Il sex robot. Voglia di sesso o nostalgia del sesso? Il sesso è un bene primario, necessario come mangiare e bere?

Si parla sempre e tanto di sesso. Lo si cerca, lo si desidera, lo si confonde, lo si nega, lo si sminuisce, lo si esalta. Ma che cosa è il sesso? Un puro fattore fisico fine a se stesso o un valore anche mentale, spirituale, sta a dire un’ equilibrata combinazione dei due? Alcuni anni fa una sentenza olandese accolse il ricorso di un disabile che si rivolse ad un giudice in quanto l‘assistenza sanitaria non voleva retribuirgli le prestazione sessuali di una prostituta.

Il giudice gli venne incontro definendo il sesso “ un bene primario”, indispensabile come un qualsiasi nutrimento. Come mangiare e bere, tanto per intenderci. Da quel momento l’uomo, gravemente handicappato, ottenne di godere delle prestazioni di una lavoratrice del sesso, a casa sua, gratuitamente (pagata quindi dall’assistenza sanitaria); per una volta al mese. Ne fu contento, anche se, quando lo intervistai, protestò per il fatto che era soltanto un’assistenza mensile. Poi aggiunse che gli mandavano sempre delle donne brutte….

Ma il sesso, in questo caso il sesso senza amore, è veramente un bene primario?
Una necessità da soddisfare comunque e con chiunque? Si è posta questa domanda anche una sessuologa olandese, Chloè De Bie, che poco tempo fa ha condotto un’inchiesta per capire se per esempio un robot potrebbe appagare questa esigenza, considerato che a questo punto i sentimenti non svolgerebbero più un ruolo essenziale. Le risposte sono state piuttosto vaghe, imbarazzate, stupite: sesso con un robot? Che strana idea! Più che altro si è sviluppata molta curiosità intorno a questa possibilità futura. Che in realtà non molto futura (o futuristica) è…in quanto esistono già da tempo “bambole gonfiabili robottine” usate per questo scopo; muovono solo i fianchi e vengono prodotte principalmente in Cina e Giappone.

Non dimentichiamo che il primo vibratore fu pensato e creato nel lontano 1880 per “curare” l’isteria delle donne…Con grande successo! Da allora ne è passato del tempo e la tecnica si è evoluta; sino all’idea, appunto, di passare ad un vero e proprio robot da portarsi a letto per soddisfare determinate “esigenze”. Alla fine della sua inchiesta la dottoressa De Bie ha tirato le somme, spiegando in un’intervista al settimanale olandese Flair che l’unico vantaggio dell’uso di un sex robot potrebbe essere quello di evitare contagi di malattie sessuali; in secondo luogo potrebbe rivelarsi un aiuto per persone disabili o con problemi a entrare in contatto con l’altro sesso. Qualcuno degli intervistati ha commentato, ironicamente: “almeno un robot non ti scarica subito e non ti tradisce.”

Già… ma ci si può abituare al sesso automatico, al sesso senza amore, che non si deve confondere con la masturbazione, un atto sano, un atto naturale che “ci appartiene” naturalmente? Immaginiamo di svegliarci una mattina accanto ad un robot… Sarà questo il nostro futuro? Una casa dove un robot fa le pulizie, cucina, ti porta il caffè? Un cane robot? E poi un robot persino a letto, che ti accarezza con mani fredde, ti guarda con occhi fissi, ti dice parole “ computerizzate” di finto amore?

Oppure un robot con cui guardare la televisione? Seduti sul divano, in silenzio, come due estranei, con il solo vantaggio di essere noi a gestire il telecomando? Mi rendo conto che inquesto momento sto descrivendo la classica solitudine a due di coppie scoppiate che non hanno più niente da dirsi. Coppie che non fanno nemmeno più l’amore, se non “meccanicamente”. Oppure per abitudine; all’inizio i fine settimana: in seguito una volta al mese. Alla fine…solo a Natale, Pasqua e alle feste comandate. Poi lui si gira dall’altra parte e dopo due secondi russa a “gran gola”….Mentre lei pensa: “meno male che è durato poco”.

A questo punto mi domando: ma l’amore, la passione, dove li mettiamo, se tutto ciò si riduce solo ad un atto quasi forzato? Sinceramente non ho mai capito chi si eccita con una bambola gonfiabile, robotizzata o meno. Chi rinuncia ad emozioni meravigliose come quella di baciarsi, accarezzarsi, esplorarsi, coccolarsi, fare l’ amore con amore e fantasia. Non sono certo quei due minuti finali dell’ orgasmo che caratterizzano la bellezza del fare l’amore. Sono il PRIMA ed IL DOPO.
Al giorno d’oggi si è persa persino la voglia di baciarsi! Eppure il bacio è in assoluto uno dei momenti più belli che due innamorati possono condividere. Come addormentarsi con la mano nella mano o stretti in un dolce abbraccio.

Il bacio fra Audrey Hepburn e George Peppard nel film Colazione da Tiffany (1961) è stato considerato uno dei dieci baci più belli della storia del cinema.

Una delle scene più…”sottilmente” erotiche del film Ghost,
con Demi Moore e Patrick Swayze (1990)

Tutto questo un robot non può offrirlo; un robot del sesso non potrà mai sostituire quel “calore umano” che soltanto un altro corpo “pensante” accanto al tuo può infondere; l’ansia gioiosa dell’attesa, la tenerezza dell’oblìo dove ti perdi lentamente con tutti i tuoi sensi. Per poi ritrovarti al risveglio, dopo l’ amore, con la splendida sensazione di “ essere ancora vivo”, di essere ancora in grado di godere uno dei più grandi piaceri che Dio ci ha dato: il completo dono di se stessi all’altro, nel momento in cui la fusione diventa completa.

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Link al mio articolo: “Il sesso me lo paga la mutua”.

Per concludere in bellezza, vi dono una poesia della nostra collaboratrice artistica e tecnica, Marica Caramia.

Grafemi dal cuore

A portata delle tue labbra
eppur stanotte vivevo già del ricordo.
Ho spruzzato su di me
una goccia del tuo profumo
per paura di dimenticarlo. …
L’inspirarti si è perfettamente alternato al tuo respiro…
Confondendomi

(Marica Caramia)

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Perchè l’ho scelta, fra le tante che Marica ha scritto? Soprattutto per questo verso:
“Ho spruzzato su di me
una goccia del tuo profumo
per paura di dimenticarlo. …”

Come non rimanere colpiti dall’intelligenza e creatività di tale gesto d’amore per cui l’amante, per meglio trattenere in sè e su di sè qualcosa dell’amato, arriva a usarne il profumo?

Eppur stanotte vivevo già del ricordo”, scrive Marica, capendo che sono proprio questi i momenti in cui diventa necessario fissare i ricordi, imprimerli, in modo da poterli rivivere mille altre volte dopo e in futuro. Ecco allora che l’amante si inventa un sistema semplice, ma originale ed efficace. E lo rende poesia. Complimenti Marica!
In fondo il vero poeta è colui o colei che fa di ogni sua lirica un’invenzione unica, non ripetibile. Soprattutto non ripetitiva come avviene con le solite rime infarcite di romanticismo stereotipato di quelli che io definisco i poeti “dello scontato”.

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11 Responses to “Il sex robot. Voglia di sesso o nostalgia del sesso? Il sesso è un bene primario, necessario come mangiare e bere?”

  1. Claudia Tagliabue scrive:

    Cristina, sono senza parole, muta !!! Articolo alquanto atipico, rispetto agli altri, tratta un argomento, che sembrerebbe poco importante, ma in realtà è come dici tu, il gesto che completa due vite legate da profondi sentimenti. Personalmente mi esprimo ancora con la frase “fare l’amore”, che ritengo ben diversa da quella “fare sesso”. L’una non sostituisce l’altra, in quanto fare sesso è puro piacere, quasi personale, senza pensare al compagno/a, è incontrarsi, piacersi e “finire a letto”. Fare l’amore è donarsi al proprio compagno/a totalmente, dal cervello al cuore, godere insieme di attimi sconosciuti ad altri, che restano fra le lenzuola, come un dono di Dio. Infine, come dici tu, IL PRIMA e IL DOPO, sono momenti eclatanti, indimenticabili, racchiudono passione e tenerezza. Per concludere, il robot/amante, che arriverà presto (secondo me), lo lascerei per i casi particolari o per chi tutto deve avere e provare….. La poesia di Marica (magnifica Poetessa), racchiude in poche parole quello che è il vero amore e quel che ne consegue……

    • Claudia Tagliabue scrive:

      Cristina, come mai il mio commento è ancora “in attesa di moderazione”??? Forse nn è arrivato?

      • Maria Cristina Giongo scrive:

        Claudia…..sono riuscita a ritrovare il tuo bel commento…..Hai ragione! Fare l’amore è diverso da fare sesso. E’ un atto completo che dà un piacere completo.

  2. francesco scrive:

    Penso che non ci sarà mai un partner meccanico che può sostituire quello vero. Può assomigliare, può sembrare, forse può farti anche divertire, ma solo per quel minuto. Il bello del bello è l’approccio, il modo, il calore,il profumo, ciò che tu desideri e quello che desidera il partner.Sono sensazioni, schegge di un sentimento uniche che nessun altro sistema può sostituirle.
    Ciao Cristina ti saluto augurandoti di cuore un sereno 2015.

    • Maria Cristina Giongo scrive:

      Hai ragione, Francesco, quelle sensazioni…”l’approccio, il modo, il calore, il profumo, ciò che tu desideri e quello che desidera il tuo partner ” sono insostituibili! Buona anno anche a te, un abbraccio!

  3. lorella scrive:

    Il solo pensiero di come l’essere umano sia arrivato a tale scoperta mi fa capire quanto poveri siamo diventati in questo secolo…..che pena …se perdiamo anche questo “valore” ….e’ davvero la fine ! la speranza non muore mai oserei dire e leggendo quelle bellissime parole scritte da Marica e’ una conferma che ci fa capire che l’intelligenza e’ molto piu’ costruttiva se parte dal cuore !!! Le macchine per quanto perfette siano il cuore non ce l’hanno , senza il cuore non c’e’ amore e con esso la vita . Ciao Marica , brava !!! colgo l’occasione per augurare a tutti voi iscritti a questo giornale online i miei piu’ sinceri auguri di un felice e sereno anno nuovo !!!!! Ciao !

    • Maria Cristina Giongo scrive:

      Grazie, Lorella! Buon anno anche a te a nome di tutti noi! E…hai ragione! Il cuore batte, batte d’amore, batte di dolore. Un robot è un essere senza sentimento. Non ha cuore.

      Buona serata!

  4. Luciano De Giorgio scrive:

    anzitutto la poesia è splendida, concordo col tuo commento. Per quanta riguarda il sesso non lo considero un bene primario, importante si, primario no ma va considerato il fatto che io non vivo per il sesso. Altri la pensano al contrario e per questi ultimi la vedo grigia immaginarli a fare l’amore con un robot, anche se fossero realizzati benissimo gli mancherebbe sempre il calore e il sentimento umano. Blade runner, il film, si è avvicinato di molto ad un robot umanizzato e consapevole del proprio io, tanto da permettersi di fumare anche la sigaretta, dopo… Ma è solo un film, la realtà è ben altro! Chiudo con un motto spontaneo: “fate l’amore, non la guerra!” Ciao.

  5. Maria Cristina Giongo scrive:

    Caro Luciano De Giorgio,

    grazie per il tuo interessante commento, che condivido. Come scrivi tu il sesso è importante; ma ” primario” è un termine che mi pare troppo esclusivo. Senza cibo muori; senza sesso no.

    Inoltre il sesso senza calore, baci, abbracci, un sesso da robot, è triste ed incompleto.

    Condivido anche il tuo motto, però: ” fate l’amore, non la guerra”!

    BUON ANNO!

  6. Adriano Gardini scrive:

    Quelle righe sul bacio sono un gioiello: grazie! Comunque condivido pienamente lo spirito di tutto l’articolo. Buon anno!

    • Maria Cristina Giongo scrive:

      Buon anno, Adriano! E soprattutto mai dimenticare quegli amori di gioventù, così passionali, ricchi di sensazioni, di dolcezza; perchè, anche quando finiscono, non vanno mai scordati ma messi in un posto del nostro cuore, come esperienze positive e gioielli da conservare sempre.

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