Prevenzione del tumore del colon-retto

Il carcinoma del colon retto, rappresenta una delle più frequenti cause di morte per neoplasia nei paesi occidentali. La sua incidenza è in aumento in tutto il mondo ed in Europa vengono diagnosticati ogni anno 200.000 nuovi casi.
Tale neoplasia è più comunemente diffusa tra uomini e donne di età superiore ai 50 anni, non di rado può interessare persone più giovani e, in rari casi, persino gli adolescenti.
Innanzitutto cerchiamo di dare delle notizie anatomiche su questo organo.

 photo m_n4w_zps466756b4.jpg

Il colon e il retto sono le porzioni più distali dell’apparato digerente, deputate alla estrazione dell’acqua ed alla eliminazione del materiale fecale escreti dall’organismo. Insieme il colon e il retto costituiscono un lungo tubo muscolare chiamato intestino crasso, di cui il colon rappresenta i primi 1.5-2 metri e il retto gli ultimi 25 cm.

 photo colon_zpseaa2dfcc.jpg

Le sedi più colpite da tumore sono il retto (50% dei casi) ed il sigma (20% dei casi), il colon ascendente ed il trasverso sono interessati rispettivamente nel 16% e nell’8% dei casi. Il 70% dei pazienti si presenta alla diagnosi con malattia chirurgicamente aggredibile, il 30% con malattia metastatica, il 25% dei pazienti operati presenterà una ripresa di malattia dopo un tempo variabile.
I possibili fattori di rischio, favorenti lo sviluppo del carcinoma colo-rettale sono:
Età (sono più a rischio uomini e donne oltre i 50 anni)
Fumo
Alimentazione (una dieta ricca di grassi favorirebbe la comparsa rispetto ad una dieta ricca di fibre che sembrerebbe avere un ruolo protettivo nei confronti della malattia)
Fattori genetici (sindromi ereditarie caratterizzate dalla presenza di polipi adenomatosi si associano ad un alto rischio di sviluppare neoplasie del grosso intestino Poliposi familiare e la Sindrome di Lynch sono le più comuni, caratterizzate da una suscettibilità ereditaria responsabile dello sviluppo del carcinoma colo rettale familiare)
Polipi
Malattie infiammatorie intestinali (RCU – Retto Colite Ulcerosa e Morbo di Crohn)
Inquinamento ambientale (Aree industriali)

 photo adenocarcinoma_zps7e0ce817.jpg

Ritengo opportuno sottolineare che la presenza di uno o più dei suddetti fattori di rischio non determina automaticamente lo sviluppo del carcinoma colo-rettale, ma ne aumenta la possibilità. Se desiderate parlare con il medico di questi fattori di rischio, potrete ottenere consigli su come ridurre le probabilità di contrarre la malattia e pianificare insieme un programma di visite di controllo e test a cui sottoporsi per seguire un programma di screening, lo scopo è quello di individuare polipi, neoplasie o altre anomalie, persino in soggetti asintomatici. Il vostro medico di fiducia sarà in grado di fornire maggiori dettagli su ogni test.

I test che si prendono in considerazione per la diagnosi precoce del carcinoma del colon retto sono:

Esame digitale rettale (consiste nell’esplorare il retto con il dito indice per tastare la presenza di eventuali anomalie)
Haemocult (verifica la presenza di sangue occulto nelle feci, viene effettuato in quanto alcuni tipi di tumore o polipo possono talvolta sanguinare, e questo test è in grado di rivelare tracce di sangue anche minime)
Retto-Sigmoidoscopia (è un esame del retto e del tratto inferiore del colon, effettuato tramite uno strumento dotato di apparato illuminante che permette di visualizzare direttamente il tratto del viscere)
Colonscopia (è come la retto-sigmoidoscopia ma permette di visualizzare il retto e tutto il colon)
Rx Clisma opaco doppio contrasto (è un esame che prevede una serie di radiografie del colon e del retto, il paziente è sottoposto a clistere contenente una miscela di bario che evidenzierà il colon e il retto nelle radiografie)

N.B: Durante l’esecuzione degli esami endoscopici (retto-sigmoidoscopia e colonscopia) può essere eseguita una o più biopsie, cioè l’asportazione di un campione di tessuto che un patologo esaminerà successivamente al microscopio allo scopo di formulare una diagnosi.

E’ importante dopo un’attenta e accurata anamnesi (raccolta di notizie), riconoscere i sintomi più comuni che possono indirizzarci verso un sospetto diagnostico di carcinoma del colon retto: familiarità diretta di tumore intestinale; alterazione delle abitudini intestinali; presenza di sangue nelle feci (rosso brillante o molto scuro); costipazione; alternanza dell’alvo da stipsi a diarrea; modificazioni di dimensioni del cilindro fecale inferiore al normale; la sensazione di malessere generale all’addome (frequente e dolorosa emissione di gas, gonfiore, sensazione di pienezza e/o contrazioni); perdita di peso senza nessun motivo valido.
Ovviamente in presenza di questi sintomi che sono sovrapponibili ad altre patologie benigne: enteriti, emorroidi, ragade anale, malattie infiammatorie ecc. è importante escludere la patologia maligna neoplastica e fare diagnosi di polipi o adenomi che possono col tempo tramutarsi in tumore ed asportandoli si risolve il problema.
Quindi lo screening dei tumori del colon retto diventa un’arma vincente verso la stessa malattia grazie appunto al suo fine: fare diagnosi precoce.

Dr. Alessandro Perrone
CHI SONO

 photo DrAlessandroPerronefoto_zpsa2a7f2ec.jpg

Dr. Alessandro Perrone, autore dell’articolo.

Importante. Come sapete le notizie dall’estero per noi hanno un grande valore, per cui riportiamo i primi risultati, usciti ieri, di un’importante statistica a riguardo condotta nei Paesi Bassi.

In Olanda è partita, sei mesi fa, una ricerca sulla prevenzione del cancro all’intestino. In totale verranno analizzate 130.000 persone fra i 63 e i 75 anni di età. I primi risultati hanno portato alla scoperta di 763 casi di cancro latente, in fase iniziale. In altri (1004) sono stati scoperti dei polipi ( da levare ), alcuni sospetti. L’inchiesta, voluta dal Ministero della sanità, è stata affidata all’ospedale Antoni van Leeuwenhoek di Rotterdam e all’Erasmus MC. Il prossimo anno verranno esaminate persone a partire dai 55 anni. Dal 2018 questi esami verranno ripetuti ogni due anni. Ernst Kuipers, presidente dell’Erasmus ha dichiarato che sino al 2039 si potrebbero salvare circa 1400 vite all’anno. E anche di più. Il procedimento di questi primi sei mesi è stato semplice: le persone esaminate hanno ricevuto a casa un test da fare da soli e poi da rispedire all’ospedale. Nel caso di scoperta di sangue nelle feci sono stati poi invitati a sottoporsi ad una colonscopia. Il tutto gratis. Per questo l’articolo del Cofanetto magico del Dottor Perrone, si rivela, ora, molto importante, con la speranza, che venga letto da molti e che anche l’Italia segue l’esempio dell’Olanda.

Maria Cristina Giongo

Avvertenza:
• I diritti degli articoli e dei documenti pubblicati nel seguente articolo appartengono ai rispettivi proprietari.
• Alcune foto sono state prelevate dal web tramite un programma di download automatico e non si è a conoscenza se siano coperte da copyright o meno; se così fosse i legittimi proprietari dei diritti di copyright possono richiederne la cancellazione che verrà immediatamente effettuata.

Tags: , , , , , ,

4 Responses to “Prevenzione del tumore del colon-retto”

  1. cosimo commisso scrive:

    sono 15 anni che faccio questo esame ho 68 anni
    sono in canada lo faccio ogni 3 anni tro vano sempre qualche polyp
    ma fino adesso sempre bene pregherei a tutti dopo i 40 anni di fare la colonscopia e molto importante grazie

  2. Claudia Tagliabue scrive:

    Grazie Dott. Perrone, come sempre molto chiaro nelle sue spiegazioni. Mio marito ed io abbiamo 64 anni e da quattro eseguiamo lo screening di controllo, fino ad ora tutto bene. Ho letto attentamente le possibili patologie che si possono verificare, Le assicuro che staremo molto attenti. L’unica certezza che non abbiamo, nessuno dei due, familiarità….. Buon lavoro e grazie ancora.

  3. Mi chiamo santa iuliana scrive:

    Sono stata operata nel 2001 di adeno carcinoma stenosante ho fatto i controlli periodici tutto bene fatto 6 cicli di chemio terapia. vorrei sapere ora ogni quanto dovrei fare la colonscopia?
    1

  4. lorella scrive:

    ” GRAZIE DOTTORE ” COME VORREI SENTIRE OGNI GIORNO QUESTA FRASE , ACCENDENDO LA TV PURTROPPO NON E’ SEMPRE COSI’……MA VOGLIO ANCORA CREDERE CHE CI SIANO DEI MEDICI CHE HANNO NEL LORO DNA LO SCOPO DI AIUTARE E DEDICARE LE GIORNATE PER CIO’ CHE HANNO STUDIATO E CERCARE SEMPRE NUOVE SOLUZIONI , DIALOGARE CON IL PAZIENTE , METTERLO AL PROPRIO AGIO , NON E’ SOLO QUESTIONE DI STUDIO , LA VERA RICCHEZZA DI UN MEDICO E’ PARLARE AL CUORE DEL PAZIENTE ….MI RENDO CONTO CHE NON E’ SEMPRE FACILE STANDO DALLA PARTE DELLA SCRIVANIA AD EMETTERE SENTENZE MA ALCUNI MEDICI SI DEVONO ANCHE RENDERE CONTO CHE IL PAZIENTE NON E’ SEDUTO DALL’ALTRA PARTE CHE ASPETTA IL BIGLIETTO PER ANDARE AL CINEMA ….GRAZIE AI MEDICI , UN VERO GRAZIE DAVVERO A TUTTI QUEI MEDICI CHE FANNO OGNI GIORNO IL PROPRIO DOVERE SEGUENDO LA PROPRIA VOCAZIONE ….AIUTARE ! GRAZIE !

Leave a Reply for Mi chiamo santa iuliana