Viaggio attraverso la Puglia Imperiale e multiculturale, per una vacanza da sogno.

Castel del Monte

Castel del Monte, nella Puglia Imperiale

Il busto di Federico II, conservato nel Castello di Barletta, sua residenza: uno dei più grandi castelli d’Italia. Circondato da lussureggianti giardini, una pineta e dotato di un parco giochi (che non guasta mai quando si viaggia con bimbi al seguito!)

La Puglia: una terra di grandi uomini, di grandi entusiasmi, di animi generosi.
E anche di fieri condottieri che l’hanno governata amandola. Come Federico II di Svevia.
L’anno scorso vi abbiamo consigliato di visitare la zona del Salento; quest’anno faremo un’escursione virtuale attraverso la Puglia Imperiale. Per usare un termine alla moda possiamo definirla anche… multiculturale; infatti ha subito varie dominazioni fra cui quella dei Normanni, degli Svevi, degli Angioini, degli Aragonesi. Ognuno di loro ha dato il suo apporto a livello di trasformazioni, relazioni commerciali, organizzazioni feudali e fortificazioni a difesa del terreno.

Per Federico II la terra di Puglia non era soltanto un dominio da possedere ma soprattutto un valore da mantenere, valorizzare e tutelare. Fu il primo imperatore che progettò un sistema di castelli come nuclei governamentali e dimore protette. Intervenne anche nella gestione delle Masserie (fattorie agricole) raggruppandole nel loro insieme dopo aver emesso un’ “encyclica super massaris curiae procurandis et provide regendi”. Si occupò inoltre dei luoghi di culto, delle Chiese, Cattedrali…

In poche parole donò all’uomo quello di cui necessitava per vivere; un luogo difeso, un podere da coltivare, uno spirito da nutrire. Recandovi nella Puglia Imperiale, ricca di storia e di fascino, avrete soltanto l’imbarazzo della scelta sull’itineraio da seguire e le città da visitare.

Per esempio potreste inziare il vostro giro da Castel del Monte, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità nel 1996; particolare per la sua struttura ottagonale (con otto torri). Si trova a pochi chilometri dall’antica Andria, a cui Federico II fu molto legato. Seguendo i passi di questo sovrano si possono poi raggiungere le Murge, un territorio carsico dove si rifugiava per ammirare in meditazione i paesaggi di pietra, le distese infinite di terra arricchita da tutti i più bei colori della natura. Piccoli boschi costellati di frutti e more, un parco nazionale (il primo parco rurale d’Italia ); e poi selvagge alture e piccoli canyon sorvolati da uccelli rapaci.

Il porto di Trani

Ma la Puglia Imperiale non è soltanto questo: è anche il bagliore delle sue città di giorno, che di notte si vestono di struggente malinconia al chiaro di luna. Dei piccoli borghi sovrastati da alti campanili. Del buon cibo, del buon pesce, del buon vino… Dei festosi mercati. Delle imponenti Cattedrali come quella di San Nicola Il Pellegrino, a Trani, e quella di San Pietro a Bisceglie, del 1073 (il cui interno è stato restaurato nel 1972).

Barletta: la Cattedrale di Santa Maria Maggiore. Uno sguardo sul mondo.

Imperdibile la poliedrica Cattedrale di Santa Maria Maggiore, a Barletta. Anch’essa simbolo del “multiculturale”. Infatti è composta da parti di epoche diverse: l’edificio anteriore è tipicamente romanico (XII secolo), quello posteriore, sovrastato da un campanile, è di stile gotico (XIV secolo). E’ disposta secondo un orientamento est-ovest, con absidi rivolte ad oriente per significare lo sguardo sul mondo.

La Cattedrale di Santa Maria Maggiore di notte

Santa Maria Maggiore è suggestiva anche di sera, quando è illuminata e pare affacciarsi sull’infinito universo dei nostri sogni. Allora non ci si stancherebbe mai di guardarla, raccolti nel silenzio notturno interrotto dai bisbigli della natura. Importante anche la Basilica del Santo Sepolcro, che conserva uno stretto legame con la Terra Santa ed il Sepolcro di Gesù Cristo in quanto all’epoca fu meta di transito proprio per i pellegrini diretti in Terra Santa, e per i crociati partiti dal porto di Barletta alla volta di Gerusalemme.

Compiendo la nostra passeggiata storica attraverso la Puglia Imperiale non possiamo tralasciare di citare la disfida di Barletta, tenutasi nel febbraio del 1503 fra 13 cavalieri italiani (sotto l’egida spagnola) e altrettanti cavalieri francesi. Sul terreno dove avvenne la tenzone è ancora visibile l’epitaffio; un pilastro restaurato la prima volta nel 1846 e la seconda nel 1976.

Da non dimenticare anche un tratto di storia più recente, come la battaglia di Barletta, avvenuta l’11, 12 settembre 1943: esempio di coraggio e strenua resistenza contro il fascismo ed il nazismo. Solo conoscendo il passato e il presente della Puglia si può comprendere a fondo il carattere dei pugliesi: uomini e donne di tempra forte, determinati, arditi. Che portano in sè un atavico senso dell’onore, della famiglia, dell’ospitalità: e fuori di sè, anche all’estero, la loro tenacia e creatività. D’altra parte viaggiare significa non solo scoprire nuovi posti e Paesi ma pure la vita e mentalità dei loro abitanti.

Per gli amanti di siti archeologici ci sono tanti luoghi da visitare che conservano le memorie di un passato arcaico, misterioso e fertile; oltre a reperti che testimoniano la successione delle varie dominazioni straniere. Consigliamo un tour alla scoperta di questi tesori e monumenti attraverso villaggi neolitici, dauni, peuceti.

Sicuramente da vedere Canne, frazione di Barletta, ricordata per la celebre battaglia vinta da Annibale contro i Romani nel 216. a.C. Nel 2005 è stata riconosciuta città d’arte della regione Puglia per le sue bellezze architettoniche. E Canosa, uno dei centri archeologici più significativi della provincia Barletta-Andria-Trani. Un vero gioiello di storia e cultura. Sorge su un territorio livellato, argilloso e calcareo a un paio di chilometri dalla sponda destra del fiume Ofranto e si affaccia sulla suggestiva pianura del Tavoliere delle Puglie: ad una ventina di chilometri dal Mar Adriatico.

La sua caratteristica morfologica ha permesso la costruzione di grotte artificiali ed il riadattamento di quelle presistenti. Lo strato calcareo mette in risalto il tipico tufo di colore bianco-giallastro. Nell’incantato mondo della Puglia Imperiale non manca quindi nulla: aree interne aspre e smisurate, lembi di costa che accarezzano un mare blu- smeraldo, oliveti, mandorleti, vigneti.
E anche campagne immense, con zone agricole diventate con il tempo sempre più importanti, grazie ad imponenti opere di bonifica che hanno reso produttive le paludi del lago di Salpi (con l’industrializzazione delle saline). Senza contare le distese di campi di grano che avrebbero fatto la gioia di Vincent van Gogh. Van Gogh era affascinato dai campi di grano!

Un campo di grano in Puglia con una masserizia nel mezzo. L’immagine è tratta dal bel libro “Puglia, porta d’oriente, emozioni dal cielo” (edizioni Whitestar), illustrato dal fotografo Antonio Attini.

Un quadro di Vincent van Gogh, intitolato “ Riposo pomeridiano”.

Come non pensare allora al quadro “Riposo pomeridiano”, dipinto da Van Gogh nel 1889, in cui appaiono un contadino ed una contadina assopiti accanto a covoni di grano; lei appoggia dolcemente una gamba sopra quella di lui. Lui accosta il piede a quello di lei. Oppure alla famosa tela “ Oliveti” (dipinta a Saint-Remy) dove il rosso misto ad ocra del terriccio si fonde con il verde degli ulivi, sconfinando in un cielo giallo con pennellate di azzurro.

Van Gogh: Oliveti.

Nei dipinti del celebre pittore olandese sono rappresentate anche piccole case contadine sovrastate da bianchi campanili che svettano verso la volta celeste trapuntata di immaginarie stelle, simili a fiori colorati.

Distesa di ulivi. Foto di Hans Linsen

Questi sono i paesaggi pensati e creati da Van Gogh, che ricordano tanto quella Puglia che Federico II volle fare sua, lasciandoci tracce del suo passaggio da ripercorrere passo per passo. Accompagnati dal respiro degli ulivi (o forse è il respiro di Dio?) quando soffia il vento, e le loro foglie frullano come le ali di un colibrì pronto a spiccare il volo.

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

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Link: www.pugliaimperiale.com

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6 Responses to “Viaggio attraverso la Puglia Imperiale e multiculturale, per una vacanza da sogno.”

  1. marni scrive:

    Grazie per questo “viaggio” per questo racconto di una terra che amo e che sempre mi affascina per le sue tradizioni, per la bellezza selvaggia di certi paesaggi, la dolcezza e l’azzurra intensità del mare. per il cibo meraviglioso( .una delle cucine che più apprezzo) ….e mi è venuta voglia di andare ed organizzare un vero tour :-)

  2. Dony scrive:

    Bellissimo articolo Maria Cristina, hai scritto se c’è qualche pugliese ….eccomi qui, a dolce comando rispondo! Tra le tante cose che ci sono in Puglia, tra 5 giorni è San Giuseppe ed a Minervino (Le) fanno le tavole di San Giuseppe. Sono delle tradizioni magiche, si preparano posti a tavola per una cena coi Santi, possono essere fino a 13, per tutti in rigorosa fila si mette in tavola la cena, 13 di tutto per tutti loro. Quando San Giuseppe batte il bastone per terra si inizia con il primo piatto, tipicamente pugliese (orecchiette, pampasciuni, cime di rape, ecc.). Quando lo ribatte i Santi si fermano ed aspettano che Lui dia il via per ricominciare. Un abbraccio cara Dony

    • Maria Cristina Giongo scrive:

      Grazie, carissima Dony! Molto interessante la tua storia! Non sapevo di questa bella e “magica” tradizione, per cui…grazie da parte mia e del Cofanetto MAGICO!

      Buona giornata!

      Cristina

  3. Ottimo articoli ricco di spunti e curiosità.. senza contare i riferimenti storico e le curiosità.. praticamente chi legge.. è come se si trovasse già in puglia :)

  4. Maria Cristina Giongo scrive:

    Cari Marni e Francesco,

    grazie anche a voi per il vostro intervento! A Francesco dico…viva la Puglia e i pugliesi! A te, Marni, consiglio veramente una vacanza in questa terra particolare.

    Ciao da una …milanese trapiantata in Olanda!

  5. Angela scrive:

    La Puglia terra di mare,montagna e pianura,terra di odori e colori.Puglia la mia terra.Celebri in tutto il mondo sono Alberobello, la città dei trulli, Ostuni, la città bianca, Lecce, la città barocca, e le incantevoli cittadine di Otranto e Gallipoli,nonche tutti quei luoghi che meravigliosamente ha decantato in questo articolo Cristina Giongo.A tutto questo si aggiunge la cordialita’della gente e la buona cucina fatta di ingredienti semplici e genuini.Per cui consiglio a tutti i lettori di Cofanetto Magico di venire nei nostri borghi ad assaporare le bellezze di questa terra bagnata dal sole. Grazie a te Cristina per aver cosi illustrato La Puglia facendoci vivere emozioni diverse tutte in un sol colpo.

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