Bullismo e morte.
Il suicidio dell’olandese Tim.

Tim Ribberink

Tim Ribberink aveva solo 20 anni ed è morto a causa delle vessazioni subite da chi non accettava la sua omosessualità.

Tim Ribberink aveva un cuore d’oro. Gli volevano tutti bene: perchè era gentile, affettuoso, intelligente, studioso. Gli volevano tutti bene… tranne chi non accettava la sua omosessualità. Come se essere omosessuale fosse una colpa che lo rendesse indegno di vivere. Addirittura un peccato della natura in grado di oscurare i suoi innumerevoli pregi. Questo secondo chi lo canzonava. Secondo chi l’ha deriso, umiliato; anche pubblicamente, su internet. E lui non ce l’ha fatta più; ha voluto uscire di vita. Da questa vita ingiusta, in cui i prepotenti, i bulli, possono permettersi ogni sorta di persecuzione senza che nessuno dica niente. Senza che nessuno li fermi. Tanto da uccidere con il loro comportamento un ragazzo che non chiedeva altro che di essere amato ed accettato.

L’ annuncio che i genitori hanno pubblicato dopo la morte di Tim, in cui è riportata l’ angosciante ed angosciata lettera d’addio lasciata dal loro figlio. Hanno voluto renderla pubblica perchè queste cose non debbano mai più succedere.

E’accaduto in Olanda, in un paese chiamato Tilligte. Tim voleva diventare insegnante di storia. E proprio il suo insegnante di storia della scuola superiore che frequentava ha raccontato che era pieno di piani per il futuro, ricco di entusiasmo, un giovane serio e sensibile. Ma il “gruppo” lo aveva isolato. Continuava a sfotterlo: intimidazioni, mormorii, commenti postati su una pagina di internet dove si indicava persino l’indirizzo della gelateria dove lavorava, dove si poteva rintracciarlo per continuare a prenderlo in giro. E tutto questo, solo e soltanto per omofobia! Nel 2013!!

Quando i genitori hanno trovato il suo corpo senza vita hanno rinvenuto anche un accorato messaggio d’addio, che Tim aveva scritto la mattina stessa in cui si è suicidato. Hanno deciso di pubblicarlo su un giornale, “De Twentsche Courant Tubantia“, per far sapere a tutti che cosa era successo al loro adorato figlio, vittima del bullismo.

Ecco il testo: “proprio con quanto di più bello avevamo nella vita ci è successo quanto di più terribile possa accadere nell’esistenza. Con un dolore indescrivibile abbiamo dovuto separarci dal nostro amato figlio, che era il nostro orgoglio.
Tim aveva solo 20 anni. Questo è il biglietto che ci ha lasciato prima di morire.”

Cari pap e mam,
sono stato per tutta la vita deriso, beffato, canzonato, escluso, messo da parte.
Voi siete fantastici. Spero che non siate arrabbiati. Ci rivedremo,
Tim

Al suo funerale papà Gerrit e mamma Hetty hanno detto che volevano che tutti leggessero le parole d’addio di Tim e riflettessero sul male fatto al loro meraviglioso figlio, sperando che finalmente si intervenga severamente contro il bullismo. “Quando abbiamo deciso di pubblicarlo”, hanno concluso, “eravamo colmi di rabbia per la sofferenza procurata a nostro figlio; ma è meglio accendere una candela nel buio che maledirlo”. A questo punto nella chiesa si sono accesi tanti lumini , fra lacrime di commozione e dolore.

I funerali di Tim Ribberink, nella chiesa di Tilligte, in Olanda, dove il ragazzo viveva.
Invece di maledire il buio accendiamo una candela
Foto TC Tubantia.

“Hanno fatto bene”, ha dichiarato Boudewijn Mayeur, un poliziotto di quartiere, “Tim ha pagato per tutti. Gli episodi di bullismo sono sempre più frequenti e non esiste una legge chiara che sancisca pene più pesanti”.
In Olanda solo nel 2011 il premier Rutte ha presentato una proposta di legge a riguardo.
In America, 49 su 50 stati ne hanno già una dal 2001, con l’obbligo di mettere una cifra a disposizione delle scuole per una propaganda anti bullismo. Anche in Australia, Canada e poi Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Svezia.

In Italia non ci sono leggi specifiche.
L’azione di bullismo diventa reato quando si evidenziano forme di stalking, percosse, minacce, diffamazione grave; ma il problema è sempre quello di dimostrarlo. Se l’autore di tali reati è minorenne, ne sono responsabili la scuola (dove hanno avuto luogo simili episodi) e/o i genitori.

Le conseguenze del bullismo nei confronti delle vittime sono sempre gravi e permanenti. Vanno da gravi forme di depressione sino al suicidio. Come è avvenuto per Tim. Tim non aveva più la forza di sopportare quella violenza psicologica. I maledetti bulli che gli hanno levato la gioia di vivere dovrebbero riflettere su quello che hanno fatto. E anche i loro genitori che non si sono resi conto che i loro ragazzi stavano crescendo storti, irresponsabili, cattivi, aggressivi, vigliacchi. Persone che se la prendono con i più deboli, i più indifesi, i minorati fisici, i portatori di handicap, deridendoli con feroce crudeltà; come se la vita non fosse già stata abbastanza ingiusta con loro!

Ecco perchè ci vorrebbero pene più severe nei loro confronti. E contro chi ha spento il giovane sorriso di Tim, la sua bontà d’animo, i suoi progetti di una vita serena, studiando e lavorando. Termino con una frase di Winston Churchill che Tim aveva scritto sul muro di camera sua. La sua preferita: “never, never, never give up”.

Addio Tim, alla fine hai ceduto pure tu a questo mondo di prepotenti! Tuttavia la tua morte non è stata vana. Tu sarai sempre nel cuore e nel ricordo di tutti noi. In nome tuo e per i tuoi genitori continueremo a lottare. E alla fine ci rivedremo! Proprio come hai scritto tu nella tua lettera d’addio. Ci rivedremo in un mondo finalmente felice, dove tu sarai il re.

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

P.S. Appena finito di scrivere questo articolo ho saputo che in Italia un’altra ragazzina di 14 anni, Carolina, ha posto fine alla sua giovane vita buttandosi dalla finestra del terzo piano, pare proprio perchè vittima di bullismo. Ai suoi genitori e a lei va il nostro profondo dolore; con tanta rabbia per quanto è accaduto.

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8 Responses to “Bullismo e morte.
Il suicidio dell’olandese Tim.”

  1. Donatella - Firenze scrive:

    Non vorrei mai essere una madre di quei ragazzi che hanno umiliato tanto Tim, non vorrei mai sentirmi dire che ho generato un mostro.

    Mi fa rabbia quando un genitore difende il proprio figlio nonostante abbia fatto tanto male ad un compagno di scuola, ad un coetaneo, “In fondo e’ un bravo ragazzo”, sono parole che mi fanno rivoltare lo stomaco, rari sono stati i commenti di qualche genitore che sia stato d’ accordo dopo che il proprio figlio ha provocato del male fisico o morale ad un altro ragazzo alla giusta punizione dettata dalla legge.

    Che mi ricordi, non molto tempo fa, ce ne fu uno solo, un padre di cui suo figlio provocò qualcosa di molto spiacevole ad un altro giovane e fu messo sotto giudizio da non so quanti dita puntate, genitori “allibiti” dal fatto che quel padre non prese le difese di suo figlio e che invece, secondo la legge del popolo DOVEVA difendere strenuamente……….

    E’ così, e’ proprio così che vengono allevati i criminali difendendoli allo stremo, ma non capisco del perché ogni tanto, questi Grandi genitori non vogliano mai mettersi dalla parte del genitore che ha perso il proprio figlio per capire seppure minimamente cosa voglia dire quanto abbia sofferto quel povero Tim, uno dei tanti ragazzi e che purtroppo non sarà l’ ultimo, prima di compiere il gesto estremo.

    Non vorrei mai essere la madre di un bullo.

  2. maria cristina giongo scrive:

    Grazie, Donatella di Firenze, per il tuo bellissimo commento, che non ha bisogno di alcuna aggiunta.

    Infatti hai toccato un tasto molto importante: quello dei genitori di quei ragazzi che fanno del male ad altri: i quali forse preferiscono nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere. Ovviamente questa è ” la soluzione” più comoda. Invece essere genitori dovrebbe implicare serie responsabilità nei confronti dei figli che hai messo al mondo; è un compito difficilissimo, stancante, non sempre dà i risultati ” sperati”, ma almeno possiamo dire di aver fatto di tutto per amare ed educare i nostri figli nel miglior modo possibile e secondo i veri valori della vita: onestà, sincerità, bontà, generosità, rispetto degli altri, ecc. ecc.

    Ciao, cara Donatella e spero che molti leggano il tuo commento e ci riflettano sopra!

  3. maria cristina giongo scrive:

    Cari amici,
    dopo aver postato su facebook l’ articolo su Tim ed il bullismo ne è scaturita un’ interessante discussione che vi propongo, dopo aver fatto copia ed incolla su consiglio di Emiliano Francesco:

    L’ Olanda…a volte è piena di contraddizioni. Ma la ragazzina di 14 anni morta la settimana scorsa era italiana…Il bullismo è un fenomeno internazionale che colpisce in tutto il mondo: come la cattiveria. Infatti, a pensarci bene, si tratta di pura malvagità verso gli altri, soprattutto i più deboli e i più bravi….

    Martedì alle 12.11 · Mi piace · 1..

    Emiliano Francesco purtroppo il bullismo nasce sempre dal “branco”.., e spesso da quelle persone che si vantano di essere socievoli.., escludendo proprio le persone sole dal loro branco.., e in Olanda usano tanto la parola asociale..

    Martedì alle 12.28 · Modificato · Non mi piace più · 1..

    Claudia La Neve Sono d’accordo con te… il bullismo c’e’ sempre stato ma e’ stato esasperato dall’ arrivo dei social netowork, emails, youtube. Dato che spesso il bullismo succede a scuola, gli insegnanti hanno un ruolo molto importante nel combatterlo. Qualche giorn…Altro

    Martedì alle 12.26 · Mi piace..

    Maria Cristina Giongo E’ vero, Claudia, spesso si preferisce ignorare. Ma a volte si tratta di vera e propria ignoranza da parte di certi ” educatori” che sottovalutano il problema. D’ altra parte la famiglia dovrebbe essere la prima ad accorgersi quando il ragazzo o la rag…Altro

    Martedì alle 12.51 · Mi piace · 2..

    Donatella Parcossi Ciao Maria Cristina, ti ho scritto al Cofanetto Magico,solo dopo ho letto questo tuo commento, ed ho piacere che tu la pensi come me……diamo sempre colpa ai social-network, alla società a tutto pur di non prendersi le proprie responsabilità, ma la b…Altro

    Ieri alle 6.29 · Mi piace..

    Claudia La Neve E cosa c’entra questo col bullismo? Mi sento chiamata in causa in quanto si fa riferimento a genitori presi dal lavoro: ho due figlie ed un lavoro ( 32 ore) ma ció non toglie che parlo con le mie figlue e spiego( insieme anche a mio marito) tante cose….Altro

    Ieri alle 6.38 tramite cellulare · Mi piace..

    Donatella Parcossi forse non ha letto bene ciò che ho scritto “ma la base parte sempre dalla famiglia, genitori troppo presi dal lavoro, e/o non in grado di instaurare un dialogo coi propri fin da piccoli”…… e’ quel <> che e’ sfuggito.

    Ieri alle 6.42 · Mi piace..

    Claudia La Neve il bullismo non è piú alzare la gonna della compagna di classe o fare lo sgambetto al “cicciobomba” di turno. Anche su bambini dai valori forti con una famiglia presente alle spalle, il bullismo puó alla lunga ucciderli “dentro”, svuotarli della loro “self confidence”. E questo fatto in combinazione con i problemi soliti dell’adolescenza… miscela pericolosa.

    Ieri alle 6.43 tramite cellulare · Mi piace..

    Donatella Parcossi Ci sono bambini che nascono cattivi, in questo la famiglia può fare ben poco.

    Ieri alle 6.45 · Mi piace..

    Claudia La Neve non mi è sfuggito. Lei sminuisce il problema ad una causa: la famiglia ( a prescendere dal motivo dell’assenza dei genitori: lavoro e/o mancanza di dialogo)

    Ieri alle 6.46 tramite cellulare · Mi piace..

    Claudia La Neve Questo sí, son d’accordo con lei. Alcuni bambini sono cattivi.. ma non nati cosí.. vittime a loro volta di cattiverie. purtroppo è un circolo vizioso

    Ieri alle 6.47 tramite cellulare · Mi piace..

    Donatella Parcossi non la sto sminuendo, e’ un dato di fatto, non tutti i genitori che lavorano sono colpevoli di un non-dialogo coi propri figli, come non dico nemmeno che i figli seguiti passo dopo passo da un genitore onnipresente abbiano un dialogo continuo…..genit…Altro

    Ieri alle 6.52 · Mi piace..

    Emiliano Francesco Non è vero, nessuno nasce cattivo o buono : Non attribuire a consapevole malvagità ciò che può essere adeguatamente spiegato come stupidità. Non sottovalutare mai il potere della stupidità umana.
    Robert Anson Heinlein

    23 ore fa · Mi piace..

    Emiliano Francesco La Bibbia dice chiaramente: “L’istinto del cuore umano è incline al male fin dall’adolescenza”. (Genesi 8:21, CEI, ed. 1974) Per questo i ragazzi sono portati a combinare guai. (Proverbi 22:15) Fin dalla nascita siamo tutti inclini a fare il male. (Salmo 51:5) Per fare il bene ci vuole sforzo, come per remare controcorrente…

    23 ore fa · Modificato · Mi piace..

    Emiliano Francesco Quindi, secondo la Sacra scrittura, non esistono quelli che nascono bravi, si nasce tutti cattivi. E, qui subentra l’educazione avuta sin da piccoli (…)

    23 ore fa · Modificato · Mi piace..

    Emiliano Francesco Ha ragione anche Claudia.., non dipende se i genitori lavorano o non lavorano, anzi, a dire il vero quelli che lavorano sono in genere anche più aperti con i loro figli, li aiutano meglio ad affrontare la Vita..Visualizza traduzione

    13 minuti fa · Modificato · Non mi piace più · 1..

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  4. Francesco Emiliano scrive:

    Per finire, gli insegnanti poi.., se loro stessi hanno avuto un’educazione sbagliata da piccoli e poi sono diventati insegnanti.., non saranno mai in grado di “insegnare” l’educazione a qualcuno, essendo loro stessi maleducati (…)

    • maria cristina giongo scrive:

      Ma a questo punto…..in che mani possiamo mettere i nostri figli? In qualcuno bisogna pur aver fiducia…

      • Francesco Emiliano scrive:

        Certo, i genitori sono i maggiori responsabili delle azioni dei propri figli. Quindi, i genitori hanno l’obbligo di educare i propri figli e nello stesso tempo hanno anche il diritto di critica nei confronti sia dei loro insegnanti che di tutto ciò che li circonda..

  5. Se la famiglia è in ordine, tutti i rapporti sociali dell’umanità saranno in ordine.

    (I Ching)

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