Coronavirus: segnali dall’alto. Buona Pasqua di rinascita!

Illustrazione realizzata da Milo Manara

E’ ormai diventata un’attesa spasmodica quella del bollettino che il responsabile della protezione civile sciorina ogni giorno alle 18.00 sull’andamento del Covid-19: numero dei morti, dei nuovi infetti, e dulcis in fundo, del numero dei guariti.

Si poteva evitare questo stato di cose? Le limitazioni della libertà personale, imposte col susseguirsi di decreti contenenti regole apparentemente assurde, ma necessarie? Si poteva evitare il black out di tutte, o quasi, le attività produttive, commerciali, culturali, sociali, sportive, che sono la linfa della stabilità di un paese? Si poteva scongiurare questa pandemia che alimenta giorno dopo giorno i nostri timori di non poterne uscire indenni? Non so dirlo, ma sicuramente qualche precauzione poteva essere presa in tempo da governanti, autorità scientifiche e sanitarie che reggono le sorti del mondo, per scongiurare questa sciagura che stiamo vivendo sulla nostra pelle.

Illustrazione realizzata da Franco Rivolli

Certo! Vada come vada, il futuro non sarà lo stesso. Bisognerà innanzitutto cominciare a pensare in modo diverso. Il coronavirus ha tutte le caratteristiche di un segnale che ci viene dall’alto. E’ un invito ad abbassare il profilo delle nostre azioni, a rivedere le priorità del nostro passaggio su questa terra, a riconsiderare le regole d’ingaggio, a dare inizio a un nuovo paradigma. Come? Non lo so. Certo è che l’umanità dovrà rendersi conto che tutto può cambiare da un giorno all’altro e che le sicurezze, che sembravano inalienabili diritti acquisiti, possono venir meno in un baleno.
Questa epidemia non è arrivata a caso. Questa minaccia oscura è giunta a sorpresa forse per scuoterci, per richiamarci all’umana realtà, per fermare la nostra folle rincorsa al materialismo forsennato, al superfluo.

Un omaggio di Manara alle eroine di questo periodo storico

Covid-19, non guarda in faccia a nessuno. Con il suo apparire ha voluto evidenziare i limiti della società in cui viviamo. Ci ha voluto isolare nelle nostre case, lontani da amici, conoscenti, e spesso persino dai nostri parenti più stretti: genitori, nonni, figli, per farci capire il valore di un semplice abbraccio, di un sorriso, di una carezza, non più accessibili. E’ un segnale dall’alto per farci riflettere, riprendere fiato, per ricominciare sulla base di un nuovo paradigma. Diventa, quindi, prioritario il recupero di un’etica perduta, che implementi un sistema economico e di sviluppo sociale fondato sulle esigenze essenziali dell’uomo, ovviando al superfluo, che ci faccia riscoprire i valori interiori, prediligendo la ricerca della felicità, del benessere, dell’armonia con il prossimo, per un futuro di pace, di fratellanza senza conflitti e prevaricazioni.
E’ tempo di riscoprire la spiritualità, la predisposizione verso l’amore, l’affetto, la gentilezza, il rispetto, a prescindere dai nostri credi politici e religiosi.
Passerà? Certo che passerà, ma sarà bene tenere a mente che essere persone migliori solo quando ci si sente minacciati da un nemico senza volto, non serve a niente.
Non posso quindi che concludere con un caro augurio di buona Pasqua a tutti; buona Pasqua di rinascita, di resurrezione!

Valentino Di Persio
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7 Responses to “Coronavirus: segnali dall’alto. Buona Pasqua di rinascita!”

  1. Hai proprio ragione, Valentino! Bella riflessione!

  2. Elisa scrive:

    Ben detto, Valentino. E ci insegnerà anche a guardare con altri e più rispettosi occhi la natura, della quale siamo ospiti e non padroni.

  3. Romina scrive:

    In poche frasi una grande verità, il problema del Covid19 è aver dato un uno scossone all’umanità non, quella delle persone semplici e umili o povere veramente perché nate in condizioni svantaggiate, non per loro che sono abituati a sopravvivere, ma a chi si sente sempre insoddisfatto che si basta a sé stesso, che non ama, non abbraccia, che è indifferente al mondo esterno perché il suo è il migliore sicuro…. bè come è scritto nell’articolo ci sono nemici senza volto che fanno vedere in faccia la realtà non siamo niente senza gli altri.

  4. Valentino scrive:

    Grazie Direttrice Maria Cristina Giongo ed Elisa per il gradimento. Grazie a mia figlia Romina che riesce sempre a emozionarmi con le sue osservazioni acute.
    Buona quarantena e una felice Pasqua a tutti.

    • admin scrive:

      Caro Valentino, buona Pasqua anche a te, alla tua bella famiglia, a Marica e famiglia. Anche da parte di Hans, dei miei figli, che conosci, i quali ti ricordano con affetto e simpatia; e, ovviamente, insieme a tutti i tuoi amici collaboratori di questo bel Cofanetto magico. Un abbraccio e… ce la faremo!!!!

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