Il confetto, simbolo di felicità e fertilità. Per Natale e Capodanno dalla Puglia tanti confetti rossi, preparati dalle sorelle Mucci.

Per Natale ho pensato di proporvi un articolo diverso dal solito, parlandovi di uno speciale dolce, piccolo e grazioso, carico di simboli positivi: il confetto. Avete mai pensato di usarlo per arricchire la tavola nei giorni di festa?
Cominciamo con la storia di questa delizia del palato, per raccontarvi la quale siamo andati sino in Puglia, e precisamente ad Andria.

Un centrotavola natalizio preparato per voi dalla famiglia Mucci. Nel caso decidiate di cucinare una torta, potrete usare come guarnizione proprio dei confetti; rossi, argentati o dorati.

Ad Andria si trovano Il Museo del confetto ed una delle aziende più eclusive nell settore, che quest’anno compie ben 120 anni di vita: l’Antica fabbrica di confetti Mucci Giovanni. La storia di casa Mucci è affascinante, lunga, intessuta di ingegno, tradizioni familiari, passione per i dolci, voglia di lavorare. Il fondatore, Nicola Mucci, nacque ad Andria il 21 settembre 1879. Suo padre Raffaele era titolare di un “caffè pasticceria”. All’età di 15 anni Nicola andò a Napoli per seguire un corso di 5 anni presso la famosissima scuola della famiglia elvetica Caflisch, dove si specializzò nella conoscenza dell’antica arte di produrre confetti, caramelle, cioccolato. Quando tornò ad Andria il suo bagaglio era colmo di nuove conoscenze, esperienze e tanta voglia di cominciare a “creare”. Creare lui stesso tutto ciò che può piacere al palato e alla vista.

Ci riuscì immediatamente. Aprì un laboratorio per la produzione di confetti e dolciumi, indi una fabbrica, in seguito, nel 1926, un grande stabilimento, dove furono installati nuovi impianti per la produzione del cioccolato, macchinari per modellarlo in tutte le varie forme (con il ripieno e senza) e per fare caramelle. Dotò il reparto dei confetti di 10 bassine motorizzate (grosse bolle di rame che servono alla confettatura), cominciando a produrre anche il famoso liquore SATURNO che già nel 1911 aveva meritato onoreficenze e premi. Di medaglie Casa Mucci ne ha ricevute molte! Nel “medagliere” di famiglia ce n’è una ricordo dell’8 gennaio 1930, ricorrenza delle nozze sabaude del principe ereditario Umberto di Savoia con la principessa del Belgio Maria Josè. Furono proprio i confetti di Nicola Mucci a inagurare il loro matrimonio, entrando trionfalmente e… dolcemente in Casa Savoia!

Ma andiamo avanti con la nostra storia: nel frattempo…Nicola Mucci aveva alle sue dipendenze ottanta persone, di cui tre quarti erano ragazze addette alla decorazione dei confetti, all’incarto di caramelle, cioccolatini: anche con soggetti pasquali e natalizi. Rilevò quindi un “Gran caffè”, esclusivo e raffinato, in via Cavour 11, nei locali dell’antico palazzo Jannuzzi. Poi continuò a volare, sempre più in alto, non scoraggiandosi neppure nei periodi di crisi. Quando morì, nel 1935, la ditta fu ereditata dai figli Raffaele e Giovanni. Nel 1946 nasce la MUCCI GIOVANNI, dove tutta la famiglia ha dato e continua a dare la sua “anima” per continuare il lavoro iniziato con tanta bravura e fatica dal loro avo.

2014. Loredana e Manuela, le deliziose sorelle Mucci. “Abbiamo studiato lingue”, ha detto Manuela. “La passione per i confetti ce l’ha trasmessa nostro padre e a lui, suo padre. Vogliamo che rimanga un prodotto di qualità, ecco perchè non puntiamo su una diffusione più ampia”. (foto Hans Linsen)

Abbiamo conosciuto le due sorelle Mucci: Loredana, che ha 35 anni e Manuela che ne ha 25. Hanno anche un fratello, Cristian, di 32 anni. Per descriverle possiamo usare due parole che le accomunano: passione ed entusiasmo. Quando il fotografo ed io siamo entrati nella loro Confetteria in via Gammarrota, nei pressi della Cattedrale di Andria, la prima cosa che ci ha colpiti è stata la grazia e la disponibilità delle due ragazze nei confronti dei clienti e turisti presenti. Alcuni desideravano visitare il museo annesso al locale, altri erano intenti a fare acquisti. Loredana spiegava con dovizia di particolari l’origine del confetto, raccontando la loro storia di famiglia, con riferimenti storici, aneddoti particolari; poi li faceva assaggiare, per la gioia del palato…

Siamo rimasti ad ascoltarle anche noi, all’inizio senza dire che eravamo giornalisti, incantati da tanta grazia e conoscenza. Da tanto “affetto” per questo dolcino squisito che richiama emozioni, momenti di felicità, di fertilità, eventi fortunati; matrimoni, nascite, nozze d’argento e d’oro. Il negozio è abbastanza piccolo e di gran gusto. Sembra uscito da un libro di favole; ovunque …. confetti di tutte le qualità, forme e colori. Oltre a bomboniere e confezioni speciali.

Agosto 2014. Loredana Mucci,accanto alle bassine di rame nella sala del museo, annesso al loro negozio.

Prima di andar via abbiamo visitato il museo, imparando da Loredana come avviene la colorazione del confetto, e quali sono le varie composizioni, fra cui quella dei famosi Tenerelli, inventati negli anni ’30 dal loro bisnonno Nicola Mucci e, da allora divenuti i confetti tipici del Carnevale di Andria. Questi confetti dal cuore tenero sono realizzati con le superbe nocciole del “Piemonte igp” delle Langhe e le pregiate mandorle di Toritto (BA) varietà “Filippo Cea”, ricoperte da un doppio strato di purissimo cioccolato fondente e bianco e velate da uno strato di confettatura delicatamente colorata.
A proposito del Carnevale e di tradizioni, Loredana ci ha raccontato che nei primi del ‘900 c’era ad Andria una suggestiva tradizione di Carnevale legata ai confetti, ormai quasi del tutto scomparsa, ovvero la famosa “Petresciata” (in dialetto andriese la “Ptrscioit”, dalla parola pietra: lancio di pietre, in questo caso lancio di confetti paragonabili alle pietre).

In quei giorni i fidanzati assieme ai familiari si recavano a casa delle fidanzate e facevano piovere sul capo della ragazza una massa di confetti colorati, in particolare i fruttini al rosolio, i confetti ricci e i cannellini, mentre le suocere regalavano alle future nuore una bomboniera colma di tutti i tipi di confetti, questi ultimi però di maggior pregio (tra cui c’erano proprio i “Tenerelli”)
La “Petresciata” fatta in casa alla futura sposa simboleggiava chiaramente augurio di “Prosperità e Fertilità”.
Infatti, il confetto contiene un frutto, qual è la mandorla, la quale è metafora del seme celato nella terra o nella donna, che poi darà frutti. Lanciare o consumare confetti era ritenuto atto propiziatorio, come premessa di rinnovamento del ciclo della vita; stesso motivo per il quale si offrono i confetti ancora oggi ad ogni lieta ricorrenza della vita.

I Diavoloni

Un’altra tradizione, ormai scomparsa da quasi un secolo, era quella di fare la “Petresciata”, questa volta però per strada, tra i gruppi mascherati.
I ragazzi aspettavano il Carnevale poiché, essendo mascherati e non venendo riconosciuti dagli altri, ne approfittavano per togliersi qualche screzio lanciando assieme ai coriandoli e ai confettini di zucchero, “I Diavoloni” (chiamati in dialetto andriese “Le Cocchele”, grossi confettoni di zucchero colorati del diametro di una pallina da ping pong) Per le strade si creavano delle vere e proprie battaglie e, poiché si rompevano i vetri delle case e dei negozi ma, soprattutto, ci si faceva veramente del male, il podestà di Andria negli anni ’20 emise un comunicato scritto al loro bisnonno, con il quale gli proibiva la produzione e vendita di questi “Diavoloni”, poiché usati come corpi contundenti. Questi confettoni sono stati poi sostituiti con i medaglioni di marzapane, ancora oggi dipinti a mano dalla pittrice di Casa Mucci, con coloranti naturali ( nella foto qui sotto)

Medaglioni e frutti di marzapane dipinti e decorati a mano con coloranti naturali

Siamo usciti dalla Confetteria Mucci “inebriati”, rallegrati, felici, dopo aver acquistato tanti sacchetti augurali per parenti ed amici, fra cui un’enorme confezione per il mio caro amico il cantante Al Bano, da portargli il giorno seguente. A lui piacciono molto i confetti:quando ha aperto il pacchetto li ha subito distribuiti alle persone presenti, comprese quelle che lavorano nelle sue Tenute.

Ora capirete perchè ho deciso, per questo Natale e Capodanno, di proporre una tavola arricchita di confetti, da usare come segnaposti, o come dono. E anche per augurarvi delle serene feste ed un nuovo anno pieno di dolcezza e amore: con questo simbolo per eccellenza dell’amore, legato a sogni, a speranze e a bei ricordi.

Buon Natale a tutti e che l’anno nuovo vi porti tanta fortuna.

La vostra, come sempre vostra,

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

link: www.muccigiovanni.it
email: info@confettimucci.it
facebook.com/ConfetteriaMucciGiovanni
twitter.com/MucciConfetti

Le fotografie delle sorelle Mucci, del negozio e del Museo, sono di Hans Linsen; le altre sono state preparate da loro stesse proprio per illustrare il nostro articolo sulle feste natalizie. Le ringraziamo per questo…con tanti auguri da tutta la redazione e dai nostri lettori!

Il proprietario dell’Hotel Airone, Franco Russo, a Trinitapoli, davanti alle saline. Foto di Maria Cristina Giongo

Se avete deciso di visitare Andria, che tra l’altro ha dato i natali ad un bravo giornalista di Rai Uno, Francesco Giorgino, seguito da molti fans del nostro Cofanetto magico (soprattutto quando presenta il TG1 delle ore 20.00), vi consigliamo di vedere anche due splendide cittadine nelle vicinanze: Trani e Barletta. Da non perdere, inoltre, le saline che si tingono di rosa quando il sale è pronto, regalandoci verso sera, al tramonto, un’immagine molto suggestiva in un paesaggio surreale. Con…un po’ di fortuna potrete ammirare gli aironi e i fenicotteri rosa . Vicino alle saline, a Trinitapoli, troverete un albergo a conduzione familiare, l’Hotel Airone, che vi raccomandiamo per vari motivi: per la loro gentilezza, le camere da letto moderne e confortevoli, il ristorante, senza troppe pretese ma di cucina genuina. Il proprietario, Franco Russo, è una persona squisita; pure lui saprà affascinarvi con i suoi racconti non solo sulle saline ma anche sui luoghi da visitare, ricchi di storia e tradizioni. Trinitapoli è una cittadina del Tavoliere delle Puglie; vi consigliamo di compiere, di sera, una passeggiata lungo il viale principale del paese, costellato di lampioni. Una vacanza diversa dal solito, in una terra ricca di bellezze naturali, fra cui, da non perdere, il famoso Castel del Monte, un vero gioiello incastonato in un paesaggio da favola.

link: http://www.hotelaironetrinitapoli.it
email: info@hotelaironetrinitapoli.it

Per finire ecco, come ogni anno, la migliore compilazione (clicca qui) di canzoni di Natale tratta da di Youtube. Buona visione e buon ascolto!

Nota: questo articolo è redazionale, non pubblicitario, e non a pagamento. Come sapete, siamo una rivista non profit, dove tutti i giornalisti e professionisti scrivono per amore della vera e libera informazione, non soggetta a scopi di lucro, politici, interessi personali.

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2 Responses to “Il confetto, simbolo di felicità e fertilità. Per Natale e Capodanno dalla Puglia tanti confetti rossi, preparati dalle sorelle Mucci.”

  1. Claudia Tagliabue scrive:

    Cristina, articolo dolce e delicato come il soggetto: confetti d’ogni tipo e genere. Leggere e sentire l’acquolina salire è stato tutt’uno !!! E’ meraviglioso apprendere che esistono ancora Aziende a conduzione familiare, che si tramandano di padre in figlio……. Una soddisfazione non da poco !!! Mi hanno colpita molto i medaglioni di marzapane decorati, sembrano magneti, quasi un peccato mangiarli…. Complimenti alla famiglia Mucci!!!

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