Attualità. La terribile morte di Stefano Biondo.

Tanto dolore, tanta pietà e rabbia; tanti punti di domanda per l’improvvisa, violenta morte di un povero giovane di 21 anni, con problemi psichici.

Stefano Biondo

Un’immagine di Stefano.

Cari lettori,

Non ho potuto rimanere indifferente a questa email che trascrivo tale e quale come l’ho ricevuta, con il cuore a pezzi, perchè come sapete sono molto sensibile al dolore dei giovani (e anche degli adulti) disabili psichici.

Persone che andrebbero trattate con il più grande amore e rispetto del mondo; e accudite con la massima cura. Ogni volta che mi colpisce una notizia del genere provo un dolore immenso per l’ingiustizia e la cattiveria che a volte domina questo povero mondo dove tutti siamo deboli; e quindi a maggior ragione dovremmo capire le debolezze degli altri. Dal lato legale non posso dire niente perchè ci sarà sicuramente un’indagine approfondita ( spero!) e un procedimento per stabilire se ci sono colpevoli che meritano una punizione.

Alla sorella di Stefano, Rossana , e alla sua famiglia, a mamma e papà, voglio fare tanto coraggio. A tutti gli altri che leggeranno questo articolo raccomando un pensiero per lui, che lo accompagni sino all’ultima soglia! Quella dove finalmente troverà l’amore, la luce e la pace che si merita. A te, Stefano, ovunque tu sia, mando un bacio enorme; quel bacio e quella carezza che avrebbero dovuto darti per calmarti; invece che legarti. Dormi tranquillo, adesso!

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Gentile Maria Cristina,

la prego di aiutarmi.
Hanno ucciso mio Fratello Stefano, aveva solo 21 anni disabile psichico ricoverato da più di 2 anni e mezzo in psichiatria a Siracusa perché non lo volevano in nessuna delle comunità terapeutiche di Siracusa e provincia a causa delle sue crisi.
Dopo due anni e mezzo di calvario, tramite il provvedimento del giudice Milone del tribunale di Siracusa,
che intimava il Sindaco e ai dirigenti ASP, di trovare entro un mese una sistemazione idonea per Stefano, siamo riusciti a individuare una struttura che a condizione che in supporto avessero degli infermieri 3 ore la mattina 3 il pomeriggio, lo avrebbero accolto.
Solo l’altro ieri abbiamo accompagnato Stefano felicissimo di uscire dall’ospedale e andare in questa comunità, ieri mi chiama alle 17e39 un operatrice della comunità dicendo che Stefano aveva avuto una crisi e che avevano chiamato l’ambulanza della psichiatria che lo avrebbe riportato in ospedale. Ci partiamo con mio marito e alle 18 siamo già in comunità dove ci ritroviamo davanti alla scena agghiacciante di mio fratello buttato a terra legato con un cavo elettrico con un aspetto allarmante, chiedo subito le condizione e l’infermiere mi dice di non preoccuparmi perché stava così perché gli aveva dovuto fare una dose da 100, ma io che ho frequentato un corso di primo soccorso, ho sentito il polso di Stefano assente, e ho iniziato ad agitarmi e mi sentivo dire “perché sta facendo così” poi non sentendo nemmeno il polso carotideo ho iniziato a praticarli la respirazione a bocca a bocca e il massaggio cardiaco. Lo pseudo infermiere allora chiede il misura pressione, per costatare che non c’era pressione sanguigna, e mi dice di aver chiamato il 118, il genio non ha comunicato durante la telefonata codice rosso, l’arresto cardio-respiratorio, quindi giunge una ambulanza con due semplici soccorritori, anziché quella della rianimazione con defibrillatore, che giunge dopo mezzora, inutilmente.
E’ in corso un’indagine, noi abbiamo richiesto un medico legale di parte, dopodomani ci sarà l’autopsia.
L’autore materiale dell’’omicidio di mio fratello è l’infermiere, ma i mandanti sono da ricercare ai vertici, chi ha permesso il carcere per due anni e mezzo, mentre altri malati dalla psichiatria erano mandati nelle varie strutture, ma Stefano MAI!!!
Ma adesso un posto l’hanno trovato dove non darà più fastidio UNA BARA!!!!!!! Chi ha permesso tutto ciò dovrà pagare. Era una angelo incompreso e sfortunato. Il mondo deve sapere cosa e chi ha fatto questo a Stefano.
Grazie

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25 Responses to “Attualità. La terribile morte di Stefano Biondo.”

  1. Giorgio scrive:

    Cara Rossana,
    cerca di essere forte in quanto questi avvenimenti spezzano il cuore. Non ci sono parole per commentare quanto accaduto!

    Posso solo riportarti la speranza che ci ha lasciato Gesù nel vangelo di Giovanni dove leggiamo che i nostri cari torneranno in vita con la prospettiva di vivere per sempre in un mondo migliore e senza malattie.

    Gesù disse: “L’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce [di Gesù] e ne verranno fuori”. — Giovanni 5:28, 29.

    Stiamo vivendo in “tempi difficili”, perché le persone sono spietate, violente e senza padronanza. (2 Timoteo 3:1-5). Cerca di “Non farti vincere dal male, ma continua a vincere il male col bene” e ricorda che Satana il Diavolo è la fonte di ogni male. (Giov. 8:44; 1 Giov. 5:19) .

    Un caro saluto

    Giorgio

  2. maria cristina giongo scrive:

    Grazie, Giorgio, per questo bel commento e speriamo veramente di trovarci tutti insieme in un mondo migliore!

    Siamo tutti vicini a Rossana e famiglia!

  3. Bianca scrive:

    Mi spiace molto per questa tristissima storia di ingiustizia.
    Un pensiero allo sfortunato Stefano e le mie condoglianze alla famiglia, auguro molta forza.
    Speriamo che sia fatta giustizia.

    Un saluto a voi, buona settimana.

  4. cristina scrive:

    Grazie, cara Bianca!

    Speriamo che venga fatta giustizia per lui e per tutte le altre persone che soffrono di disturbi psichici, poco capite e maltrattate!

  5. Bianca scrive:

    Grazie a te per avere scritto questa tragica storia, non posso sempre intervenire ma un commento lo ho lasciato.
    Magari almeno verrà data notizia che è stata fatta giustizia.
    Un saluto a voi!
    B.

  6. Flower Power scrive:

    Veramente non ho parole.Questi poveri ragazzi hanno bisogno di una carezza
    nelle loro crisi,di aiuto,non di essere legati e ripieni di porcherie che gli danno.
    Ma che razza dei bastardi lavorano in queste strutture?Alcuno deve fermare per sempre questi maledetti killer,salviamo ragazzi che purtroppo sono in simili condizioni,salviamo i nostri bambini dei pazzi psicologi che gli uccidono
    con le porcherie.Adesso e basta.E infine le mie sincere condoglianze a la sorella di Stefano e la sua famiglia,auguro molta forza e che giustizia sia fatta.

  7. cristina scrive:

    Grazie anche a te, cara Flower Power, del tuo commento.
    Hai ragione. Dobbiamo reagire.

  8. Flower Power scrive:

    Grazie a te cara Cristina per aver scritto questo articolo,dobbiamo segnalare sempre di piu questi casi,alzare la nostra voce.Un abbraccio

  9. Rossana scrive:

    Cari Giorgio, Bianca e flower Power, a te Cristina, vi sono molto grata sia per le parole di conforto che per quelle di incoraggiamento, c’è troppa gente che soffre in silenzio, sono riusciti a farli vergognare di essere malati.
    Ma io dico a questi signori: Temete l’ ira dei Buoni!

    • cristina scrive:

      Grazie, Rossana; ora cerca di non ammalarti tu di dolore. Pensa a te stessa.

      Tuo fratello ora sa che ancora una volta stai facendo di tutto per lui e per difendere altre persone come lui; e sarà felice. Ma sarà felice anche sapendoti tranquilla. Ti siamo tutti vicino!

    • Flower Power scrive:

      Grazie Rossana,cerca di essere forte.Sono sicura che tuo fratello sara felice per tutto quello che stai facendo per lui,per altre persone come lui.Ti sono vicino anche io.

  10. ADRIANA CAVIGLIA scrive:

    LE SOCIETA’ DEBOLI ( NON FORTI )TROVANO NELLA SOPPRESSIONE DEGLI ‘AUSMERZEN ( VEDI PAOLINI) LA RISOLUZIONE DI PROBLEMI
    IL DISAGIO PSICHICO COLPISCE INEQUIVOCABILMENTE MOLTE PERSONE ALCUNE DI QUESTE SONO RICONOSCIUTE E LO STATO SI AVVALE DI STRUTTURE OME CARCERI E OSPEDALI PSICHIATRICI PER ELABORARE QUANTO DI PEGGIO L’ESSERE UMANO POSSA CONCPIRESSINO ALLA SPUDORATEZZA DELLA SOPPRESSIONE APPARENTEMENTE MASCHERATA IPOCRITAMENTE IRRRICONOPSCIUTA COM TALE

  11. cristina scrive:

    Purtroppo, Adriana, i più deboli sono quelli che soccombono prima; anch’io vorrei vivere in una società più giusta dove proprio i più deboli dovrebbero essere i più protetti.

    Però, se vedi il sorriso di Stefano nella foto, lui deve avere avuto un po’di felicità e di amore dalla sua famiglia; almeno questa è una consolazione. Pensa a quanti bimbi maltrattati! Il crimine più terribile è proprio quello di maltrattare un bimbo indifeso.

    Cari saluti,

    Cristina

  12. milena liotta scrive:

    Che tristezza, che amarezza, sapere ke molta gente ancora nn abbia capito ke tutti siamo uguali. Mi unisco al dolore della vostra perdita e un abbraccio particolare a stefano. Spero solo che riusciate a punire chi deve essere punito, e se è possibile di farlo sapere. un abbraccio

  13. cristina scrive:

    Grazie, Milena!

    Anche il tuo commento, pur essendo una goccia in questo mare spesso di indifferenza, è prezioso come la più pregiata perla. E scalderà il cuore di questa sorella disperata che chiede giustizia.

    Vuol dire che a questo mondo c’è ancora chi è capace di empatia e amore per gli altri.

    Cari saluti,

    Cristina

  14. renato scrive:

    Che tristezza! Le conquiste degli ultimi anni si stanno sciogliendo come neve al sole.

  15. maria cristina giongo scrive:

    Pubblichiamo questa lettera che ci è giunta dalla sorella di Stefano per aggiornarvi sugli sviluppi di questa terribile vicenda che non deve lasciarci indifferenti:

    Gentili Giornalisti,

    Vi comunico con sconforto l’ ennesima beffa ai danni di mio Fratello Stefano, all’interno della comunità alloggio, dove è deceduto, erano presenti delle telecamere, e la registrazione non è stata immediatamente sequestrata, dalla procura, ma solo dopo una settimana per richiesta del mio avvocato al procuratore Longo, adesso sarà da vedere che tipo di sistema di registrazione avesse la comunità, ancora oggi non si sa nulla, la questura, incaricata del sequestro, non ha dato nessuna risposta.

    La registrazione avrebbe sicuramente fatto luce sull ’accaduto.

    Mi spiegate come potrei avere fiducia nelle indagini????

    Quando in luglio del 2009 ho sporto denuncia alla Procura della Repubblica di Siracusa.

    Dove denunciavo che mio Fratello era da un anno ricoverato presso il reparto di psichiatria, da dove

    spesso i pazienti da lì erano inseriti nelle strutture sanitarie per malati psichici, e mio fratello era costantemente rifiutato.

    Bene dopo un anno circa chiedo informazioni delle indagini svolte in merito alla denuncia, la denuncia non si trovava, dopo giorni, viene fuori che l’interessato era stato trasferito e la mia denuncia insieme con altre era rimasta da un anno sopra la sua scrivania.

    Altro fatto inquietante: Stefano era legato con un cavo elettrico, ma dall’autopsia non si sono riscontrati segni di legatura ai polsi. Si deduce che al momento dell’immobilizzazione non si sia opposto, e Perché???

    Stava già soffocando?? Dato che dall’autopsia è emerso che la causa del decesso è stata il soffocamento.

    E qui l’importanza fondamentale delle telecamere!!!!!

    Il mio povero Fratellino è stato la vittima indifesa di una congiura, lui che era un’anima bianca,

    era lui anormale?

    E chi sono i normali? Quelli che lasciano morire un ragazzo di 21 anni in questa maniera?
    Chi sono i normali? Quelli che mostrano indifferenza verso la sofferenza, verso le ingiustizie?
    Se la “normalità” è indifferenza, cattiveria, insensibilità, irresponsabilità, omertà, come facciamo a definirci una società civile?

    Gentili giornalisti mi serve il vostro aiuto per dimostrare che con la salute dei nostri cari, dei nostri amici, della nostra gente non devono permettersi di giocare al forte contro il debole, con Stefano l’hanno già fatto, hanno vinto loro, ma almeno rendiamo il gusto della loro vittoria molto molto AMARO!!!.

    La Costituzione della Repubblica Italiana

    Principi fondamentali

    Art. 1

    L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

    Art. 2

    La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

    Art. 3

    Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

    Art. 32.
    La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

    Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

    Cordiali Saluti

    Rossana La Monica

  16. Francesco scrive:

    Ciao Rossana,

    mi dispiace tanto per la tua perdita. Volevo chiederti qual’è la comunità interessata dove si consumato il delitto e come si sono giustificati i responsabili dinanzi a questa tragedia?

    Un forte abbraccio, Francesco

    • Rossana La Monica scrive:

      Grazie Francesco.
      La comunità alloggio si chiama l’oasi della speranza.
      Con noi dal giorno della morte di mio fratello, non si sono mai messi in contatto, sono stati sentiti da chi sta indagando, noi conoscevamo bene un ragazzo che lavorava li di notte, al quale abbiamo chiesto di darci notizie, in un primo momento aveva detto che era disposto a farlo, ma dopo tante telefonate dove rinviava gl’incontri, non ha più risposto al cellulare.Saluti Rossana

  17. Paolo scrive:

    Solo per caso ho scoperto la storia del povero Stefano e ne sono sinceramente addolorato. Cara Rossana, non ci conosciamo ma desidero essere vicino e solidale con te ed i tuoi cari per questa grave ed ingiusta perdita. Paolo da Roma.

    • Rossana La Monica scrive:

      Paolo, la ringrazio di vero cuore, ho davvero bisogno della solidarietà delle persone di animo nobile come lei, per far si che la morte del mio amatissimo fratellino, non cada nell’obblio. Grazie un abbraccio

  18. cristina scrive:

    Caro Paolo,

    Rossana la puoi trovare anche su facebook, ma di sicuro leggerà anche questo tuo commento.

    Di questi fatti bisognerebbe parlarne di più!

    Cari saluti.

    Cristina

  19. Rossana La Monica scrive:

    Questa mail l’ho scritta il 25 Marzo,
    Ai Giornalisti e alle redazioni “Sensibili”
    Chi scrive è la sorella di Stefano Biondo.
    Che nell’attesa che si faccia luce sulla prematura e ingiusta morte del mio caro fratellino.
    Scrivo questa lettera anche per timore che la morte del nostro amato fratello Stefano passi inosservata, com’è stata la sua e nostra sofferenza, in vita.
    Oggi 25 Marzo, esattamente due mesi rubati alla vita di un bellissimo bimbo di 21 anni, morto misteriosamente. Stefano, era disabile psichico, ricoverato da più di due anni e mezzo in psichiatria a Siracusa perché non lo volevano in nessuna delle comunità terapeutiche assistite di Siracusa e provincia a causa delle sue crisi.
    Stefano era sanissimo di salute, come attestano le analisi di laboratorio di appena sei giorni prima, è morto per mano di un infermiere del reparto di psichiatria dell’ospedale Umberto I, di Siracusa.
    Come sia potuto accadere e perché è ancora un mistero.
    Con trepidazione, attendiamo ogni giorno che squilli il telefono, per avere le risposte che tanto attendiamo, gli esiti istologici e tossicologici, dell’autopsia, dal nostro medico legale di parte Dott. Bulla, o di sapere che nel registro degli indagati, per omicidio colposo verso ignoti, sia iscritto qualcuno.
    Dopo più di due anni e mezzo di calvario, solo, tramite il provvedimento del dicembre 2010, del giudice Milone del tribunale di Siracusa, che intimava il Sindaco e ai dirigenti ASP, di trovare entro un mese una sistemazione idonea per Stefano, eravamo riusciti a individuare l’unica struttura, che a condizione che in supporto avesse degli infermieri dal reparto di psichiatria, 3 ore la mattina 3 il pomeriggio, lo avrebbe accolto.
    Il 24 gennaio accompagniamo Stefano, felicissimo, all’Oasi della Speranza di Villaggio Miano, dopo 36 ore, lo troviamo morto, a terra legato con un cavo elettrico, senza che nessuno, NESSUNO, delle cinque persone presenti, di cui due infermieri in quella stanza, gli prestasse il minimo soccorso.

    Premesso che, in questi due anni e mezzo, mi sono disperatamente rivolta anche ai muri, e ho ripetutamente denunciato il fatto, pur di trovare una sistemazione idonea per mio fratello, che non era assolutamente il mostro a sette teste che volevano fare intendere i medici e i dirigenti dell’Asp (aveva delle crisi in cui lanciava e rompeva oggetti)
    che hanno sempre giustificato i rifiuti delle varie strutture Terapeutiche Assistite, che nel frattempo che rifiutavano Stefano, inserivano altri pazienti psichiatrici nelle loro strutture ma Stefano mai.

    Sono sicura che Stefano sarebbe ancora vivo se si fosse trovato in una Struttura come queste, e non in una struttura come l’Oasi della Speranza (l’Unica disponibile) che era solo una comunità alloggio del Comune, che non è di tipo sanitario ma assistenziale, quindi non sono previsti i medici e quant’altro sia di competenza sanitaria.

    Come famiglia abbiamo sporto due denuncie una strettamente riguardante la causa della morte, l’altra verso chi ha permesso per quasi tre anni, con indifferenza che accadesse tutto ciò, quando invece era loro stretto dovere, trovare una soluzione, che non venisse da un provvedimento del tribunale. Ho riferito alle autorità che in passato a un accompagnatore di Stefano, era stato suggerito dall’infermiere in questione dove colpire per non lasciare segni, e altri episodi simili.
    La morte di Stefanuccio ha bisogno di risposte, credo che chi avrà la pazienza di leggere, e la sensibilità di capire, il dolore e la rabbia che ho dentro, che tutta la famiglia ha, per aver sofferto assieme a Stefano 21 anni per la sua disabilità.
    Da qualche tempo nostra madre era ammalata e non in grado di curarsene, e il padre assente, ero diventata una seconda mamma, ero la sua tutrice, mi occupavo delle sue necessità, in tutti questi anni di ricovero forzato in ospedale, con la collaborazione dei miei fratelli e un accompagnatore lo facevamo uscire in permesso 4,5 volte la settimana, per rendergli più accettabile la vita, per rendergli più sopportabile quello che doveva assistere giornalmente in un reparto di psichiatria di urgenza.
    Per resistere sino a che per lui non si fosse aperta una porta di una struttura adeguata, che non è mai arrivata. Per colpa di chi? Io lo so, ma il mio saggio avvocato, m’incita alla prudenza, per evitarmi che da vittima, passi a colpevole.
    Chi sa di avere colpa, un minimo di rimorso deve averlo, faccia mea culpa, e se questo non avviene, chi di dovere, provveda affinché, queste persone che hanno sbagliato non persevereranno, che non si ripeta per i figli di un Dio minore, il vuoto istituzionale e sociale in cui ci siamo trovati con Stefano.
    Il mese scorso il 25 febbraio noi familiari, insieme con un folto gruppo di amici abbiamo manifestato davanti alla sede ASP, e siamo stati convocati dal direttore sanitario, ma oltre alle condoglianze, ci siamo sentiti come se si parlasse di statistiche che quando si ha carenza di organico, queste cose possono accadere, purtroppo è capitato a noi.
    Quando ho risposto che potevano impiegare meglio i fior di milioni, spesi, per gli arredi della sede ASP,
    hanno taciuto.
    La Morte di Stefano Biondo Grida Giustizia!!!
    Vi prego pubblicate questa mail, se ritenete troppo lungo il mio sfogo, traetene un sunto, ma vi prego
    Per la memoria di Stefano pubblicate qualcosa.
    Sempre Grazie infinite

  20. marco scrive:

    Salve Rossana, sono dispiaciuto per il tragico epilogo della vita del tuo caro fratello. Ancora una volta ci troviamo di fronte alla brutalità di quella scienza spazzatura che è la psichiatria, l’unica categoria medica al di sopra della legge, dove in nome della “cura” si maltratta, si abusa e si tortura qualcuno che a causa della sua personale condizione appare più debole; e la cui unica soluzione ai problemi dell’animo umano è la somministrazione di psicofarmaci che alterano il comportamento e hanno effetti collaterali devastanti, a volte anche fatali.
    Non sò se è stato il caso di tuo fratello Stefano, ma è molto comune lo “strano” fenomeno di persone sane, che a causa della somministrazione di psicofarmaci assumono comportamenti violenti, che poi la psichiatria ufficiale non solo attribuisce alla loro preesistente condizione, ma pretende anche di “curare” aumentando i dosaggi o aggiungendo altri farmaci, quando in realtà si tratta semplicemente di effetti “collaterali”. E da lì inizia il calvario. . . .
    Puoi avere più dati guardando il nostro sito http://www.ccdu.org.
    Tieni duro e non mollare.

    Responsabile CCDU Sicilia

  21. Rossana La Monica scrive:

    Gentilissimo Marco, Stefanuccio è stato la patata bollente, che nessuno voleva, e pensa che aveva delle crisi in cui rompeva qualcosa, non si avventava sulle persone. Mi domando a che cosa servono gli Istituti psichiatrici, se non sono in grado di gestire un malato psichico.
    Qui da noi questi Istituti sono solo dei parcheggi.
    Io non mollo, solo che il tema malasanità, non piace ai media nazionali, ai quali abbiamo inviato centinaia di appelli, senza nessun esito.
    Pare che la morte di un disabile di soli 21 anni sia ritenuta anch’essa una morte disabile. E che i dirigenti e i dottori godano di una qualche immunità ?
    Mi auguro di no!! Grazie mille, con stima Rossana

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