

Se quest’estate vi trovate nei Paesi Bassi, oltre a visitare varie cittadine e città, fra cui Delft, Breda, Utrecht, la bella Den Haag (l’Aia), con i suoi splendidi musei d’arte, non certo seconda ad Amsterdam, vi consiglio di passare per Langenboom, nella provincia Noord Brabant. Langenboom è un “kerkdorp”: kerk significa chiesa e dorp vuol dire paese. I “kerkdorpen” sono quindi quei villaggi costruiti in origine intorno ad una chiesa.

Paesi Bassi. Il museo della Nostalgia e della Tecnica a Lengenboom.
In questo paese si trova il Museum voor Nostalgie en Techniek, dove vi sembrerà di immergervi in un curioso, a tratti magico mondo popolato da tanti oggetti del passato. Un vasto percorso , se pensate che per vedere tutti i piani di esposizione… avrete bisogno di 2, 3 ore.
Là potrete ammirare un’ampia collezione di trattori, motori diesel, a benzina ed anche pompe di benzina. Vetture e calessi del passato, anche della polizia, insieme a divise di vari Paesi.

Poi elmi, motorini, moto, biciclette, sale con utensili di tutti i generi, per la cucina, gli ospedali, per i macellai dell’epoca: quest’ultima fa… un po’ impressione per gli attrezzi esposti. Mi riferisco alle anime sensibili.
Diciamo che ho preferito quelle dedicate alle bambole d’epoca, alle culle, giocattoli per i bimbi, banchi di scuola come me li ricordo pure io, con il buco per inserire i calamai. Pensate come sono anziana! E poi statue votive, macchine da scrivere di tutti i generi, la prima sedia da dentista.


La collezione di bambole del Museum voor Nostalgie en Techniek a Langenboom, nei Paesi Bassi. Foto di Maria Cristina Giongo

Una collezione infinita dove troverete di tutto e di più. Anche quello che non vi aspettate di vedere! Per esempio una specie di “vasino” con il manico che secondo la nostra guida le donne dell’epoca si portavano dietro quando andavano in chiesa, mettendolo sotto le ampie gonne quando…avevano l’impellente bisogno di fare la pipì, durante le lunghe messe e soprattutto durante le lunghissime prediche. Mi chiedo come facessero poi ad uscire con noncuranza dalla chiesa con quell’aggeggio in mano e… dove lo svuotavano!
D’altra parte anche nel famoso e meraviglioso quadro di Jan Vermeer, “La lattaia”, quello in cui una donna versa il latte dalla brocca, talmente realistico che pare una scena vera…. si nota un curioso oggetto, per terra, che pare fosse uno “scaldino” da infilare sotto gli abiti a più strati quando faceva molto freddo, per avere un po’ di tepore anche nelle… zone intime.
Ne troverete dei modelli simili in questo museo. A proposito: il dipinto a olio su tela del celebre pittore Vermeer, databile fra il 1658 ed il 1669 circa, è conservato nel Rijksmuseum di Amsterdam. Da non perdere, se venite in Olanda!

Il Museo della nostalgia e della tecnica lo si deve a Wim van Schayik che lavorò nel campo delle macchine per l’agricoltura, del commercio delle medesime, cercando di realizzare un suo sogno di bambino: diventare collezionista. Infatti sin da piccolo faceva incetta di tutto, dalle scatole di fiammiferi a quelle di sigarette. Un sogno che si realizzò il 15 aprile del 1998 quando festeggiò i 40 anni di matrimonio con sua moglie Joke, aprendo il suo personale museo.

Dopo la sua morte se ne è occupato il figlio maggiore Frans van Schayik, che ancora adesso, aiutato da volontari che lo mantengono in perfette condizioni, lo gestisce con la stessa passione del padre. La madre Joke che, ha 94 anni, lo affianca con un’energia invidiabile. Spesso accoglie lei stessa i visitatori, serve loro il caffè e una birra; elegante, curatissima, allegrissima. Quando ho acquistato il bel libro illustrato che racconta la loro storia di famiglia e di questa immensa, unica collezione, si è offerta di apporci sopra la sua firma, il suo autografo, come una diva!

La simpaticissima Joke van Schayik, 94 anni, moglie di Wim, che ha dato inizio a questo grande museo, di cui ora si occupa il figlio Frans, firma fiera il libro che racconta la loro storia di famiglia, come è nato e come anno dopo anno si è arricchito di nuovi oggetti speciali, alcuni unici nel loro genere.
Insomma, per i nostalgici dei tempi passati questo è il luogo adatto per trascorrere qualche ora piacevole. Imparando nuovi pezzetti di storia dimenticata, arricchendoci ulteriormente di quella cultura che fa parte di epoche ancora in grado di stupirci.
Maria Cristina Giongo
CHI SONO
Indirizzo e contatti:
Museum voor Nostalgie en Techniek
Dorpsstraat 38, 5453 JV Langenboom
The Netherlands
www.museumlangenboom.nl
museum@schayik.nl
Le fotografie sono di Maria Cristina Giongo e Hans Linsen. Proibita la loro riproduzione e quella dell’articolo senza citare autore e fonte di provenienza.
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