Ma Dio esiste?

Con tutto il rispetto per chi ci crede, ma io nutro un forte scetticismo sulla possibilità che ci possa essere un’altra vita dopo questa e, a maggior ragione, che quella che verrà, possa essere eterna. Reincarnazione, Resurrezione, Paradiso, Inferno, Purgatorio, etc… secondo il mio raziocinio sono tutte elucubrazioni mentali dell’essere umano. In verità l’uomo nella sua immensa arroganza crede di essere, in esclusiva, nelle grazie di qualcuno, Dio (ma esiste?). Egli, l’uomo, in forza dell’autoproclamazione a “favorito” del Creatore, si pone al centro dell’universo come padrone di tutti i privilegi sia terreni che presunti post vitae, reincarnazione, resurrezione, vita eterna e quant’altro.

L’uomo, pervaso dalla superbia, esclude arbitrariamente e a priori da tali benefici, tutti gli altri esseri che lui, l’uomo, si è preoccupato di classificare, quasi con disprezzo in Animali e Vegetali, tanto per mettere dei paletti, prendere le distanze e far capire chi comanda su questa Terra, dimenticando, troppo spesso, che la sua sopravvivenza dipende ineluttabilmente da questi esseri (minori?…mah!). Povera umanità illusa dalle illusioni! Nessuno è mai tornato indietro dopo la dipartita da questo pianeta per informarci, ragguagliarci, tranquillizzarci, sull’esistenza di un’aldilà.

Ma ne siamo certi che una vita all’acqua di rose, ovvero un’esistenza senza mai un benché minimo problema, una contrarietà, che so: un mal di pancia, un boccone andato storto, un assegno scoperto, una cambiale scaduta, un figlio con zero in condotta e quattro in matematica, il coniuge infedele, una figlia che si fa le canne, insomma la quotidianità, gli alti e bassi, il sorriso e il pianto, sia proprio la vita che vorremmo? Sai che barba, che noia infinita!

Manco potresti gettarti dal ponte o sotto a un treno perché la tua vita, essendo tassativamente eterna, non potresti nemmeno togliertela. Che bello sarebbe però, avere la testimonianza, la prova dell’oltretomba. Non per altro ma per vedere il comportamento di certa gente protesa a guadagnarsi l’empireo e godersi l’eterna beatitudine, magari sollazzandosi con le 72 voluttuose vergini. “Mica voglio precludermi il paradiso!” direbbe il politico corrotto, l’amministratore ladrone, insomma, gente di malaffare. Niente più ingiustizie sulla Terra, tutti buoni, zitti e mosca, in attesa di stirare le cuoia per godersi l’eternità.
Intanto andiamo in Paradiso, penserebbero quegli infamoni, poi si vedrà.

Ci basti guardare il cielo stellato e riflettere, per renderci conto che l’umanità vive nell’abbaglio di un Mito e che in suo nome uccide persino, senza che Egli glielo abbia mai chiesto.

Considerato che la Terra rappresenta solo un piccolo granello nell’immensità dell’universo, viene da chiedersi: “Ma se esistesse il Demiurgo di tutta questa meraviglia, perché dovrebbe restare proprio qui tra noi terreni, visionari e sognatori, perennemente in preda del farneticare delle nostre menti irrequiete?
Il mistero rimane aperto e chissà! Forse non esiste né Dio, né la vita, né la morte e noi tutti altro non siamo che una mera illusione.

Valentino Di Persio
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3 Responses to “Ma Dio esiste?”

  1. Cari lettori e caro Valentino,

    come vedete il Cofanetto magico è aperto a tutte le idee e scambi di idee. Anche quando si toccano argomenti profondi come questi. Se Dio esiste non lo so, in effetti non l’ho ancora visto, considerato che per fortuna sono ancora in questo mondo. Ma neanche che non esiste. La mia fede però mi porta a credere che esista questa sublime entità superiore che ha creato un mondo e una natura bellissimi, perfetti, poi rovinati dall’uomo. In quanto forse ha commesso lo sbaglio di dargli…il libero arbitrio. Pensando che ne facesse un buon uso! Per me quindi non è Dio il cattivo, ma l’uomo che sa essere molto cattivo. A volte. E’ l’uomo che rovina la natura, distrugge, uccide. E se un giorno ci sarà un Paradiso allora sì che dovrà renderne conto a Dio. Io la penso così e mi tengo stretta la mia fede religiosa che mi ha insegnato proprio ad essere buona, a godere delle bellezze del creato e ad andare avanti con forza e coraggio anche nei momenti difficili.

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