Poesia di agosto

Questo mese Pietro Pancamo riflette sul silenzio. Ne fa quasi una disguisizione, ci gioca ironicamente sino alla conclusione…con finale a sorpresa.

TRATTATELLO
di Pietro Pancamo

PREFAZIONE:
le parole seguenti
sono un fango di cellule nervose,
tenute insieme dal silenzio.

Il silenzio è un’isteria di solitudine
che genera e accumula:
prodotti temporali,
energie cinetiche,
reazioni di gesti a catena.
I sogni, inseriti nella rassegnazione
come in un programma di noia pianificata,
sono gli arti di questo silenzio;
o, se preferiamo,
gli organuli ciechi del silenzio
che lavorano a tastoni
dentro il suo liquido citoplasmico.
Il silenzio può anche essere
la cellula monocorde
di un sentimento spaventato,
di un amore rappreso,
di un guanto scucito:
in tal caso
trasforma la solitudine
nella raggiera cerimoniosa
d’una nausea che procede,
maestosa,
con moto uniformemente accelerato.
(Si registra un’accelerazione a sbalzi
solo quando
un’effervescente disperazione
s’intromette con scatti sismici
a deviare il corso
dell’accelerazione stessa).
Per concludere,
l’evoluzione della nausea
può secernere un vuoto,
avente più o meno
le caratteristiche della morte;
o germogliare per gemmazione
quella strana forma di vita
identificata col nome di indifferenza,
la quale risulta essere (da approfondite supposizioni)
il chiasmo di paura e odio.

POSTFAZIONE:
le parole precedenti
sono un fango di cellule nervose,
tenute insieme dal silenzio.
Ogni allusione
a sentimenti e/o fatti reali
è voluta
silenziosamente.

***

Pietro Pancamo è un redattore con regolare qualifica professionale.
Da giovane pensava che la poesia fosse una sorta di vocazione o chiamata. Nel suo cervello si formavano versi in continuazione, senza che minimamente li cercasse o propiziasse. Ora la poesia è una delle tante attività che scandiscono la sua giornata di redattore tuttofare, impegnato a scrivere liriche e recensioni, a correggere quelle che gli vengono sottoposte, a costruire e-book, a trafficare con file audio di varie estensioni per confezionare interviste, sfondi musicali o programmi web-radiofonici. Quindi oggi può essere definito un poeta che, a differenza di altri, non si crede più un profeta od un eletto, bensì un semplice lavoratore che combatte con le parole giorno dopo giorno, trovando spunto nella passione per la scrittura, ma in particolare nel senso del dovere e nell’amore sia per la fatica che per il proprio mestiere.

Per ulteriori notizie su di lui:
www.labileabile-traccia.com/rivista_00000d.htm

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17 Responses to “Poesia di agosto”

  1. nonnelope scrive:

    interessante, prezioso aiuto per ricordare quanto siano utili le riflessioni nel silenzio senza interferenze.

  2. lorella scrive:

    Ciao ! bella e anche da parte mia la trovo interessante , trattare il silenzio in questo modo è … diciamo che fa riflettere ! ciao !

  3. Roberto scrive:

    Bella riflessione! Complimenti !

  4. Elena scrive:

    Bella, toccante e veritiera. Le sue parola mi hanno bloccata, donandomi il piacere di riflettere.

  5. Pietro Pancamo scrive:

    Grazie mille a tutti per i bei commenti che mi avete lasciato. È davvero una gioia sentirsi apprezzati.
    Vi saluto e vi abbraccio. Ci unisca sempre la silente e pensosa intesa della poesia.

    Pietro

  6. Cristiano scrive:

    Ottimo… Riscoprire la potenzialità del silenzio in questa chiassosa società. Grazie Pietro!

    • Pietro Pancamo scrive:

      Grazie a te, Cristiano.
      So che tu sei in gamba a cancellare il chiasso della società col fragore (benefico e spirituale) dei fiumi. Che la Forza (dello Zambesi) sia con te (e con tutti noi).
      Ciao!

      Pietro

  7. Letizia scrive:

    Questo silenzio è una valanga di parole che sommergono, emozioni che inchiodano, dolori che riemergono: sono stata trascinata nella profondità della mia anima.

    • Pietro Pancamo scrive:

      Cara Letizia,
      questo suo commento mi onora profondamente e mi auguro di esserne degno davvero.
      Grazie infinite.

      Pietro

      • maria cristina giongo scrive:

        Sono contenta, caro poeta, che tu abbia riscosso tanti consensi, soprattutto perchè so che la gente è pigra quando si tratta di commentare….

  8. andrea bobbio scrive:

    Linguaggio affascinante e lapidario, specialmente la chiusa.
    E’ stato scritto che le parole sono le ali del silenzio e se le parole sono quelle di un poeta è bello ricordare quanto affermò Mario Luzi in un suo saggio : “La voce del vero poeta dà sempre l’impressione d’una voce perpetua che ricomincia miracolosamente a parlare in quel punto”.
    Cordiali saluti!

    • Pietro Pancamo scrive:

      Caro Andrea,
      ho sinceramente apprezzato il suo commento così colto e lusinghiero. Grazie!!
      Sono davvero lieto che lei abbia notato come la mia poesia si sforzi di essere lapidaria e concisa. Proprio la sintesi, infatti, è il modo migliore (ma anche più completo) per comunicare e trasmettere. A questo proposito, devo confessare la mia ammirazione per quanto Alexander Pope ebbe a dire un tempo: “Le parole sono come foglie; e là dove abbondano, è raro che sotto vi si trovi molto frutto”.
      La saluto con stima.

      Pietro

  9. Alice Mayer scrive:

    Rimango sempre deliziata con le parole di Pietro!
    É una persona molto speciale, piena di sensibilità cosa molto rara ai giorni d’oggi.
    Complimenti PIETRO, continua a regalarci i tuoi pensieri.
    Grazie
    Alice

  10. bianca scrive:

    Molto profonda.

  11. maria luisa scrive:

    caro Pietro, la sua poesia è diventata un piacevole appuntamento mensile che mi solleva un poco lo spirito in questo mondo cosi materiale. Il silenzio che lei narra ci fa riflettere sulle cose che ci sfuggono in quanto troppo presi dalla frenesia che ci circonda. bravo !

  12. marisa blangero scrive:

    Forse…il silenzio non esiste; è solo la cessazione dei rumori che percepiamo o, come diceva Pitagora potrebbe essere una meravigliosa armonia che noi non siamo in grado di ascoltare perché è sempre esistita e sempre esisterà. Comunque silenzio è poesia ed introspezione.

  13. maria luisa scrive:

    il silenzio è il rumore dell’anima …….

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