Barbara D’Urso e La Dottoressa Giò. Ieri sera la prima puntata.

Ieri sera su Canale 5 è iniziata la fiction La Dottoressa Giò, interpretata da Barbara D’Urso (nella foto)

Da mesi non si fa che parlare, soprattutto da Barbara D’Urso, della famosa serie La Dottoressa Giò, di cui è protagonista, per cui, dopo tanta curiosità e pubblicità da parte sua e di Mediaset, si aspettavano indici d’ascolto molto alti; che non ci sono stati. Solo il 12, 6%; Paperissima Sprint, che l’ha preceduta, ha ottenuto il 15, 2%.

Barbara D’Urso sul set della Dottoressa Giò, serie cominciata ieri su Canale 5, in cui la presentatrice ricopre il ruolo di una ginecologa.

Fra i tanti articoli che ho trovato direi che il più significativo è quello del Fatto quotidiano, che vi invito a leggere, cliccando su questo link.

Di sicuro Barbara D’Urso ha cercato di fare il suo meglio ma si vede che non è un’attrice professionista. Ovviamente non ci si aspettava una Sofia Loren o un’Anna Magnani; tuttavia un minimo di espressività è indispensabile per fare questo lavoro. La trama è buona; modesta invece la confezione del format, sceneggiatura, riprese, musica. L’ambiente ospedaliero è poco credibile, fra medici, assistenti, infermieri che parlano dei loro amori davanti ad un caffè, telefonini che squillano durante le operazioni chirurgiche e così via.

Christopher Lambert lascia perplessi per quel suo viso troppo e malamente “tirato e stirato”; viva le rughe! Soprattutto negli uomini che non avrebbero certo bisogno di ritocchi! Per me è stata una delusione! Pensavo che avrebbe alzato lui il livello della fiction ma per ora non è stato così. Gli unici che ho apprezzato sono stati la sorella della D’Urso, Eleonora, e Marco Bonini che riveste il ruolo di primario. Entrambi si sono calati bene nella loro parte.

Christopher Lambert ripreso durante la fiction la Dottoressa Giò, su Canale 5.

Chiarisco ancora una volta che non sono prevenuta nei confronti di Barbara D’Urso, come alcuni credono: dico solo che non mi piace il suo modo di presentare. Ognuno ha i suoi gusti e le sue simpatie. Per esempio apprezzo molto Cristina Parodi, donna di gran classe e riserbo. Provo ammirazione per Maria De Filippi, soprattutto per la sua umiltà e la professionalità; non si pone lei in primo piano bensì i suoi ospiti, i suoi programmi, che hanno indici d’ascolto veramente alle stelle, di cui MAI si è vantata e si vanta.

Insomma, si tratta solo di una questione di gusti; quello che invece contesto, nei programmi di Barbara D’Urso, trasmessi in fascia protetta, è il toccare argomenti ed invitare ospiti che si dovrebbero evitare sapendo che davanti alla televisione ci sono anche bambini ed adolescenti: gigolò, porno star, “tette”e sederi rifatti esageratamente in mostra, bidelli che posano seminudi, Ken umani… E pure servizi su preti sporcaccioni, donne stuprate e così via. In questo caso sarebbe meglio far intervenire psicologi che commentino i fatti di cui si parla; per la tutela di giovani menti ancora in via di formazione. Altrimenti… viva i cartoni animati!

Naturalmente sono contro gli hater, sta a dire “gli odiatori del web”, che in rete insultano pesantemente la signora D’Urso; un conto è scrivere che i suoi vestiti sono volgari e non adatti ad una donna della sua età. Un giudizio personale che in un Paese democratico tutti possono esprimere. Un conto è offenderla lanciando anatemi e parolacce. Questo non è giusto: è crudele e cattivo. Per cui vi prego, se commenterete questo articolo criticando, che rimanga SOLO una critica: pacata ed educata.

La Dottoressa Giò (Barbara D’Urso) con la caposala dell’ospedale dove lavora (nella finzione).

Tornando alla Dottoressa Giò, non ho visto la serie di 20 anni fa; in Olanda, dove abito, a quei tempi non avevo ancora la parabola per seguire la televisione italiana, come adesso. Quindi non posso fare paragoni. Questa prima puntata mi è sembrata un po’confusa… con dentro di tutto e di più, come si legge anche nell’articolo del Fatto quotidiano.

Inoltre l’immagine della D’Urso oramai è troppo inflazionata: troppo elogiata dal direttore di rete Giancarlo Schieri, che emette comunicati stampa e la loda per ogni ascolto in più; la qual cosa per lei è diventata un’ossessione! A tal punto che non inizia mai una trasmissione senza citare indici di gradimento che oltre tutto, quando si verificano, non sono proprio… “fino al cielo” come sostiene lei. Infatti si discostano di molto da quelli di Uomini e donne, Amici, Il segreto, Tu si que Vales ( 29%), Striscia, Avanti un’altro, C’è posta per te…Credo che alla fine la gente non ne possa più. Nè di sentir parlare di share, a cui non importa nulla, nè di vederla ovunque.

Una sola scena ho trovato veramente disdicevole nella Dottoressa Giò e di pessimo esempio. Quella della ginecologa impersonata appunto da Barbara D’Urso che si è mette a frugare nella borsa di una ragazzina ricoverata mentre dorme, per cercare indizi del suo coinvolgimento in qualcosa di losco; leggendo pure i messaggi sul suo telefonino.

Nella realtà sarebbe deontologicamente scorretto; penso che nessun medico o personale sanitario possa fare un’azione del genere; in caso di sospetto si deve chiamare la polizia. Al limite sono i genitori, i quali a volte, per il bene dei loro figli, se intuiscono che sono in pericolo, possono arrivare a cercare prove leggendo i loro diari o chat. Se adesso anche il personale medico e paramedico si metterà a frugare nelle borsette dei degenti….dove finirà la nostra privacy?

D’altra parte si tratta di una fiction, che, appunto, con la realtà non ha molto da spartire. Allora chiudiamo un occhio: anzi…due!

Maria Cristina Giongo
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2 Responses to “Barbara D’Urso e La Dottoressa Giò. Ieri sera la prima puntata.”

  1. Valentino scrive:

    Buonasera Direttrice, è professionalmente ineccepibile questo articolo, educato, diplomatico, persino terapeutico, ma non per merito della Dottoressa Giò, no, lei c’entra poco, anzi per niente, ma per le tue tirate d’orecchie indolori ma efficaci. Non vedo la televisione da anni, solo qualche tg di tanto in tanto, come oggi, per esempio, per seguire la telenovela Battisti ; quante corbellerie ho dovuto sentire, ma poco importa, mi interessava l’argomento per motivi che preferisco sorvolare. Comunque a me la D’Urso me piace da morì !. Un abbraccio

    • admin scrive:

      Caro redattore, fai bene a difendere le tue simpatie e come vedi hai una direttrice che lascia tutti liberi di …pensarla come vogliono!!!! Questa è anche la bellezza del nostro Cofanetto magico. Rispetto, niente connotati politici, quindi niente pressioni ideologiche, non profit; quindi niente doveri pubblicitari. Tutto ciò si chiama appunto LOBERTA: di pensiero e di parola. E anche DEMOCRAZIA.

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