroux. Un pugno nello stomaco ma servirà a far capire a certe mamme che devono fare più attenzione ai loro figli.

    Hai ragione; d’estate non vanno in vacanza. Anzi, sono più attivi.

    Ciao, un abbraccio

  3. Sami scrive:

    Grazie per i consigli utili. Ho un bebe´ di 10 mesi e gia´ ho paura di tutte queste minacce. Ho visto un documentario americano e so che si appostano anche nelle piscine all´aperto e magari avvicinano i bambini dicendo loro “Mi aiuti a ritrovare il cane ?”, un povero piccolo negli anni 70 , credo, aveva accettatto la richiesta e non e´ mai stato ritrovato. Attenti alle piscine oltre che ai giardini.
    Solo una cosa mi ha un po´ reso perplessa del tuo articolo, quando dici che non bisogna lasciare il bimbi allo zio se single, scusa ma che differenza c´e se e´ single o sposato ? se sbaciucchia troppo il bambino in modo che da sospetto alla mamma non importa se e´ single o sposato. Al contrario ci sono anche persone/zii single, soprattutto zie che sono amorevoli e dolci e uomini sposati che hanno una doppia vita. Ho una domanda, forse stupida, ma i pedofili sono solo uomini ?

  4. cristina scrive:

    Cara Sami,

    non angosciarti troppo! Stai attenta ma non vivere nella paura. Lo scopo di questa serie di dossier, che uscirà una volta al mese ( anche con un’intervista con una vittima dei pedofili) è proprio quello di non terrorizzare ma di consigliare alle madri di non lasciare mai soli i loro bimbi. MAI!

    Hai ragione; attenti alle piscine! Una volta mio figlio mi raccontò che quando la maestra li portava in piscina c’era “un ragazzo grande che lo guardava”. La volta seguente andai con lui e in effetti notai questo giovane.
    E mi chiesi..che cosa cavolo ci facesse un tizio del genere in una piscina piena di bambini. Indagai su di lui, avvertii la scuola, seguii sempre comunque il mio bimbo in piscina e alla fine si scoprì che in effetti era un pedofilo. Quindi attenzione anche ai segnali che i figli mandano, consciamente o inconsciamente.

    Circa la domanda sugli uomini single si sa che molti pedofili lo sono proprio per essere più liberi nel soddisfare la loro perversione. Ma hai ragione, ci sono anche quelli sposati. Ho saputo anche che ci sono pedofili che apposta attirano donne divorziate con figli facendo credere di essere innamorati di loro mentre invece…sono interessati ai bambini! Tempo fa ho conosciuto una donna che è caduta proprio in questa trappola!

    Infine: anche le donne, sia pur in minoranza, possono avere questo desiderio deviante. Generalmente “assistono”, come nel caso della moglie di Dutroux. Però sono poche proprio perchè la donna di per sè è portata ad amare i bambini in un altro modo, come madre ed è difficile che possa vederli sotto un’altra luce. Infatti anche nei casi di incesto sono più i parenti maschi ad attuarlo.

    Allora goditi la tua maternità;vedrai che è il periodo più bello ( e più faticoso! ) di una donna. Ma resta sempre vigile. Adesso e in futuro!

    Cari saluti,

    Cristina

  5. Piero scrive:

    Cara Sami…non angosciarti troppo…si vigile verso il tuo bambino ora che è piccolo e anche in futuro,xchè si sa…x una madre , anche se si ha un figlio di 50 anni, è sempre il suo bambino…per quanto riguarda i pedofili,beh…è meglio che sto zitto….ah…se solo potessi dire quello che penso…!!!

    • Esther scrive:

      sono con te,anche se stiamo zitti…penso che sappiamo cosa fare a questi mostri se la “cosiddetta” giustizia non ce lo impedirebbe!

      un saluto, Esther.

  6. cristina scrive:

    A me basterebbe che li chiudano in galera per il resto della loro vita: nella stessa galera dove alcuni hanno tenuto tanti bambini innocenti

  7. luca scrive:

    Be arrivo tardi pero’ dico ke fare o dare consigli solo sul sentito dire e letto non va bene io amo i bambini vorrei tanto avere un marmocchio tutto mio da crescere ed educare,se solo trovassi la donna giusta pero’.
    discriminare ki da troppo affetto al nipote o anche al figlio di un amico e troppo,qui’ si vede l’ignoranza che ha la prsona che a scritto questa gran *******,si nota, che tutto il discorso e basato sul sentito dire e letto su delle riviste. Io personalmente, dipende se sto sereno o no, quando vedo un bambino mi viene naturale fargli delle coccole,discorsi educativi,forse e la voglia di diventare padre ma mi da gioia stabilire un rapporto per farmi ascoltare é (pedofilo non sono) poveri zii discriminati da una Donna cosi’ stupida. Io cerco sempre di dare un contributo (a tutti),sono angeli come si fa a non dare attensioni. (Certi discorsi dovrebbe farli chi ha la cultura di farli) ammiro tanto la divulgazione di queste cose ma editare come pedofili single,zii,zie,cm potenziali pedofili x eccesso d’affetto o troppe attenzioni e davvero troppo………Un UOMO DI 26 ANNI….molto lontano ma non per la distanza….. grazie per l’attenzione ciaoooooooooooooo…..

  8. Bianca scrive:

    Buongiorno Luca, rispettiamo il suo parere però per favore moderiamo i toni e specialmente gli insulti che la persona in questione non merita proprio.

    Buona domenica.

    • Grazie Bianca.. intanto a Luca ho sostituito qualche parola che qui non può essere utilizzata

      Cristina.. nessun articolo dato in pasto al web potrà non essere oggetto di discussioni più o meno aggressive, ognuno è libero di esprimere il proprip pensiero (anche se nei modi opportuni) e proprio questo comunque serve per sviscerare la questione e fornire maggiori ragguagli e spunti di riflessione.

  9. cristina scrive:

    Grazie, Bianca!

    Caro Luca,

    mi creda, questo dossier viene da anni ed anni di inchieste, interviste, colloquio con psichiatri e, come vedrà nel prossimo numero di ottobre, con un’intervista ( vera) con una vittima del mostro belga Dutroux. Fatta di persona.

    Io stessa non credevo alle cose che sentivo: all’inizio. Poi ho capito che, per quanto sia incredibile e orrendo, è proprio così.

    Mia madre, giudice onorario del tribunale dei minorenni, ne ha viste di peggio; e molti casi si in ambito familiare. Dove appunto sono coinvolti zii, nonni, fratelli, ecc. Lo so che è terribile, ed è terribile crederci, soprattutto per un giovane come lei che, come scrive, non è pedofilo; ma è la realtà. Ecco perchè, come giornalista che fa questo lavoro da 36 anni, ho voluto parlarne ( dia un’occhiata al mio sito). Pur sapendo che sarebbe stato un pugno nello stomaco di molti: come lei.

    Ma forse aprirà gli occhi a molti altri: soprattutto a molti genitori.

    In quanto alle coccole eccessive ai bambini, soprattutto altrui, io non le farei; a me dava fastidio quando altre persone sbaciucchiavano eccessivamente i miei figli. Non sempre i bimbi amano essere sbaciucchiati da tutti; per cui si tratta anche di una forma di rispetto verso i figli; e magari pure verso un’istintiva gelosia della madre.

    Sapesse quante mamme odiano chi va a trovare i loro bimbi appena nati e subito mette le mani nella culla per tirarlo su, tenerlo in braccio: non sono bambolotti! ma questo non ha nulla a che fare con la pedofilia.

    In quanto alla pedofilia, sino a che avrò vita lotterò contro questa forma di cattiveria che distrugge la vita di tanti innocenti: sia come madre che come giornalista, regolarmente iscritta, dal 1977 all’albo nazionale dei giornalisti (di Roma, categoria pubblicisti, tessera n. 071197, se vuole fare un controllo). Due attività che nel corso della mia lunga vita ho svolto sempre con molto amore e serietà.

    In quanto agli insulti, ancora grazie di cuore, Bianca, per la tua difesa:ma al giorno d’oggi le persone non sanno esprimere le loro idee senza cercare di ferire in qualche modo gli altri ( e per giunta a torto, senza documentarsi). Ed è inutile dire che anche questa è una forma di stupidità, perchè se lo facessi…. cadrei anch’io nello stesso errore. Dico piuttosto che mi spiace di non essere capita; e soprattutto che si chiudano gli occhi davanti a certe cose perchè non si crede a gente esperta che invita a tenerli invece BENE APERTI!

    Con tanti auguri a Luca per quando avrà figli!

    Cristina

  10. Bianca scrive:

    Figurati Cristina, intervento dovuto!

    Ne approfitto per segnalare che nel mio commento avevo aggiunto alcuni concetti poi espressi nel tuo: ma non è stato salvato, anche in Blogolanda è successo un paio di volte.

    Purtroppo Luca è così, a parte che la signora in questione sulle riviste ci scrive da tempo.

    È inutile chiudere gli occhi, spesso il mostro è dentro casa: questo non significa vivere nella paranoia ma essere sempre vigili.
    Ne ho sentito di storie brutte…

    Mia madre mi raccomandava sempre la massima prudenza, anche quando un amichetto veniva a prendermi a casa per andare insieme a scuola.

    In ogni caso per favore moderare i toni e abolire gli insulti.

    Buona giornata,
    Bianca

  11. Bianca scrive:

    Questa volta una modifica è stata salvata.

  12. cristina scrive:

    Giusto, Bianca!

    Il tuo commento e la reazione di Luca mi hanno fatto comunque pensare che nel mio dossier ho dimenticato qualcosa di molto importante: che cosa consigliare ad un pedofilo che ha avuto la disgrazia di “nascere con questa terribile sensazione di sentirsi attratto dai bambini”. come la definì una volta un pedofilo intervistato.

    Non sono un medico, questo voglio chiarirlo: ma alcuni specialisti mi hanno detto che per questa patologia esistono cure e terapie psicologiche di sostegno che a volte aiutano a tenere l’impulso sotto controllo: compresa la cosiddetta “castrazione chimica”, a base di farmaci; per i casi più gravi.

    BASTA VOLERLO! E allora si è già a metà strada e si dimostra la propria buona fede per uscire da questo tunnel, che deve essere sicuramente orribile anche per chi ci sta dentro!

    Nel caso ci fossero medici specialisti fra i lettori che potessero dare informazioni a riguardo, saremmo felici se scrivessero qualcosa per noi, per completezza di informazione. Grazie.

  13. Bianca scrive:

    Guarda Cristina, mi hai preceduto con la storia dei medici.

    Ecco qui una mia esperienza personale, ma dall’altra parte della barricata.

    Mio nonno materno era grande invalido perché completamente cieco dalla prima guerra mondiale.

    Negli anni Settanta, quando ero piccola e avevo non più di sei-sette anni, ero io la sua accompagnatrice per le commissioni, in genere una/due ore al giorno.

    Tra l’altro lo accompagnavo dal medico, persona già anziana ma molto allegra con le signore, così mi è stato riferito: e questi erano fatti suoi e della moglie.

    Però (ripeto, mio nonno non poteva vedere) mi guardava in maniera strana e io ero abbastanza sconvolta anzi terrorizzata: si è saputo poi che alcune volte ha allungato le mani.
    I miei genitori hanno capito l’antifona e non ci sono tornata mai più.

    Quello che mi fa rabbia è che questo molestatore (che era pure scrittore) è morto diversi anni dopo ricco, onorato, festeggiato e riverito.

    Ora ripeto non è da cadere in paranoia (non potremmo più vivere in pace) ma come vedi Luca la vigilanza occorre eccome.

    Pensaci prima di insultare il prossimo e comunque anche in caso di assoluta buonafede i bambini non sono PUPATTOLI da sbaciucchiare e vezzeggiare alla leggera.

    Saluti.

  14. Marni scrive:

    Concordo con quanto ha scritto Bianca sulla necessità di moderare i toni dato ceh siamo tutti adulti ed educati, e sulla necessità di “essere ATTENTI” il che non vuol dire essere paranoici, ma tener gli occhi bene aperti.
    Io sono stata da bambina e da ragazzina molto molestata dagli adulti e conosco la rabbia e l’umiliazione e la sensazione di non sapere come difendersi…di conseguenza con i miei fligli sono stata non iperprotettiva ma ATTENTA.

    Ed ho parlato loro chiaramente del pericolo…mio figlio minore era da bambino molto bello ed io, specialmente in vacanz,a non potevo perderlo d’occhio, ma lui, che è un “dritto” e mi ascoltava, diverse volte mi ha riferito di signori di una certa età che volevano portarlo a fare un giro in macchina.

    Quanto ai parenti stretti ai single ed agli amici ..è vero che come dice Luca, non sono per forza pedofili, ma è vero che purtroppo i molestatori si ritrovano spesso fra di loro.
    Un saluto a tutti
    marni

  15. cristina scrive:

    Condivido, Marni: è l’esperienza di molti. Grazie anche a te per il commento.

  16. cristina scrive:

    Mi spiace, Bianca, per il “fastidio” che hai subito da piccola, che, come vedi è rimasto in te. Purtroppo questo tipo di esperienze mi è stato raccontato da tante persone.

    Ovviamente non sono storie terribili come quella che mi ha rivelato la donna intervistata ( per la prossima puntata, di ottobre, del mio dossier), ma fanno riflettere.

    Per fortuna i tuoi genitori sono stati vigili, come Marni, che ha vegliato su suo figlio , memore delle sue esperienze passate. Un abbraccio a tutte e due.
    Cristina

  17. Bianca scrive:

    Ciao Marni!

    Ahimé, ‘sto dottore mica è stato l’unico, l’espressione “sono stata molto molestata da bambina e ragazzina” rende molto bene l’idea.

    Per fortuna ripeto ho avuto genitori molto attenti sennò erano guai grossi.

    Questi adulti infami (e probabilmente malati) te li ritrovavi in tutti gli angoli, difatti come ha scritto Cristina si vede il ricordo del fastidio ancora a tanti anni di distanza.

    Spero Luca che per te questo sia motivo di riflessione, specialmente su insulti fuori luogo.

    Mo’ cerco di uscire che c’è il centro di Amsterdam bloccato per la maratona: difatti ieri sono tornata stanca molto tardi, buio pesto e il solito ganzo facendo finta di nulla mi ha seguito fino a casa.
    Andiamo bene, se ero per esempio a Roma, che ricordo molto meno sicura, a quest’ora sarei come minimo ancora troppo sconvolta per scrivere sul “Cofanetto”!!

    Buona domenica a voi,
    Bianca

  18. monica scrive:

    poveri bimbi,ma in che mondo viviamo,sono allibita,a morte questi personaggi,cosa se ne fa il mondo di certa feccia…

  19. Maria Cristina Giongo scrive:

    Cara Monica, non so se hai letto la notizia che ho pubblicato oggi su Avvenire sul fatto che stavano per liberare la moglie di Dutroux, Michelle Martin! Per fortuna…colpo di scena… è stato fatto un ricorso immediato firmato dal procuratore generale; per cui dovrà rimanere in carcere altri 30 giorni sino a che la Corte di Cassazione deciderà.

    Ti rendi conto? Era stata condannata a 30 anni ( mentre il suo ex marito all’ergastolo ) e già a metà pena l’avrebbero liberata perchè potesse espiare le sue colpe in un convento di suore Clarisse vicino a Namen.

    LEI CHE AVEVA assistito alle violenze di Dutroux su quelle povere bambine, LEI che ne aveva lasciate morire di fame e sete due, Julie e Melissa, di soli 8 anni, mentre il marito era in prigione.
    Lei che lo aiutò a seppellirne altre due nel giardino di casa, una delle due ancora viva….

    LEI, che viene giudicata una manipolatrice, secondo un articolo uscito oggi sul quotidiano belga DE MORGEN…. Improvvisamente è stata folgorata dalla fede e ha chiesto di andare in convento…L’opinione pubblica e i genitori delle vittime si sono ribellati e ora speriamo che la Cassazione ritiri questa indegna sentenza.

    In quanto ai pedofili, se leggi i miei dossier sulla pedofilia pubblicati nel Cofanetto, la penso come te. Sono terribili, sanno come circuire un bimbo e lo distruggono. Sanno di essere perversi, cattivi, ma ben pochi si fanno curare. E io non finirò mai di ripetere alle mamme: non lasciate mai i vostri figli da soli. Con nessuno. Vigilate sino a che avranno l’età per difendersi.

  20. Cristina scrive:

    Cara Cristina, scopro solo ora il tuo blog e ti ringrazio dal profondo del cuore per quanto hai scritto, anche se probabilmente non riuscirai a ricevere il mio messaggio. Ho trovato nelle tue paure la paura e allo stesso tempo il coraggio animale di guardare in faccia il male assoluto, acuito dal fatto di essere madre. Io sano mamma di due bimbe. Per tutta la vita ho cercato di tenermi lontana dalla cronaca nera e dalle brutture del mondo. Ma da quando ho avuto la mia primogenita ho sentito la necessità di guardare in faccia il pericolo. Ho cominciato volendo capire come si riconosce un pedofilo perché non potendo rinunciare a portare al parco ogni giorno ho sentito che dovevo tutelare dai pericoli. Ma ciò che ho letto di ricerca in ricerca mi ha risucchiato in un vortice di terrore, eppure anche un misto di bisogno di sapere. A un certo punto ho avuto paura che la mia fosse pura morbosità. Ora leggendo ti invece mi rivedo: anch’io penso che come altre persone per troppo tempo ho voluto vivere una vita di arcobaleni e solo ora mi accorgo che il male esiste ed è peggiore di quanto potesse sembrare. Vorrei tanto mettere in guardia le altre persone che conosco, sopratutto vedendo così tanti genitori al parco con la faccia incollata sui loro cellulari mentre i loro piccoli sono chissà dove… Ma c’è come un tabù, il desiderio complice di credere che il mondo è un posto dove il peggio che possa succedere è una sbucciatura al ginocchio. In più i media non aiutano, fanno credere che i soli bambini in pericoli sono quelli lasciati a letto a dormire con la porta aperta di un albergo… Sai bene di cosa parlo. Invece il pericolo è ovunque! Mi spiace tanto che non si possa affrontare questo argomento con le persone che se provi ad accennare a qualche esempio per invitarle ad essere più prudenti coi loro figli ti guardano come fossi una invasata. Perché non si parla mai delle migliaia di bambini che scompaiono ogni anno e non vengono più ritrovati?
    Grazie ancora, continua così.

    • admin scrive:

      Cara Cristina, grazie di cuore per questo importante commento. Hai ragione su tutto quanto scrivi. Io ho passato una vita a dire ai genitori di stare attenti ai loro figli, anche ora su facebook, dove ho una pagina, dicendo di non pubblicare le loro fotografie. Ho pure scritto un romanzo “Mamma voglio morire” ( Bertoni editore. Di Maria Cristina Giongo), che sono sicura, se lo leggerai, capirai a fondo, al di là di alcuni punti di invenzione “scenica” ( altri invece no…. infatti si tratta di una storia vera) Ne leggo alcuni brani su Youtube. Fammi sapere che cosa ne pensi se un giorno lo leggerai. Così potremo continuare questo bel dialogo. Grazie di avermi scritto e tanta, tanta serenità anche per la tua famiglia

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