Poesia di gennaio: “In incognito”

 

Sebbene insonne di natura, vi auguro senz’altro un 2016 da sogno, cari amici de «Il Cofanetto Magico». E se nel corso dei tanti mesi che il nuovo anno sta per offrirci generosamente, vi capitasse prima o poi d’incrociare un feroce incubo notturno, potreste sempre “esorcizzarlo” e tenerlo a debita distanza, applicando il metodo infallibile che v’illustro di passata nella poesia seguente…


 

 

In incognito

Dormo in incognito
per non farmi riconoscere dagli incubi.

Scavano per l’aria come talpe;
hanno un paio d’occhi
larghi e fotofobici.

Sul comodino
il lume acceso mi nasconde.

Pietro Pancamo
CHI SONO

 
 
 
 

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30 Responses to “Poesia di gennaio: “In incognito””

  1. Marica e Valentino scrive:

    Congratulazioni! Grande Pietro…
    Incipit suggestivo. Finale liberatorio.
    Marica e Valentino

  2. Maria Luisa scrive:

    Con La frenetica vita di oggi , una sosta si può trasformare in una sconfitta . Abbiamo grandi aspettative, ma ci portano ad una insonnia piena di incubi con la paura di non riprendere il ritmo della corsa.

    • Pietro Pancamo scrive:

      Sì, è vero: una sosta può tramutarsi in sconfitta (vedi ad esempio Hamilton, quando i meccanici della Mercedes impiegano troppo tempo a cambiargli le gomme).
      Chiedo scusa per la battuta e ti ringrazio, cara Maria Luisa, per la tua costante e significativa presenza.

  3. Elena Cassardo scrive:

    Tu, caro amico, devi avere un sesto senso verso di me !
    hai centrato in pieno quello che e’ il mio “non vivere” di oggi
    congratulazioni …. un abbraccio

    • Pietro Pancamo scrive:

      Siamo in tanti a non vivere. Come dice Bruno Minelli, un poeta delle mie parti: “Non siamo, non esistiamo”.
      Coraggio, cara Elena! Un abbraccio anche a te.

  4. Anna Maria Benussi scrive:

    Grazie per il rimedio suggerito; può diventare utile allontanare gli incubi!
    In fondo basta saper tenere accesa, in noi, la luce di una speranza qualsiasi.
    Mi è piaciuta tantissimo la tua poesia perchè è essenziale, efficace e non si lascia travolgere dalle paure che troppo sovente ci inseguono.

    • Pietro Pancamo scrive:

      Si tratta di un rimedio costoso, specialmente se il lume da notte è elettrico. È possibile, comunque, che la bolletta da pagare non si riveli poi così salata: secondo Nicolae Petrescu Redi, infatti, si paga di meno quando il contatore della vita (e della notte, aggiungo io) registra tanta luce.
      Grazie per aver apprezzato i miei versi, cara Anna Maria.

  5. lorella scrive:

    Molto suggestiva e veritiera , complimenti Pietro

  6. Maria Luisa scrive:

    ho riletto la tua poesia, molto coinvolgente, quante volte andiamo a letto per dimenticare , ma ci attendono gli incubi…. però tu ha scoperto il rimedio !
    Molto bella Pietro, complimenti !

    • Pietro Pancamo scrive:

      Per fortuna è un rimedio di cui potremo fare a meno. O così si spera… “Verrà forse un tempo in cui la luce interiore uscirà da noi, in modo che non avremo più bisogno di altra luce” (Johann Wolfgang von Goethe).

  7. Bianca scrive:

    La mia luce dorme a fianco a me, confido in lui e nelle sue gambe forti per cacciare a calci i mostri del mio subconscio.
    Bellissima poesia davvero, bravo.

  8. Maria Luisa scrive:

    La piccola luce sul comodino contro il brutto sogno, illumina il mio sonno…..

    • Pietro Pancamo scrive:

      Beh, in effetti si corre il rischio di scoprire, alla fine, che a impedire il sonno è stata proprio la luce, e non gli incubi… :-)

  9. Maia Teresa scrive:

    UN LUME ACCESO!!! C’è tanta carenza di Lumi.

    • Pietro Pancamo scrive:

      Voltaire ti darebbe pienamente ragione, cara Maria Teresa.
      Grazie infinite a te, e Laura, per l’affettuosa attenzione con cui leggete le mie poesie.

  10. susy pagliaro scrive:

    Versi suggestivi e messaggeri di una grande verità: la Luce che protegge e salva…illuminando! Davvero una bella poesia! L’ Arte che si fa dono di memoria. Grazie, caro Pietro!

    • Pietro Pancamo scrive:

      “La memoria è tesoro e custode di tutte le cose” (Cicerone).
      Grazie per l’afflato lirico-filosofico delle tue considerazioni, carissima Susy.

  11. Marisa G. scrive:

    Grazie per questa poesia che ci offre una speranza di luce durante i nostri incubi notturni.

  12. Marisa B. scrive:

    Vogliamo che i fantasmi, fatti di vapori sfuggenti, si annientino nelle luci abbaglianti rendendo i pensieri più chiari e più limpidi in modo da alleggerire il trascorrere della vita.

    • Pietro Pancamo scrive:

      “La vita è una grande avventura verso la luce” (Paul Claudel).
      Grazie per questo tuo intervento, dallo stile così poetico e “arioso”, cara Marisa!

  13. Santina. P scrive:

    Ciao Pietro.. C’è carenza di lumi, ma questi lumi li dobbiamo accendere per tenere viva la speranza, non solo per noi, anche per un mondo migliore?

    • Pietro Pancamo scrive:

      Teniamoli accesi, allora, e auguriamoci che la speranza, nel vederli, non pensi che l’abbiamo data per spacciata e che, dunque, le abbiamo già allestito la camera ardente.
      Perdonami la battuta lugubre, cara Santina, e grazie dal profondo per le tue parole.

  14. Luciana Imperato scrive:

    La luce illumina, il buio inquieta.
    Per questo di notte la luce rasserena ed aiuta ad allontanare gli incubi.

    • Pietro Pancamo scrive:

      “È di notte che è bello credere alla luce” (Edmond Rostand).
      Grazie d’essere venuta a trovarmi, cara Luciana.

  15. Elena scrive:

    Caro Pietro, hai descritto molto bene in pochi versi quello che mi sembra di capire:la luce ovvero la conoscenza,allontana i mostri rappresentati dall’ignoranza e dalle brutture della vita…

    • Pietro Pancamo scrive:

      “Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza” (Socrate).
      Grazie per aver contribuito al dibattito, cara Elena.

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