Poesia di marzo: “Senso unico”

 

Cari lettori de «Il Cofanetto Magico»,
le strofe di questa poesia (che è poi la versione italiana della lirica in inglese che ho postato a febbraio) possono sembrare eterogenee o perfino estranee l’una all’altra; eppure, ve lo assicuro, c’è un “senso” ben definito che le accomuna, rendendole (o così almeno spero) un sincero ringraziamento per l’amore che Dio sempre ci dona.


 

Modello (non in scala) di origine ed espansione dell’universo

 

Senso unico

Ora sento così tanta strada intorno ai miei passi,
il che mi trasmette una sorta di speranza;
un senso d’orizzonte, forse:
un senso di senso, ad essere precisi.

Tu che sei il cosmo intero
e coincidi con massa, spazio ed energia,
Tu, Signore, che da sempre
per sempre ti rivolgi
sempre da una parte
(una sola: quella da cui passi
per giungere in eterno
al taglio che ci asfissia)–
Tu sì che in ogni senso
(perdona, assai ti prego, i giochi di parole)
sei davvero l’universo*.

Spalanco le braccia, allora,
e m’accorgo finalmente
ch’è sempre una croce
il movimento che precede
l’avvento di un abbraccio.

Pietro Pancamo
CHI SONO

 
 

* Univèrso s. m.: l’ambiente in cui hanno sede tutti i corpi materiali esistenti e tutti i fenomeni naturali; anche, l’insieme dei corpi stessi.
* Univèrso agg.: dal lat. universus «tutto intero», comp. di unus «uno» e versus, part. pass. di vertĕre «volgere»; propr. «volto tutt’intero nella stessa direzione».

 
 
 
 

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22 Responses to “Poesia di marzo: “Senso unico””

  1. Elisabetta Picco scrive:

    Bellissima Pietro!

  2. Cinzia scrive:

    Bellissima, di tale profondità, grazie

  3. Bianca scrive:

    Scusate la mia amarezza ma in questi tempi di guerra e morte giustificate dalla “religione” penso che il Signore, per chi ci crede, abbia proprio dimenticato questo infinitesimale puntino nell’universo che è la terra.
    La speranza è che questo abbraccio ci salvi presto da questa croce.

    • admin scrive:

      Hai proprio ragione! Un abbraccio!

    • Pietro Pancamo scrive:

      Forse si è dimenticato di noi. O forse si è ricordato di punirci.
      Sì, ho ecceduto anch’io con l’amarezza: me ne rendo conto. Cerco allora di rimediare ringraziandoti, cara Bianca, di essere intervenuta, nonostante il tuo giusto e sacrosanto sconforto.

  4. Maia Teresa scrive:

    V.I DUE COMMENTI ALLA POESIA DI FEBBRAIO

  5. Cristiano scrive:

    Religione e senso: un ossimoro.

    • Pietro Pancamo scrive:

      Bisogna credere in Dio, non nella religione. Allora scompaiono tutti gli ossimori.
      Grazie come sempre, caro Cristiano, per la tua assidua presenza.

  6. Elena Cassardo scrive:

    caro Pietro continua a spalancare le tue braccia anche se accosti l’abbraccio alla croce .. l’importante resta sempre l’abbracciarsi … e allarga il tuo abbraccio all’universo intero !

    • Pietro Pancamo scrive:

      È stato Gesù ad accostarlo alla croce, di sicuro non io. Fra l’altro le mie braccia sono troppo piccole e non riuscirebbero mai a racchiudere novantatre miliardi di anni luce.
      Grazie, cara Elena, per avermi fatto nuovamente visita. Un abbraccio (ovviamente).

  7. Marisa G. scrive:

    Una poesia con un forte e grande sentimento perchè. la maestosità dell’universo, anche se ci può dare un senso di smarrimento, ci dona pur sempre la speranza di ricevere l’abbraccio divino. Grazie per questa bellissima riflessione che ci viene proposta cin questa poesia.

  8. susy pagliaro scrive:

    Una fra le più belle poesie di Pietro Pancamo che fa memoria dell’ abbraccio santo che Dio non dimentica. La speranza è che la ‘dimenticanza’ umana si dissolva presto nella luce della consapevolezza del vero Amore. Grazie Pietro per questo dono che arricchisce e fa meditare!

  9. Luisa scrive:

    La speranza vede l’invisibile, tocca l’intangibile
    e raggiunge l’impossibile.

    • Pietro Pancamo scrive:

      Io invece sono miope e non vedo neanche il visibile. Ciò significa, forse, che io e la speranza siamo incompatibili? Mah…
      Grazie, cara Luisa, per essere tornata a “trovarmi” anche stavolta.

  10. Luisa scrive:

    La cosa più facile è disperare, sperare è la cosa più difficile ed è la grande tentazione, ma per chi crede trova nella Croce un abbraccio di amore ,in attesa di un mondo migliore

  11. Marisa G. scrive:

    Ho trovato molto conforto dalla lettura di questa poesia soprattutto per le difficoltà che viviamo in questo mondo. La comunione di sentimenti di fiducia in questo abbraccio divino ci dà la forza per ritrovare il coraggio di sperare. Grazie come sempre .

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