Intervista al conte Alessandro Marcucci Pinoli di Valfesina.

Alessandro Marcucci Pinoli di Valfesina

I suoi famosi manichini sospesi fra il bene e il male, il volo e la caduta.
Il suo esclusivo Hotel Museo. Un grande amore e una vita spesa per l’arte, irta di “tante bellissime difficoltà”. Da superare: o da evitare.

Una curiosa immagine che riprende il conte davanti al suo Hotel Alexander Museum di Pesaro.

Un uomo speciale dal cognome altisonante, degno del titolo nobiliare di…conte Alessandro Marcucci Pinoli di Valfesina; semplicemente Nani, per gli amici. Avvocato, console, ambasciatore, Cavaliere, commendatore. Promotore di importanti iniziative private e pubbliche nel campo culturale; l’arte come sua grande passione.
Passione genetica, ereditata, e soprattutto profondamente sentita e vissuta, che gli è valsa il premio “ Il sogno di Piero”, ricevuto il 10 aprile 2010 da Vittorio Sgarbi. Tra l’altro è stato proprio Sgarbi ad inaugurare il suo specialissimo Hotel museo: l’Alexander Museum di Pesaro.

I suoi manichini esposti in numerose mostre e gallerie.

Fa “Cose mai viste” (così ama definire le sue opere), scrive cose mai programmate, perchè sono frutto di un pensiero immediato e di ricordi da fissare sulla carta nel momento in cui affiorano da un lontano e tanto amato passato. Quali sarebbero queste cose mai viste? Per esempio i famosi manichini in pose plastiche; figure eleganti, alte, con occhi bianchi inesistenti che vedono dentro. Forse perchè quello che c’è fuori è solo polvere. Molto significativi i tre manichini incatenati rappresentanti l’ ”Umanità” (titolo dell’opera). Sono l’ombra e la luce di se stessi; sono il bene, il male e lo stadio di mezzo che tutto sommato è quello che fa esistere e sopravvivere l’umanità.

Umanità

Bello “Chi sale, chi precipita”. Il senso è palese: chi sale deve ricordarsi che ogni ascesa è anche una caduta. E che l’attrazione verso l’alto finisce spesso nel richiamo della terra verso la realtà. Per poi…spiccare di nuovo il volo!
Sono le due tensioni dell’essere umano: il desiderio di volare per avvicinarsi al cielo (l’impossibile) e il capitombolo che ci pone davanti ai nostri limiti di creature imperfette, (l’aspirazione alla virtù e la propensione al peccato). Nani sta nel mezzo; e osserva tutto con gli occhi dei suoi manichini, che sanno vedere oltre.

Chi sale, chi precipita

In alcune sue opere troviamo anche la provocazione, la beffa amara ma anche l’umorismo, come in “Nani dà i numeri”. Mai il distacco, perchè lui alle cose è attaccato. Soprattutto alle cose belle che gli vengono da un antica famiglia nobile.
Per lui niente è scontato; tutto conta. A volte pare eccessivo, ma non megalomane. Piuttosto megalattico. Mai banale. Questa è l’impressione che ho avuto di lui. Infatti anche il mangiare ed il dormire hanno il loro senso intrinseco, tanto che ha pensato di creare hotels come posti di ristoro soprattutto dell’animo. Sempre alla ricerca della formula vincente, trovata sorpattutto nell’ultima sua realizzazione, l’Alexander Museum Palace Hotel, dove ogni camera è dipinta da pittori famosi; per dormire in mezzo a creazioni esclusive per tramutare il sonno in sogno.

Sono talmente tante le cose che ha ideato nel corso della sua vita che leggendo nel suo sito il curriculum vitae …gira la testa! Un uomo eclettico che crea, scrive, compone, pubblica, allo scopo, come dice nella sua bellissima poesia “Vorrei volaredi lasciare le sue orme nell’arena prima del tramonto precoce. In quanto è chiaro che per lui il tramonto è dolce, ma pur sempre precoce. Lo si capisce in un’altra commovente poesia intitolata “Preghiera finale”, dove, felice della vita vissuta, parla di sentimenti positivi come fiducia e curiosità per quel mondo misterioso e tanto agognato che ci accoglierà quando lasceremo questa terra: “fiat voluntas tua”.
Questa poesia è stata recitata nella Domenica delle Palme del 2003 durante l’Angelus di Sua Santità (in mondovisione Rai -1). Inoltre è stata inserita, con Vorrei volare, nel libro Fioretti Giubilari donato dall’Unione Nazionale Scrittori, a Sua Santità Papa Giovanni Paolo II in occasione del grande Giubileo del 2000.

Nelle poesie un ruolo molto importante lo assumono i ricordi d’infanzia, “fra odori di amido e di lavanda della biancheria”…. “Care, amate voci di allora”. La sua conclusione è che “le ombre, come i ricordi, forse si allungano. Ma non invecchiano”. Come i suoi manichini.
La mia intervista è stata proprio come me l’aspettavo. Un piccolo scrigno virtuale simile al nostro giornale online Il Cofanetto Magico; da cui sono uscite perle di saggezza su cui riflettere serenamente.

Conte Alessandro Marcucci Pinoli di Valfesina: un cognome lunghissimo! Come è lunga la sua storia. Allora, cominciamo dalle origini. Nato a…
Sono nato a Pesaro, il 20 luglio 1943. Da una famiglia nobile, antica di 1000 anni.

Il ricordo più bello di sua madre?
Quando giocava con me. E poi quando dipingeva ed io le stavo accanto disegnando.

L’insegnamento più prezioso di suo padre.
Amare tutti e parlare bene di tutti. Non l’ho mai sentito dire male di nessuno!

Da piccolo diceva che da grande avrebbe fatto il….
Il Papa.

IL PAPA??!! E come mai questa aspirazione insolita?
Per due ragioni: la prima è che nella mia famiglia c’è stato un Papa, Pio IX . Poi perchè rammento che Pio XII nell’anno giubilare 1950 mi prese sulle sue ginocchia.
Più che altro perchè non riuscivo a stare fermo….

Voleva diventare Papa e invece è diventato….
Avvocato e Ambasciatore in Bolivia (per 4 anni, sino al 2001)

Quando pensa alla sua giovinezza quale è la prima immagine o persona che le viene in mente?
Gli amici. L’amicizia è molto importante. Ho gli stessi amici di quando ero bambino.

L’influenza della religione sulla sua vita.
Sono molto credente e praticante. “Crederei in Dio anche se Lui stesso mi dicesse che non esiste”.

E l’influsso che ha avuto l’arte, nella sua vita?
Come per la religione; per me è fondamentale. Sono vissuto in case piene di begli oggetti e mobili antichi, con genitori amanti dell’arte. Tutti i miei viaggi sono stati culturali, in musei e gallerie.

Parliamo d’amore. Che sentimenti le suscita questa parola? Di unicità, pienezza, passione, nostalgia…?
Pienezza. Sono felicemente sposato da 44 anni e non esiste termine migliore per definire il mio matrimonio. Mia moglie mi è sempre stata accanto con amore, aiutandomi e sostenendomi in tutte le cose che ho fatto e che continuo a fare. Quando tengo conferenze sull’arte ripeto spesso che bisogna conoscerla per capirla ed amarla; e porto ad esempio la mia vita coniugale. Infatti se non “avessi”conosciuto profondamente mia moglie, non l’avrei amata per 44 anni!

Chi l’ha delusa maggiormente? E chi lei ha deluso maggiormente?
Mi irritano gli ignoranti che vogliono rimanere tali. In quanto a chi ho deluso io…le rispondo: TUTTI!
Tutti quelli che si sono aspettati e si aspettano troppo da me. Sono un uomo con normali difetti umani.

Me ne citi uno…
A pensarci bene potrei dire che i difetti corrispondono ai pregi.
Per esempio il mio peggior difetto è la sincerità; spesso dico alle persone delle cose che non vorrebbero sentirsi dire…

Facciamo un bilancio: il cammino della sua vita è stato irto di spine, ombre, ostacoli e pericoli; oppure si è trattato di un percorso verso la luce, in continua ascesa?
E’stato irto di tante bellissime difficoltà. Superate sempre. A onor del vero devo ammettere che sino ad un certo punto le supero: altrimenti le evito. Ho imparato a mie spese che nella vita è inutile intestardirsi. Sono insegnamenti che ti vengono dalla raggiunta maturità, dall’esperienza. Come dice Socrate, i filosofi giovani non esistono. Anche nel campo della cultura è importante avere esperienza; che si forma nel corso degli anni.

Bella risposta, conte!In poche parole ha espresso un concetto di alta qualità filosofica e di pura saggezza. Ma esperienza e conoscenza implicano anche il saper sperimentare. In effetti lei ha fatto e creato di tutto; opere d’arte, libri, sculture, e persino un albergo unico al mondo….Che cosa vorrebbe realizzare ancora, considerato che i bilanci, nel senso di resoconto e valutazione, servono soprattutto per ricominciare?
In futuro vorrei continuare a restare bambino nell’animo, a sognare; e possibilmente a continuare a realizzare i miei sogni.

Ancora una bella immagine dei suoi manichini

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Foto di Roberto Pagliani

Proibita la riproduzione del testo e delle foto senza citare l’autore e la fonte di provenienza.

Link: www.alexandermuseum.it
www.nani-faivivere.it
email: valfesina@infinito.it – alexander@viphotels.it

Nel mese di novembre 2010 il conte Alessandro Marcucci Pinoli di Valfesina sarà presente alla Biennale di Architettura di Venezia, sino al 21 novembre. E dal 26 al 29 novembre al Museo della Scienza e della tecnica “Step 09”di Milano

Indirizzo:
Alexander Museum Palace Hotel
Viale Trieste 20
61100 Pesaro
Italia
Tel: 00 39 0721 34441

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21 Responses to “Intervista al conte Alessandro Marcucci Pinoli di Valfesina.”

  1. Gentilissima Signora Cristina Giongo, buon giorno !

    Dei tanti articoli che sono stati scritti sull’ALEXANDER MUSEUM PALACE
    HOTEL e su di me, questo è senz’altro il più bello. Lo dico in tutta sincerità.

    Ed anche l’intervista è bellissima, perché le domande sono state intelligenti e mi hanno dato modo di esternare nel migliore dei modi il mio carattere, i miei sentimenti, evidenziando i miei pregi e i miei difetti. Ci vorrebbero più spesso, questi articoli, anche per migliorare i gusti dei lettori !

    Complimenti, mia dolce e bravissima “intervistatrice”.

  2. cristina scrive:

    Caro Conte,

    grazie di cuore per i complimenti! Ogni intervista che attuo è scelta con cura.
    Arrivata ad una certa età e con più di 30 anni di carriera alle spalle posso permettermi di scegliere accuratamente i personaggi di cui parlare. E i temi da trattare.

    Purtroppo non sempre coincidono con le richieste dei giornali con cui collaboro, che a volte sono impostate soprattutto su esigenze di vendita e pubblicità.

    Per questo ho creato ” Il cofanetto magico”, un contenitore di sano giornalismo.

    Così è stato con la mia ultima intervista, al cantante Toto Cutugno, uscita su importanti testate italiane. Cutugno ha affidato a me la sua drammatica storia sapendo che l’avrei trattata con molta delicatezza e al solo scopo di parlare di prevenzione.
    Infatti prima di pubblicarla gliel’ho fatta leggere per l’approvazione.

    Di lei mi aveva colpito la vasta cultura, la sensibilità e profondità umana, la creatività artistica per niente soporifera e statica; ma in continuo movimento. Un sottile movimento che fa vibrare anche l’essere in apparenza inanimato.

    Infatti è proprio l’anima che ci mette l’artista, o, meglio, è proprio l’anima dell’artista che rende la sua opera unica e le dà valore.

    Pertanto mi è stato facile scrivere di lei, mettendoci anch’io un pezzetto della mia anima in quello che domandavo e scrivevo.

    Senza questa base di sentimento non riesco a comporre nessun articolo.
    Ci sono dei personaggi su cui “non so e non voglio scrivere”. Perchè, nonostante l’effimera fama acquisita (spesso per meriti indiretti) ma mai realmente conquistata, sono delle nullità.

    Cari saluti, di nuovo grazie per i graditi complimenti e speriamo di incontrarci presto tutti nel suo speciale Alexander Museum Palace Hotel!

    Cristina Giongo

  3. monica scrive:

    Mi devo complimentare con te Cristina: davvero una bella intervista ed un gradevolissimo soggetto! Ti prego, continua così, facci conoscere altri personaggi di tale spessore umano e culturale e speriamo che altri tuoi colleghi seguano il tuo esempio….non foss’altro per accendere una speranza di futuro in chi teme un involvente e becero appiattimento cerebrale da parte di un umanità controllata dai mass media…George Orwell docet!!!!

    Ti abbraccio
    Monica

  4. cristina scrive:

    Cara Monica,

    condivido! Ma a volte anche noi del Cofanetto dobbiamo parlare di tutto, perchè non possiamo ignorare certi fenomeni di stupidità……

    Poi, però, mi tiro su il morale permettendomi di intervistare personaggi di vero rilievo come il conte Marcucci o il pittore Aldo Sterchele: una boccata di ossigeno! Di aria pura! Di sogno dorato!

    Sapessi quanti giovani artisti ho trovato su facebook ( uno l’ho intervistato proprio per il numero di questo mese) che lottano per farsi sentire, ascoltare, leggere…..Magari solo per ballare invitando “a ballare e…non sballare” ( a proposito di sballo…Belen andrà al festival di Sanremo, previo esame clinico per testare se usa la cocaina)

    Ma molti non hanno appoggi “potenti”, forse neppure denaro per frequentare le persone che contano e rimangono ad un basso livello di conoscenza.

    Ripeto, la colpa è dei giornali, che non danno spazio ad argomenti come quello di oggi.

    Persino Sgarbi, che come bravo critico d’arte avrebbe potuto fare qualcosa per pubblicare begli articoli sull’ARTE…che cosa fa ora???? Passa il suo tempo a mettersi in mostra in TV, con commenti come quello di ieri ad un programma pomeridiano, che più o meno diceva: ” A me piace tanto andare a letto con due donne. Per un uomo è il massimo!”

    E tutto questo dopo aver fatto gli occhi da triglia, o meglio da triglione…alla presentatrice! E poi tutti a ballare “Il ballo del qua qua”, ridendo come scemi!

    Non abbiamo più speranza!!!!! Altro che arte!!!!!
    Ricambio l’abbraccio!

  5. cristina scrive:

    Per questo articolo vorrei fare anche i complimenti ad Hans, che l’ha impostato così bene tecnicamente e per la scelta, insieme a me e messa a punto delle immagini fotografiche.

    Non dimentichiamo che questo giornale esiste anche grazie a chi ne cura la parte tecnica, come Francesco, che lo ha fondato credendoci subito, insieme a me. A Marni, Hans e ad altri collaboratori di rilievo come Imma Paone, Roberto Pagano, Roberto Allegri.

    • Grazie Cri.. per averci dato l’opportunità di lavorare con una frizzante professionista come te.. spero che in futuro i lettori del cofanetto magico potranno apprezzare ancora di più quello che un gruppo di volentorosi e appassionati può fornire allo sviluppo di questo bel giornale online :)

      • cristina scrive:

        Lo spero anch’io, Francesco!

        Vorrei arrivare al successo del tuo bellissimo www. blogolanda.it , così interessante e ricco di informazioni, così unico nel suo genere….

  6. Pieter scrive:

    Ho fatto una visita al sito del hotel e devo dire che mi sembra molto divertente di dormire circondato dall’arte. Assomiglia un po’ quel film ‘Night at the Museum’, ma speriamo senza i fantasmi :-).

    Comunque, un bel articolo su un bel albergo. Di sicuro vale la pena di visitare una volta.

    Saluti, Pieter.

  7. cristina scrive:

    Caro Pieter,

    Sei straniero? Allora vedrai che Pesaro è una cittadina deliziosa, che merita una vacanza in Italia.

    Bello l’ albergo, di sicuro; ma vale la pena di “visitare”…anche le opere del conte; artistiche e letterarie.

    Saluti,

    Cristina

  8. Pieter scrive:

    Si, sono straniero.

    Ho visto sul sito che l’albergo e’ proprio vicino al mare. Di giorno un tuffo in aqua e un gelato, e di sera e notte il museum/albergo.

    Ci sono altre belle cose in vicinanza di Pesaro?

    Magari per il prossimo estate,

    Saluti, Pieter.

  9. cristina scrive:

    TUTTO! Le Marche sono una bellissima regione.

    Spero che Le risponda qualcuno che ci vive…..

  10. Emanuela scrive:

    cara Cris,
    complimenti per la tua sempre sottile ed accentuata sensibilità sia nell’affrontare temi importanti che possiamo dire più frivoli e leggeri.
    è vero che solo chi ha esperienza riesce a raggiungere certi livelli (in tutti i campi) ma dobbiamo anche FAR FARE esperienza ai giovani che sono il nostro futuro.
    purtroppo mi rendo conto che invece coloro che sono ad un certo livello, che hanno una lunga esperienza, a volte troppo egoisticamente non si rivolgono al più giovane “per paura che l’allievo superi il maestro”.
    l’umiltà dovrebbe far parte del bagaglio di ognuno di noi ed il nostro sapere essere fonte di aiuto ed ispirazione per gli altri

  11. cristina scrive:

    Grazie, Emanuela,

    spero veramente che arte e cultura vengano trattati anche da altri giornali ma mi illudo sempre meno…..

    Un abbraccio,

    Cristina

  12. Emanuela scrive:

    purtroppo anche la crisi non aiuta…
    però mi sto rendendo conto che alcuni conti non tornano in merito alla crisi: come mai, almeno qui in Italia, si girda tanto a questa benedetta crisi, ma nessun “Bingo” ha chiuso? invece alcuni importanti musei stanno gridando aiuto?
    allora che crisi è? se si va a buttar via i soldi al bingo? meglio una visita ad un museo, ricco di cultura, che “ignorantirsi” (scusa la parola non corretta) davanti ad una ruota di numeri che gira!!!!

  13. cristina scrive:

    Infatti, il nostro caro conte Marcucci ha pensato bene di fare un hotel museo.
    Un’ottima idea!

  14. Elena Spiga scrive:

    Carissima Cristina,
    ho letto con estrema attenzione l’intervista e concordo pienamente con il Conte Nani..un ottimo articolo! un testo importante che scivola sulle pagine con eleganza, attenzione, intelligenza e professionalità. Dovresti scrivere più spesso di arte sai? fino ad oggi direi che gli articoli su Nani ed Aldo Sterchele sono quelli che mi hanno più di tutti colpita perchè permettono a chiunque di avvicinarsi ad un mondo estremamente affascinante ma soprattutto dà la possibilità agli appassionati come noi di nutrirsi con sensazioni vere ed emozioni forti, vibranti che fanno stare bene dentro. Grazie infinite quindi per ogni riga che ci regali, per ogni articolo che componi e per le bellissime immagini con cui da sempre accompagni graficamente le tue parole. Ti ammiro molto, ti ammirerò sempre
    Con amicizia
    Elena

  15. cristina scrive:

    Cara Elena,

    il tuo commento mi ha commosso! Mi fai sentire troppo importante!

    Grazie! I tuoi complimenti mi gratificano molto; soprattutto perchè vengono da un architetto bravissimo e da un’appassionata d’arte.

    Sì, lo so che dovrei scrivere più spesso d’arte; ma io non sono un’esperta in questo settore, anche se vengo da una famiglia per cui arte e cultura erano valori importantissimi. Sono una studiosa di Van Gogh, il mio mito. Ho letto tutte le sue lettere al fratello in lingua originale; ogni tanto, considerato che vivo vicino al paese dove ha abitato pure lui, vado a passeggiare dove lui si recava per trarre ispirazione.

    Appena ho saputo che si teneva a Roma una sua mostra ho chiesto al settimanale OGGI di scrivere un articolo; NO! Non interessava….non avevano spazio! In seguito hanno dedicato solo DUE RIGHE per annunciarla! Invece di mandare a Roma un inviato, anche ad intervistare qualcuna delle persone che si è fatta ore ed ore di coda per poter entrare a vedere i capolavori del maestro olandese.

    Che tristezza! Anche un articolo come quello che ho scritto per il Cofanetto, imperniato sul conte Marcucci, sono sicura che avrebbe interessato i lettori di OGGI. Basta pensare al successo degli articoli su Aldo Sterchele!
    Non tutti i lettori di giornali sono cretini o interessati al gossip.

    Quindi spero tanto di trovare per il Cofanetto qualcuno che scriva d’arte.

    Come sai il nostro giornale online non ha finanziatori, non vogliamo neppure finanziamenti politici per non essere costretti a scrivere di politica su un indirizzo “forzato”; per cui nessuno di noi viene retribuito. Scriviamo per amore del giornalismo vero, come ho più volte detto. E con tanta fatica; perchè ognuno dei miei magnifici collaboratori ha la sua professione. Imma è veterinaria, Roberto commercialista, Donatella psichiatra, Marni ha pure il suo studio di consulenze sui sogni, Francesco lavora nel campo dell’informatica, Hans è ingegnere, Roberto Allegri è scrittore e giornalista e collabora con il settimanale CHI.
    Ma solo per noi scrive articoli di grande spessore culturale, forse perchè avrà lo stesso problema che ho io nel far capire ai direttori di testata l’importanza di offrire ai lettori anche un altro tipo di servizi.

    Spero di trovare fra chi ci legge qualcuno appassionato ed esperto d’arte che voglia collaborare ( gratis, appunto) con noi. Io, oltre tutto, non ce la faccio più a scrivere così tanti articoli.

    Adesso ne sto preparando uno molto speciale sul FESTIVAL DELLA PAZZIA, un avvenimento che ogni anno si tiene in diversi Paesi del mondo. Si tratta di pazienti che hanno problemi psichici che hanno sviluppato una grande creatività e talento nel campo artistico e letterario e che per una settimana espongono i loro quadri, tengono conferenze, recitano.

    Quest’anno si è svolto in Olanda, in un antico museo “DELLA PAZZIA” : è stata un’esperienza veramente affascinante. Ho attuato molte interviste sul posto e sono felice di poter offrire al mio Cofanetto magico, il prossimo mese, questo reportage tanto particolare.

    Un abbraccio, Elena ed auguri di tutta la felicità che ti meriti. Che OGNI tuo sogno si avveri!

    Cristina

    Cristina

  16. Vilma scrive:

    mi permetto di segnalare una delle stanze più spettacolari dell’hotel, decorata da Antonio Ricci, artista isernino di grande suggestione creativa:
    http://www.artonweb.it/eventimostre/articolo81.html

    saluti
    Vilma

  17. cristina scrive:

    Grazie, Vilma, una segnalazione importante.

    Una domanda: si tratta dello stesso Ricci che ha fatto una serie di libri esclusivi ( tutti con la copertina nera) sulle sue opere d’arte?

    Cari saluti,

    Cristina

    • vilma scrive:

      no, non è lui, forse tu ti riferisci a Franco Maria Ricci, delle edizioni FMR, editore di volumi e riviste d’arte molto raffinate, sia per la grafica (è anche designer) che per la preziosità del supporto.

      Ciao, buon lavoro
      Vilma

  18. cristina scrive:

    Grazie, Vilma, mi riferivo proprio a lui….mio padre aveva tutti i suoi volumi.

    Cari saluti,

    Cristina

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