Chrirurgia estetica. Fillers assassini. Dall’Olanda una soluzione ottimale per non commettere errori. Glutei scesi sino alle caviglie: non credevo ai miei occhi, dice un dermatologo olandese! La blefaroplastica.

“Quando entrò nel mio studio per la prima volta rimasi senza parole! Davanti a me c’era una donna i cui glutei erano scesi sino alle caviglie dopo un trattamento per rimpolparli in cui, all’estero, le avevano inettato mezzo litro di olio di silicone.” Così ha dichiarato al quotidiano olandese AD il dermatologo Peter Velthuis, della clinica universitaria Erasmus MC di Rotterdam, il quale, insieme alla collega Leonie Schelke, specialista in chirurgia estetica, ha trovato un sistema per evitare i tanti danni causati ai pazienti da medici ed estetisti inesperti. Si tratta di sottoporre il paziente ad un’ecografia che evidenzierà precisamente dove si trovano i vasi sanguigni in modo che non vengano danneggiati dall’iniezione, con conseguenze disastrose.

Una paziente trattata con un fillers a base di un prodotto che è risultato altamente nocivo. Questa fotografia è stata mostrata in un servizio della televisione olandese RTL sul pericolo di sottoporsi a questi trattamenti senza affidarsi a veri professionisti nel campo.

Nei Paesi Bassi l’anno scorso si sono presentate in ospedale 750 persone con problemi inerenti errori commessi durante interventi di ringiovanimento. In totale nel 2016 sono stati attuati 390.000 trattamenti con il botox e i fillers, l’86% a donne. Quest’anno sono aumentati. In totale, considerate anche le operazione di facelift e di altro genere, pare che si arrivi a 2000: 2000 persone che hanno avuto seri problemi a causa della chirurgia plastica ed estetica.

La dottoressa Schelke ha raccontato che una donna è diventata cieca da un occhio, altre si sono ritrovate “guance da cavia” o il viso asimmetrico, che hanno stravolto i loro lineamenti, come quelli conseguenti ad iniezioni che hanno paralizzato i muscoli della bocca, con effetti impressionanti.

“Un italiano venne da me con una grossa protuberanza sotto ad un occhio, era un bel ragazzo, palestrato, a cui però era stato iniettato il filtro permanente Bio-Alcamid nel nostro Paese proibito già dal 2015. Ricordiamo che rimuovere questi fillers lascia delle vistose macchie che in seguito devono essere trattate con il laser”, ha detto las dottoressa, affermando che lei ed il suo collega passano le giornate “correndo” da una camera all’altra dell’ospedale per visitare persone con danni dovuti alla chirurgia estetica, cercando di ripararli. “ L’ultima mia paziente di oggi, una donna di 30 anni, si è fatta iniettare, a Belgrado, il silicone alle labbra; purtroppo ora un labbro pende in modo vistoso,” ha continuato.

Ma perchè così tante persone ricorrono a questi interventi e sempre di più?

“Spesso si tratta di vanità”, ha risposto la specialista. “A volte è la stessa società che pone in primo piano il bello, l’estetica. Certamente gioca un ruolo preponderante l’essere scontenti del proprio corpo, l’insicurezza, che possono sfociare anche in ansia e portare alla depressione, sino al Body Dysmorphie Disorder, una vera e propria patologia distruttiva. Inoltre si sono ridotti i costi di piccoli interventi, che non incidono più sul bilancio familiare. L’importante, ripeto, è non esagerare e nel caso si desideri migliorare il proprio aspetto rivolgersi sempre a medici e personale specializzato, ad ospedali o cliniche riconosciute. Per questo da adesso abbiamo deciso di usare all’ Erasmus MC l’ecografia come strumento per poter eseguire certi interventi in modo mirato e sicuro.”

Sulla tecnica dell’ecografia per non danneggiare i vasi sanguigni non è completamente d’accordo il direttore del collegio olandese di Chirurgia Plastica (NVPC), Ali Pirayesh: secondo lui infatti “chi esegue trattamenti estetici dovrebbe piuttosto seguire un corso per migliorare ed approfondire gli studi di anatomia.”

Sandra Mulkens, professore di alimentazione e disturbi dell’alimentazione a Maastricht, ha sottolineato che la chirurgia plastica è dipendente, talvolta, dalla cultura di un popolo: per esempio in Sud America è molto importante avere un bel sedere, per cui “il lifting ai glutei è il più richiesto. Per loro è più importante che risparmiare per comprarsi dei mobili…”

Sempre affidarsi a mani esperte ricordandosi che non bisogna mai superare certi limiti e misure.

Come ha scritto Hanneke van Houwelingen nel suo bell’articolo pubblicato da AD e nell’intervista alla dottoressa Schelke, anche la mimica ha un ruolo: “gli olandesi per esempio parlano con la bocca che tende al basso; così pure gli italiani e gli ucraini. Lo stesso vale per la fronte aggrottata che provoca profonde rughe. In Asia avviene il contrario. Comunque un’alimentazione sana e 6 bicchieri di acqua al giorno aiutano molto.”

Fra i vari interventi sempre più richiesti c’è la blefaroplastica (foto sopra) per ringiovanire lo sguardo, levare borse e occhiaie sotto gli occhi. Non è eccessivamente caro, dura circa 20 minuti, ed è possibile farlo in anestesia locale; lo stesso per quanto riguarda le palpebre superiori appesantite da pelle cadente e vecchiaia. Se attuato in modo corretto e professionale può sicuramente rendere tonico e fresco un volto stanco, con ottimi risultati estetici. Ma anche in questo caso attenti a farlo in studi, cliniche oppure ospedali specializzati, riconosciuti. Altrimenti potrebbero insorgere complicazioni come occhi infossati, cisti, infezioni, infiammazioni ed altri danni più seri alla muscolatura oculare.

In conclusione per migliorare il proprio aspetto ci sono tanti rimedi, naturali e meno; ma prima di tutto si deve imparare ad accettare i propri difetti fisici, meno visibili agli occhi altrui… di come li vediamo noi stessi. Poi cibo sano, niente fumo, creme adatte al proprio tipo di pelle, peeling: piccoli interventi che non stravolgano i lineamenti del viso, che rappresenta la nostra identità e personalità. Non fidatevi inoltre dei viaggi all’estero che promettono ogni tipo di miglioramenti estetici, aereo compreso, per non dover poi “correre” (si fa per dire….) in ospedale con il sedere sceso sino alle caviglie: come è accaduto in Olanda!

Maria Cristina Giongo
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2 Responses to “Chrirurgia estetica. Fillers assassini. Dall’Olanda una soluzione ottimale per non commettere errori. Glutei scesi sino alle caviglie: non credevo ai miei occhi, dice un dermatologo olandese! La blefaroplastica.”

  1. Maristella Grillo scrive:

    Articolo molto interessante!
    Lavorando nella Moda,da molto tempo mi sono accorta che ormai si è arrivati
    All’esagerazione estrema,se prima riguardava solo ”persone di spettacolo”,oggi il ritocchino è di massa,tutti desiderano rimanere giovani ma non solo desiderano le labbra, il seno, gli occhi,gli zigomi,i glutei…insomma tutto di quache altra persona ,non rendendosi conto che I loro lineamenti perdono di identità,bisogna non ritoccare il corpo….ma ritoccare le proprie insicurezze,è lí che bisogna lavorare , accettare che il corpo cambia e non per questo non possiamo esser attraenti anzi….curare il corpo sempre,Il PRENDERSI CURA DI SÈ ma,…con la consapevolezza di cambiamenti!!! Curare il modo di muoversi,di abbigliarsi di truccarsi secondo la propria età…solo così siamo sempre DONNE DI CLASSE!

    • admin scrive:

      Ottimo commento! Bella la frase “ritoccare le proprie insicurezze”, piuttosto che il proprio corpo! E poi seguire un corso come quello che si tiene nella tua agenzia, Marimodels, di cui abbiamo parlato nel Cofanetto magico. Fa miracoli più di un chirurgo estetico e…costa meno! Buon anno, cara Maristella Grillo!

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