Elena Ceste. Torturata e ammazzata due volte.

Fiori e biglietti sul posto dove sono stati ritrovati i resti della povera Elena Ceste, morta a soli 37 anni. Costigliole D’Asti (Piemonte).

Povera Elena Ceste! I media la stanno massacrando. Ogni giorno di più!
Alcuni quotidiani e giornali, alcuni programmi televisivi l’hanno fatta diventare un gossip. Il peggior gossip della storia del crimine. Senza pietà. Le attribuiscono amanti su amanti… Ma poi si scopre che sono soltanto insinuazioni.

Insinuazioni di menti rose dal tarlo… del dover far notizia a tutti i costi…. e costi quel che costi! Pur di superare l’indice di ascolto delle televisioni concorrenti.
Domenica scorsa Barbara D’Urso, a Domenica Live, ha annunciato un’intervista, eclusiva e in diretta (termini che ripete ossessivamente), rivelatrice, ad uno dei presunti amanti della povera donna, un certo Tony. Ebbene: lui di rivelazioni non ne ha fatta neanche mezza! Mentre la D’Urso lo incalzava a parlare dei loro incontri segreti, l’uomo, stupito, raccontava che si erano visti solo due volte. “Ma quando il marito non c’era?”, insisteva la D’Urso. E lui: “ero andato da lei solo a bere un caffè. Sì, è vero. Il marito non c’era. Ma non gli ho dato importanza”.

Mi domando che cosa “cavolo” importa se il marito fosse in casa o meno. Era sabato. Forse era andato a portare i bimbi al catechismo o a dare da mangiare alle galline o a fare le spese. E allora? Che male c’era? Qualcuno vuole spiegarmelo? Se mio marito non è in casa non posso bere un caffè con un amico? Oppure si trattava di un marito patologicamente geloso? Nel caso sarebbe una storia da approfondire a livello di movente.

L’intervista della D’Urso all’uomo definito “amante” della Ceste è andata avanti con la conduttrice che faceva domande sempre più intime, quasi stizzita per le risposte che non erano quelle che lei si aspettava quando aveva promesso lo scoop, in diretta, ai telespettatori. Sempre precisando, sino alla nausea, che “lei è garantista, che le sue inviate e giornaliste avevano attuato interviste esclusive solo per il pubblico di Canale Cinque (badate bene: le sue giornaliste, come se la televisione fosse sua e le pagasse lei….). Parole che ripete centinaia di volte sino alla nausea: la nausea dei telespettatori. Anche sull’esclusività dei cosiddetti colpi di scena, che poi altro non sarebbero se non la lettura di innocenti messaggini che Elena si scambiava su FB con il suo fidanzatino di gioventù….c’è molto da dire. Per esempio che sono stati riportati e letti all’infinito anche da altre testate e televisioni! Barbara D’Urso è veramente megalomane, affetta da mania di protagonismo. Ogni volta che riceve un ospite, dopo averlo invitato lei o le tante persone che lavorano in redazione, lo ringrazia subito per aver sceltoil suo programma per farsi intervistare! Ricordo che non tutti gli ospiti famosi partecipano gratuitamente.

Alla fine, dopo che il Tony in questione aveva chiarito che lui ed Elena non si erano visti in segreto a casa sua, dove era persino entrato con l’automobile nel giardino, sapete che titolo hanno apposto in alto, sopra di lui? Guardate la foto qui sopra. Ebbene sì: c’è proprio scritto:
“Elena Ceste mi invitò a casa sua di nascosto!”
Che coraggio! Nessuno denuncia queste ignominie? Nessuno si adira contro chi sta gettando fango su una giovane, brava mamma di quattro figli, colpevole solo di aver trascorso qualche oretta libera del suo tempo, alla sera, su facebook, cercando, (come facciamo spesso tutti noi), vecchi compagni d’infanzia, fidanzatini, vicini di casa del passato?

Ieri, 17 novembre 2014, ci si è messa pure Federica Panicucci, a Mattino Cinque, a girare il coltello nella piaga, chiedendo a Paolo Lanzilli, il ragazzo di Elena (quando lei aveva solo 15 anni)” se trovava normale che una donna alla sera si collegasse a facebook, sposata e magari con il marito in casa”. Ma che domanda è??!! Lei non si collega mai a facebook quando suo marito è in casa? Lo fa solo quando è via? In questo caso allora sì, che potrebbe essere sospetto….
Quando mio marito guarda la televisione (magari un programma che non mi interessa), mi piace andare su facebook e trovarmi con i miei tanti amici! Mi rilassa. “Chiaccheriamo virtualmente” di tante cose, condividiamo video, musica, pensieri, notizie. E allora? Ripeto: E ALLORA? Che cosa voleva dire la signora Panicucci? Qualche amico le scriveva TVB (che vuol dire ti voglio bene) E per questo un uomo deve ammazzare tua moglie? Se proprio non l’ama più o lei non ama più lui, nessuno gli ha mai spiegato che esiste il divorzio, anche in Italia?

Alcuni “giornalisti” di un noto quotidiano si sono difesi affermando che stanno “scandagliando” la vita privata di Elena Ceste per cercare di scoprire un movente alla sua morte. Domanda: devono trovarlo loro o la polizia, gli inquirenti? Noi stiamo seguendo questo caso non certo per sapere con chi prendeva il the questa povera donna, che non ce ne può fregare di meno: ma per sapere chi l’ha uccisa.

Il marito di Elena Ceste, Michele Buoninconti, con sua moglie.

Tra l’altro, scavare nella vita privata di una persona, per cercare un movente, da parte dei giornalisti, è solo una scusa. Si tratta soltanto di un’ indegna invasione nella sua privacy, fatta a pezzi quotidianamente, con sempre nuovi, inutili, particolari. Oltre tutto, se fosse vero, allora perchè raccontarci che quel giorno sono state trovate anche le mutande e le calze contenitrici? E’ importante sapere che Elena portava gli slip, come tutte, e che indossava calze per le vene varicose? Un bravo giornalista deve informare: ma sino ad un certo punto. Soprattutto non deve travisare. Solo una giornalista merita di definirsi tale: Federica Sciarelli, che conduce il programma Chi l’ha visto, su Rai tre. Una vera professionista, seria, intelligente, sensibile, che non cerca la sensazione ma solo la verità, sempre in difesa del più debole. Le altre presunte ” giornaliste” dovrebbero imparare da lei! Infatti nella trasmissione del 19 novembre ha precisato che sul caso di Elena Ceste vogliono evitare di entrare nella sua vita privata alla ricerca di particolari intimi e spesso irrilevanti, pure “illazioni”: ma soltanto cercare la verità sulla sua morte, anche a tutela dei figli.

Infatti il mostro non è questa brava mamma che cercava un po’ di spazio per sè su facebook; il mostro è chi l’ha uccisa e poi ha voluto far scempio del suo corpo lasciandola in un posto dove sapeva che sarebbe stata divorata dai roditori e da altri animali. Sinceramente non me ne fregherebbe nemmeno se la povera Elena avesse avuto un flirt su facebook o altrove! Sono affari suoi; spesso si tratta solo di innocenti scambi di battute affettuose fra amici. Tuttavia, “anche se, ipoteticamente, avesse avuto veramente un amante, stanca di suo marito e della vita che le faceva fare, chi siamo noi per giudicare? Chiariamo bene una cosa: non è lei che ha ammazzato il marito.

Lei è la vittima: lei che, a cominciare proprio da quello strano uomo che aveva sposato, ora viene torturata, uccisa due volte. Ogni giorno esce un nuovo presunto amante, smentito il giorno dopo. Invece nessuno trova strano che proprio il marito sia stato il primo, a poche ore dalla scomparsa della moglie, a raccontare alla vicina di casa che la moglie riceveva messaggini da altri uomini. Se era così innocente perchè affrettarsi a comunicarlo a lei e poi a tutta Italia, davanti alle telecamere? Addirittura alla vicina aveva mostrato il bagagliaio della sua auto per farle vedere che Elena non …era là dentro! Una moglie scompare e dopo poche ore il marito chiede alla vicina di casa di controllare se per caso….si trovi morta nel bagagliaio della sua automobile?! Con questo non voglio affermare che il colpevole sia lui: perchè altrimenti finirei anch’io nella categoria di chi accusa senza prove, solo sulla base di sospetti. Per ora lui è solo indagato; aspettiamo quindi la fine delle indagini.
A questo punto smetterei anche di mandare in onda le solite immagini che mostrano “ la famigliola felice” alla Comunione dei bimbi, come avvenne all’ inizio anche per Parolisi; mentre la povera Melania Rea era già stata privata della sua vita.

Quando un uomo ammazza la moglie i primi commenti sono sempre quelli della serie: “andavano tanto d’accordo, erano una famiglia serena, lui un ottimo padre”. Peccato che…. il bravo padre di famiglia due giorni prima aveva tirato il collo alla moglie come ad una gallina o le aveva inferto 36 coltellate. Fermo restando che alle Comunioni dei figli appaiono tutti sereni; ma non tutti lo sono. Spesso, dietro le quinte, fra le quattro mure domestiche, si svolgono drammi inimmaginabili. Inimmaginabili soprattutto per le persone superficiali.

Il problema è che Elena adesso non può difendersi e nemmeno querelare per diffamazione tutti questi giornalisti da strapazzo. Per tutelare sè stessa e i suoi figli. Mi auguro lo faccia almeno la sua famiglia; e anche l’Ordine dei giornalisti a cui sono iscritta pure io e da cui mi aspetto che intervenga in casi del genere che gettano discredito sulla nostra categoria. E’ facile prendersela con i più deboli. Quelli che non possono più parlare. E ai bimbi chi ci pensa adesso? Chi li sta proteggendo?

Riposa in pace, Elena, sperando che ti concedano almeno questa possibilità, dopo tanto dolore e la morte terribile che hai fatto. Forse in Paradiso troverai quel mondo di sogno, di bontà, di tenerezza, di amore e amicizia che cercavi su questa terra! Ai tuoi bambini e alla tua famiglia non mi resta che fare tanto coraggio per superare, per quanto possibile, questa terribile tragedia.

Infine, se Dio esiste, faccia sì che il criminale che ti ha levato la vita, levandola un po’, in questo modo, anche ai tuoi figli, si costituisca; confessi subito e paghi la giusta pena per il suo orrendo delitto.
Se mi sta leggendo capirà che questa è l’unica strada di “redenzione” che adesso gli resta da percorrere.

Maria Cristina Giongo
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9 Responses to “Elena Ceste. Torturata e ammazzata due volte.”

  1. Maria Luisa scrive:

    BRAVA OTTIMA RECENSIONE,BRAVA ED INTELLIGENTE GIORNALISTA CHE HA SAPUTO COGLIERE IL VERO DRAMMA E LA SOFFERENZA DI UNA DONNA.PER ME QUESTO E L ‘ENNESIMO OMICIDIO PERPETUATO IN FAMIGLIA DA UNA MENTE DISTORTA CHE CREDE LA MOGLIE UN OGGETTO DI PROPRIETÀ SENZA ANIMA E DESIDERI.PENSO ANCHE AI FIGLI ,POVERETTI AD AVERE UN PADRE COSÌ……CHE ESISTENZA INFELICE.

    • admin scrive:

      Cara Maria Luisa, grazie per il tuo commento, che condivido in pieno, sperando che ora qualcuno vigili ” attivamente” su quei poveri bambini testimoni di tanto orrore in casa e fuori casa.
      Buona giornata! Cristina

  2. Elisa Prato scrive:

    Io non so se questo marito sia un assassino: ma e’ certamente vero che certi giornalisti/e fanno proprio schifo e, in effetti, il loro Ordine dovrebbe intervenire.
    Da tempo mi fa dare in escandescenze una performance che non sembra preoccupare nessuno, cioe’ il solerte giornalista, spesso donna, che in occasioni di tragedie e calamita’ si avvicina al poveraccio di turno che magari ha perso casa e coniuge chiedendogli “Lei cosa prova in questo momento?” Indegno sciacallaggio morale.

    • admin scrive:

      Cara Elisa, come hai ragione……una volta, quando lavopravo in televisione, mi chiesero di fare la stessa domanda ad un bimbo massacrato di botte dalla madre…..posai il microfono sul tavolo, lo abbracciai e poi me ne andai senza fare l’ intervista.
      Ciao, Cristina

  3. Maria Cristina Giongo scrive:

    Cari amici,
    vi ricordo che moltissimi commenti su Elena Ceste e questo articolo sono usciti nelle pagine di Facebook del Cofanetto magico e in quella mia personale. Oramai la gente commenta di più su facebook. Un po’ mi spiace perchè prima i vostri pensieri uscivano solo sul Cofanetto magico, ma alla fin fine… sono anche contenta di darvi spazio pure su FB….

    Ripeto: ci sono due pagine dei fans del Cofanetto magico: Il Cofanetto Magico su facebook (groups)
    Il Cofanetto Magico su facebook (pages)
    E ovviamente la mia pagina ufficiale: Maria Cristina Giongo su facebook

    Buona giornata a tutti,

    Cristina

    • anna scrive:

      Grazie di cuore a lei giornalista che merita tutta la mia piena solidarietà per quello che ha scritto sul caso di Elena! La seguirò cofanetto magico!

  4. Maria Cristina Giongo scrive:

    Grazie a te, cara Anna, di seguirci, soprattutto in difesa dei più deboli!

    Vorrei anche precisare, come ho già aggiunto nell’articolo, che ieri, finalmente una giornalista molto seria, Federica Sciarelli, ha detto la stessa cosa nel suo programma su Rai Tre, Chi l’ ha visto. Anche lei concorda con la necessità di smetterla di parlare dei presunti amanti della povera Elena Ceste. Mentre stamattina la Panicucci, a Mattino Cinque, ha rincarato la dose raccontando che Elena “aveva bevuto un caffè con il cosiddetto uomo delle cave e poi avevano fatto una passeggiata in quella direzione”, subito affrettandosi ad insinuare… ” forse per cercare un luogo isolato”. NON HO PAROLE! Ma perchè stanno cercando di far diventare questa donna una poco di buono???? Invece di concentrarsi sul mostro che l’ha uccisa?

  5. gianni felice scrive:

    Complimenti alla redattrice dell’articolo, però non ha notato o sottolineato il comportamento a dir poco eticamente scorretto della inviata del settimanale GIALLO, la quale si è in filtrata con finta bonomia nella casa di Michele per poi sputtanarlo con osservazioni risibili come quella degli inquietanti polli spennati in frigorifero. Gradirei una risposta anche privata. Noti bene che ho fatto le stesse osservazioni ad esimi giornalisti i quali mi hanno dato ragione ma solo privatamente. Grazie in ogni caso

    • admin scrive:

      Grazie, Gianni Felice! Non ho visto quel numero di Giallo, ma sicuramente ha ragione. Quante ” inviate” si infiltrano a casa dei vari Boninconti facendo quasi credere, per riuscirci, che sono dalla loro parte. Un’ azione poco etica per chi è cresciuto alla vecchia scuola di Montanelli, tanto per intenderci; alla scuola di grandi direttori di giornale, come me, che ci insegnavano ad inseguire la verità prima di tutto. Poi a documentandosi a fondo e di persona, senza riportare notizie di altri e senza scendere a compromessi. Purtroppo oggi per aumentare il numero dei lettori o dei telespettatori si fa e si farebbe di tutto. L’importante è che queste persone non si definiscano ” giornalisti”! Oggi poi ” spuntano” testimoni ovunque, molti poco credibili: basta vedere che cosa è successo persino con la povera Yara, a cui addirittura sono state attribuite ” relazioni” con strani personaggi…….Povera bimba, povera Elena Ceste, poveri genitori di Yara e figli di Elena Ceste! Povera Roberta Ragusa! Invece di indagare sugli assassini si indaga sulla vita delle vittime, come se fosse colpa loro se sono morte! Grazie per il suo commento, Gianni Felice, e buona serata! Maria Cristina Giongo, direttrice del Cofanetto e autrice di questo articolo.

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