Poesia d’amore: “Se la tua voce”

Fotografia di obbino

 

Carissimi lettori del fatato “Cofanetto”,
magari dirlo suona paradossale o ridicolo sul serio: però la dolcezza è il sale della vita. E nulla è più dolce dell’amore. Ecco perché di recente ho frenato il mio viaggio in una piazzola qualsiasi e ho preso dal cruscotto una “tenera” foto, per l’appunto d’amore, sul retro della quale ho subito scritto, rapidamente e d’istinto, i versi che seguono.

   

 Immagine tratta dal seguente volume: Giovanni Burdese (a cura di), La bella addormentata nel bosco, Editrice “Piccoli”, Milano, anni Cinquanta, tavole di Mariapia

 

 

 

SE LA TUA VOCE

Se la tua voce desidera cullarsi
nel mio cuore,
troverò i sorrisi
con la mano di un giocoliere
e i miei minuti saranno il volto di acrobazie
che, da una mano all’altra,
volano fra una mano e l’altra.

 

 

 

P. S. – Sono un po’ retorici, d’accordo. Ma è proprio per questo che somigliano tanto, o almeno spero, ai sentimenti veri (forti e profondi, vale a dire) che durano a lungo. Persino in eterno.

Pietro Pancamo
CHI SONO

 

 

 

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32 Responses to “Poesia d’amore: “Se la tua voce””

  1. lorella scrive:

    Ciao Pietro !!!! sensibilissimo come sempre … la dolcezza è la più bella forma di espressione che un essere umano possa donare , è un gesto semplice ma nello stesso tempo grande !! grazie per le belle emozioni che sai trasmettere , sei grande Pietro !!! ciao !!!!!!!

  2. Patrizia scrive:

    Ciao Pietro leggerti è scorgere ogni volta la grande sensibilità di un anima nobile di un anima bella….. …..complimentissimi .
    ciao ……….
    Patriza

    • Pietro Pancamo scrive:

      Che esagerazione! La mia anima è nobile? Magari anche… patrizia? Tutt’altro, purtroppo. Ma tante grazie comunque.

      Il libro che stai preparando avrà un successo immediato. Ne sono convinto!

  3. Patrizia scrive:

    E per me è sempre una piacevole emozione.
    Patriza

  4. Anna Maria Curci scrive:

    Nella minuta il tratto lieve scorre e invita

    • Pietro Pancamo scrive:

      Beh, più che un commento, un verso vero e proprio. Grazie, Anna Maria (e buon soggiorno in Austria!).

  5. Gianluca scrive:

    Parlare d’amore in versi non è mai facile e trovare figure letterarie adeguate allo scopo lo è ancora meno. Leggere “Se la tua voce” è stato un piacere.

    • Pietro Pancamo scrive:

      Esprimere riconoscenza con parole nuove: ecco un’altra cosa difficile sul serio. Così ardua che mi arrendo ad un banale, ma sentito: “Grazie, Gianluca, per il suo commento”.

  6. marinaraccanelli scrive:

    se la voce è la prima forma d’amore (dicono che il bimbo la sente già nella pancia della madre), il suono intimo delle tue delle parole si calibra e libra da un verso all’altro con una dolcezza tutt’altro che scontata…giocoliere di parole, Pietro, sei bravo in questo gioco, serio come lo è sempre il gioco – per i bambini e per i poeti!
    marina

    • Pietro Pancamo scrive:

      A volte fare il poeta è un gioco troppo serio. Meglio stemperarlo, cara Marina, con un grazie genuino: quello che indubbiamente ti devo per l’intelligenza cordiale del tuo bel commento, così acuto e articolato.

  7. M.Gisella Catuogno scrive:

    …il gioco e quindi l’infanzia, le fiabe, l’amore: quanto di più bello e gioioso esista nella vita e tu l’hai saputo rendere con versi semplici e profondi
    Gisella

    • Pietro Pancamo scrive:

      Semplicemente e profondamente grazie, cara Gisella. È sempre bello ricevere complimenti da una poetessa brava come te.

  8. SAra Ferraglia scrive:

    Delicatissimi versi che esprimono un amore indefinito e, per questo, universale.
    Sono per un figlio, per un genitore , per un innamorato. Voce d’amore per chiunque.

    Sara

    • Pietro Pancamo scrive:

      Leggere questo tuo commento, così intriso d’universo, mi piace un mondo. Grazie mille, Sara!

      “SaràPoesia”? Ma no: lo è già!!

  9. Qualche incertezza nei versi finali, ma la poesia testimonia di un sentimento assai delicato.

    • Pietro Pasncamo scrive:

      Ho letto le tue poesie e non sono certo migliori delle mie, anzi… Come dicono i Vangeli, caro Bartolomeo, “perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”.
      Cordialmente,

      Pietro Pancamo

  10. Novella scrive:

    Nell’immediatezza spensierata di questi versi c’è molta poesia. Bravo come sempre!

    • Pietro Pancamo scrive:

      Per me il tuo commento è una lieta Novella. Chiedo scusa per il gioco di parole, scontato, evangelico (persino un po’ blasfemo). Ma pieno, questo è certo, di sincera gratitudine.

  11. “con la mano di un giocoliere
    e i miei minuti saranno il volto di acrobazie”
    Sono due versi che racchiudono l’esperienza amorosa: nessuno è più serio del giocoliere, nè nulla c’è di scontato nelle acrobazie, come nell’amore. Un testo da assorbire e ricordare.

    • Pietro Pancamo scrive:

      Stupito da un commento così lusinghiero, inevitabilmente mi distraggo, col risultato che tutti i birilli mi cadono per terra. Incidente grave per il sottoscritto, che su concentrazione e riflessi basa da sempre il proprio mestiere. Però non me la prendo. E anzi, smessa per un momento la mia serietà di giocoliere, esclamo con un gran sorriso: “Grazie infinite, caro Enrico!”.

  12. Margot Croce scrive:

    i sentimenti non sono mai retorici caro Pietro, retorica è piuttosta il deposito sociale che li ha relegati ad espressioni mediatiche e non più poetiche.
    La tua delicatezza espressiva è un valore aggiunto a qualcosa che si porta dentro come un tesoro prezioso.
    sempre lieta di leggerti :)

    • Pietro Pancamo scrive:

      Hai ragione, cara Margot. Non c’è alcunché di retorico nei sentimenti. Infatti io parlavo di quelli veri: non mi riferivo certo a quelli, chiamiamoli così, “di tutti i giorni”. I media, e la televisione specialmente, altro non hanno fatto che esasperare all’eccesso la componente retorica, connaturata ai sentimenti veri, riducendoli purtroppo a una misera farsa.

      Ti ringrazio davvero molto per aver apprezzato i miei versi.

  13. sara scrive:

    La leggerezza dell’amore gioioso è meta desiderabilissima in poesia e vita

    • Pietro Pancamo scrive:

      Un commento grazioso. E, come Jean de La Fontaine sapeva bene, “la grazia [è] più bella ancora che la bellezza”.

  14. Ferrante Z scrive:

    Un gioco. Un gioco di parole, di mani, di versi. Cosa potrebbero mai essere i sentimenti se non un gioco a due? Complimenti Pietro. Zairo F.

    • Pietro Pancamo scrive:

      Che cosa potrebbero mai essere i sentimenti? Un gioco a due, d’accordo. E che altro, poi? Beh… “I bisbigli di un’anima muta”, per esempio. :-)
      Complimenti a te –un po’ tardivi, me ne rendo conto– per il premio che hai vinto a novembre.

  15. Alice Mayer scrive:

    Come sempre carissimo Pietro, un’altra bella sorpresa ci hai saputodare,
    Grazie
    Alice

    • Pietro Pancamo scrive:

      “È del poeta il fin la meraviglia/ […]/ chi non sa far stupir, vada alla striglia!” (Giambattista Marino).
      Citazione arrogante, lo so. Ma anch’io, ogni tanto, mi concedo un po’ di presunzione…

      Grazie a te, Alice, per il commento che mi hai cortesemente lasciato.

  16. Susy Pagliaro scrive:

    Una piccola “perla” nel Cofanetto! La tua profonda sensibilità e la tua grande abilità poetica,caro Pietro,hanno “raccontato”,in pochi versi,il vero Amore. Esso è voce(memoria di primordiale verità) e continuo rinnovarsi di primizie,di attenzioni,di invenzioni e di sorrisi “trovati”,anche quando,a volte,si vorrebbe piangere. Perché è nella gioia dell”amato” che risiede la gioia dell”amante”. Nel vero Amore,l’ego si scioglie,lasciando l’anima al suo ”canto”. Anche il tempo riscopre l”eterno” in quel dono di preziose , piccole,grandi offerte che,”da una mano all’altra” destando sempre meraviglia. L’Amore è ”movimento”.L’Amore è una continua ”rinascita” che va oltre l’immanenza, vivendo del suo ”acrobatico donarsi”. Grazie,caro Pietro,per questa piccola ”perla”!

    • maria cristina giongo scrive:

      E’ vero, cara Susy, il Cofanetto contiene anche perle…

      Oggi è stata anche formato un gruppo del Cofanetto magico su facebook e nel giro di poche ore c’ erano già 480 iscritti.

      In futuro cercherò di parlare più di amore; ne abbiamo tutti bisogno in questo mondo indifferente, egoista e crudele, che ha perso persino la capacità di amare!

      Ciao, buona serata!

    • Pietro Pancamo scrive:

      Cara Susy,
      la bellezza dei tuoi commenti è tale, che mi lascia senza fiato per lo stupore. Insomma, mi ammutolisce letteralmente, lo devo ammettere. E ora che ho perso la voce, ora che non ho più la benché minima memoria di primordiale verità, sarai contenta spero! Tu guarda il guaio che mi hai combinato: non ricordo neanche più il mio nome, adesso! Adalberto, Adalgiso, Assuntino? No, ecco: Venceslao! Ma sarà vero? Boh… Farò quanto prima una seduta d’ipnosi regressiva, per tornare indietro fino ai primordi della mia esistenza, e raccogliere informazioni preziose su come i miei genitori, all’epoca, avessero deciso di chiamarmi. Sono davvero curioso!
      Nel frattempo, Susy, ti ringrazio per le splendide parole (anche se un pizzico nocive) di cui mi hai onorato e, per non rischiare di sbagliarmi, mi firmo in via del tutto prudenziale

      l’autore di questa risposta

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