Albano Carrisi. Privacy e segreto professionale.

Cellino San Marco (Brindisi). Estate 2013. Il noto cantante, in un momento felice con la figlia Romina Junior

Prima di tutto vorrei fare gli auguri di pronta guarigione ad Al Bano, che come sapete è stato colpito nuovamente da un malore. Ora sta meglio. Non aggiungo altro, considerato che ne hanno già parlato vari giornali, telegiornali, i social. Però una cosa la voglio dire; la malattia, il dolore, non si spettacolarizzano. Non devono diventare motivo per fare audiens e tantomeno gossip. Ho assistito invece a veri e propri episodi di “sciacallaggio” ( da parte di certe emittenti), proprio per usare una parola letta in rete. Ai danni di una famiglia preoccupata per il suo caro.
Inoltre non sono d’accordo sul modo con cui sono state date le notizie da parte dei medici e della direzione sanitaria dell’ospedale dove Albano è degente. Un conto sono i bollettini diffusi via le conferenze stampe, o via la televisione di stato: un altro conto sono interviste rilasciate a trasmissioni commerciali che le usano per far soldi con la pubblicità, considerato che aumentano gli indici d’ascolto, se si tratta di personaggi noti.

Cellino San Marco (Brindisi). Estate 2013

Gli ospedali sono luoghi di sofferenza e mai e poi mai deve entrarci il gossip o lo spettacolo; ben altro è fare informazione e dare informazioni! I medici devono rispettare i codici di deontologia professionale e privacy. E curare i pazienti! Per questo motivo pubblico qui la lettera che ho mandato oggi alla direzione sanitaria di questo nosocomio, che mi pare abbia avuto subito delle conseguenze positive. La qual cosa… mi ha fatto piacere. Non l’ho scritto per le testate giornalistiche con cui collaboro perchè lì vengo retribuita quando pubblico un pezzo: il Cofanetto non ha pubblicità, è non profit. Come l’amicizia.
Un abbraccio ad Albano e tanti abbracci ai suoi figli e alla sua famiglia allargata!
Con tanto rispetto perchè loro, invece, hanno scelto il silenzio con la stampa!

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Egregio Dottor *******

Spero di rivolgermi alla giusta persona che potrà risolvere un problema secondo me di deontologia professionale. Sono una giornalista italiana che collabora come corrispondente dall’Olanda per varie testate del mio Paese d’origine. Altre informazioni su di me, le può trovare su Wikipedia.

Dopo essermi presentata, vengo subito al dunque: non trovo giusto che dei medici del vostro ospedale parlino ad una conduttrice di una televisione commerciale delle condizioni di salute di un vostro paziente, Albano Carrisi.
E’ovvio che è stato lo stesso Albano a darvi il consenso di “rompere” il segreto professionale e quindi il silenzio. Tuttavia trovo che comunque sarebbe più serio di fare una sola conferenza stampa per tutti i giornalisti (come è avvenuto dopo il ricovero, il primo giorno); e non per un solo. Mio padre non l’avrebbe mai permesso nel reparto di cui era primario medico!

In Olanda questo non sarebbe permesso, per la privacy. In caso di mio ricovero in ospedale i miei figli (e viceversa) non potrebbero mai, senza il mio consenso, avere alcun tipo di informazioni sul motivo e sulle mie condizioni di salute al momento. Figuriamoci poi renderle pubbliche! I medici verrebbero sospesi. L’intervista di ieri ad una conduttrice, che non è laureata e nemmeno giornalista, è stata, secondo me, contro ogni regola. Ditemi pure se sbaglio. Addirittura la signora si rivolgeva al medico intervistato (per ben due volte nel giro di due giorni) chiamandolo “Prof”. ridendo e scherzando. Eppure si stava parlando di una persona in quel momento malata. Oltre tutto dandogli del tu come se si conoscessero da una vita e senza che lui ristabilisse le distanze. Dulcis in fundo, la domanda di gossip….tipo se accanto ad Albano ci fosse (come è ovvio!) anche la sua compagna, Loredana Lecciso…. Le sembrano domande da fare e a cui rispondere? Stiamo parlando di medici, di professionisti, “che oltre tutto dovrebbero lavorare; al posto di concedere interviste alle televisioni commerciali”, come hanno scritto tantissime persone sui social!

So che la famiglia, giustamente, ha chiesto di rispettare la privacy. E’ anche assurdo diffondere già la notizia del giorno della probabile dimissione dall’ospedale; lede le regole di sicurezza della persona.
Naturalmente può anche far leggere questa mia email ad Albano, a cui auguro una pronta guarigione, perchè mi conosce bene. Ancora una volta preciso che anche su internet tutti si sono scatenati nel criticare dei medici che si mettono a parlare con una conduttrice delle condizioni di salute di un paziente, famoso o no. Non sono posti dove si trattano argomenti tanto intimi e delicati!
Fra un’intervista e l’altra la presentatrice mandava in onda filmati di gossip sulla signora Romina Power, che posso capire si sia offesa. Una vergogna!

Mi chiedo come ci si possa prestare a questo tipo di spettacolo; siamo in un ospedale, che è un luogo sacro, un luogo spesso di dolore. Un minimo di rispetto! Per tutti. E per tutti i pazienti che hanno bisogno di cure. In questo modo fate una brutta pubblicità al vostro ospedale e ai medici che ci lavorano seriamente, come lo stesso primario intervistato, peraltro molto serio e bravo. Si vedeva il suo imbarazzo nel rispondere a certe domande; secondo me avrebbe fatto bene a sottrarsi subito e a chiudere il collegamento.

Nel caso non mi sia indirizzata alla giusta persona, può girare Lei questa email al medico o direttore sanitario competenti? Potevo scrivere un articolo su questo fatto increscioso ma ho preferito non seguire quella strada, per ora, visto che la contesto a voi. Per discrezione. La pubblicherò solo nel mio giornale online in quanto è non profit. E quindi non ricevo alcun compenso, diversamente che se pubblicassi su una testata con cui collaboro. Non mi piace sfruttare le mie conoscenze. Se non per difenderle! Spero che facciate veramente qualcosa e di non rivedere oggi pomeriggio i vostri medici da ***** a parlare pubblicamente delle condizioni di salute di un malato! I bollettini medici sono ben altra cosa e non vengono diffusi solo via le emittenti commerciali che ci guadagnano sopra! Bensì in conferenze stampa generali o al limite alla Rai, che è una televisione pubblica, di Stato.

Cordiali saluti,

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

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Pubblico volentieri la cortese ed esauriente risposta che mi è arrivata oggi, 28 marzo 2017, da parte dell’addetto stampa dell’Ospedale di Lecce, Dottor Massimo D’Onofrio, inerente il ricovero del cantante Albano e l’attenzione che ha suscitato.
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Gentile collega, ho ricevuto la sua mail dal dott. Frassanito e, almeno per gli aspetti informativi, credo che sia mio compito darle una risposta.

Abbiamo trattato il ricovero di Al Bano Carrisi cercando di contemperare le esigenze del diritto di cronaca con quelle del diritto alla riservatezza, o privacy che dir si voglia, del paziente. Il Codice della Privacy italiano contempla la diffusione di notizie sanitarie, se connesse ad un personaggio e ad un interesse pubblico e con criteri di essenzialità e correttezza. Ed è stato questo il criterio che abbiamo seguito col giusto scrupolo.

Non può sfuggire che la notorietà del personaggio ricoverato nel nostro ospedale abbia attirato l’attenzione non sono della tv commerciale, ma anche e soprattutto di quella pubblica – compresi i tg –, oltre ad un certo numero di testate nazionali e locali che ne hanno dato notizia. Abbiamo scelto perciò di regolare il flusso informativo, che si sarebbe e si è comunque generato a prescindere dalle nostre intenzioni, e d’accordo con il paziente, e con i familiari più stretti, ci siamo orientati per la diffusione di un bollettino medico abbastanza sintetico. Il contenuto è stato diffuso attraverso interviste, collegamenti o servizi realizzati da diverse testate, cercando di collaborare cortesemente con esigenze tecniche televisive, certamente molto diverse da quelle della carta stampata.

Questa modalità ha evitato – grazie ad un contenuto letto, condiviso e approvato – che si diffondessero notizie di tipo sanitario in modo scorretto e non veritiero, che un meccanismo mediatico poco controllabile tende inopinatamente a far circolare, non ultime le cosiddette fakenews.

Un flusso informativo controllato a tal punto da ridurlo progressivamente sino al bollettino del 22 marzo, unica comunicazione fatta nella giornata e, peraltro, dal direttore generale della ASL Lecce. Abbiamo così cercato di abbassare i riflettori sino a spegnerli completamente sia sui medici sia, soprattutto, sul paziente e sui familiari, sempre e comunque nella massima condivisione. Non è semplice, naturalmente, mantenere l’equilibrio giusto su un terreno altamente friabile qual è quello dell’informazione quando si mischia allo spettacolo, così come succede in certe trasmissioni, ma del resto con un personaggio di spettacolo di tale levatura il rischio è davvero in agguato.

Come Asl riteniamo, in ogni caso, di aver svolto il nostro compito nel miglior modo possibile, dato il contesto e l’interesse suscitato attorno al ricovero di Al Bano.

La saluto cordialmente
Massimo D’Onofrio
addetto stampa
Asl Lecce

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21 Responses to “Albano Carrisi. Privacy e segreto professionale.”

  1. Biagina gentile scrive:

    Amore mio grande guarisci presto……il resto sono tutte chiacchiere

  2. Biagina gentile scrive:

    Sappi che noi ( io di più )ti amiamo tanto

  3. Romina Power scrive:

    Sono perfettamente d’accordo con lei.

    • Maria Cristina Giongo scrive:

      Grazie, Romina Power, in effetti dovremmo lottare perchè in questo povero mondo si ricominci a credere nei veri valori, come quelli del rispetto, della sincerità, bontà, solidarietà umana. Al di fuori dalle luci di un certo tipo di spettacolo che… luce di sicuro non ne danno…. Buona giornata!

    • Maria Cristina Giongo scrive:

      Ho aggiornato l’articolo in quanto l’ospedale mi ha gentilmente risposto, in modo esauriente. Alla fine del pezzo, quindi, si trova la risposta del loro ufficio stampa; che condivido, in quanto in effetti capisco la situazione difficile in cui si sono trovati.

  4. Massimo D'Alesio scrive:

    Complimenti alla tua professionalità Maria Cristina,un articolo degno di questo nome.
    Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire le cose senza peli sulla lingua.
    Con affetto.
    Massimo D’Alesio (Massimo e Roberta)

    • admin scrive:

      Grazie, Massimo, io credo che comunque si debba essere sempre sinceri, leali e giusti nella vita. Cari saluti, Maria Cristina

  5. Senca scrive:

    Brava Cristina come sempre.Hai fatto bene a scrivere questa lettera,ormai non si puo piu dei servizi pessimi in tv che fa una certa condutrice.I medici non dovrebbero parlare in tv sulle condizioni della salute dei pazienti siano famosi o no,informazioni si dano solo a la famiglia stretta.Poi bisogna rispettare sicurezza e privacy che sono anche importanti.Adesso Al Bano ha bisogno di assoluta tranquillita e pace per riprendersi.Gli auguro di tutto cuore pronta guarigione,che andra tutto bene,lui e forte.Cari saluti.Senka

    • admin scrive:

      Grazie, cara Senka. Tutti mi accusano di avercela con quella persona; in realtà ce l’ho con chi permette un programma di pessimo gusto, dove i seni vengono chiamati “tette”, dove la conduttrice si butta sul divano a gambe all’aria baciata da un certo Enrico Papi, buttato a sua volta su di lei e poi urla che l’ha baciata con la lingua….e siamo in fascia pomeridiana protetta….Oppure che dice ad una sua ospite, che a soli 24 anni si è già rifatto il seno…”fammi vedere le tue BOCCE!”Dà del tu a tutti, professori ed avvocati compresi. Parla di Albano e della sua malattia, dicendo che è in “continuo contatto con loro”, quindi mentendo al pubblico, e poi manda un video, tagliato, in cui lui le dice “Ti voglio bene”. E’serietà questa? Per non parlare di come sfrutta il dolore, di come parla della religione, ecc. ecc. Ma, ripeto, lei è solo affetta da narcisismo, non ne ha colpa; sono gli autori, la redazione dei giornalisti che dovrebbero porre un freno a tutto questo. E quando sento parlare un medico…proprio in quella trasmissione, allora non lo accetto. Penso che ci sia un limite a tutto. Infatti ho già protestato anche con il direttore di testata. Un’altra cosa è se l’argomento viene trattato da Cristina Parodi, che lavora per un servizio pubblico, la Rai, pagato dai cittadini e non dagli sponsor, e che quindi hanno diritto ad avere notizie del loro personaggio amato. Ma lei lo fa in modo serio, non ossessivo. Poi se altre persone della famiglia ci vanno, considerato che vengono retribuite, non posso mettere naso nei loro affari …finanziari. Fanno bene se ci guadagnano. E’il loro lavoro. Invece i vari avvocati difensori di criminali e anche i medici legati a codici etici, secondo me, farebbero meglio a stare a casa e a fare il loro lavoro. Che non è quello di opinionista. Ciaoooo dall’Olanda! Cristina

      • Senca scrive:

        Grazie a te cara Cristina.Hai ragione,questo non e nessuna serieta se si fanno pure servizi pessimi senza alcun rispetto.Come ho gia detto Al Bano adesso ha bisogno di tranquillita e pace circondato con i suoi cari e sostegno dei amici di sempre.Altri che lo lasciano in pace e basta.Cari saluti.Senka

  6. Claudia Tagliabue scrive:

    Brava Cristina, ottimo intervento!
    Basta con questo circo mediatico intorno ad Al Bano, non sene può più, che lo lascino in santa pace!
    No comment per pseudo conduttrice e intervistati… (non ho visto, perché non sono quelli i programmi che attirano il mio interesse, però immagino…)

    Come sempre: VERGOGNOSA COLEI !!!

    • Maria Cristina Giongo scrive:

      Hai proprio ragione, Claudia, ma stasera l’hanno un po’ ridimensionata! Niente interviste ai medici dell’ospedale. Chissà come è rimasta male! Comunque ho precisato alla loro direzione che sono stata io a scrivere quella lettera e che sarebbe ora di fare un programma un po’ più serio, di livello. Buona serata!

  7. Milva. Maccari scrive:

    Finalmente una persona che conosce la deontologia professionale…………..basta gossip assurdi, falsi amici, dichiarazioni spacciate per VERITA’ ASSOLUTE, che sono di pertinenza solo dei diretti interessati la vera verità con molta probabilità non la sanno NEMMENO i veri amici figurasi quelli dell’ultimo minuto

    • admin scrive:

      Grazie per il complimento! Ed è anche vero che la verità assoluta non la conosce e possiede nessuno. L’importante è non parlare superficialmente di argomenti tanto intimi come l’amore, la salute, la famiglia: degli altri! Sta a dire…per quanto riguarda gli altri, le altre persone. Non possiamo essere sicuri nemmeno di noi stessi! Spesso cadiamo in contraddizione anche sui nostri sentimenti!!! Bella la frase: “GLI AMICI DELL’ULTIMO MINUTO”!Mi è PIACIUTA MOLTO E UN GIORNO LA USERO’, VIRGOLETTATA, perchè non è mia. Ci sono due categorie pericolose, con cui purtroppo i personaggi famosi debbono confrontarsi ( e da cui difendersi!): “gli amici dell’ultimo minuto”, che poi cambiano come bandiere al vento, andando con chi fa loro più comodo in quel momento. E gli invidiosi, quelli che lavorano sotto sotto. Costoro fanno forse più male degli altri. Fermo restando che un vero amico deve poter esprimere liberamente le sue idee, anche se in disaccordo con quelle del suo amico o amica; e pure le critiche, come faccio spesso io (anche troppo!!!! Loredana Lecciso lo sa bene….Albano pure!). Ma devono essere critiche costruttive; e recepite come tali. L’invidia e la gelosia sfiorano invece la patologia. Me ne sono accorta ancora una volta pochi giorni fa; alla tenera età di quasi 66 anni ( il 5 maggio!) non ho ancora imparato a riconoscere questo tipo di persone, che poi quando ti incontrano ti fanno mille moine. Inoltre io perdono troppo; dovrei essere più selettiva con le persone false e con quelle “ruffiane” ( scusate la parola poco fine!) Perdono cento, mille volte! In realtà consiglio a tutti, in base alla mia esperienza, di scappare a gambe levate davanti a questo tipo di persone, perchè possono solo farti del male e soprattutto distruggere i tuoi rapporti sociali, di lavoro, relazionali e d’amicizia (nell’ultimo caso ci riescono meno, se di vera amicizia si tratta). Grazie quindi per questo commento che mi ha dato la possibilità di chiarire un altro punto che riguarda, appunto, i rapporti umani. Quelli veri, non quelli…..degli “amici dell’ultimo minuto”! Saluti e buona giornata. Maria Cristina Giongo

  8. maria scrive:

    È inutile ribadire che ci voleva una lavata di testa ai vertici ospedalieri!!!!A noi interessa la salute di Albano!!!!E la serenità in questo momento x tutta la sua famiglia!!Ci auguriamo che abbiano capito!!!!Con affetto! Brava!!

  9. maria scrive:

    Brava Maria Cristina!!! Grazie mille per il coraggio!!!Speriamo che finalmente capiscono!!A noi interessa la salute di AlBano!!!Siamo vicini con il cuore a tutta la famiglia!!!Un abbraccio!!

  10. Maria Cristina Giongo scrive:

    Grazie, Maria! Hanno capito; oggi dall’ospedale….. nessuna intervista più!

  11. Maria Cristina Giongo scrive:

    Alla fine di questo articolo troverete il mio aggiornamento perchè l’ospedale mi ha gentilmente risposto!

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