Attualità. Il caso della settimana: la morte del transessuale Brenda.

fidanzato di Brenda

Nella foto l’ex convivente del transessuale Brenda, (foto di Novella 2000- Rizzoli Rcs-periodici).

Tutti la volevano morta. A partire da chi sapeva che nascondeva filmati di alcuni suoi clienti “eccellenti” ripresi con il telefonino. E anche inseriti nel suo computer; dove aveva raccolto 60 mila file, di cui ne sono stati rinvenuti 16 che incastrerebbero dei personaggi famosi. Aveva anche dei conti in sospeso con alcune delle sue compagne transessuali, per motivi legati alla droga, al denaro e all’invidia (in quanto era “molto brava” e ricercata nel suo campo). Considerata questa lunga lista di nemici …non stupirebbe se si scoprisse che Brenda non è morta per cause naturali ma è stata assassinata.

Ma chi era Brenda? Prima di tutto (pure lei) era una vecchia conoscenza dell’ex presidente del Lazio Piero Marrazzo, attualmente rinchiuso (per sua volontà) in un convento ad espiare le sue …non poche pene. Poi era una donna, nato uomo, profondamente infelice, la quale non sapeva che cosa fare di quel corpo non ben definito: se non concederlo a pagamento a uomini con gli stessi problemi di “confusione di identità”.

Inoltre era una che beveva (e parlava) troppo. E, si sa, chi è ubriaco, può raccontare tante cose, senza rendersene conto, sotto l’effetto dell’alcool. In questo caso la criminalità organizzata non perdona. Tanto stupida da aver ammesso, pubblicamente, di aver filmato i suoi incontri con dei politici, firmando così (forse), la sua condanna a morte. Per saperne di più il settimanale Novella 2000 ha intervistato, questa settimana, il suo ex compagno, Giorgio T., (di cui basta vedere la foto pubblicata dal noto settimanale per rendersi conto di che tipo si tratti)

Guarda caso Giorgio T. fu arrestato proprio dai due carabinieri corrotti coinvolti nella tentata estorsione a Marrazzo, Carlo Tagliente e Nicola Testini, che da tempo si servivano di Brenda per i loro loschi affari, costringendola a riprendere con il telefonino i suoi incontri con i clienti. Da ricattatrice a ricattata. E, guarda caso…. come rivela il Corriere della sera, proprio mentre Giorgio T. stava scontando la sua pena in carcere, il suo posto venne occupato da quel tale Gianguerino Cafasso, morto il 12 settembre scorso (per un’ overdose di eroina). Una storia ancora tutta da chiarire: come quella della relazione fra Brenda e Marrazzo. E fra Marrazzo e Natalie, la sua amante trans fissa.

Si deve ancora far luce anche sul giro di soldi (tanti soldi) e di droga che gravitavano intorno a via Due Ponti e via Gradoli, a Roma. Un mondo sommerso in mano alla criminalità, dove, nella sola Milano (tanto per cambiare città) una recente statistica ha rilevato che fra portatori sani e sieropositivi, ci sono 9000 prostitute e prostituti affetti da AIDS.

Chi entra in questo macrocosmo forse non capisce a fondo i rischi che corre. Mi riferisco non solo ai transessuali che si prostituiscono, ma anche ai loro clienti: ai vari Marrazzo… Adesso hanno tutti paura; soprattutto i dieci “anonimi” (per ora!) i cui filmati sono stati trovati nei 16 file che si sono salvati dal computer di Brenda (rinvenuto, bagnato, nel lavandino di casa sua). Si mormora che si tratti di medici, avvocati, politici di rilievo. Che cosa si intenda con il termine “di rilievo”, in questo caso, non mi è molto chiaro. Una cosa è certa: in questi giorni non dormiranno sonni tranquilli!

Senza contare che una certa Michelle, amica e confidente trans di Brenda è scappata all’estero (sembra a Parigi) con alcune registrazioni affidatele dalla stessa Brenda. La polizia farebbe meglio a cercarla e a raggiungerla subito; non solo per scoprire la verità su questa terribile vicenda ma anche per difenderla da chi potrebbe arrivare prima….allo scopo di eliminarla. Altrimenti fra poco ci potrebbe essere un morto in più, in questo micidiale “gioco vizioso ”senza fine.

Magari sarebbe anche il caso… di tirare fuori Marrazzo dal convento dove si è ritirato (e pazienza se pregherà un po’ di meno!) per fargli dire TUTTO quello che sa e che probabilmente non ha ancora rivelato. Per esempio sui 30 mila euro che diede a Brenda. Perchè? E per che cosa? Invece di mandare lettere di scuse al Papa, come ha appena fatto, secondo quanto scrive il quotidiano La repubblica. Per quale ragione proprio al Papa, non lo capisco bene…..Non sarebbe stato meglio chiedere scusa alla moglie e soprattutto alla loro bambina? E poi agli italiani, se è vero che ha speso denaro pubblico per pagarsi i suoi vizi? Ripeto: SE. E speriamo di no!

In quanto a Natalie, se fossi al suo posto, me ne tornerei immediatamente in Brasile, dove passerei il resto dei miei giorni ben nascosta, a godermi la vita; come sembra che volesse fare Brenda… prima che la morte la cogliesse nel sonno.

Il critico Aldo Grasso ha citato Bruno Vespa in uno dei suoi profondi ed esilaranti commenti sulla Tv spazzatura, con riferimento ai media che stanno trattando questa vicenda in modo superficiale ed immondo. Proprio come fa Vespa (ha sottolineato il noto giornalista nella sua rubrica sul Corriere), “con la sua aria di soddisfatta e placata morbosità…..un po’carogna…”

Nel frattempo ci sono persone in gamba come il giovane sindaco di Parma, Pietro Vignali, che da anni si batte contro quello che definisce un allarme sociale; sta a dire, tanto per usare le sue parole, contro “la crescita incontrollata della prostituzione, che porta allo scadimento della vivibilità urbana, al degrado cittadino e soprattutto alla schiavitù di tante ragazze in mano a sfruttatori”. Invece di punire e di dare multe ai clienti e alle prostitute, il sindaco Vignali porta avanti, sin dal 1999, un progetto per proteggere chi si prostituisce non per libera scelta ma contro la sua volontà.

Ha avviato, con successo, un programma teso al recupero (con aiuti come, per esempio, quello di trovare loro un lavoro e una casa). Il suo scopo è di “ restituire la dignità a persone che l’hanno persa e non sanno come recuperarla”. Purtroppo di questi uomini e delle loro iniziative si parla poco, troppo concentrati su particolari piccanti di relazioni private che potrebbero anche rimanere tali….. se non coinvolgessero personaggi che privati non lo sono affatto: in quanto sono personaggi pubblici.

L’Italia all’estero viene sempre più considerata come una palude di criminali, mafiosi, corrotti e corruttori, spacciatori, ricattatori, forze dell’ordine che invece di mettere ordine, …a loro volta ricattano. E in carcere picchiano… “Che figura di m****”, direbbe Emilio Fede… E non solo. Come possiamo spiegare, soprattutto riguardo alle forze dell’ordine, che si tratta di pochi infami? Di poche mele marce, che però gettano il discredito su tutta la categoria?

Intanto si muore. Come è morta Brenda il 20 novembre, coinvolta in un orrendo giro da cui pare volesse uscire… Infatti ne è uscita. Ma nel modo peggiore. Pace all’anima sua.

Maria Cristina Giongo
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2 Responses to “Attualità. Il caso della settimana: la morte del transessuale Brenda.”

  1. Piero scrive:

    Quando leggi notizie del genere,dove poliziotti ricattano persone famose,ti viene da pensare ma in che razza di società viviamo….ma non bisogna farne di tutta un’erba un fascio…i tutori dell’ordine sono persone che rischiano la vita per noi, tutti i sacrosanti giorni per uno stipendio da fame,quindi bisogna portare il massimo rispetto per queste persone,anche se,leggendo queste notizie si rimane un po’ basiti…

  2. cristina scrive:

    Caro Piero, hai ragione.

    Non dimentichiamoci di chi rischia la vita per noi e per giunta per uno stipendio da fame. Ma purtroppo loro non finiscono sui giornali!

    Cari saluti e grazie per il commento! Spesso non si ha voglia di scrivere due righe per commentare. Invece serve molto, soprattutto a noi, per conoscere le vostre idee e capire quali articoli possano interessarvi maggiormente.

    Cristina

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