Dall’Abruzzo con i “Caucinit”

Per questo mese mettiamo a riposo le vecchie storie e quelle in itinere per dare spazio ad una ricetta di uno dei dolci più apprezzati e onnipresenti sulle tavole abruzzesi durante le feste natalizie. Si tratta dei “Caucinit“, al singolare “Caucinet”. Il nome dovrebbe derivare da “gabbia”, quindi “gabbiette”. Di fatto sono dei ravioli, a mezzaluna o quadrati, ripieni di ogni ben di Dio: marmellata tassativamente d’uva, pasta di ceci, castagne, cioccolato, crema e via dicendo. La ricetta che segue ci è stata gentilmente fornita da una signora abruzzese trapiantata a Roma, Delia di Iulio, il cui cuor batte, notte e giorno, per il suo Brittoli, un ameno paesello abbarbicato sul cucuzzolo d’uno sperone roccioso, alle pendici orientali del Gran Sasso.

Buone feste da Marica e Valentino!

“Caucinit di Natale”

Ingredienti per il ripieno:
– 3-4 etti di ceci lessati (vanno bene anche quelli in scatola), passati al passatutto (trafila con buchi medi)
– Un quarto di Marsala (oppure Porto)
– 3-4 cucchiai di miele
– 4-5 cucchiai di zucchero
– Buccia d’arancia grattugiata
– Un barattolino di marmellata di uva, o di ciliege, o di frutti di bosco.
– 100 g di cacao amaro
– 2 pezzi di cannella (vanno bene anche due pizzichi in polvere)
– farina q.b.

Ingredienti per la pasta della sfoglia:
Impastare farina quanto basta con 3 uova, un bicchiere di olio, un bicchiere di vino bianco, un bicchiere di latte.

Preparazione del ripieno:
In una pentola mettere il marsala, il miele, lo zucchero, la buccia d’arancia grattuggiata e la cannella.
Mettere a fuoco basso e girare. Quando comincia a bollire, aggiungere i ceci passati, la marmellata, il cacao amaro. Se l’impasto è troppo liquido aggiungere biscotti tritati fino ad avere un composto ne liquido ne solido. Al contrario, se l’impasto è troppo duro, aggiungere Marsala o Porto.
Lasciare raffreddare l’impasto (meglio farlo il giorno prima).

Esecuzione:
Stendere la pasta col mattarello o con la classica macchinetta, una tacca più sottile della normale sfoglia. Fare dei ravioli a mezzaluna o quadrati. Rinforzare i bordi con una lieve pressione a rotellina piatta del tagliapasta o con una forchetta al fine di scongiurare la fuoriuscita del ripieno durante la cottura (friggitura).

Cottura:
L’olio d’oliva è il migliore, ma va bene anche un buon olio di semi, preferibilmente di mais.
L’olio deve essere bollente e i ‘caucinit’ devono essere cotti un po’ per volta. Appena immersi nell’olio bollente debbono essere girati quasi subito altrimenti il ripieno potrebbe fuoriuscire. Può succedere che qualche ‘caucinet’ si apra ma non scoraggiatevi, è normale. Appena dorati, scolare su carta assorbente e spolverare (facoltativo) con dello zucchero semolato o a velo.

Buon pro vi faccia!

Valentino Di Persio
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One Response to “Dall’Abruzzo con i “Caucinit””

  1. Lorella scrive:

    Bontà!!!!

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