Violenza verbale. Lettera ai famosi: Natalia Titova, la russa di cui parlano tutti.

Natalia Titova

Cara, bellissima Natalia Titova,

Che cosa c’entri tu con la parola violenza? Tu, splendida ballerina, diventata famosa nel programma di Rai Uno, Ballando con le stelle; 37 anni, un sorriso dolcissimo, un carattere forte ma tanto amabile….Questa parola, violenza, si riferisce alle cattiverie che hai subito da parte del tuo ultimo partner di ballo, Lorenzo Crespi. Se il programma non avesse mandato in onda alcuni video ripresi durante il vostro allenamento non avrei più parlato di lui. Ma adesso non posso tacere.

Il video è stato reso pubblico quando Lorenzo Crespi ha cominciato ad accusare il programma di favoritismi, voti falsi, incompetenza della giuria e degli insegnanti di ballo; questi sarebbero i motivi per cui lui avrebbe abbandonato la gara in pieno svolgimento.

Ho ancora in mente il tuo faccino triste, cara Natalia, mentre aspettavi che arrivasse Lorenzo per iniziare la vostra danza, sola sul palco. Perchè, appunto, Lorenzo se ne era andato; lasciando te e la produzione, i colleghi, l’intero programma e pure i telespettatori nei problemi e nel più assoluto stupore.

Il video ha reso noto come questo “gentiluomo” ti trattava durantre le prove. E tu reagivi senza arrabbiarti, forse intristita, ma coraggiosa, forte. Ad un certo punto hai sussurrato “non ne posso più”; ed io mi sono chiesta perchè la produzione non abbia fatto nulla per fermare un uomo che stava diventando violento. Violento verbalmente, violento nei suoi commenti. D’accordo, non ti ha picchiata… ma c’è una forma di violenza molto più sottile e pericolosa. Quella che si esprime a parole, quella che sopraffae, che umilia. Questa è la violenza che hai subito tu.

Inoltre, ogni volta che qualcosa non gli andava, Crespi reagiva piantandoti in asso e andandosene. Si vede che scappare è il suo modo di reagire alla paura per il confronto. Chi non regge il confronto, chi è in torto, fugge; è un classico. Perchè non sa come affrontare la discussione. Lamberto Sposini ha dichiarato che “Lorenzo andrebbe aiutato; necessita di un aiuto esterno”. Se si riferisce ad una terapia psicologica, anzi, psichiatrica, gli dò ragione. Ma avrebbe bisogno anche di un bel calcio nel sedere! Perchè, come avrete letto nell’interessante articolo di marzo della nostra psichiatra, la Dottoressa Donatella Lai, la cattiveria, intesa come “malattia”, non deve essere presa come una scusa per fare del male.

E nemmeno l’infanzia infelice, i soprusi subiti da giovane o da adulto. Altrimenti saremmo tutti dei malvagi, maleducati, irrispettosi, frustrati, dei violenti, dei… senza scrupolo. E così via. Nel mio ambiente di lavoro ho conosciuto parecchi uomini del genere: violenti verbalmente, cafoni, arrivisti. Oppure subdoli, falsi, bugiardi. Pronti a colpirti per prendere il tuo posto. Ti attaccano ma poi fuggono. Il tema della fuga è una costante del loro carattere.. I veri eroi non abbandonano mai il campo.

Allora, cara Natalia Titova, dimentica questa spiacevole parentesi. Ricordati quanto ti sei divertita quando l’anno scorso hai ballato con Emanuele Filiberto, vincendo pure il primo premio e vivendolo come un bel gioco; con un partner, che, al di là di ogni polemica, era un simpaticone ed è un uomo di classe ed educazione. Pensa al tuo amore, pure conosciuto a Ballando con le stelle, il campione di nuoto Massimiliano Rosolino; e riprendi il tuo splendido sorriso.

Natalia ed Emanuele Filiberto

Le donne russe sono straordinarie; sanno essere tenere e forti insieme. Sanno affrontare ogni sorta di difficoltà con una tempra di ferro. E basta poco per renderle felici. Lo so perchè mia nonna era russa; era gaia, giocosa. Mio nonno era spesso rude con lei, ma nonna Olga sorrideva sempre. Mi cantava spesso le canzoni del suo Paese, soprattutto la mia preferita “ociciornia”…Non sapeva odiare. Solo amare. E poi ho una cugina russa, Tamara Iziumska, bella come te. Una principessa; pure lei sorride sempre, dolcemente, anche quando i suoi magnifici occhi chiari rimangono tristi.

Auguri di tanta felicità e facci ancora sognare con i tuoi balli (ed i tuoi vestiti!)

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Da sinistra: Natalia Titova, Paolo Belli, Milly Carlucci, ed Emanuele Filiberto, che ha vinto l’edizione 2009 in coppia con Natalia Titova.

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7 Responses to “Violenza verbale. Lettera ai famosi: Natalia Titova, la russa di cui parlano tutti.”

  1. Uyulala scrive:

    Ti devo veramente ringraziare per questo articolo, Cristina. E’ molto importante recuperare il reale senso degli eventi in queste circostanze. Comprendere l’altro è indubbiamente una bella cosa, ma quando si preferisce comprendere il carnefice, si lascia sola la vittima e non si aiuta nessuno dei due. Ogni essere umano va richiamato alle proprie specifiche responsabilità. Deresponsabilizzare l’altro equivale a farlo peggiorare, semmai. Ognuno di noi deve assumersi la responsabilità di ogni atto della vita, sempre e comunque. Anche ammettendo che quest’individuo abbia dei problemi, il migliore aiuto che gli può essere dato è sicuramente quello di accompagnarlo in un cammino di consapevolezza di ciò che i suoi atti, le sue cattiverie, le sue parole possono provocare negli altri e nella società. Ma nel frattempo deve (DEVE!) pagare per le conseguenze delle sue azioni. Se ha creato danni materiali, attraverso un risarcimento materiale, se ha creato danni di altra natura… dovrà ripagare la vittima in un modo o nell’altro.

    Fra l’altro: solo in questo modo, se fosse veramente “malato”, potrebbe raggiungere una buona consapevolezza di malattia. Finchè ci sarà qualcuno che gli para il fondoschiena vivrà nell’idea di avere tutti i sacrosanti diritti di comportarsi così.

    (scusate la volgarità…)

  2. cristina scrive:

    BRAVA, DOTTORESSA!

    Ma vai a farlo capire a quei giornalisti che considerano Lorenzo Crespi un poveraccio da aiutare!

    E’strano! Ultimamente non faccio che leggere articoli a “difesa”dei cattivi (come li chiamavamo da piccoli).
    Ecco perchè ti avevo chiesto di scrivere un articolo sulla cattiveria come patologia ( o non patologia? ).
    E, come al solito, tu hai scritto un pezzo professionale, chiaro, importante.
    Mi pare comunque che la RAI ora non voglia più saperne di questa persona. Meno male!
    Ciaoooo e coraggio per le tue 12 ore di lavoro giornaliero ( certo che stare tutto il giorno con persone malate non deve essere certo rasserenante! )

  3. Emanuela scrive:

    ciao a tutti,
    proprio ieri ho visto la Titova su RAI 1 e mi sembrava sì un po’ delusa dell’esperienza ma l’impressone che mi ha dato è che lo show va avanti, che abbia un po’ dimenticato la disavventura “Crespiana”…
    speriamo per lei perchè se lo merita, ha un rigore che pochi anno, una professioanlità che molti nel mondo dello spettacolo non si avvicinano neppure di un millesimo.
    tanti auguri Natalia ed in bocca al lupo per tutta la tua vita sia professionale (e te lo meriti) che sentimentale (e mi sembri proprio una fanciulla al primo amore quando guardi Rosolino.. ehehe)
    ciao a tutti
    Emanuela

  4. Marni scrive:

    Non ho seguito il programma ho letto dell’episodio raccontato da te cristina e concordo con te e con donatella…..”problemi” difficoltà non devono diventare una giustificazione per la proprio “mal vivere” maleducazione, aggressività. problemi difficoltà dolori infantili ed adulti fanno parte del corredo comune…. che fare? Vivere da vittime e scaricare la resposnsabilità sugli altri.. sul mondo. sui genitori, sulla società ecc… oppure rimboccarsi le maniche e magari ed affrontare i propri fantasmi ( facendosi aiutare beninteso) piuttosto che scaricare rabbia e malcostume sugli altri. il concetto di responsabilità personale credo sia determinante .

  5. Hola
    Me gustó la foгma en que aborda sobre el temа.

    Continuaré vіsitando estа wеb
    pаra continuar profunԁіzandо sobre el гubro.

    Saludos

  6. ELLA scrive:

    Ho letto per caso questa lettera e mi è molto piaciuta per le belle parole usate nei riguardi della ballerina , che è veramente bravissima.
    Qualcosa da dire sento di doverla esprimere sui giudizi espressi riguardo l’attore Lorenzo Crespi.
    Io ho sempre seguito la trasmissione BALLANDO CON LE STELLE, sin dalle prime edizioni, con interesse e curiosità.Ho sempre pensato che fosse una delle trasmissioni più interessanti, piacevoli e PULITE della televisione italiana.
    Purtroppo nell’edizione del 2010 ho percepito situazioni strane:troppe attenzioni a personaggi inesistennti dal punto di vista della capacità di ballare.Probabilmente Lorenzo ha un carattere complesso,ma la sig.ra Carlucci lo sapeva . Inoltre credo che veramente ci sono stati dei giochi strani.se penso a come ballava Maradona e ai complimenti falsi che gli facevano tutti, qualche dubbio ti viene. Mi piacerebbe che qualcuno riflettesse su quello che ho scritto e facesse lavorare chi merita e non i soliti raccomandati. Non ne possiamo più dei deficienti che si atteggiano.
    Saluti
    Ella

  7. Maria Cristina Giongo scrive:

    Cara Ella,

    hai ragione, condivido tutto quello che dici. Soprattutto che bisognerebbe far lavorare chi merita, ma purtroppo in Italia la meritocrazia non esiste…..

    Peccato, perchè anche a me piace questo programma!

    Cari saluti e auguri di un felice Natale,

    Cristina

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