Immortal. Secondo episodio.

Fausto Nazer. “Luci sotto la pioggia.” Olio su tela.

Nel secondo episodio di questo racconto a puntate ideato da Valentino Di Persio, entra in scena una giovane e bella amica del protagonista Francesco, alla quale egli aveva chiesto aiuto per risalire all’autrice di un intrigante messaggio rinvenuto sul lunotto della sua macchina.

Monica

Alla fermata dell’autobus mi stringevo nel mio impermeabile beige per ripararmi da una fastidiosa pioggerellina. L’autobus, come al solito si lasciava desiderare e la pioggia non faceva nulla per rendere piacevole l’attesa. Le uggiose giornate autunnali portano sempre con sé un forte senso di inquietudine, di malinconia, come se mancasse qualcosa. Mi ritrovai a confrontarmi col cellulare riparandolo sotto un lembo dell’impermeabile, con aria supplichevole nella speranza di un segno che qualcuno mi stesse pensando.
Mi resi conto che il fedele aggeggio rimaneva insensibile alle mie suppliche telepatiche, limitandosi a scandire solo il trascorrere del tempo.
Mentre mi estraniavano dal resto del mondo, la suoneria emise finalmente uno squillo riportandomi alla realtà. Era un SMS. Visualizzai avidamente il messaggio, incurante di chi mi stava attorno “le sono stati addebitati 5 euro per il rinnovo della promozione…”. -E ti pareva! I messaggi che aspetti non arrivano mai!-
Il tempo non passava e il bus sembrava essersi dimenticato di me; a volte speravo che arrivasse presto, altre volte invece che non arrivasse affatto per poter ritornare nel mio caldo lettino…
-Monica Basta!- mi dissi -Oggi è la tua prima giornata di lezione, non puoi perderla! E poi, Storia dell’arte è tra le tue materie preferite o no?!-

Venni assalita da un lampo di nostalgia ripensando ad un’assolata giornata di agosto quando, in piedi sul molo, una folata di vento liberò i miei capelli dal foulard che dopo acrobatiche giravolte andò a planare dolcemente sulle onde.

Per un istante riprovai quello stesso senso di libertà: il vento che mi pettinava i capelli, lo iodio che mi apriva i polmoni, gli schizzi di acqua salata dei frangionde, che mi baciavano la pelle…

Istintivamente portai una mano al viso come per asciugarlo ma le mie dita avvertirono una strana viscida sensazione. Il bus era arrivato frenando bruscamente su una pozzanghera, infradiciando tutti con schizzi di acqua melmosa. Et voilà, mi ritrovai improvvisamente con un trench a pois all’ultimo grido. Sgrunt!

E’ strano come certi detti popolari, a volte, rispecchino esattamente una situazione reale “il buongiorno si vede dal mattino”, a quel punto potevo solo sperare che la giornata migliorasse. Speranze disattese da un traffico caotico, intervallato da frenate improvvise a causa di pedoni, mamme con bambini, che attraversavano inaspettatamente fuori dalle strisce.

Mi ritrovai nell’Aula Magna con un ritardo di 15 minuti e per di più il mio solito posto in penultima fila era già stato occupato. Gli unici sedili rimasti liberi erano al primo banco, troppo in vista per il mio carattere. Nemmeno la professoressa sembrava contenta del mio ritardo, sperai solo che non lo ricordasse il giorno dell’esame!!

-Allora signorina possiamo riprendere la lezione o vuole che le portiamo una sedia sulla porta?-
Risata generale, le mie guance si alterarono su gradazioni dal Rosso Tiziano al Rosso Caravaggio; scusandomi, mi avviai verso il banco nascondendo il viso tra i ricci dei miei capelli per celare l’imbarazzo.

Guardai fuori dalla finestra molte volte quella mattina e per un attimo mi immaginai nelle vesti di Proserpina tra le braccia forti e sicure di Persefone mentre la tirava a sé. Bernini riusciva a creare dal marmo tale affascinante meraviglia che …
DRRRIIIINNNNNN DDDRRRRIIIINNNNNNN
-Azz! Azz! Azz! Ho dimenticato di spegnere il cellulare!!- Cominciai a borbottare silenziosamente tra me e me mentre con le mani frugavo freneticamente nella borsa alla ricerca del diabolico congegno -Ma le borse non potrebbero farle più piccole??? Fazzolettini, mp3, acqua, portafoglio, trucchi, giravite… Ma che azz ci fa un giravite nella borsa???-
DDDRRIIIIINNNNN continuava insistente la suoneria…

Scaravoltai a terra l’intera borsa, recuperai il cellulare e risposi frettolosamente a bassa voce mantenendo la testa sotto il banco: era Francesco.

Durante la breve chiamata, una volenterosa compagna di banco mi aveva aiutato a rimettere tutte le cose in borsa. Quando rialzai la testa mi sembrava di essere in un fermo-immagine. Erano tutti immobili, chi con un ghigno, chi infastidito, chi sbadigliava, una cosa era certa: tutti guardavano me.

Mi girai con sorriso colpevole verso la professoressa cercando una scusa plausibile per l’accaduto ma lei enfatizzando il suo ruolo mi disse – Signorina, quando ha finito ci informi!!- non potei che indossare la mia faccia da angioletto -Mi scusi Professoressa ma per la fretta avevo dimenticato di spegnere il cellulare- abbassò gli occhialini sulla punta del naso e fulminandomi con lo sguardo esordì -Signorina, se non le interessa seguire la lezione, le ricordo che la frequentazione non è obbligatoria!- deglutii cercando di mascherare il disagio.

La lezione riprese senza distrazioni, mancava ancora un’ora alla fine. Nel durante la professoressa non staccò mai gli occhi da me, mentre io cercai di non incrociare il suo sguardo dedicandomi alle sole diapositive… ma col pensiero ero altrove.

Ripensavo al foglietto che aveva trovato Francesco e non vedevo l’ora che arrivasse la sera per potergli parlare, per poter alimentare la mia curiosità, per potermi svagare un po’ con lui. Sorrisi immaginando le seghe mentali che si stava facendo nel frattempo ma ero stupita. Stupita da un romanticismo non ancora morto e riguardai quella finestra che lacrimava sia dalla pioggia esterna che dalla condensa interna.
Puntai lo sguardo sul mio quaderno degli appunti, la penna in mano era ormai ferma da un po'; la professoressa non c’era più e quasi tutti i colleghi erano andati via. Ero disorientata, mi rimisi in ordine e con più malinconia nel cuore ripresi la strada verso casa.
Ovviamente la giornata non migliorò. Presi l’autobus sbagliato che comportò vari cambi, un treno ed un altro bus. Rientrai a casa alle 22,20. Misi subito il pigiama, mangiai qualcosa, accesi il pc e di Francesco su Skype nemmeno l’ombra (come al solito!).
Decisi di mandargli un sms:

“Mi sbaglio o la tizia che commentò la tua poesia su quel giornale online si firmò Immortal???Forse sto delirando. Sono troppo stanca, ci sentiamo domani.”

Optai per Sonno e Morfeo, di sicuro avrebbero chiuso in bellezza la mia giornata; intanto ripensai ad Immortal e al suo coraggioso gesto.

Nella mattinata venni svegliata da un SMS di Francesco, riportava un nuovo messaggio di Immortal:

Ricordi felici,
Ricordi lontani,
Ricordi indelebili,
Ricordi incrociati,
Ricordi appassionati.
Ricordi che in ogn’istante
mi si accendono dentro,
mi trafiggono il cuore,
mi turbano la mente…
(Immortal)

Decisi immediatamente di telefonargli ma lui chiuse prontamente per potermi richiamare, che gentleman!
– Ehy! Dormigliona buongiorno! Ma ti rendi conto del casino che sta creando l’Immortale???
– Ma dai non fare il modesto, che ti fa piacere, sciupafemmine!

Valentino Di Persio e Marica Caramia

Segue il prossimo mese…
Proibita la riproduzione del testo.

Valentino Di Persio, un abruzzese di Brittoli (PE), trapiantato a Roma, ha conseguito una formazione linguistico-sociologica, scoprendo tardi la sua vena creativa. Ha pubblicato una raccolta di poesie presso la Casa Editrice “Pagine”, collana “Poeti Contemporanei” n.63. Nelle sue composizioni la donna assume un ruolo preminente, quasi celestiale, capace di ispirare alti sentimenti e provocare forti emozioni.

“Marica (Maria Domenica) Caramia, é una giovane donna, dono prezioso della terra di Puglia, che incarna, a pieno titolo, la voglia di riscatto della nuova generazione da un torpore latente, dall’insicurezza dei tempi, dalle incertezze del presente. Marica ha scelto l’arte, la pittura, la poesia, come forma espressiva per l’approccio alla vita. Nelle sue opere l’amore assume sempre un ruolo intenso, vibrante, predominante. Ha collaborato alla stesura del testo e della sceneggiatura della Commedia Musicale “Gelbe Lügen”.

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14 Responses to “Immortal. Secondo episodio.”

  1. Sna Flower scrive:

    Che dire,un grande capolavoro come sempre che ormai e diventata la mia lettura preferita.Complimenti a Valentino e a Marica.Saluti.Senka

    • Marica C. scrive:

      Grazie Sna Flower, le tue parole fanno davvero piacere! Non posso che augurarti una buona continuazione nella lettura dei prossimi episodi!
      Marica

      • Sna Flower scrive:

        Grazie a te Marica,sei gentilissima.Non vedo l’ora per leggeri i prossimi
        episodi.Auguro a te e Valentino buon lavoro,siete bravissimi.
        Saluti.Senka(Sna)

  2. valentino scrive:

    Carissima Senka, grazie per essere sempre attenta e fedele estimatrice delle avventure di Immortal. Spero che il prosieguo della storia ti appassioni sempre di più fino a farti sentirti parte integrante di essa, per poterne vivere appieno le emozioni.

  3. Sna Flower scrive:

    Carissimo Valentino,grazie a te per tanti emozioni che ci dai con tante belle storie che leggo sempre volentieri.Aspetto con ansia il proseguo della storia e avventure di Immortal,e sono sicura che mi appassionano ancora di piu.
    Un abbraccio.Senka

  4. ChryBiancoscudato scrive:

    Complimenti ragazzi !!!!! Storia intrigante e coinvolgente,veramente ben scritta…;) Bravo Valentino..ma permettetemi un elogio particolare alla mia carissima amica Marica <3 Continuate cosi'….è un racconto davvero appassionante !!!!

    • Marica C. scrive:

      Chry, come al solito mi lusinghi gratuitamente. E’ bello sapere che una storia del genere possa appassionarti…
      o è la figura di Immortal ad intrigarti???
      Marica

      • ChryBiancoscudato scrive:

        Eehehheh ti lusingo perchè te lo meriti….sei la mia maestra :p <3 Dovremmo scrivere qualcosa a 4 mani….io e te….un giorno…;) Mi intriga di piu' la figura di Monica…sinceramente…;) Immortal è ancora nell'ombra…..:p

  5. Nenè scrive:

    uh mi sono imbattuta per caso in questo racconto, devo dire che è molto intrigante, (non pensavo che anche gli uomini fantasticassero sulle cose alla stessa stregua delle donne 😉 ) il mistero si infittisce sempre più .. proposta: perchè non anticipate la pubblicazione della terza parte? voglio dire anzichè pubblicare i racconti mensilmente perchè non lo fate ogni 15 giorni? secondo me fareste felici tutti vostri lettori 😉

  6. Marica C. scrive:

    Nenè grazie per aver espresso il tuo parere ma dovrai attendere ancora un po’ di giorni per il terzo episodio!! Dopotutto, come diceva Gotthold Ephraim Lessing, l’attesa del piacere non è essa stessa piacere??
    …intanto posso solo dirti che alcuni maschietti si fanno più paranoie di noi femminucce e nonostante ciò per isteriche ci passiam sempre noi! C’est la vie! Ahahahah
    Al prossimo episodio!
    Marica

  7. Betty Maineri scrive:

    Valentino!! E No! Vorresti dire che dovrei aspettare un mese??? Non ridere sai?!! Allora farò così, ne aspetto 4 (sto bleffando), e poi li leggo tutti d’un fiato!
    Permettimi Valentino, di fare i complimenti alla tua collega.
    Marica, ha una scrittura spassosissima, fresca e giovane.
    Attenderò paziente come Penelope.
    Per il momento: ‘colpita e affondata’.
    Kiss,
    Betty

  8. valentino di persio scrive:

    Cara Betty, dovrai attendere solo fino all’8 luglio per placare la tua curiosità. Ti consiglio intanto di predisporre il tuo animo alle rime baciate , incrociate, alternate o assonanti….. ce ne sarò bisogno ! Per il mese di agosto, invece, la programmazione riserverà, forse, qualche sorpresa.
    Ciao

  9. Filippo scrive:

    Non ho capito chi scrive il racconto. E poi le Immorali sono tutte sparite,io leggo la storia e sono proprio curioso

    Filippo

  10. valentino di persio scrive:

    Caro Filippo, la storia vive la quotidianità in tempo reale ed i suoi sviluppi sono imprevedibili. Francesco deve fare delle scelte, tutelarsi dalle mistificatrici, ovvero cadere nelle loro insidie e “gongolarsi beatamente ” come direbbe un’ ex ammiratrice.

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