Archive for settembre, 2015

Poesia di settembre: “Anima e bagagli”

domenica, settembre 27th, 2015

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Bentornati dalle Maldive e dalle Baleari, cari amici! A rischio di scatenarvi nostalgie violente delle ferie appena terminate, oggi vi propongo una poesia che parla di treni, partenze e panorami. Certo mi rendo conto che sarebbe stato molto più opportuno pubblicarla nel mese di luglio oppure ad agosto. Beh, pazienza… «Meglio tardi che mai», come sempre diciamo quando la Freccia Rossa, finalmente, si presenta in stazione.

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Visitare la valle dei babbuini e la valle della desolazione (Sud Africa): esperienze indimenticabili

mercoledì, settembre 23rd, 2015

BAVIAANSKLOOF (VALLE DEI BABBUINI)

Visitare o solo attraversare Baviaanskloof (in Afrikaans Valle dei Babbuini) nella provincia di Eastern Cape in Sud Africa, sono esperienze memorabili.
Tanto memorabile è stato per noi che ricordiamo ancora la data: 16 Ottobre 2008.
Avevamo pernottato al Kudu Kaya Chalet, all’imbocco della valle e la pioggia caduta tutta la notte ci aveva impensierito, visto che avremmo dovuto guadare alcune volte il fiume Baviaanskloof e passare circa 25 “low level bridge” (bassi e corti ponticelli in cemento che, in caso di piogge intense, sono sommersi dal fiume).
Per fortuna alle 7 del mattino, il cielo si era rischiarato e, anche se restava di un grigio poco rassicurante, aveva cessato di piovere. Decidemmo, quindi, di arrischiare.
Giunti al primo guado (lungo 100 m circa) abbiamo dovuto scegliere se tentare l’attraversamento o tornare indietro: la giornata grigia e la torbidità rendevano, infatti, impossibile valutare la profondità dell’acqua (l’attraversamento di Baviaans è consigliato ai veicoli 4×4 o 4×2 molto alti sul terreno).
La nostra Defender diesel era alta e munita di “snorkel” (prolungamento dell’aspirazione dell’aria) per cui ci siamo avventurati nel fiume lentamente e a velocità costante.
L’acqua, ci arrivava alle portiere ma il passaggio è stato agevole data anche la bassa velocità della corrente.
Per fortuna i successivi attraversamenti sono stati più facili e, rilassati, siamo entrati nella parte dei viaggiatori curiosi.

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Esclusivo. Omosessualità. Un oggetto erotico inserito dal pittore olandese Vermeer in un suo quadro. Il segreto rivelato dal Rijksmuseum di Amsterdam.

venerdì, settembre 18th, 2015

Johannes Vermeer (1660). La lattaia (het Melkmeisje)

Il mese scorso si è tenuto al Rijksmuseum di Amsterdam in occasione del Gay Pride un suggestivo “tour dell’omosessualità”, alla scoperta dei segreti erotici degli olandesi, attraverso quadri e oggetti del passato. La rivelazione più curiosa riguarda il famoso quadro di Johannes Vermeer, “het Melkmeisje” (“La lattaia”). Se l’osservate bene noterete sul pavimento una piccola, strana scatola. Il suo nome, in olandese, è “lollepot”; nel corso del 17 esimo e 18 esimo secolo fu realizzato in varie forme, misure e materiali, anche con una grata sopra. Dentro si mettevano pezzetti di carbone. Serviva per scaldare i piedi e le gambe delle donne che si riunivano a cucire in stanze dove non c’era il camino.

“ll lollepot”; un oggetto che, inserito sotto alle gonne, serviva a scaldare i piedi e le gambe delle donne olandesi del 17 esimo secolo: ma non solo….

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Il dolore per la perdita di un amico animale è immenso. E’ morta la MIA Dafne, bellissima gatta bianca.

lunedì, settembre 14th, 2015

Anch’io ho dovuto provare quel dolore lancinante che solo un proprietario che adora il proprio animale può capire.

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La mia bellissima Dafne

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Oltre il velo

giovedì, settembre 10th, 2015

Cari lettori,

voglio presentarvi un bel racconto scritto da un ragazzo di soli 24 anni, che secondo me è già un talento. Ho “scoperto” Marco Capriotti per caso. O, meglio, è lui che ha scoperto me. Infatti aveva scritto un commento sotto un mio articolo. Un commento che mi aveva colpita. Come si dice in Olanda, “geen toeval”; “niente avviene per caso”. Ci si può certamente incontrare per caso, ma secondo me c’è un motivo; qualcosa che ha guidato il nostro pensiero ed il nostro volere perchè ciò accadesse. Ho proposto a Marco di scrivere una storia, soprattutto per verificare se la mia “intuizione” nei suoi confronti fosse giusta. Ha accettato con piacere e ne è nato il racconto che vi propongo. Avevo ragione! Marco sa scrivere; Marco non dovrebbe mai smettere di scrivere! Alla fine della sua storia mi sono quasi commossa. La soluzionea era lì, davanti a me, in un’intreccio ingegnoso, in uno scambio inatteso di ruoli, che mi ha veramente fatto riflettere su come a volte ci siano al mondo persone giovanissime dotate di preziosi talenti che magari neanche si accorgono di avere. Auguro a Marco una carriera di scrittore e poeta ricca di soddisfazioni, che gli illumini e riscaldi il cuore e l’anima. Ovviamente sperando che scriva ancora per noi!

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

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Raffaella, Loredana e Amanda Lecciso. Volevamo trascorrere più tempo insieme, così ci è venuta un’idea…

giovedì, settembre 3rd, 2015

Lecce (Puglia) Estate 2015. La bellissima Raffaella Lecciso nel negozio di calzature Dada’umpa, che ha aperto insieme alle sue sorelle Loredana ed Amanda. Foto di Maria Cristina Giongo

Dopo la mia intervista “a cuore aperto” con Loredana Lecciso per il quotidiano Libero, ho voluto intervistare la sua gemella Raffaella, che vediamo spesso in televisione accanto a lei, anche se spesso un po’ in disparte, discreta, quasi a volerla proteggere.
Delle sorelle Lecciso si è già detto tutto e di tutto ma poco del loro amore per la moda, le scarpe, l’arredamento. Soprattutto poco su quello che fanno “per vivere”, come qualcuno si è domandato su facebook. La risposta è semplice: lavorano. Non solo nel mondo dello spettacolo ma anche in quello commerciale. Hanno dei negozi, a Lecce e a Brindisi. Sono andata in quello di Lecce per intervistare Raffaella.

Dada’umpa (Lecce), collezione estate 2015. Scarpe moderne ma sempre di gran stile e classe. Foto di Maria Cristina Giongo

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Editoriale di settembre. La vita è una cosa seria ma non prendiamola troppo sul serio.

martedì, settembre 1st, 2015

Veluwezoom (Olanda), Hans Linsen (Foto: Maria Cristina Giongo)

D’accordo: la vita è una cosa seria. Si nasce, si muore, e nel mezzo si prendono pure un sacco di fregature. Ci sono momenti belli, momenti brutti; nel mezzo… momenti discreti. Ci si ama, ci si lascia, si riflette; ci si sposa, si mettono al mondo figli. Si battezzano i figli. I figli prima o poi se ne vanno. Dopo un po’ tornano. E a loro volta procreano. Oppure fanno yoga, diventano buddisti, vanno a meditare nel deserto. Si fanno le valige, si disfano le valige. Si divorzia. Ci si innamora di un uomo o di una donna; oppure di tutti e due. Si studia, si lavora, si pecca, ci si pente. Ci si affeziona ad un cane, ad un gatto, ad un criceto, ad un asino.

Paesi Bassi. Veluwezoom. Pausa di riflessione. (Foto di Maria Cristina Giongo)

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