Dramma in Olanda: arrestato un maestro d’asilo pedofilo. Cercate Yara Gambirasio all’estero.

Robert-M.

Robert M., 27 anni, lavorava in tre asili di Amsterdam; e anche come baby sitter presso alcune famiglie olandesi. Là ha compiuto i più atroci misfatti per cui è stato finalmente arrestato; grazie ad un’azione della polizia cominciata negli Stati Uniti con il sequestro di alcuni video pedopornografici.

Ancora una foto del pedofilo Robert M. durante una conferenza stampa della polizia olandese per comunicare l’avvenuto arresto.

Fra i video esaminati ce ne sono parecchi con immagini scioccanti di violenza su bambini con meno di due anni. Robert M. viene dalla Lettonia; del suo passato si sa che era figlio di genitori alcolisti che lo avevano a loro volta maltrattato e violato.
Dopo di che aveva iniziato a perpetrare gli stessi misfatti su altri ragazzini suoi coetanei.

Poi si era trasferito in Germania; nel 2006 aveva lavorato in un orfanatrofio in Kenya. Arrivato in Olanda aveva subito trovato lavoro in un asilo;nelle ore libere faceva il baby sitter.
Metteva regolarmente gli annunci su vari quotidiani offrendosi per questo tipo di impiego. Alcuni anni fa era stato denunciato da una madre con l’accusa di aver abusato di suo figlio. La polizia non le aveva creduto e aveva lasciato cadere la cosa sostenendo che i bambini “sono dotati di una grande fantasia nel raccontare questo tipo di fatti, per cui non sempre vanno creduti. A volte vogliono soltanto richiamare l’attenzione su di loro”.

Grazie a questo grave atto di superficialità…..il mostro pedofilo ha potuto abusare indisturbato, nel frattempo, di altri 64 bimbi; ampliando i suoi contatti in altri asili.
In uno di questi, che si chiama Het hofnarretje, la polizia ha scoperto che il direttore, Albert Drent, per ora non indagato (ma solo ascoltato sui fatti), organizzava feste a casa sua dove i bambini potevano anche fermarsi a dormire. A queste festicciole partecipava anche Robert ed un altro suo collega, Edwin R. pure lui arrestato. Addirittura pare che ai genitori che chiedevano di fermarsi pure loro a dormire con i figli venisse risposto che non era possibile. Veramente incredibile!

Sottolineamo il particolare che sui giornali olandesi appare solo il nome delle persone indagate e mai il cognome ( indicato solo con l’iniziale); il cognome è reso noto soltanto quando il sospettato ha subito un regolare processo ed è stato condannato. Una vera ipocrisia in quanto la stessa polizia ha diffuso le fotografie di questo pedofilo proprio perchè altri genitori, vedendolo, possano riconoscere se è stato maestro o baby sitter anche dei loro figli. Infatti, purtroppo, si teme che i bimbi abusati siano molti di più.

Robert conviveva con un uomo di 30 anni, autista di camion, Richard van O. che gestiva un sito pedopornografico che contattava piccole ditte per la vendita di materiale di questo genere. La polizia l’ha scoperto accorgendosi che negli annunci di copertura veniva offerto un solo prodotto; in realtà, andando a fondo, le cose vendute erano ben altre.

Questi sono i fatti nudi e crudi, che non commentiamo per non unire orrore ad orrore; e per rispetto dei tanti genitori che stanno soffrendo le pene dell’inferno dopo aver saputo che i loro bimbi sono stati violati da questi diavoli.

Milly Boele, la ragazzina uccisa dal suo vicino di casa poliziotto.

Soltanto pochi mesi fa una ragazzina di 12 anni, Milly Boele, era scomparsa improvvisamente ed inspiegabilmente da casa sua…nel giro di cinque minuti!
Mentre sua madre era andata a fare le spese. E’stata ritrovata due giorni dopo seppellita nel giardino di uno dei suoi vicini: un poliziotto, 27 anni, Sander V. di cui sia lei che la famiglia si fidavano ciecamente (se non ti puoi fidare neppure della polizia di chi puoi fidarti?)

Sander V. l’assassino di Milly, reo confesso.

L’uomo aveva suonato al campanello della piccola chiedendole se voleva andare a casa sua a vedere un cagnolino appena acquistato. Pare che fosse pure sotto l’effetto della cocaina. La ragazzina si era fidata e lo aveva seguito. E’stata un’ex fidanzata del mostro a far cadere i sospetti su di lui raccontando che la picchiava regolarmente e che era stato a lungo in cura da uno psichiatra. Eppure la polizia lo aveva assunto e gli aveva dato persino una pistola! Queste storie sono ancora più terribili quando si conoscono i retroscena composti di leggerezze sbalorditive.

Un’immagine di Milly, violata e barbaramente uccisa dal suo vicino di casa poliziotto.

Una volta confessato il suo misfatto quest’uomo ha avuto il coraggio di dire che non l’aveva violentata prima di ucciderla ma l’aveva costretta “soltanto” a fare del sesso orale. Il processo contro di lui è iniziato in questi giorni.

Termino con un appello che ho più volte lanciato nei miei precedenti dossier sulla pedofilia; insegnate ai vostri figli a non fidarsi di un adulto che li invita a seguirli, anche se è conosciuto. Controllate il loro computer e in caso di sparizione controllate i computer di tutte le persone sospettate che potrebbero avere avuto un contatto con loro.

Ricordatevi il caso della scomparsa della piccola Madeleine, su cui ho pubblicato un articolo nel settimanale OGGI (si trova nel mio sito www.mariacristinagiongo.nl) anche per lei avevo sottolineato la necessità di investigare SUBITO anche all’estero.
Lo ripeto per la scomparsa di Yara Gambirasio. Cercate all’estero! Esiste una fitta rete di pedofili a livello internazionale e mondiale che si tengono in contatto fra di loro. Spesso “ordinano” i bambini da rapire, allo scopo di usarli poi per produrre materiale pornografico. Alcuni criminali li portano via per “affittarli”ai pedofili; e anche per le loro “feste di gruppo”.

Yara Gambirasio, 13 anni.

Spero tanto che qualcuno mi ascolti e che si faccia in tempo a controllare anche questa pista nel caso della piccola Yara.
Per salvare non solo lei ma anche i tanti bambini scomparsi di cui non si sa più niente; e che forse sarebbero ancora in vita se si seguissero queste piste con l’aiuto dell’Interpol e dell’Europol.

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

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12 Responses to “Dramma in Olanda: arrestato un maestro d’asilo pedofilo. Cercate Yara Gambirasio all’estero.”

  1. Emanuela scrive:

    Cara Cris,
    purtroppo ogni tanto (per non dire spesso) si leggono di questi orrendi crimini e solo dopo ogni episodio escono le solite polemiche su come fare per evitare altri orrori. Chi vuole la pena di morte, chi vuole la castrazione, chi vuole altro ancora e ancora, ma i risultati non si vedono, non si ottengono!! anzi si può solo constatare che queste violenze stanno aumentando sempre più e che si sta facendo veramente poco per sensibilizzare la gente ma soprattutto per ricevere anche aiuto a livello di informazioni.
    la polizia fa quello che può, certo a volte anche loro sono superficiali, oppure come nel caso di quel malato poliziotto carnefice!
    cosa fare? è sempre questa la domanda ricorrente? certo che l’informazioni e l’insegnamento ai figli è già un qualcosa di importante, ma non basta, perchè i sequestri sono numerosi, perchè il traffico di neonati (e non solo) è pauroso….
    Ma altra cosa triste da sottolineare è che sono veramente a centinaia/migliaia i bambini/ragazzini scomparsi e in Italia si parla solo di Yara, ora, ma quest’anno sono scomparsi altri bambini, uno in Puglia vicino ad Avetrana dove la mamma di Sara sta cercando di sollecitare l’interesse per impegnarsi di più nella ricerca…
    perchè fare queste differenze? o perchè ci si deve appoggiare alla trasmissione “Chi l’ha visto?” per attirare l’attenzione sui scomparsi?
    perchè dobbiamo sempre arrivare ad estreme richieste, perchè dobbiamo sempre fare i cattivi per ottenere qualcosa dalle istituzioni?
    è triste e penoso tutto questo…
    io spero solo nella “FORTUNA”… perchè altro non c’è da fare…
    a mia figlia insegno già da piccola gli accorgimenti per evitare strani incontri e disgrazie, ma sono che se non hai la fortuna dalla tua parte….poco si può fare….

  2. maria cristina giongo scrive:

    Cara Emanuela,

    parlare con i propri figli è molto importante ma non sempre serve; come vedi nell’asilo olandese i bimbi non erano neppure stati creduti quando si erano lamentati di certe eccessive “attenzioni” da parte del maestro. E quell’asilo era un covo di pedofili; persino il direttore era stato precedentemente sospeso dal suo incarico per una denuncia del genere. Eppure….era diventato direttore di un altro asilo in cui i genitori NON ERANO AL CORRENTE della denuncia precedente.

    Lotto da 30 anni contro la pedofilia, sia come giornalista che come madre e rimango convinta che questo crimine sia uno dei più orrendi; certe interviste vorrei cancellarle dal mio cuore e dalla mia mente!!!! Per alcune ho veramente pianto!

    In quanto alla polizia italiana spero che si sia messa a contatto subito, per ogni sparizione, con quella postale di tutti i Paesi del mondo perchè insisto nel credere che molti bambini potrebbero trovarsi all’estero.
    Che non si tratta solo di pedofili “di paese”, ma di una vasta rete nazionale ed internazionale che usa internet come arma per portare a termine i suoi misfatti.

    Alle mamme continuo a ripetere; non lasciate soli i vostri bimbi! Controllate sempre senza fidarvi troppo di nessuno. E’ triste doverlo dire ma è così.

    Ciao, ciao,

    Cristina

  3. Emanuela scrive:

    Lo so Cris, ormai affezionata tua cofanettiana mi sono fatta un’idea di quello che in giro per il mondo c’è; leggendo i tuoi articoli a volte stentavo di andare avanti, non posso credere che certi essere viveti facciano quelle cose a delle creature innocenti.
    Certo l’unica cosa è fare informazioni e comunicare il più possibile!!
    sai cosa mi sono sentita dire da una mia amica che ha un bimbo dell’età di Giulia? “ti prego non parlarmi di queste cose, altrimenti di notte non dormo, sai che sono fragile di sentimenti…rischierei di non smettere mai di pensare a quegli orrori” sono rimasta senza parole!!! per di più fa la maestra!!
    le ho solo risposto che fare lo struzzo non serve a nulla e che il rischio è dietro l’angolo, nascondersi crea solo problemi!
    allora mi chiedo: l’informazioni ci può anche essere ma se la maggior parte delle persone la pensano come la mia amica o addirittura hanno la presunzione di credere che a loro non potrà succedere… allora fintanto ci saranno queste persone il rischio sarà ancora di più.
    credo che dobbiamo di più lavorare sulle persone che si credono “immunizzate” da alcuni rischi…

  4. marni scrive:

    sono d’accordo Emanuela, non serve fare come gli struzzi, l’unica cosa è infromarsi ed infromare anche i bambini trovare le parole giuste per metterli in guaraia e sperare che il cielo ce la mandi buona …. purtroppo questa piaga esiste e non va sottovalutata facendo finta di nulla…cristina ..ho letto tutto e che dire? non c i sono parole per commentare… un caro saluto a tutte e due
    marni

  5. Emanuela scrive:

    Grazie Marni un augurio sincero di buone feste a te e tutta la tua famiglia….
    sei preziosa coi tuoi commenti…
    un abbraccio forte

  6. Stefano - Milano scrive:

    Da giorni pubblico su vari siti web queste mie considerazioni che lascio al vostro commento:
    chi ha compiuto questo atto infame è un personaggio depravato del tutto privo di morale, scrupoli e sensibilità umana. Temo quindi che appelli come quelli dei genitori di Yara, per quanto toccanti, servano poco. Quella di Yara è una guerra e come tutte le guerre andrebbe combattuta senza esclusione di mezzi. L´autore del misfatto é certamente protetto da una catena di omertà, paura o complicità. Come tutte le catene avrà il suo anello debole e lo strumento per attaccarlo é il denaro. In pratica una taglia dal valore così alto da sciogliere qualche lingua o, per lo meno, da indurre qualcuno a un mezzo passo falso. In assenza di generosi e facoltosi finanziatori, bisognerebbe creare un comitato per la raccolta fondi e aprire un numero verde. Tutto il resto – mi permetto di dire – é fumo negli occhi.
    Ovviamente l’iniziativa potrebbe partire solo da privati cittadini per ragioni evidenti: 1) lo Stato non può pagare ufficialmente riscatti o premi a informatori o rapitori (se non in modo segreto come forse è avvenuto per il caso Sgrena / Calipari) 2) ci sarebbe una disparità di trattamento rispetto ad altri episodi di scomparsa in cui lo Stato non ha pagato (in primis il caso Scazzi) 3) gli organi inquirenti non potrebbero mai ammettere pubblicamente che per catturare i responsabili sia necessario pagare un delatore.
    La cosa poi incontrerebbe non pochi problemi pratici: 1) il “comitato” dovrebbe essere presieduto da una persona autorevole per evitare sospetti di frode 2) occorrebbe comunque il benestare degli inquirenti e della famiglia (i primi per evitare accuse di favoreggiamento o altro, la seconda per ragioni morali) 3) una volta raccolti i fondi ci sarebbe il problema di stabilire un contatto con il possibile informatore (ipotizziamo un annuncio su un quotidiano del tipo “si offre un milione di euro a chi da notizie certe e verificate che consentano di rintracciare yara gambirasio. Per un primo contatto scrivere a PO Box ecc”
    Come incontrare poi l’informatore? Come verificare che le informazioni sono vere?).
    Eppure, nonostante queste difficoltà sono convinto che questa sia la strada giusta. L’autore del delitto è presumibilmente circondato da individui suoi pari, disposti a tutto per i soldi: anche a mandare all’ergastolo un parente o amico stretto

  7. marni scrive:

    GEntile Stefano grazie per le sue considerazioni su questo terribile tema … e vero ceh ci sono tati e troppi ostacoli, ma credo siaimportante non arrendersi

    • Stefano - Milano scrive:

      Non ci si arrende affatto solo che i delinquenti vanno combattuti con i giusti mezzi e senza esclusione di colpi.
      Soprattutto ci vorrebbero iniziative concrete.
      Si parla molto ma …si combina poco.
      Sono d’accordo con quanto é scritto in questo blog circa il fatto che Yara vada cercata all’estero. Vista l’assoluta mancanza di tracce é plausibile che a operare il sequestro sia stata veramente una banda di criminali organizzati, verosimilmente d’appoggio alla rete internazionale dei pedofili. Magari un sequestro “su commessa” richiesto da un facoltoso pervertito che, in passato, aveva adocchiato Yara durante le sue trasferte sportive.
      Comunque, ribadisco, al di là delle chiacchere ci vorrebbero i quattrini per fare breccia nel muro di silenzio. Possibile che nessuno ci pensi?

  8. maria cristina giongo scrive:

    Caro Stefano,

    grazie per il suo commento. In effetti una taglia potrebbe servire. Il problema è che continuiamo da anni a batterci contro questo problema ma nessuno ci ascolta.

    Con Yara hanno perso troppo tempo; dovevano cercare subito all’estero! E così anche per altri bambini, perchè la rete di pedofili, soprattutto online, si sta espandendo sempre di più.

    Speriamo che qualcuno legga la sua proposta e che la consideri seriamente.

    Di nuovo grazie per la sua testimonianza.

    Un grazie anche a Marni per aver gestito il Cofanetto in questi miei giorni di assenza!

    Cristina

  9. Stefano Milano scrive:

    Vedrò d’insistere in varie sedi per quello che vale il mio intervento.
    Quello che non é ammissibile é che questi farabutti la facciano franca.

  10. cristina scrive:

    Caro Stefano,

    non sempre la fanno franca, per fortuna! Qui da noi, in Olanda, hanno chiesto anche la castrazione obbligatoria per chi si macchia di simili crimini.

    L’importante è che continuiamo a lottare per difendere i nostri bambini.

    Cari saluti,

    Cristina

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