Immacolata Zabatti e l’Arte che libera emozioni

Qualche mese fa, precisamente a settembre, mentre ero di turno alle sale nobili del Palazzo Ducale di Martina Franca, si affacciò alla porta una donna con dei volantini in mano, mi colpì per le ciocche rosa che si facevano spazio tra i suoi capelli biondi, non erano invadenti, denotavano sensibilità e tanto carattere. Sui volantini era riportata la proroga della sua mostra “Le radici del tempo”. Quel giorno diedi un volto a questa grande artista: Immacolata Zabatti.

Immacolata Zabatti, originaria di Grottaglie (TA), mi ha raccontato come l’arte sia sempre stata presente nella sua vita, giocava da piccola tra le pergamene e i pennini a china che suo nonno costruttore usava per i disegni di progettazione di edifici e con suo padre musicista, diplomato all’Istituto d’Arte di Grottaglie. Un ambiente che la porterà a sviluppare la sua importante vena creativa. Per un periodo della sua vita ha messo l’arte da parte per dedicarsi alla famiglia e ai figli e, quando il tempo gliel’ha permesso, non ha potuto resistere al richiamo di una passione che meritava di essere esternata.
Quando le ho chiesto quali tecniche usasse e se si sentisse di appartenere ad un genere stilistico, mi ha risposto:
“Io in passato ho sempre preferito il figurativo, ma poi come tanti artisti ho sentito la necessità di trasferire la mia arte in rappresentazioni astratte. Poi ho ricercato uno stile tutto mio, come ad esempio nel rappresentare gli Ulivi secolari.”

Immacolata Zabatti nasce come autodidatta, ha coltivato la sua passione con corsi di perfezionamento. Gli ulivi sono un esempio di come la sua mano estrosa, ami sperimentare tecniche varie, come olio, acrilico, matite, carboncini, acquerelli e china… gli ulivi, simbolo forte culturalmente per la nostra terra pugliese, si presentano quasi surreali, fuggono da una rappresentazione prettamente realisticamente ed accademica, e si caratterizzano di dettagli particolari che gli donano vita propria e un’anima sensibile, come quella di Immacolata.

Qualche giorno fa le ho chiesto, scontatamente ma era doveroso, cosa fosse per lei l’arte. Immacolata ha risposto così:
Per me l’Arte è sempre stata un mezzo per comunicare e testimoniare le problematiche della realtà contemporanea, infatti ho realizzato diverse opere sulla violenza sulle donne, sul razzismo. Nel 2020 ho realizzato un’opera sulla pandemia esposta alla personale che ho fatto a Martina Franca. L’arte per me è anche trasmettere emozioni.

E’ stato proprio così… Quando ho accettato il suo invito ed ho percorso quella grande sala che esponeva le sue opere, è stato un po’ come entrare in punta di piedi in un mondo privato, nel racconto di una donna che ti accompagna con calma in una realtà suggestiva dove i colori tenui avevano la capacità di mostrarsi brillanti, grazie alle tonalità dell’ocra, dell’oro, del marrone e del verde smeraldo e di coinvolgerti emotivamente. Ho percepito l’odore dei campi tra i suoi secolari ulivi, mi ha trasportata il vento delle sue opere astratte, ho respirato l’ambientazione della Magna Grecia e mi ha fatta riflettere quando mi son ritrovata faccia a faccia con la sezione che omaggiava il personale sanitario, una chiara testimonianza del duro periodo che siamo vivendo. Il tutto reso con una manualità ed una tecnica espressiva che fanno da firma al suo originale modo di concepire l’Arte.

Tanti i concorsi nazionali e internazionali ai quali ha partecipato col tempo, tante le città che hanno accolto le sue rassegne personali da Lecce a Osaka, da Roma a Stoccarda, da Palermo a Parigi e molte altre; tanti i riconoscimenti ricevuti come il Premio internazionale dell’UNESCO o il David di Gian Lorenzo Bernini e altri rilevanti premi presso Berlino, Parigi, Londra, Budapest. E’ stata recensita da importanti critici d’arte, tra questi anche Vittorio Sgarbi e nel 2015 ha ricevuto la nomina di “Accademico” dall’ Accademia Internazionale Il Convivio.

Vi invito a seguirla sui canali social e sul suo sito principale, per tenervi informati.
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Sito personale: clicca qui

Vi invito a partecipare alle sue mostre: verrete invasi di cultura e stupore.

Marica Caramia
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4 Responses to “Immacolata Zabatti e l’Arte che libera emozioni”

  1. Molto interessante questo articolo, bella intervista! Complimenti all’artista Immacolata Zabatti. Bella anche la fine dell’articolo: visitate le sue mostre, “partecipate”alle sue mostre. Verrete invasi di cultura e stupore.

  2. Elisa scrive:

    Incredibilmente brava, le sue creazioni ti vengono addosso e comunicano subito sentimenti, stati d’animo. Brava Marica per averla scoperta.

  3. Maddalena Corigliano Bivona scrive:

    L’Arte di Immacolata Zabatti affascina e coinvolge e sono felice di averla conosciuta come artista e soprattutto di averla come amica. Marica Caramia ne ha fatto un tracciato vero ed autentico; è riuscita, infatti, ad entrare pienamente nella sua arte figurativa ed astratta.

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