Torta Mimosa. Auguri allegri, accesi, colorati di giallo con fiocchi di Pan di Spagna.

Festa mondiale della donna: l’8 marzo. Devo ammetterlo non sono mai stata una di quelle accese fan di questa ricorrenza come se la donna possa essere celebrata solo in questo unico giorno al pari di una specie in estinzione. Ma se la celebrazione ha il fine di mettere in luce la condizione femminile e la discriminazione a cui è stata ed è soggetta nella vita quotidiana e lavorativa, allora ben vengano le mimose, ben venga il rituale di una giornata osannata e ben vengano gli sciami di donne riunite a far baldoria e a far valere le proprie ragioni. Che esistano differenze fra uomo e donna tutti lo sanno ma difficilmente l’uomo lo ammetterà e sto parlando di cervello, di materia grigia: le donne sono intuitive, capaci di pensieri paralleli, fantasiose, reattive. E lavorano “a fianco degli uomini”. Ma sono schiave dei preconcetti, intrappolate dalle ipocrisie e vittime della violenza sommersa. A tutte le donne dedico la torta mimosa per ricordare il loro faticoso cammino verso la parità sociale e politica.

TORTA MIMOSA

Ingredienti per il Pan di Spagna:
75 g di farina
75 g di fecola di patate
150 g di zucchero
6 uova

Ingredienti per la Crema chantilly:
5 dl di latte
2 uova
2 tuorli d’uovo
100 g di zucchero
25 g di farina
1 scorza di limone
Mezza stecca di vaniglia
200 g di panna
50 g di zucchero a velo

Ingredienti per la bagna :
2 dl d’acqua
1 dl di Kirsch o altro liquore dolce
80 g di zucchero

Procedimento:
Montare le uova e lo zucchero sino ad ottenere un composto ben fermo. Aggiungere un po’ alla volta, la farina e la fecola setacciate. Una volta amalgamato il composto metterlo in 2 tortiere da 18 cm. Imburrare ed infarinare e cuocere in forno a 160° C per 45 minuti. A termine cottura fare raffreddare i due pan di Spagna.

Crema pasticcera:
In una pentola portare a ebollizione il latte con i semi di vaniglia e la buccia di limone. Appena il latte arriva a ebollizione spegnere il fuoco. In un recipiente montare le uova e i tuorli con lo zucchero. Aggiungere la farina setacciata e amalgamare il tutto. Quando il preparato è omogeneo stemperarlo con un po’ di latte caldo, continuando a mescolare. Versare quindi il latte rimanente passandolo attraverso un colino per trattenere la buccia di limone. Riportare il preparato ottenuto sul fuoco e cuocere a fiamma bassa per 10 minuti mescolando continuamente, avendo cura di farlo bollire almeno 3 minuti. Togliere la crema dal fuoco e fare raffreddare. Quando la crema ottenuta è fredda aggiungere la panna montata, ottenendo così la crema chantilly.

Bagna per il Pan di Spagna:
Fare bollire l’acqua con lo zucchero in modo che questo si sciolga. Una volta sciolto togliere da fuoco e aggiungere il kirsh o altro liquore similare.

Decorazione:
Tagliare uno dei due pan di Spagna a fette orizzontali (1 cm di altezza). Con un pennello inumidire il pan di Spagna con la bagna. Aggiungere  uno strato di crema chantilly e coprire con un altro strato di pan di Spagna, ripetendo l’operazione fino ad ottenere 3/4 strati. Mettere la torta a riposare in frigorifero per circa 30 minuti. Tagliare l’altro pan di Spagna a cubetti piccoli. Ricoprire la parte esterna con la crema rimasta. Distribuire sulla sua superficie i cubetti di pan di Spagna fino a ricoprire tutta la torta. La torta mimosa si presta a varie decorazioni, l’idea più semplice è quella di adoperare dei fiori, la mimosa o la viola del pensiero.

Angela Marcella Guarnieri
CHI SONO

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3 Responses to “Torta Mimosa. Auguri allegri, accesi, colorati di giallo con fiocchi di Pan di Spagna.”

  1. fabiola scrive:

    Bellissimo articolo,lo condivido in pieno! Anch’io non vado matta per l’otto marzo per i motivi sopra elencati,credo che ogni giorno,ogni ora e ogni attimo sia dedicato a noi donne,grandi e piccine.Perciò auguri per sempre a noi donne <3 <3 <3 ! Dimenticavo la ricetta,naturalmente è invitante,da provare subito!

  2. betta scrive:

    copiata e incollata. voglio provare a farla e prendere il consorte per la gola!!!! :-)))
    grazie anche per l’articolo sull’8 marzo, riflessioni sempre valide..per me quest’anno è stata l’occasione per trascorrere una giornata con amiche che non frequento spesso perché abitano lontano.
    E penso sia un bel modo di festeggiarsi!

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